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Autore: dierrevi    15/02/2011    11 recensioni
«Mi piacerebbe sapere» mormorò fra sé, «che diavolo c'è in un libro fintanto che è chiuso. Naturalmente ci sono dentro soltanto le lettere stampate sulla carta, però qualche cosa ci deve pur essere dentro, perché nel momento in cui si comincia a sfogliarlo, subito c'è lì di colpo una storia tutta intera.»
Michael Ende - La Storia Infinita
Volete sapere da dove viene il libro che morde? Ricordate cosa succede a chi legge Sonetti di uno stregone? Bramate di dare un'occhiata alle letture preferite di Percy Weasley? Vi andrebbe di scoprire quali rischi si corrono ad aprire impunemente i libri della biblioteca di Hogwarts?
Questo e molto altro, se troverete il coraggio di addentrarvi in questa raccolta. Buona lettura.
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Altro personaggio, Hermione Granger, Nuovo personaggio, Severus Piton
Note: Missing Moments, Raccolta | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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      Sic transit gloria mundi

Lo scrittore è l'arco, il libro è la freccia, il cliente è la mela,
            il libraio è quello che tiene la mela in testa

                               Stefano Benni

                                      * * *

Hogwarts perde l'ennesimo insegnante di Difesa
SAREBBE RIMASTO OBLIVIATO DA UN SUO STESSO INCANTESIMO

Le testimonianze di studenti e professori sono unanimi:  Gilderoy
Allock era un insegnante incapace,  e  le  sue  lezioni un'autentica
farsa.  Il suo vecchio diploma,  che  solo  dopo lunghe ricerche ab-
-biamo potuto visionare, riporta tre G.U.F.O. e un solo M.A.G.O.

Fonti  anonime  ma  apparentemente ben informate affermano  che
avrebbe  accreditato  a  sé  le  imprese  compiute  in  realtà  da vari
maghi e streghe rimasti sconosciuti. Alcuni suoi vecchi compagni
di  scuola,   da   noi   rintracciati,   hanno  detto  di  lui   che  i  soli
incantesimi che gli riuscivano bene erano quelli di memoria.

(i particolari a pag. 12)

da La Gazzetta del Profeta, 31 maggio 1993


 

Toc toc toc toc

La proprietaria del Ghirigoro sospirò stancamente, senza nemmeno voltarsi verso il rumore.

«Un altro gufo. Reuel, pensaci tu per favore.»

«Sì, miss.» Il commesso andò ad aprire la finestra, e decise di lasciarla così. Quel gufo non era il

primo, ed era certo che non sarebbe stato l'ultimo.

Gli staccò la lettera dalla zampetta e lo lasciò ripartire, poi aprì la busta.

"Infatti...” pensò.

«Un'altra prenotazione cancellata, miss. Stavolta era per la serie completa» disse alla donna.

«Accidenti! Nessuno vuole più nemmeno una pagina scritta da quell'uomo» replicò lei, prendendo la

lettera senza leggerla e infilandola in un cassetto già pieno.

«Questa vorrebbe poter restituire i libri che ha già comprato e riavere i soldi» annunciò poco dopo il

commesso, mentre un altro gufo usciva dalla finestra.

«Come se non avessimo già abbastanza copie d'avanzo in magazzino» sospirò la proprietaria.

Erano alla fine dell'anno scolastico, tra poco avrebbero dovuto ricevere i libri per il nuovo anno e non

sapeva proprio dove metterli.

"Bisogna sbarazzarsi di un po' di quei libri di Allock. Ormai è diventata paccottiglia inutile!”

Si lambiccava il cervello, ferma in piedi in mezzo al negozio, quando le balenò un'idea.

«Reuel, per favore, va' in magazzino e porta su qualche centinaio di copie di Allock. Prendi un po' tutti

i titoli.»

Il commesso la guardò perplesso. “Forse vuole provare con una vendita in saldo” si disse.

«Dove devo metterli?»

«Ammucchiali in quest'angolo, intanto io faccio un po' di spazio.»

«Bene miss» concluse lui, avviandosi verso il retrobottega.

Nel frattempo la donna si guardava intorno.

«Ci vuole qualche piccolo cambiamento...» Puntò la bacchetta: «Ligneomover, Mobiliarcha»

Un paio di scaffali si spostarono verso le pareti, camminando con cautela per non far cadere i libri che

portavano, mentre un tavolino con alcune copie esposte si avviava per avvicinarsi ad un angolo.

"Va già meglio. Ora, dove potrebbe essere un buon posto? Ma si, qui vicino all'entrata.”

Puntò di nuovo la bacchetta e si mise all'opera.

Mentre la proprietaria lavorava, una fila ordinata di libri galleggiò fuori dal magazzino fino ad un

angolo della stanza, dove i volumi cominciarono ad impilarsi uno alla volta.

«Oh, bene, siete qui» li salutò la donna, poi puntò su di loro la bacchetta, e sempre galleggiando,

quelli cominciarono a disporsi nel punto che lei aveva scelto.

«Posso aiutarla, miss?» chiese il commesso ritornando dal magazzino.

«Si, grazie Reuel. Continua a disporli a questo modo. E bada che non si vedano all'esterno le

copertine o i dorsi.»

«Non vuole che si vedano i titoli?» chiese il commesso stupito.

"Ma che offerta speciale è, se non si vede che libro è in vendita?” si domandò. “E poi che strana

disposizione, una pila lunga e stretta come un muretto”. Ma continuò secondo le istruzioni, non era

compito suo discutere.

«Si, direi che quest'altezza va bene, fermati pure» gli disse lei dopo un po'.

Reuel fece un gesto verso i pochi libri rimasti in fila e quelli si avviarono di nuovo verso il retrobottega.

«Ora bisogna solo consolidarli. Iungerebostik

Al sentire l'incantesimo di adesione il commesso strabuzzò gli occhi. Aveva incollato i libri insieme!?

«C'è da sistemare ancora qualche particolare...» stava continuando la titolare con aria pensosa.

Il povero Reuel era scandalizzato. “Ma come si possono incollare i libri? Ma perché!?”

«Miss, mi scusi ma...»

dling dling

Il suono dei campanellini sulla porta segnalò l'ingresso di una cliente.

Reuel chiuse la bocca e passò automaticamente in modalità “siamoquiperlei, possoaiutarla?

«Buongiorno, signorina Alexandra!» salutò la proprietaria.

La signorina Alexandra, che aveva passato l'età da marito da una cinquantina d'anni, era una delle

clienti fisse di più antica data.

«Oh cara, stai cambiando l'arredamento?» esordì civettuola.

«Ho deciso di rinnovare un po', signorina Alexandra.»

«Fai proprio bene cara, ogni tanto bisogna cambiare. Che bella idea, un bancone fatto di libri!»


 

     dedicata a tutti i commessi, soprattutto di libreria
                                    dierrevi

 

 

Spazio Autore: Dopo la Camera dei Segreti, Hallock scompare e basta, ma io non posso fare a meno

  di pensare che sarebbe stato giusto “sputtanarlo” a dovere. Ed è quello che succede qui. (he he he he!)

  
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