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Autore: bluemary    06/02/2006    8 recensioni
Un Demone, una Fanciulla, un rituale tramandato per anni che sta per essere riportato alla luce. Quando vita e morte si intrecciano in un passato di leggenda e magia che non è mai stato dimenticato.
Genere: Avventura, Fantasy, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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La Fanciulla

La Fanciulla

 

-Prologo-

 

C’era una volta un Demone.

Un Demone talmente forte

 Che perfino i più valorosi cavalieri

Soccombevano contro di lui.

Anche la potente magia dei Saggi

Non bastò a fermare la sua avanzata.

Ed ogni suo passo devastava la terra.

Allora i Saggi crearono una Fanciulla

Legarono la sua vita a quella del Demone.

E quando il Demone giunse nel loro villaggio

I Saggi uccisero la Fanciulla.

 

 

Un ragazzo camminava nel sentiero silenzioso, sotto un cielo sempre più scuro dove le stelle si accendevano una dopo l’altra. Una folata di vento passò rapida e gelida contro il suo corpo, costringendolo a stringersi nel mantello grigio che lo avvolgeva, nascondendo anche i tratti del suo volto.

Solo gli occhi azzurri splendevano nell’oscurità di quel cappuccio, come fossero stati scolpiti nel ghiaccio.

Un improvviso movimento dietro di lui lo fece trasalire.

Si voltò di scatto, distogliendo lo sguardo dalle luci del villaggio poco lontano che promettevano ristoro e protezione per posarlo sulle due sagome comparse alle sue spalle.

-Sbagli a viaggiare dopo il tramonto, straniero.- lo apostrofò l’uomo più alto, con un’espressione di falsa cordialità stampata sul volto rozzo e minaccioso. Il suo compagno si limitò a tirare fuori un coltello, puntandolo contro il petto del giovane che era rimasto immobile, come pietrificato da quell’aggressione inaspettata.

-Allora, cos’hai di valore per cui potremmo decidere di lasciarti in vita?- chiese sempre lo stesso uomo, che sembrava essere il capo, e, senza attendere risposta, fece un cenno al compagno.

Il coltello si avvicinò pericolosamente di qualche centimetro.

Gli occhi azzurri del ragazzo si dilatarono per la paura mentre, passo dopo passo, l’aggressore più lontano si avvicinava e, con gesti rudi, cominciò a frugargli sotto il mantello, nella speranza di trovare una borsa o un qualche oggetto di valore nascosto sotto di esso.

Il sorriso dell’uomo si incupì non appena si rese conto che il giovane di fronte a lui non possedeva nulla, tranne i logori abiti con cui si era messo in cammino.

-Solo un misero vagabondo.- imprecò sputando per terra, vicino agli stivali del ragazzo, che non si mosse.

-Se hai qualcosa di valore daccelo immediatamente, o non mi resta che sgozzarti come un cane.- lo minacciò con un’espressione feroce l’uomo con il coltello, alzando il braccio con la chiara intenzione di mantener fede alle sue parole.

La lama non raggiunse mai il suo obiettivo, semplicemente esplose in mille pezzi sotto gli occhi sconvolti dell’aggressore, che si ritrovò a stringere spasmodicamente solo il manico di quella che un tempo era la sua arma preferita.

Il ragazzo rise, con un suono che agghiacciò i due uomini penetrando fin nelle loro ossa.

Ammutoliti rimasero a guardare la loro vittima dagli occhi azzurri mutare in qualcosa di orribile, che non aveva visitato nemmeno i loro incubi più spaventosi.

La pelle del ragazzo si tinse di nero, indurendosi sopra i muscoli compatti come una corazza, le unghie si allungarono fino a diventare degli artigli ricurvi ed un sorriso crudele si schiuse in quel volto che sembrava parte delle tenebre stesse.

Nessuno dei due criminali riuscì a muoversi, quando la morte giunse a reclamare le loro vite con le false sembianze di un giovane viaggiatore; solo un unico urlo, esploso all’unisono nelle loro gole, si levò nella notte gelida, mentre due occhi non più azzurri brillavano con lo stesso colore del fuoco.

Dopo essersi ripulito l’abito e gli artigli dagli schizzi di sangue, il Demone riprese le sue sembianze umane e si avviò verso il villaggio con passo leggero.

Pochi minuti più tardi, tutto era in fiamme.

 

   
 
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