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Autore: kymyit    01/03/2011    1 recensioni
Quando Leek entrò a Fairy Tail, mise in moto un gran numero di eventi. Cosa nasconde nel suo passato? Chi è il giovane effeminato che la scorta come farebbe la più efficente Body Guard? Cosa sono i Tarots e perchè la famiglia Blackberry non prova simpatia per i maghi degli Spiriti Stellari? Quale tesoro millenario stravolgerà il mondo? E Loki che segreto nasconde? Elfman riuscirà a dimostrare di essere un vero uomo? Natsu morirà salendo sull'ennesimo strampalato mezzo di trasporto o per mano di Elsa? Vi ho incuriosito? Leggete e fatemi sapere che ne pensate ^^ (ho messo l'avvertimento spoiler, ma potre toglierlo per i prossimi capitoli, dipenda se sarò più veloce io o l'edizione italiana) Scritta per il contest "Per il buon nome di Fairy Tail" di Ghen e Marian. AVVERTENZA: Ho modificato il 6° capitolo, perché, a causa di una mia svista ho sbagliato la scena finale.
Genere: Generale, Avventura, Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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f Capitolo 8:  Il Re degli Spiriti Stellari e il giudizio di Libra.


Le stelle sopra di loro d’improvviso cessarono il loro moto. L’acqua della cascata s’innalzò in alte colonne. Queste si unirono in fine in un bagliore di luce accecante. Per lo stupore la giovane Heartphilia non si rese conto d’esseri gettata fra le braccia di Loki. O forse fu lui a stringerla a sé in un istinto di protezione?
Remona era a sua volta caduta a terra e osservava il cielo, basita. Sopra le loro teste, enorme, maestoso, si ergeva un gigante baffuto protetto da un’armatura d’oro e argento.
Loki rimase a bocca aperta, sorpreso di quell’apparizione e rispose a bassa voce alla domanda di Lucy.
-Che cos’è?-
-Non può essere… quello è…- i suoi occhi si spalancarono -Il Re degli Spiriti Stellari…-
-Il Re?- chiese la ragazza –Cioè, il capo degli Spiriti?-
A dare conferma ai dubbi della ragazza, lo Spirito parlò, rivolto a Loki.
-Vecchio amico.-
Loki ebbe un fremito.
-A coloro che stipulano un contratto con gli umani, è proibito uccidere il possessore della chiave. Non importa se in maniera diretta o indiretta.-
Lucy si alzò lentamente in piedi.
Nel frattempo anche Remona aveva superato lo shock iniziale.
-Pertanto, Leo, anche se hai infranto indirettamente questa regola, ti vieto di tornare nel mondo degli Spiriti.-
Fu una doccia fredda per l’Heartphilia.
Un re poteva essere così superficiale?
Aveva almeno chiesto a Loki perché si era comportato così? L’aveva davvero ascoltato?
Remona sorrise compiaciuta, ma Lucy protestò a gran voce –Un momento! Questo è troppo! Non è giusto!-
-L-Lucy…- balbettò Loki, non perché sorpreso. No. Lucy aveva osato controbattere col Re. Lui che avrebbe pensato? Che le avrebbe fatto?
-Vecchio amico… ragazza umana…- invece, a discapito di ciò che il giovane poteva pensare, il sovrano parve non prendersela. Il suo tono rimase pacato.
-La legge non verrà cambiata.-
Ecco.
Loki comprese cosa lo sorprendeva maggiormente di quell’apparizione.
Perché il Re si era mostrato loro?
“Solo perché Lucy ha minacciato di cambiare la legge? No… non può essere solo questo…”


°°°


Sorprendentemente il Water Lock di Lluvia non imprigionò Fortune. Anzi, questa usò i cerchi come ventole per disperdere l’incantesimo della giovane Loxar.
-Non sollido neppule a te, vecchia signola.-
-Vecchia signora?!- esclamò Lluvia, infervorandosi –Come ti permetti? Lluvia è giovane!-
-Salà, ma conciata così sembli una vecchia ottantenne.-
-Grrr! Come ti permetti piccola impertinente?-
La ragazza smise di ascoltarla e guardò prima Gray, poi di nuovo Lluvia e sorrise interrompendo la sfuriata della maga.
–Lo ami, vecchia signola?- le chiese e Lluvia arrossì violentemente e così in fretta che Gray quasi s spaventò.
-Uaaah!- esclamò  coprendosi il viso con le mani –Zitta! Zitta!-
-Ehi, tutto bene?- le chiese il moro.
-Oh, Gray-sama! Non preoccuparti per me io… uaaaah! E’ vero, mi piaci tantooooo!-
Il moro arrossì un poco, non sapendo bene cosa dire. Beh, aveva già compreso che Lluvia provava qualcosa per lui dal tempo del loro scontro, ma quel “mi piaci tanto” squittito con imbarazzo, era una conferma non indifferente.
-Bla bla bla… patetica... - fece ancora Fortune, e scagliò contro Gray quattro dei cerchi. Prima che il mago del ghiaccio potesse reagire, la sua compagna intervenne, spazzando via gli oggetti con un poderoso getto d’acqua. I cerchi furono scagliati a decine di metri di distanza e tintinnarono nel silenzio della notte cadendo al suolo.
-Ti ho detto di lasciare in pace Gray-sama, mocciosa.-
La Tarot non parve scomporsi e difatti continuò a sorridere.
-Ma io non milavo al tuo belloccio.- disse.
Gli occhi di Lluvia divennero grandi per lo stupore, per l’improvvisa consapevolezza della verità, mentre un sinistro ronzio le fece vibrare i timpani.
-Attenta!- gridò Gray.
Troppo tardi.


°°°


“Non posso credere che si sia spinto fin qui solo perché Lucy ha minacciato di cambiare le regole… è una cosa così… insignificante!”
-Ha sofferto per ben tre anni!- continuò Lucy.
Allora Remona s’intromise –E meriterebbe di soffrire molto di più per ciò che ha fatto a Karen!-
Lucy si era disposta come a scudo fra l’enorme spirito e Loki, ma abbassò le braccia e strinse i pugni –L’ha fatto per Aries!- esclamò –E’ stato costretto a farlo per il bene di una sua amica!-
-La mia persona si addolora per il tuo turbamento, ma… - fece il Re, attento a ogni parola che la ragazza pronunciava, ma Remona ancora s’intromise –Signore!- cominciò anche lei con le braccia aperte e il viso al cielo –La prego, mi conceda di dimostrare che quest’ignobile Spirito merita di scomparire.-
-Dimostrare la sua colpevolezza?- chiese allora rivolgendo alla Caterpillar uno sguardo più attento. I suoi occhi si socchiusero per la concentrazione e le sue dita stuzzicarono i folti baffi canuti.
-Lui non è colpevole! Hai sentito com’è andata, no?!- esclamò Lucy, tentando disperatamente di farla ragionare.
-Zitta.- fece quella e prese una chiave d’oro che puntò verso l’Heartphilia –L’assassino di Karen è davanti ai miei occhi. Ho tutto il diritto di giudicarlo, non ti pare? Apriti, porta del cancello d’oro della giustizia. Libra!-
La chiave d’oro s’accese di quell’aura caratteristica e l’aria s’aprì in un fascio luminoso.
Un’aggraziata figura apparve con le braccia appena sollevate reggenti qualcosa fra le mani. Quando la luce diminuì d’intensità, Lucy poté scorgere i tratti femminili dello Spirito Stellare. I lunghi capelli argentei erano raccolti in un enorme crocchia sul capo tenuta insieme da un fermaglio a forma di bilancia. Lo sguardo serio era accentuato dai piccoli occhialetti squadrati, ma era comunque triste e fisso su Loki.
-Ciao Leo.- lo salutò da dietro il velo che le copriva appena la bocca.
-Libra…- rispose lui, sorpreso. Voleva dirle tante cose, ma non gli restava poi così tanto tempo.
Il destino era davvero crudele. Tutte le persone che più amava erano lì, quella notte, a decidere del suo futuro. Semmai ce ne fosse stato uno.
Anche Karen era presente. La sentiva! Era sempre con lui, persino in quel momento gli pareva di poterla scorgere seduta su un masso ad assistere a quello spettacolo.
Lo Spirito appena comparso indossava solo un reggiseno finemente decorato di minuscole gemme di giada e ampi pantaloni a palloncino, quasi trasparenti. Ciò che reggeva fra le mani erano piatti d’oro e una sorta di tatuaggio dorato sulla pancia nuda si poteva definire la linea della giustizia da non oltrepassare per non essere giudicati rei e punibili.
-Lei è lo Spirito Stellare della Bilancia?- chiese Lucy, più a se stessa che a Remona.
Quella dal canto suo continuò –Libra è uno Spirito imparziale. Se giudicherà Leo innocente, me ne andrò senza discutere. Altrimenti, eseguirò personalmente la sua condanna.-
Il Re rimase in silenzio a meditare. Poi le due ragazze lo videro sedersi nell’aere, con le gambe e le braccia incrociate saldamente.
-E sia.- annunciò la sua decisione -Lascio a te, Libra, l’arduo onere di pronunciare la sentenza per il nostro vecchio amico.-
-Sua eccellenza…- sospirò incerta lei.
Non voleva farlo!
Non voleva assumere quell’incarico che le impediva di venire incontro al suo compagno. Leo era come un fratello per lei e Aries, di fatto due Spiriti molto deboli, in confronto a creature potenti come Aquarius o Taurus. Quando Taurus nel loro mondo la inseguiva per “prendersi cura delle sue belle mammelle”, Leo gli aveva dato una strigliata con i fiocchi. E quando quella volta con Karen e Remona si erano trovate ad affrontare la gilda oscura Gienah Noir e le loro evocatrici avevano usato lei e Aries come esche, Leo aveva aperto il varco fra i mondi di sua iniziativa e si era fatto colpire di proposito. Aveva poi combattuto al loro posto, peraltro terminando la missione brillantemente e da solo. Era da quel momento che il suo rapporto con Karen aveva iniziato a incrinarsi.
E Libra credeva assolutamente nell’innocenza di Leo.
Nel suo volto Lucy lesse molto dolore.
Loki si alzò piano e le disse gentile –Libra, fai quello che devi.-
Il suo sorriso.
Lucy non poteva fare altro che scrutare i loro volti sofferenti.
Loro erano vivi.
Erano creature come loro. Non sanguinavano, non morivano facilmente come i meri esseri umani ma i loro cuori si laceravano e piangevano calde lacrime per i propri cari proprio come i cuori degli uomini.
Era così semplice da capire.
Libra allora si asciugò le lacrime e, con la voce tremante d’emozione, disse solenne -A-allora, Leo, dammi il tuo cuore.-
Loki guardò Remona e sorrise a Lucy, come a dirle “Andrà tutto bene. Adesso si sistemerà tutto.” Ma non ne era convinto lui per primo.
Mise la mano al petto e il suo cuore s’accese nel petto, brillando di luce aurea. La luce si raccolse poi nel suo pugno e lo Spirito del Leone la depose nel piatto dorato di Libra.
Questa aprì le braccia al cielo. Sul piatto destro vi era il cuore di Leo. Su quello sinistro una piuma immacolata.
Dopo pochi secondi, il cuore di Leo fece calare il piatto e il gomito di Libra superò la linea della giustizia.
Remona sorrise.
Libra pianse.
-Mi dispiace Leo…-
Il Re tacque.

°°°

-Leek!-
La ragazza correva e non sentiva Elfman alle sue spalle che le gridava di fermarsi.
Non le importava della gente che la fissava.
Non le importava di fare la figura della bambina incosciente.
Non le importava di nulla se non di raggiungere la torre e Chive.
-Leek!- continuava a chiamarla Elfman a voce sempre più alta.
Niente.
Continuava a correre e correre imperterrita, finché non mise il piede in fallo e rovinò sul selciato graffiandosi braccia e gambe.
-Leek!- esclamò ancora il mago raggiungendola e si chinò su di lei. La raccolse fra le braccia forti e le domandò –Va tutto bene?-
Leek lo allontanò di scatto, dopo un primo istante di tregua –Devo salvare mio fratello!- esclamò e fece per correre via, ma lui la fermò, tenendola saldamente per il polso.
–Non fare pazzie.- disse calmo –Da sola non potrai salvare tuo fratello!-
-E dovrei starmene ad aspettare che mio zio gli faccia altro male?- Leek portò la mano libera al petto, sul ciondolo a forma di cuore che le era stato donato dal suo amato fratellone e da Nadine.
Era un ricordo davvero molto importante per lei. Ora che viveva camminando sulle sue gambe, era come se fosse tutto ciò che restava della sua famiglia.
Pianse.
-Zio…lui… lui ha ucciso la mamma… e il papà… - Elfman le cinse le spalle con le sue mani grandi e lei si gettò sul suo petto e pianse –Ha ucciso tutti nonostante gli volessimo così bene!! Io lo odio… -
Il mago dai capelli argentei non sapeva come altro consolarla. Non era bravo in quelle cose. Continuò a stringerla a sé.
-Lo odio! Lo odio! Lo odio!-
La ragazza continuò a ripetere quelle parole orribili battendo i pugni leggeri sul petto del compagno. Elfman la lasciò semplicemente fare. Il dolore che quei pugni gli davano era tutt’altro che fisico.
-Siamo qui per aiutarti.- le disse, premendole la testa contro il suo corpo, cercando di trasmetterle il suo calore, il suo conforto. Cercando di trasmetterle meglio la sua fiducia in Fairy Tail.
-Andrà tutto bene.- sorrise –Ci siamo noi con te.-
Lei arrossì.
“Ci siamo noi con te…” si ripeté.
Era quella l’amicizia?
Poi una voce arrogante li interruppe esclamando -Andiamo, basta con le smancerie!-
Leek riconobbe quella voce e si staccò da Elfman d’improvviso. Sulle loro teste, su uno dei tetti, c’era un uomo.
No, un Tarot.
Yue della Luna Nera.



°°°

Il corpo di Lluvia fu avvolto e immobilizzato dai cerchi di Fortune.
-Pensi di fermare Lluvia con questi?- chiese sorridendo, sicura di sé.
Fortune non rispose.
La maga dell’acqua tentò allora di mutare nel suo elemento, ma sfortunatamente si trattava di particolari cerchi dello stesso materiale dei bracciali usati per sigillare la magia e perciò non vi riuscì.
Era inerme.
Fortune sorrise e tendendo il braccio verso di lei strinse il pugno. I cerchi si strinsero a loro volta intorno al corpo di Lluvia. Tanto stretti da mozzarle il fiato.
-Gyaaaaah!- urlò la ragazza.
Faceva male. Proprio a lei, che il dolore non la scalfiva. Era da molto tempo che non ne aveva percepito così tanto.
Neppure il suo Gray le aveva fatto così male, quella volta.
-Lluvia!-
Quel Gray che invocava il suo nome.
La giovane maga dai capelli azzurri quasi svenne per l’emozione “Ooooh, Gray-sama si preoccupa per meeeee”
-Ehm… Lluvia?- Gray-sama si preoccupava seriamente per lei. Ma per la sua salute mentale innanzitutto. Nonostante la situazione, la ragazza si perse nei suoi dolci sogni romantici a occhi aperti. Il mago del ghiaccio non poté fare a meno di sudare freddo. Chi le capiva le donne…
-Allola.- lo interruppe Fortune –Facciamo una scommessina?-
Il Fullbuster la guardò diffidente e lei proseguì con la sua proposta.
-Si, una scommessina semplice semplice.-
Con un gesto dell’altra mano, la Tarot fece come germogliare un tavolo dal terreno. Il mago del ghiaccio lo osservò meglio. Era un piccolo tavolo di legno scuro con la superficie verde tipica dei banconi da gioco d’azzardo. Vi era anche una piccola roulette al centro del tavolo. Fortune si avvicinò a esso e mostrò al mago di Fairy Tail due gettoni, uno rosso e uno nero.
-Allola, hai due possibilità. O ti giochi la sua vita, o la abbandoni qui e colli a salvale Leek-hime.-
-Leek?- chiese Gray.
-Esatto. - ribattè Fortune, senza guardarlo in faccia, limitandosi a carezzare il piano di gioco e a controllare che la roulette funzionasse. –La nostla Leek ha saputo del suo flatellino nella tolle plincipale e sta collendo a salvallo. E ola dimmi, Glay Fullbustel, chi è più impoltante pel te?-
Alzò il gettone rosso –Una compagna di gilda.- poi quello nero –O una nemica di Phantom?-
Gray la fissò gelido.
-Una compagna di gilda, mi sembra ovvio.-
Il cuore di Lluvia si spezzò per l’improvvisa consapevolezza di essere soltanto una “nemica di Phantom”.
E dire che si era illusa così tanto.
Le venne da piangere da morire. Ma poi Gray creò una bellissima sedia con i cristalli di ghiaccio e si accomodò al tavolo da gioco –Perciò accetto la tua scommessa.- sollevò una fiche nera davanti al viso –Non sia mai detto che Fairy Tail abbandoni un compagno in difficoltà.-


°°°

-Il verdetto è quindi inappellabile.- disse il Re, alzandosi in piedi in tutta la sua maestà.
-Ma…- disse Lucy, tremando.
Loki chinò il capo, mesto, rassegnato.
Remona sorrise, tronfia di soddisfazione.
Libra raccolse il viso fra le mani che avevano appena condannato il suo caro amico e pianse amare lacrime cadendo in ginocchio–Scusami Leo…- emise fra i sussulti.
Ma Loki non ce l’aveva con lei. Le andò vicino e le carezzò la testa come faceva sempre con lei e Aries.
-Tranquilla. La colpa è solo mia.-
Lucy strinse i pugni.
Colpa? Giudizio? Verdetto?
-QUALE COLPA?!- urlò.
-Lucy… - ogni parola di lei riaccendeva in Loki un’odiosa speranza destinata a estinguersi.
-ZITTO!- esclamò l’Heartphilia –TU NON HAI COLPE!-
Poi si voltò verso il Sovrano egli Spiriti e continuò a perorare la causa dello Spirito del Leone.
-Stammi a sentire, vecchio baffone!- esclamò, con enorme meraviglia di tutti. Chi mai si era azzardato a parlare così al Re?!
Ma ancora più degno di meraviglia fu l’enorme quantitativo d’energia che fuoriusciva dal corpo della ragazza che fra i denti diceva –E’ stato solo uno sfortunato incidente! Loki non ne ha colpa! Voglio che sia riconosciuta la sua innocenza, è chiaro?!-
-Basta, Lucy!- gridò Loki –Non voglio essere perdonato da nessuno! Voglio scontare la mia pena e scomparire! E’ QUESTO CHE MERITO!-
-SMETTILAAAAAAAAAA!-
Lucy urlò e con la sua voce si propagò maggiormente anche il flusso d’energia che il suo corpo emetteva. E così, sotto gli occhi basiti di tutti, nell’aria s’aprirono dei varchi.
Non uno.
Non due.
C’erano proprio tutti gli Spiriti che avevano stipulato un accordo con l’Heartphilia.
Da Aquarius a Nicola, dall’Auriga a Taurus.
Virgo, Cancer, Saggitarius, Crux, Lyra.
Proprio tutti.
-TU NON HAI COLPA!- urlò ancora la ragazza –PREOCCUPARSI PER GLI AMICI NON E’ UNA COLPA!-
“Tutti questi Spiriti…” Loki era a bocca aperta. Non poteva avvero crederci “Tutti questi spiriti contemporaneamente?!”
-Tutti i miei amici sono qui!- esclamò la ragazza, indicando col braccio ai presenti gli Spiriti alle sue spalle –Per sostenere Loki! E Aries! E Libra! Anche loro lo sostengono. - alzò di nuovo la voce –Perché è per loro che Loki ha fatto quello che ha fatto, ma è stata Karen ha scegliere di combattere comunque. Quindi, smettete di accusarlo come se avesse compiuto chissà quale crimine!-
Cancer e gli altri furono costretti a svanire, a tornare nel loro mondo. Lucy cadde a terra, esausta ma ancora con la forza di lanciare un ultimo appello al Re.
-Anche tu sei uno Spirito, quindi devi capire come si sentivano Loki, Aries e Libra!-
Il re rimase in silenzio.
Loki si gettò sulla ragazza e la rimproverò.
-Ma sei impazzita!?- esclamò raccogliendola fra le braccia –Anche se li hai evocati per pochi istanti, potevi morire!-
Il Re ancora taceva. Meditava. Contemplava benevolo il proprio operato.
-Se l’antica compagna è tanto contrariata, forse è la legge a essere sbagliata.- disse infine.
Ecco.
Finalmente.
Loki fremette, come se tutta la disperazione accumulata in quegli anni stesse per esplodere. Lucy sospirò sollevata. Remona era semplicemente troppo sorpresa per reagire.
-Leo- continuò il Sovrano –ha infranto la legger per salvare una sua simile. Anzi, le sue simili. E ora, l’antica compagna desidera che lui sia risparmiato. In considerazione di questo nobile legame, e in via del tutto eccezionale, Leo, ti consento di tornare nel mondo degli Spiriti Stellari!-
Lo disse con quel vocione fermo, insindacabile. Loki ancora non ci credeva.
Sì, forse sognava…
Lucy ammiccò al Re –Vedi che in fondo non sei così male, vecchio baffone?-
E lui le sorrise a trentadue denti.
Era tutto previsto.
Una prova. L’ultima.
-Perdonami Libra, per averti costretto a mentire. Ma ciò è stato per il bene del nostro vecchio amico.-
Lo Spirito della Bilancia ancora piangeva, ma dalla felicità –Si…- sorrise –Si...-
-Sei assolto. Sii grato alla Via Stellare.-
Lo Spirito Sovrano si riparò dietro il suo mantello intarsiato di stelle e scomparve nella notte.
-Aspetta…- supplicò sommessamente Loki.
Ma la voce del Re, ancora aleggiava in quel luogo.
-Se ancora desideri scontare una pena, ti ordino di affiancare quella compagna.-
E le lacrime scorsero copiose lungo il viso di Leo.
-Ne è sicuramente meritevole, non credi? Proteggila a costo della tua vita.-
Lucy si mise in ginocchio sorridendo al compagno –Hai sentito?- gli chiese, felice.
E lui pianse, pianse, pianse.
E il suo cancello dorato s’aprì. Il suo corpo si scompose in luce viva. Era una sensazione rigenerante e lui sorrise ancor più radiosamente, mostrando a Lucy il suo viso colmo di gratitudine.
-La mia colpa è indelebile, ma mi hai dato il coraggio di andare avanti lo stesso.-
Prima che il portale si richiudesse, la luce rimasta indietro si condensò in un piccolo oggetto fra le mani tremanti dell’Heartphilia.
Una chiave d’oro.
-Grazie, Lucy.- sussurrò Leo –D’ora in poi sarò sempre al tuo fianco.-
-Anch’io.- rispose lei.

Fine Capitolo 8


Ecco qui il parto U_U
E finalmente ho concluso con la vicenda di Loki, che ho dovuto reinventare. Perché io avevo pianificato che si scontrasse con Capricorn!!!
Ma ciò avrebbe comportato un incasinamento totale della fiction e una ricerca della perfetto incastro nella storia originale. Il che l'avrebbe anche resa artificiosa e insomma... già con la faccenda di Angel mi sono un filino incasinata. Ma si rimedierà, si rimedierà.
Ok, non ne sono poi tanto sicura. Mica sapevo della sua esistenza quando  ho ideato la fic. Vabbè, basta con le giustificazioni. Libra non è inventata di sana pianta. Mashima, negli speciali di Rave World, nella storia Magic Party, aveva accennato a creature simili agli Spiriti Stellari. C'erano gli schizzi e Libra lo presa da lì, inventando comunque i colori. Non si capisce se abbia gli occhiali o meno, ma la preferisco così e in più quella nello schizzo sembra seria. No no no. Meglio sorridente. Di mostro ne basta uno.
Aquarius.
Che dopo questa mi uccide U_U
Elfman e Leek sono troppo teneri e anche Lluvia lo è **

Bene, vi lascio chiedendovi anche due righe, anche solo due parole per commentare questa fatica e magari anche il capitolo precedente. Ci ho messo l'anima e due parole non impoveriscono nessuno.
Baci ^_-



 

   
 
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