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Autore: Cass90    12/03/2011    1 recensioni
Questa è una rivisitazione dei dieci comandamenti.
Dal primo capitolo:
*Non mi faccio scrupoli, non ho un’etica da seguire o una religione in cui credere. *
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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Non desiderare la donna d’altri

 
Non a tutti capita di desiderare la donna d’altri, a chi succede entra come in un limbo dal quale non riesce più ad uscire, si alternano momenti di totale sconforto ad altri di completa euforia appena si nota dall’altra parte anche il più piccolo cenno, magari un sorriso, il quale s’interpreta in più svariati modi, il più delle volte come un interessamento.
Vi racconterò oggi la storia di un mio caro amico: Gabriele e Rossana erano nati a soli due mesi di differenza, erano andati all’asilo insieme, poi alle elementari, medie e liceo. Frequentarono due università differenti, ma ciò non li divise.
Si vedevano sempre: per andare a vedere un film, per andare a giocare a bowling, oppure per studiare insieme. Si raccontavano sempre tutto, dal resoconto delle giornate in generale, ai pettegolezzi su amici in comune o persone che avevano appena conosciuto, alle loro avventure sentimentali. Entrambi erano già stati fidanzati, con persone però, di cui sapevano, non erano importanti per l’altro.
Un giorno Rossana conobbe un ragazzo alla sua università, cominciarono a vedersi ed a uscire insieme, e mano a mano che i giorni e settimane passavano, la relazione si faceva sempre più importante.
Rossana cominciò a parlare sempre più e solo di questo ragazzo, e Gabriele, dal canto suo, cominciò a spazientirsi:
“Ora esce sempre e solo più con quel tizio ed i suoi amici” mi diceva sempre.
Purtroppo si accorse troppo tardi, solo quando capì che l’aveva perduta, di quanto fosse importante per lui Rossana.
Lei ed il ragazzo dell’università, dopo anni, decisero di sposarsi e sia io che Gabriele ricevemmo l’invito. Mi raccontò del dolore, della sofferenza che gli attanagliava il cuore, sentiva come un peso insopportabile di cui non riusciva a liberarsi. Vederla così bella, con quel vestito lungo bianco ed il sole che le illuminava il volto raggiante dalla felicità, e vedere difianco a lei quel “bifolco” in giacca e cravatta che sarebbe potuto essere lui se solo se ne fosse accorto prima…il dolore era insopportabile, di facciata era sorridente, non voleva che Rossana vedesse la sua tempesta interiore, ma dentro di se urlava di disperazione.
Dopo quel “si” l’avrebbe persa davvero, per sempre, non ci sarebbero state più possibilità per lui, per loro.
Nella sua mente offuscata iniziò ad architettare piani per boicottare le nozze: avrebbe potuto dire “Io mi oppongo”, avrebbe potuto prendere Rossana e portarsela via in macchina, avrebbe potuto strangolare il prete, annunciare un incendio. Ma più guardava il volto di Rossana, così sorridente, emozionato e fiducioso, più Gabriele si rendeva conto che infondo, se l’amava davvero doveva lasciarla andare, se queste nozze l’avrebbero resa felice, allora forse era meglio mettersi da parte. Sentì che era giusto così.
Con gli occhi che gli bruciavano, Gabriele si avvicinò ai novelli sposi e si rivolse a Rossana con amara tenerezza: “Volevo congratularmi con gli sposi e, Rossana, tu sii felice, ti auguro il meglio di questo mondo”
 


Siamo quasi alla fineee!! Che tristezza!>.<
Volevo ringraziare di cuore le persone che fino ad ora hanno seguito le mie storie, ed anche quelle, invece, che hanno cominciato da poco ^.^
Spero che anche questo capitolo sia stato di vostro gradimento.
Un grosso bacio da Cass!!^.^
  
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