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Autore: Silva    27/01/2006    3 recensioni
Questa è una storia incentrata principlamente sul giovane ed amnizioso Tom Riddle (Lord Voldemort) il quale appena dopo aver terminato Hogwarts si avvia per quella che sarà la sua futura, oscura strada. LEGGETE LEGGETE LEGGETE! RECENSITE, RECENSITE, RECENSITE!
Genere: Avventura, Azione, Dark, Drammatico, Fantasy, Generale, Malinconico, Mistero, Romantico, Suspence, Triste | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Albus Silente, Bellatrix Lestrange, James Potter, Lily Evans, Lucius Malfoy, Narcissa Malfoy, Nimphadora Tonks, Nuovo personaggio, Peter Minus, Remus Lupin, Severus Piton, Sirius Black, Sorpresa, Tom Riddle/Voldermort | Coppie: James/Lily, Remus/Sirius
Note: What if? (E se ...) | Avvertimenti: Incompiuta, Spoiler!
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Centinaia e centinaia di chilometri distante da quell’oscuro bosco, seduto comodamente su di una vermiglia poltrona stava Albus Silente.

Sul volto aveva dipinta un’espressione pacatamente serena: i suoi penetranti occhi azzurri brillavano di vita dietro i suoi caratteristici occhiali a mezzaluna, posati sul naso adunco e un poco storto verso destra (memoria di un’allegra scazzottata con alcuni brutti trafficanti di uova di drago, che proprio non ne volevano sapere di abbassare i prezzi.) e le sottili labbra erano piegate in uno strano sorriso. Sul grembo scendeva una fulva barba, non ancora completamente bianca, ma striata di rosso come del resto i capelli, legati ordinatamente in una coda bassa che forse lo facevano apparire più vecchio di quanto in verità non fosse.

 La sua tranquilla apparenza celava perfettamente uno stato di profonda perplessità ed inquietudine che oramai albergava da qualche giorno nel suo animo, solitamente placido come la superficie di un lago in una mattinata d’inverno priva di alcuna brezza.

Albus Silente si sentiva, a dispetto della sua grande genialità, un emerito sciocco poiché non riusciva ad arrivare al bandolo di quella oscura matassa che ormai da tempo lo tormentava, giorno e notte e che aveva l’impressione lo stesse consumando lentamente.

Troppe cose non riusciva ancora a spiegarsi, a capire, a rintracciare come se nella sua mente si fosse formato un assurdo muro che, massiccio ed invalicabile, occultava la vista di una meravigliosa vallata.

L’uomo si umettò lentamente le labbra, aggrottando un poco la fronte nell’udir un sinistro lamento provenire da una creatura abbacchiata e sinceramente un poco brutta, appollaiata su di un grazioso trespolo d’oro.

<< Fanny, non credi sia il caso di darci un taglio? >> domandò, con tono conciliante il professor Silente alla fenice che non potè evitare di lanciare a questo uno sguardo torvo e ben poco rassicurante. Il mago, orami distolto dalle sue riflessioni prese a fissare con aria assente la neve che fioccava pigramente fuori dalla finestra del suo ufficio di semplice insegnante di Incantesimi, ruolo che gli si confaceva appieno, vista la sua indole umile e serena.

Fanny lanciò un altro, straziante gridò, che fu poi l’avviso della sua semplice morte: arse per qualche lungo minuto l’immortale fenice, per ricader poi sotto forma di polvere in un recipiente.

Non fu molto sorpreso, l’intelligente uomo, nell’udir un sommesso bussar alla sua porta e fu ancor meno sorpreso di scorgere, affacciato oltre la soglia, l’impacciato e perennemente sudaticcio preside Dippet.

<< Oh…caro Albus…non avrei insperato in tanta fortuna! Con tutti i preparativi per il ballo di natale, certamente avrei creduto di trovarti in Sala Grande ed invece..ehm..eccoti qui! >> esordì con voce mielosa il povero ometto che pareva perennemente agitato e titubante in ogni cosa che faceva, come se si credesse continuamente sotto l’attento esame di ogni singolo. La presenza di Silente poi, che sapeva essere di gran lunga superiore a lui, lo destabilizzava ancora di più.

<< Oh…tutto ciò che dovevo fare con i miei Incantesimi SparaNeve l’ho fatto..ma accomodati, siedi e prendi un bel bicchiere di brandy… sai è un cordiale babbano che apprezzo molto >>. Proferì Silente con un gentile sorriso sul volto, facendo un eloquente segno d’invito in direzione del Preside. Dippet, da gran bevitore come mai avrebbe ammesso, non se lo fece di certo ripetere e si sedette senza tante cerimonie, sulla poltrona posta dinanzi il tavolo di Silente, sorseggiando con poca calma l’ambrato liquido che il mago gli aveva allungato. L’ometto aveva sul volto dipinta un’espressione piuttosto grave e parve invecchiare di qualche anno, quando prese, dopo un lungo silenzio, la parola.

<< Albus…come ben sai la situazione a scuola attualmente non è delle migliori…in questi anni sono successe cose spiacevolissime…l’espulsione del caro Hagrid, l’apertura della Camera segreta, la morte di quella cara ragazza.. – si fermò, il preside, chiudendo lentamente gli occhi che si erano fatti all’improvviso umidi e tristi- Io sono vecchio e stanco. Questo non lo posso negare. Sento freddo nelle mie vecchie ossa e la notte non dormo più…questo incarico si sta facendo sempre più pesante sulle mie deboli spalle e non riesco più neanche a tenere sotto controllo le risse che scoppiano sempre più frequenti tra ragazzi Grifondoro e Serpeverde…non nego che desideri godermi un meritato riposo, magari in una villetta sul lago nella zona nord della Scozia…potrei fuggire anche a tutte queste cupe morti che sinistre, fuori da Hogwarts, si stanno succedendo… >> terminò l’ometto, posando il bicchiere ormai vuoto sul tavolo, proprio dinnanzi a sé.

<< So cosa intendi… i tempi non sono propizi e la vita non è gioiosa neanche il un luogo come Hogwarts, che pieno di gioventù com’è, dovrebbe apparire come un’ ultimo baluardo della serenità…Sai, il mondo è un ciclo continuo, nel quale si seguono periodi lieti ed altri terribili..non so che cosa ci aspetta in definitiva il futuro, ma la mia vena ottimista, ecco, s’incrina un poco a tal pensiero…Tragica è anche la scomparsa del povero Tom Ridde…è da tempo che non mi giungono più sue notizie.. >> proferì Silente, versandosi un abbondante quantità di brandy nel bicchiere, un sorriso caldo sul volto come se stesse parlando con Dippet di come fosse freddo il tempo, ma con una luce viva accesa negli occhi, come a tastar il terreno su quale si stava inerpicando

La loro conversazione, che procedeva con lentezza da parte di Dippet e con interminabile pazienza da quella di Silente, fu interrotta dall’ingresso precipitoso di quella che doveva essere un’ insegnante, tarchiata e piuttosto affannata, che pareva aver corso molto per giungere in tal loco:

 << Preside Dippet, Professor Silente! È successo di nuovo! Lucius Malfoy e Craig Weasly si sono stregati a vicenda! Questa volta però… - fece una breve pausa, la donnetta, prendendo fiato ed osservando con cipiglio preoccupato i due uomini-…questa volta hanno fatto sul serio >>

 

Oscuri i tempi in agguato erano a quei tempi…nessuno, neanche Silente poteva anche solo immaginar quanto sarebbe accaduto di lì a poco, quanta crudeltà si sarebbe sprigionata nel quieto mondo e quante lacrime sarebbero state versate…

 

Hihhihi…la cosa è più ostica di quanto immaginassi…definire un contesto temporale in HP è piuttosto difficile, quindi mi scuso in anticipo per eventuali bufale, che sono sicura, scriverò prossimamente XD

  
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