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Autore: whatashame    29/04/2011    6 recensioni
Cosa siete disposti a fare per la carriera? Tanto? Molto? Troppo?
Riformulate la domanda ad Hermione Jean Granger: lei vi risponderebbe “TUTTO”!!!
E se per quella terza pagina fosse costretta a sopportare un vecchio nemico? Poco male, sarebbe pronta a vedersela una seconda volta persino con Voldemort...figuriamoci con lui!!!
Genere: Commedia, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Il trio protagonista, Un po' tutti | Coppie: Draco/Hermione, Harry/Ginny
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace
Capitoli:
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Avviso

Domani riposto il primo capitolo corretto!!! C'è qualche piccola modifica ma niente di troppo diverso ai fini della trama. Ci tenevo comunque a cambiare un po' la forma e a restituire all'Italiano la dignità che merita... o almeno a provarci!


Altre due paroline...prendete la storia come una commedia senza pretese (ma quante volte ve l'ho scritto?!?!) perché se iniziate a leggerci l'attualità, il femminismo -e l'autrice è abbastanza femminista-, Rubygate e bunga-bunga, “Se non ora quando?”, etc non ne usciamo più...


Sappiate che a scrivere questo sesto capitolo mi sono veramente divertita...spero faccia divertire anche voi.

Vi lascio in pace e buona lettura (e se avete tempo leggete la mia “sinfonia” di note in fondo alla pagina”.










Auror: il tuo wizard azzurro.

Come conquistarlo in cinque facili mosse



Capitolo 6




Pinco Ricco&stupido Pallino

Lo scemo con la grana e l'anello in tasca






1...


Una cena passata da sola come un' imbecille e zero galeoni scroccati a Zabini.




2...


Due appuntamenti disastrosi.

Due ore di maschi attizzanti in tutù.




3...


Tre settimane dall'inizio della missione.

Tre articoli pubblicati e tre tipologie di Auror indagate.

Per tre volte indice di gradimento dei lettori: Oltre Ogni -ragionevole- Previsione




Innumerevoli balle rifilate a lettori, redattori, correttori di bozze.

Incalcolabili i danni inferti all'autostima di Hermione Jean Granger.

Troppi giorni alla fine dell'incubo e alla rassegna delle dimissioni.




3394800752...Il numero di “Qui la voce amica 24h su 24” appiccicato da Harry sul suo frigorifero sotto le confortanti parole “Giusto in caso di necessità...”.



Perché il suo migliore amico si fosse convinto che Hermione Granger potesse aver bisogno di quel numero non era un mistero: l'ultimo flirt della riccia non si era rivelato semplicemente un fiasco totale, ma piuttosto un'umiliante e vergognosa disfatta: Hermione aveva perso ore intere in infruttuosi appostamenti in corridoio alla ricerca di Antony Goldstain, rinunciato a notti di sonno ristoratore per trovare l'abbinamento perfetto scarpa-borsa-tailleur, e speso lunghi pomeriggi in sospiri e illusioni. Alla fine aveva scoperto che il tanto sospirato e bramato Antony era innegabilmente e irrimediabilmente cotto a puntino, peccato lo fosse di tutt'altra persona. Una persona decisamente meno fornita di tette e push-up, imbellettati occhi da cerbiatta e chilometrici tacchi a spillo, ma con in compenso svariati centimetri in più fra le gambe.


Ma come poteva essere stata così imbecille da infatuarsi di un ragazzo così poco interessato agli esponenti del gentil sesso???



Hermione ci aveva messo un po' a sbollire la rabbia per la propria stupidità e la cocente delusione per lo spreco di cotanta materia prima, ma dopo un fine settimana di depressione e tonnellate di gelato consolatore, si era persuasa che, come ciarlava sempre Lavanda fin dagli anni di Hogwarts, avere un amico gay fosse il sogno nel cassetto di ogni donna.

Hermione ai tempi non aveva afferrato esattamente cosa passasse per il cervellino della Brown -probabilmente atrofizzatosi per scarso utilizzo- ma adesso sospettava che l'amica avesse scambiato ogni omosessuale della terra per un personal-shopper fissato con la moda e sempre pronto a fare un giro per negozi.


In ogni caso l'ex-Caposcuola aveva passato il week-end a riprendersi dall'ennesima batosta sentimentale abbuffandosi di dolci e rimanendosene incollata a lacrimevoli fiction sentimentali, ma dopo aver ammesso che per Goldstain non provava, in fondo, assolutamente nulla -e del resto con cinque giorni di piacevoli conversazioni, innamorarsi alla follia sarebbe stato difficile anche con un filtro d'amore- si era rassegnata a curare solo il proprio ferito sex-appeal e non i suoi sentimenti. Era a pezzi, verissimo, e il suo proverbiale orgoglio Grifondoro rendeva la delusione piuttosto bruciante, ma ad essere distrutto non era il suo cuore quanto piuttosto la sua vanità. Che Hermione non sapesse di averne una fino a qualche giorno prima, evidentemente, non era rilevate.


La Granger però non aveva proprio tempo per stare a rimuginare dietro lo smacco subito visto che una missione giornalistica incombeva sul suo futuro, e, dopo aver perdonato Antony per non essere stato più sfacciatamente gay girando a piede libero in tutine rosa e con un boa di piume di struzzo (o magari con un cartello appeso al collo), si era persuasa che effettivamente averci maldestramente “provato” con l'ex-Corvonero si stava rivelando un investimento a lungo termine.

Certo, completati tutti gli articoli avrebbe dovuto risparmiare fino all'ultimo galeone per permettersi uno psicanalista -e uno bravo per di più- che la aiutasse a superare il suo senso di inettitudine, ma in compenso aveva trovato la compagnia ideale non solo per andare a teatro, ma anche ai concerti, alle mostre, nei musei... e perché no, anche per far saltare i nervi a Draco Malfoy!

Eh sì, Malfoy Il Bieco non era solo razzista verso Mezzosangue, Nati Babbani e Maghinò, ma aveva anche discrete tendenze omofobe, e appena scorgeva Goldstain si pietrificava nemmeno avesse incontrato un basilisco. Certo, se avesse incontrato davvero il rettile suddetto, visto il suo purissimo sangue Black e il pedigree Malfoy D.O.C., probabilmente sarebbe stato il serpentone ad evitarlo come la peste... Goldstain invece non solo si fermava a salutarlo, ma si faceva anche beccare con lo sguardo languido mentre contemplava estatico il fondoschiena del biodo e la scritta “chiappe d'oro” tatuata in fronte a caratteri cubitali.



Dall'inizio della settimana il biondo si comportava in modo bizzarro e andava svolazzando per gli uffici come un'anima in pena, alternando momenti di alienazione muta (in cui sembrava dimenticarsi di ciò che stava facendo, arrivando addirittura a fotocopiarsi la cravatta) ad attacchi acuti di ira verso la sua povera segretaria innocente che, a giudicare da certe occhiatacce che aveva iniziato a rivolgerle, si era persuasa di avergli fatto, non volendo, un grave torto.


In uno dei rari momenti in cui era sembrato racimolare un po' di lucidità, il furetto albino si era ritrovato sotto il naso gli opuscoli delle varie mostre organizzate a Londra (disseminati in giro da lei e Goldstain) e per un attimo era anche parso che qualcuno di quei depliant avesse risvegliato il suo interesse. Aveva fissato in trance la brochure sui preraffaelliti, salvo poi svelare l'arcano e dire che “quella tizia le assomigliava davvero tanto” visto che “avevano entrambe i capelli a cespuglio”. Hermione aveva preferito sorvolare sul fatto che la Beata Beatrix non meritasse l'idiozia di uno zotico, ma gli aveva comunque rifilato un'ustione con la bacchetta perché non poteva ignorare le eresie artistiche di quell'analfabeta antibabbano.

Alla fine Malfoy, piccato per essere stato tacciato così brutalmente di ignoranza, aveva detto tutto pimpante che non riusciva proprio a capire cosa Hermione ci trovasse in “quello scarabocchio” , che “quella tizia era una drogata fattona”, e che era pure morta perché “se n'era stata a mollo come un'idiota”.


La giornalista-in-incognito aveva provato a cercare un insulto adeguato urlando:

-Malfoy certo che sei proprio un...un...-

ignorante

iconoclasta

misogino

misantropo

...

-Sei proprio... un Malfoy!!!- aveva sbottato alla fine, poiché l'intero Wizardelli non conteneva un insulto adeguato: l'accademia della Crusca doveva ancora coniare un termine calzante.


Draco era sembrato galvanizzato da quello che aveva chiaramente scambiato per un complimento e se ne era venuto fuori con un sorriso sfavillante ed un orgoglioso:


-Lo so Granger. L'unico e inimitabile!-


Hermione non aveva avuto cuore -o pazienza- per ribattere, e dopo questa perla di saggezza, l'Auror era tornato a rintanarsi in ufficio.


A parte la strabiliate notizia che Malfuretto sapesse qualcosa su un pittore babbano (o fosse dotato di pollice opponibile per consultare Wikimagia), di avvenimenti eclatanti per i primi giorni di quella settimana, non ce n'erano stati, ad eccezione di un nuovo aggiornamento sul “muro” di Hermione.


L'ex-Grifondoro, da quando aveva iniziato a studiare giornalismo, teneva in casa un'immensa bacheca a cui aveva segretamente affibbiato anche un nome: “The Wall”, per gli amici “Wallye”. Sul suo muro personale non faceva altro che scrivere le citazioni dei suoi autori preferiti -babbani e non-, aforismi tratti da poesie o canzoni e persino qualche frasetta scritta di suo pugno. Vi si poteva, in pratica, leggere un po' di tutto sotto forma di stralci di saggezza in pillole.

Lunedì mattina, prima di recarsi al lavoro, Hermione con un babbanissimo pennarello nero, tra “dai diamanti non nasce niente e dal letame nascono i folletti” e affianco a We're just two lost souls
swimming in a dementors-bowl” ,
aveva aggiornato “The Wall” con la seguente aulica massima:


la fortuna è cieca ma la sfiga ci vede benissimo” .


Hermione ultimamente stava adottando quella massima come motto supremo di vita, anche se l'aveva leggermente modificata in: la sfiga MI vede benissimo. Dieci decimi.

Proprio in conseguenza di un tale drastico cambiamento ideologico, seguito dalla rassegnata accettazione che fosse il fattore C (ovvero il fattore CULO) a regolare la sua vita, Hermione aveva preso una decisione: non avrebbe più speso energie alla ricerca -vana- di un ennesimo Auror da conquistare. Vista la sua scalogna colossale in fatto amoroso, si sarebbe sicuramente imbattuta nel prossimo cretino nel giro di pochissimo tempo, quindi perché darsi da fare? Avrebbe aspettato paziente che la Dea Pelata facesse il suo lavoro...



***



Martedì pomeriggio Hermione e Draco stavano affogando sommersi da una tonnellata di referti dei R.I.S. ( Riparatori di Incantesimi Sbagliati) quando il loro lavoro fu interrotto da un bussare insistente alla porta.


-E' permesso?- chiese un'untuosa vocetta cantilenante.


Una biondona, che a giudicare dall'abbigliamento doveva aver dimenticato la gonna a casa, entrò nell'ufficio di Hermione ancheggiando fino alla scrivania.

Salutò con uno svolazzare di ciglia Draco Malfoy, e fingendo platealmente di non essere interessa a quel gran pezzo di Auror, scoccò un sorriso abbagliante alla di lui segretaria.

-Buon giorno Hermione caaaara!- squittì la nuova arrivata simulando un genuino affetto per la riccia.

La Granger, abbacinata dal brillio dei suoi denti bianchissimi, ci mise qualche secondo di troppo per riprendersi e riconoscere in quella specie di fenicottero tulle&organza dalle gambe lunghe, l'addetta alla reception del secondo piano: “Vetriolo”... le sembrava di averle appioppato quel soprannome il primo giorno.

La bionda, dopo aver sferrato quell'attacco mortale agli occhi, ebbe tutto il tempo di parcheggiare le proprie chiappe sulla scrivania della riccia e di appollaiarvisi sopra accavallando le gambe e sporgendo il seno in fuori, in una posa erotica che non avrebbe sfigurato affatto fra le fantasie sessuali di un manager cinquantenne e voglioso, sotto la dicitura “segretaria porcellina e disponibile”.

-Buon giorno Vetr...Annabel- farfugliò Hermione, correggendosi leggendo il cartellino appuntato artisticamente sulla camicetta della nuova arrivata. Vetriolo lo portava praticamente i mezzo a due mongolfiere in silicone che solo Grey, da bravo anatomico, avrebbe potuto identificare come tette -Posso esserti utile in qualche modo?- chiese educata.


Annabel era talmente concentrata a fingere di non essere interessata al biondo muscoloso e contemporaneamente a sbirciarlo da sotto gli innumerevoli strati di mascara, che non si accorse nemmeno di essere stata interpellata.


-Annabel...- tentò di nuovo la Granger alzando la voce di qualche decibel.


Nessun segno di vita...Vetriolo si limitò solo a far scivolare su una spalla la bretellina del corpetto, rivelando un'ulteriore porzione di scollatura.


-ANNABEL!!!- gridò Hermione sbalordita mentre Malfoy se la rideva sotto i baffi di quel siparietto.


-Sì caaaara?- domandò quella cretina integrale.


-Ti serve qualcosa?- chiese Hermione secca.


-Oh, teeessssoro non mi serve nulla!- fece la Bella Addormentata con voce zuccherosa e terribilmente diabetica -Ero passata unicamente per invitarti ad unirti a noi per un drink fra amiche questa sera!!!- trillò gongolante e senza prendere fiato fra una parola e l'altra.


-Scusa ma fra noi chi?- si informò Hermione sorpresa.


-Ma come fra noi chi!?! Tra noi segretarie, sciocchina!!!- ridacchiò l'altra con voce mielosa -Abbiamo pensato che sei appena arrivata e noi ragazze organizziamo delle piccole uscite fra colleghe almeno una volta a settimana...- la Granger lo sapeva benissimo, così come sapeva di non essere mai stata invitata -Volevamo invitarti!- dichiarò col tono di una crocerossina piena di buoni sentimenti -Abbiamo pensato potesse esserti utile per aiutarti ad inserirti. Sai noi segretarie qui all'ufficio Auror ci sentiamo un po' come membri di un'unica grande famiglia! Per questo ci farebbe tanto, tanto, tanto piacere se venissi con noi...-.

Dopo quella stucchevole sparata, Hermione doveva anche passare dal dentista e controllare di non avere la carie.


Tanto sfoggio di buon cuore non poteva essere genuino, pensò Hermione cinica. Dov'era la fregatura? .

-Ovviamente se vuoi portare un amico sei liberissima di farlo. E poi alcuni Auror ci hanno assicurato di raggiungerci più tardi per bere qualcosina con noi.- L'ultima parte, Vetriolo la disse ammiccando verso Draco, che però era troppo impegnato a fissare il portaombrelli per accorgersene.


-Sentiti libera di invitare chi preferisci- concluse.



-Hummm...- esitò Hermione -Io non so...Devo lavorare fino a tardi non credo di riuscire a farcela.- tergiversò.


-Ma cara, sono sicurissima che se ti organizzi riuscirai a finire il lavoro in tempo, e poi non c'è bisogno che passi a casa a cambiarti, sciocchina. E' una cosa semplice fra colleghi, anche io mi smaterializzerò direttamente dall'ufficio!-.


Quell'ultima parte dell'arringa pro-uscita Vetriolo l'aveva pronunciata cambiando leggermente di tono. Sembrava una minaccia. A Hermione non restò altro da fare che soccombere ed informarsi sull'indirizzo del pub.




***




-E no, Malfoy, dove credi di scappare? Non puoi svignartela e mollarmi da sola con quelle!!!- strillò Hermione aggrappandosi alla giacca dell'Auror.


-Cosa? E io che c'entro? Mica IO sono stato così fesso da dire di sì!!!- sottolineò Draco caustico.


-Non potevo mica rifiutare! Quella mi avrebbe schiantata!- protestò Hermione.


-Ma dai... non avevi paura di Voldemort e ti spaventa una segretaria in crisi ormonale?- frecciò il biondo.


-Quella non mi spaventa- sottolineò la segretaria piccata –mi terrorizzano quando sono tutte insieme!!!- ammise avvampando.


Malfoy le scoppiò a ridere in faccia.


-Haha!!! Spero che ti diverta durante la “riunione di famiglia”!!!-.


-Spero che ti diverta anche tu, visto che verrai con me...- gli rispose serafica.


-Ma stai scherzando? Non ci penso nemmeno!-.


-Se non ci vieni con le tue gambe ci verrai levitando per Diagon Alley. O sotto imperio se preferisci!!!- lo minacciò.


-Ma scusa, io che c'entro?-


-Quella voleva invitare te, non certo me!!!- strepitò Hermione -Quindi se adesso sono costretta ad andare è tutta colpa tua!!! Devi accompagnarmi per scontare la pena!!! E poi non oso immaginare cosa potrebbero farmi se mi presentassi da sola...-.


-Granger, guarda che se volessero affatturarti io non farei proprio nulla per fermarle.- puntualizzò il furetto.


-Malfoy, non mi ero illusa nemmeno per un attimo!- gli assicurò -Tu mi servi perché se saranno troppo impegnate a provarci con te non avranno tempo per torturare me! Capito imbecille???E sappi che nemmeno io ti avviserò quando ti rifileranno un filtro d'amore al posto del cocktail.-.


-Hey Granger, vacci piano con le offese: sono un Auror, non mi faccio avvelenare da sotto il naso!- si impermalì Draco, e se ne andò offeso.



***


Erano le otto e dieci ed Hermione aspettava da almeno quaranta minuti che Il Bastardo uscisse dalla porta per andare all'appuntamento con le colleghe. Aveva già bussato un paio di volte visto che erano mostruosamente in ritardo, ma Platinette non dava segni di vita. Alla fine, stanca di aspettare, aveva aperto la porta.

L'ufficio era silenzioso ed immerso in un'oscurità quasi totale. L'unica fonte di luce era un bagliore verdastro che si sprigionava dalle fiamme del camino.

Il bastardo si era smaterializzato via direttamente dall'ufficio. Era fuggito!


Codardo.



***



Vetriolo in ufficio aveva un guardaroba.

E una tonnellata di trucchi. E un'estetista, una parrucchiera, una truccatrice professionista.

Non sapeva se le aveva nascoste in uno dei cassetti della scrivania o nel cestino della carta straccia, ma da qualche parte doveva tenerli. Oppure, cosa molto più probabile, aveva detto una calderonata grande come un'acromantula quando aveva affermato solidale “Nemmeno io avrò tempo di passare a casa per cambiarmi. Mi smaterializzerò direttamente dall'ufficio...”.


Ma del resto quell'infida segretaria che al momento sfoggiava un succinto abitino rosa shocking con Hello Kitty in strass argentati sulle balze della gonna, non sarebbe riuscita ad essere sincera nemmeno sotto veritaserum.



Annabel fissò Hermione, che si sentì sporca e sciatta nel tailleur grigio che aveva tenuto addosso tutto il giorno, per un secondo soltanto e poi trafisse l'aria tutt'attorno alla ricerca -vana- di un suo eventuale e tanto atteso accompagnatore.

Evidentemente si aspettava ci fosse anche qualcun altro. Possibilmente biondo, con gli occhi grigi e un fisico da urlo.

Povera illusa!!!


Tutto sommato sembrò che la biondissima creatura fosse di una tempra più solida di quanto si potesse dedurre alla prima occhiata: tollerò la delusione di buon grado e nel giro di un secondo si riprese così bene da riuscire a rivolgere persino uno sguardo compassionevole ad Hermione per il terribile stato dei suoi capelli.


Fece un cenno alla riccia e la invitò ad accomodarsi su una sedia al suo fianco.


Oltre alla truccatissima addetta alla reception del secondo piano, attorno ad un paio di tavolini accostati erano sedute altre sei ragazze. Quella con i riccioli neri e l'ombretto viola era Zoe, la segretaria di Blaise Zabini, la ricordava benissimo con quel suo corpo perfetto che avrebbe ucciso l'autostima di ogni altra donna a randellate. Quella vestita come un uovo di pasqua era Esther, mentre quella con i capelli corti si chiamava Susie ed era la segretaria di uno dei responsabili dell'Ufficio Misteri. Riconobbe altre due ragazze, poiché erano anche loro assistenti di Auror del Ministero, sebbene non ne ricordasse i nomi, mentre invece identificò subito la tipa scura di pelle come Calì Patil, sua compagna ad Hogwarts e che, a quanto ricordava, lavorava come commessa da Madama McClann.

Calì fece finta di non averla mai vista prima ed Hermione si guardò bene dal fare diversamente.


Di maschi Auror al momento non se ne vedeva nemmeno l'ombra.

Evidentemente avevano tutti usato la tattica malfoyesca dandosi alla macchia.


Dato che gli uomini latitavano le fanciulle, tutte -Hermione esclusa- agghindate come se fossero state invitate ad un party dal Ministro e non ad un semplice drink fra colleghi, si stavano dedicando ad affondare il proprio dispiacere per la mancata occasione di rimorchio nell'alcol. Calì si era fatta fuori una quantità imprecisata di whisky incendiario, a giudicare dal cimitero di bicchieri sotto il suo naso a punta, e anche le altre ragazze sembravano piuttosto brille, perché nessuna si prese il disturbo di rivolgere occhiatacce critiche all'indirizzo dell'abbigliamento della Granger.


Le sette dame avevano dei musi lunghi da far spavento e gli occhi iniettati di sangue: chiaramente le operazioni di trucco&parrucco avevano richiesto parecchio tempo e una fortuna in galeoni, ma stavano stoicamente cercando di fare del proprio meglio per non mettersi a piangere e singhiozzare per l'appuntamento disastroso. Proprio per tirarsi su di morale avevano deciso di passare il tempo allenandosi nel loro sport preferito: colpire e trucidare a staffilate di lingua.

Quelle sottospecie di bomboniere sbrilluccicanti e troppo truccate stavano letteralmente demolendo a colpi di gossip più o meno ogni essere respirante di tutta l'Inghilterra che fosse stato tanto avventato da non essere presente quella sera.


Fecero lavorare di buona lena le bocche e le corde vocali ed erudirono il Mondo -Magico e Babbano- nell'ordine che: il ciccione con la pelata e le ascelle pezzate del settimo livello -brutto peggio di una mandragola ma di famiglia purosangue e schifosamente ricchissima- era uscito con Susie, alla sua destra; che Blaise Zabini nel contest degli scapoli più ambiti del Regno era tristemente secondo e Ronald Weasley terzo, mentre Draco Malfoy al momento deteneva lo scettro insieme all'ambitissimo titolo di “chiappe d'oro” (Esther -l'anello mancante fra la scimmia e l'australopiteco- e Antony -l'Auror più Pico della Mirandola esistente- evidentemente avevano qualcosa in comune); che alla gara circa il più fornito in centimetri il biondo di poc'anzi non aveva ancora partecipato non essendo evidentemente promiscuo come la sua segretaria aveva pensato, decretando la vittoria schiacciante di Dean Thomas -come voleva la regola per quelli del suo...colore-; e infine che Zoe era una donna profondamente scarlatta e che le altre la odiavano per essere uscita a cena con Belby, ma quando quest'ultima era tornata dalla toilette era magicamente stata elevata da “brutta zoccola” a “carissima Zoe”. Hermione aveva anche scoperto che Antony e Liam erano gay visto che non accettavano la corte di nessuna delle signorine presenti -ma questo lei lo sapeva già- e che Harry Potter probabilmente era gay anche lui per lo stesso motivo (evidentemente che fosse sposato non costituiva argomentazione valida circa la sua sessualità, per non parlare della sua fedeltà...). Dopo quest'ultima sparata Hermione aveva cominciato a trovare le proprie doppie punte –di cui solitamente non avrebbe potuto importarle di meno- estremamente interessanti e si era estraniata dalla conversazione.


Non c'è niente di peggio di un'uscita fra sole donne, ragionò Hermione.

Se le donne sono di questo tipo, ovviamente.

Avevano parlato per più di mezz'ora di smalti e rossetti e della collezione autunno e inverno di un certo Doxy e Babbana!!!


-Comunque le peggiori sono le saponette!-.


Eh? Evidentemente doveva essersi persa qualche passaggio della conversazione perché quell'ultima uscita di Barbie-Artigli-Laccati non l'aveva proprio capita...


-Come scusa?- chiese l'Uovo di Pasqua, che a giudicare dall'espressione assonnata che si portava in giro perennemente stampata in faccia, non doveva essere molto sveglia...


-Dicevo che le streghe di gran lunga peggiori sono le donne saponetta.-spiegò Barbie infervorandosi -Quelle che soffrono della Sindrome di Madonna McGranitt! Pensano di essere superiori a tutto e a tutti, hanno sempre l'aria da secchionasaputella e portano gli occhiali da vista per darsi arie da intellettuali- e qui Hermione si sentì leggermente tirata in causa -Fanno sentire le altre streghe delle nullità perché hanno sbagliato a coniugare un congiuntivo o non hanno letto montagne di soporiferi libri!-.


E ci credo visto che tu avrai letto a malapena "Come accalappiare un buon partito, ricco e scemo in sole 24 ore!".


-Sono delle invidiose senza speranza!!! E' questa la verità!!!- si sentì in dovere di aggiungere Cascata Di Chiffon al suo fianco -Lo fanno perché sono delle cozze e cercano di atteggiarsi a SanteSuore per non sentirsi troppo inferiori a chiunque sia più bella di loro...-

-Che ipocrite! Fanno finta di tenerci tanto alla loro autonomia e al loro cervello, ripetono frasi senza senso tipo “io sono mia” e “no alla mercif...mercati...marcifi...mercificazione del corpo- miracolo fosse riuscita a sillabare una parola così difficile! -dicono di non volere un fidanzato o un marito, ma sono le prime a buttarsi a pesce sul primo Auror che passa!-.

Ci tengo al mio cervello ma voglio anche un fidanzato... si incupì Hermione.

-Prendi per esempio la moglie del capo, quella rossa Weasley. Fa tanto l'emancipata con suo lavoro e bla bla...Sono sposati da un mese, aspetta solo qualche altro giorno e vedrai come si fionda a dare le dimissioni!-.

Ginny? Ginny che era felicissima dell'impiego alla Gringott??? Era più probabile che partorisse in banca che smettesse di lavorare...

-O quella bionda ricciolina, la tipa di turno del portiere dei cannoni... Aspettate che la metta incinta facendosi incastrare per benino e vedrai quanto velocemente chiuderà quel localino ad Hogsmeade!-.

Lavanda? Lavanda che se qualcuno si fosse azzardato a toccarle il suo graziosissimo pub lo avrebbe incenerito a suon di Avada Kedavra? La stessa Lavanda che non avrebbe avuto figli fino a quando non avessero inventato un modo per non farle venire la pancia?

-Sono tutte così: false e bugiarde...ma insomma è tanto difficile essere sincere?!?! Accidenti sembra che siamo rimaste in poche ad avere i sani valori di una volta: onestà prima di tutto! Basta dirlo che vuoi l'anello al dito e un matrimonio sicuro...no?-.

Le altre annuirono concordi.

Merlino ma le suffragette inglesi queste non sapevano nemmeno dove stavano di casa!!! Mentre le femministe si erano battute per il diritto di famiglia, di divorzio, e avevano combattuto i pregiudizi maschili e il masochismo femminile, questa tipe facevano i corsi “cotto&mangiato” e “chi vuol sposare un milionario” per accalappiare il buon partito, un signore che le avrebbe mantenute a vita nel lusso e l'agiatezza...e che con tutta probabilità avrebbe avuto per loro e per i loro cervelli addirittura meno rispetto di quel poco che meritassero!

Godric dammi la forza....

La povera Hermione non ne poteva più di tanta stupidità, così decise di essere piuttosto stupida anche lei -vista la media attorno nessuno ci avrebbe fatto caso- e di estraniarsi completamente dal discorso ingurgitando un cocktail colorato appresso all'altro. Era già al terzo bicchiere e sentiva un ronzio fastidioso nelle orecchie quando le parole di Vetriolo e Barbie catturarono la sua attenzione. Di nuovo.

-Insomma è una tragedia. Le fila dei single si vanno assottigliando e un matrimonio tira l'altro! Se poi tutte fossero come la signora Lucrezia Zabini coi suoi sette mariti...a noi non resterebbero pesci nel mare!- piagnucolò la bionda.


-Bisogna considerare che l'amore dura al massimo cinque anni secondo le statistiche...Quindi è fondamentale ingegnarsi da subito per farsi mettere l'anello al dito!- puntigliò Esther.


-Ma il problema è come conquistarlo, l'uomo giusto...- sospirò Calì mentre tirava su del liquido ambrato con la cannuccia.


Eh, lo so bene...” pensò Hermione.


-Beh, ognuna deve usare la sua tecnica e affinarla...- nitrì Vetriolo.


-Tu per esempio come fai?- domandò Hermione curiosa, finalmente pronunciando una parola.


-Beh io...- fece Annabel arrossendo di compiacimento per avere qualcosa da insegnare. Evidentemente non era un evento che le succedeva spesso...per fortuna!


-Io penso che ogni uomo è un animale- squittì orgogliosa.


-Bella scoperta!- frecciò Zoe dall'altro capo del tavolo.


-No, intendevo evoluzionisticamente parlando.- ma sapeva addirittura una parola così difficile? -Lo hanno detto al Mago-Fratello!!!- chiosò svelando l'arcano -Nel senso che mira a soddisfare l'istinto riproduttivo come un animale, ma nel farlo ogni uomo si comporta come un animale in particolare. Perché la vita del maschio ruota tutta intorno ad una sola grande forza primaria: la ricerca infinita della fi.. -.


-HAHAHAHA- urlò Hermione interrompendola fingendo di ridere, sebbene in realtà fosse agghiacciata. Davvero voleva urlare quella parola in un pub pieno zeppo di gente??? -Restando in tema potremmo chiamarla “l'erba più verde”.-suggerì.


-Ok...- acconsentì la sua interlocutrice fissandola dubbiosa -Per esempio, diciamo che Goldstain è un... erbivoro che... non bruca nei nostri pascoli!!! Capito? Niente che possa identificarsi con l'istinto della ...carne! O del cacciatore.-.


-Oh sì!- squittì Susie -Allora Blaise Zabini è un basilisco. Forte e virile...per lui le donne sono solo bocconcini da divorare!-.


-No, Blaise ha un basilisco!!! Nei pantaloni!!!- rise Barbie-Finta-Tantoperbene.


-Insomma- riprese Annabel -devi capire che animale è e regolarti di conseguenza per conquistarlo. Ti faccio un altro esempio: Smith è un cavallo purosangue e io ho dovuto adattarmi: siamo stati insieme un paio di mesi infatti!-.


Purosangue in effetti Smith lo era davvero, cavallo...boh!?!?


Hermione fissò perplessa Uovo di Pasqua che era scoppiata a ridere. Quella banshee rifatta aveva capito qualcosa e lei no! Gravissimo...


Con fare cospiratorio Barbie le bisbiglio all'orecchio – A Smith piace farsi frustare!-.


Ommerlino!!! Smith era...un animale e pure un pervertito!!!


-Peccato che alla fine si sia mezza di mezzo quella Josefine del quinto piano...- sospirò Vetriolo fingendo di piangere e soffiandosi un po' troppo rumorosamente il naso per essere credibile.


-Troia!- fece Zoe partecipe di tanto autentico-simulato dolore.


-Io ho una tattica diversa, penso che per sedurre un uomo e farti mettere l'anello al dito, ci sia solo un modo: dargliela e non fare troppe storie! E possibilmente fargli da mangiare...- affermò Calì pratica.


Sì, se è l'uomo di Neanderthal -o per il cibo Ron- annuì la Granger.


Hermione iniziava a rimpiangere di non aver portato con sé una penna prendiappunti...la conversazione stava cominciando a farsi interessante! Quelle squinternate segretarie erano proprio il target a cui si rivolgevano i suoi articoli...e poi le stavano dando informazioni utilissime! Forse persino loro non erano completamente inutili come sembrava...


-Io ultimamente invece seguo sempre le dritte della Gazzetta!- Incredubile, Uovo Di Pasqua sapeva leggere!!! E per di più leggeva i SUOI lavori!!! -C'è una nuova serie di articoli su come conquistare un Auror...sono semplicemente incredibili!!! Si vede che l'autrice sa di cosa parla.-.


Certo, come no... pensò Hermione strozzandosi col liquido nel suo bicchiere.


-Io penso che la cosa più importante da fare sia non abitare lontano dal Ministero.- affermò Zoe risoluta.


-In che senso?-.


-Beh...se vuoi accalappiare un buon partito e non lo vuoi vecchio, con la trippa e la pelata, devi puntare ad un Auror: hanno quasi tutti il fisico ed uno stipendio a quattro zeri! Quindi se non sei fortunata come noi che lavoriamo nella divisione della Difesa- e nel dirlo rivolse una sguardo di commiserazione a Calì e a quella dell'Ufficio Misteri -devi bazzicare sempre da quelle parti. Insomma...devi prima di tutto incontrarlo l'Auror: se non lo fai al lavoro, che sia almeno al pub! Un sacco di Auror dopo l'ufficio vanno a farsi una birra nel locale all'angolo...insomma devi andarci anche tu, sebbene puzzi di tabacco e ci sia la tv babbana che trasmette il quidditch a tutto volume!!!-.


-E se una abita troppo lontano dal Ministero?- si informò Susie col labbro tremulo (viveva dall'altro capo di Londra).


-Non c'è che una soluzione: deve trasferirsi!- l'annichilì Zoe glaciale.


Accidenti… non solo non aveva una penna prendiappunti, ma non si era portata nemmeno un registratore o un mp3 facente funzione!


-E poi bisogna stare attente a parlare! Niente dialetto e niente parolacce...se possibile ci vuole un corso di dizione. Se vuoi un mago ricco, l'anello e la firma sui documenti, bisogna puntare ad un Purosangue...e sono talmente fissati con queste cose!!!- sospirò Capelli Tinti alzando la faccia dal pavimento, che aveva fissato fino ad un attimo prima.


-Verissimo...ma la cosa più importante resta l'aspetto! Insomma, chi se la prende una così stupida da dire che deve stare comoda e a suo agio quando va in giro? Bisogna che una strega sia bella e in tiro anche con la febbre o in mezzo ad un bosco!-.


Cinque teste annuirono concordi a quell'affermazione.


Ma forse aveva almeno una banalissima bic nella borsa...


-Niente felpe, niente jeans...niente ricrescita e peli superflui! E niente All-Star per carità...sono così...così...-.


Esther sembrava non trovare una parola sufficientemente oltraggiosa.


Hermione pensò che lei, di Converse, ne aveva un'intera collezione.


-E bisogna essere sempre gentili con le vecchiette!-.


Giustissimo, assentì Hermione


-Con quelle ben vestite e danarose, ovviamente. Hanno sicuramente un nipote da presentarti!- trillò Susie.


-E poi, quando finalmente siete riuscite ad accender il suo interesse, fate le sfuggenti! Tirate un po' la corda...dovete fargli vedere che non state lì a pendere dalle sue labbra. Lui capitolerà! Dopo che si è dichiarato infliggetegli il colpo di grazia!- squittì Vetriolo.


-Ascoltate sempre tutto quello che dice e annuite.- la interruppe Calì -Cucinategli tutti i suoi piatti preferiti (o ordinateli in rosticceria), fategli le coccole e dategli retta quando parla di lavoro. Imparate il nome di sua madre e di tutti i parenti!-.


-E lasciatelo pure andare al pub con gli amici...sennò penserà che siete asfissianti!- riprese la parola Annabel -Anzi... magari accompagnatelo per sicurezza: non sia mai incontri qualche puttanella interessata all'acquisto! Solo dopo il matrimonio gli vieterete di uscire di casa!!!-.


-Ho una domanda- fece Hermione che adesso era presissima dalla discussione, come non lo era stata nemmeno da una lezione di Antiche Rune.


Alla fine aveva scovato una matita piccolissima con scritto “ikea” e stava prendendo appunti su un tovagliolo del locale.


-Come faccio a capire quando sono riuscita a conquistarlo?-.


-Ma è semplice cara...quando tira fuori l'anello!!!- disse Annabel ovvia.


-Ok,ma...un po' prima?-.


-Beh...ma è chiaro! Quando ti regala dei fiori, per il loro simbolismo...-.


Hermione aggrottò le sopracciglia perplessa: -Perché indicano la purezza dei sentimenti di un uomo?- domandò dubbiosa cercando di ricordare quanto le aveva detto Malfoy.


-Ma certo che no!- la redarguì Annabel schockata.


-Allora perché il fatto che ti regalino dei fiori è così importante?- domandò di nuovo.


-...Beh, ma perché i fiori sono la vagina della pianta!!!-.


E dopo quest'ultimo colpo al buon gusto, Hermione, che si era protesa in avanti per ascoltare meglio, scivolò giù dalla sedia ruzzolando sul pavimento stecchita.



***



La Dea Bendata che ultimamente sembrava avercela a morte con Hermione, quella sera non doveva essere rimasta insensibile alle preghiere e ai piagnistei di quelle pazzoidi delle sue colleghe - colleghe per finta e per molto poco tempo, meglio ribadirlo- perché quando ormai sembravano aver perso le speranze, fecero la loro comparsa Blaise Zabini, Timoty Beshop, Denis Canon, Jack Sloper, Morag McDougal, un paio di altri Auror che non conosceva e un più che palesemente recalcitrante Draco Lucius Malfoy, con un'espressione furibonda e un muso lungo fino alle piastelle in cotto del locale.


-Non sono venuto perché me lo hai ordinato tu!- salutò con una smorfia Hermione, ignorando tutte le altre.


-Non sforzarti a ribadirlo: non avevo nemmeno concepito un pensiero tanto idiota.- rispose l'ex Caposcuola a tono.


-Mi hanno trascinato.- spiegò Malfuretto -Blaise si è presentato a casa mia e mi ha impastoiato!- disse avvicinandosi al bancone del bar, mentre la Granger lo seguiva a ruota.

-Poi è entrato in camera mia lasciandomi impalato in mezzo al salotto e credo mi abbia ridotto la stanza come nemmeno una schiera di Mangiamorte avrebbe mai potuto fare! Un whisky liscio. Anzi due.-disse al barista.

-Dico credo perché non riuscivo a vedere nulla piantato fra il tappeto e la poltrona, ma arrivavano dei rumori allucinanti. Probabilmente l'armadio è ridotto ad un mucchietto di segatura!-.

Si interruppe per afferrare in bicchiere che il barista gli aveva appena poggiato sotto il naso. L'altro l'uomo lo poso davanti ad Hermione e lei non si preoccupò di chiedere se effettivamente Draco lo avesse ordinato per lei.

-Dopo mezz'ora è uscito di lì con le scarpe che mi ha regalato per il compleanno, la camicia che mi ha obbligato a comprare per Capodanno e il completo che lui e Pansy mi hanno preso per Natale. Nemmeno me lo ricordavo di avere una camicia blu!- affermò alludendo a quella che indossava.

-Mi si è avvicinato con la bacchetta sguainata e...- ingollò tutto d'un fiato il whisky nel suo bicchiere per prendere coraggio -Mi ha fatto evanescere i vestiti!!!- rivelò abbattuto al calice ormai vuoto che stringeva tra le dita.


-Un altro per favore!- ordinò al cameriere.


Hermione al suo fianco, sorseggiava il suo drink. Persino Malfoy era meglio di quelle segretarie schizofreniche.



***



-Lo so bene com'è Annabel...-.


Dopo un'oretta di silenzi e tonnellate di alcolici, Malfoy sembrava quasi umano. Quasi.


-Lo sai bene perché l'hai vista proprio tutta nuda o perché hai visto solo il 90% che non è coperto da vestiti?- ironizzò sarcastica.


-Granger, quando sei ubriaca diventi affilata come un coltello...- esclamò Draco divertito da quell'insospettabile lato Serpeverde. -Comunque intendevo dire che conosco il tipo. E' una specie di pedinatrice invasata di poveri scapoli. Una gallina integrale anche se...-


-Anche se ha uno stacco di cosce e un dècolletè che lascerebbero senza parole un indicibile!- finì per lui Hermione.


-Oh, accidenti Granger! Se mi lasciassi finire una frase!!!- protestò risentito Malfoy attaccandosi ad un calice di burrobbirra -Volevo dire anche se è peggio di uno sciame di fate….-


-Uno sciame di che???- strillò Hermione interrompendolo di nuovo e facendo rigirare tutto il locale.


-Chiudi quella boccaccia Granger, ci stanno fissando tutti! Oh Merlino, penseranno che ti ho accoltellato con la bacchetta!!!-.


-Malfoy hai appena detto che l'oca senza cervello che mi ha rovinato il pomeriggio e la serata è una fata!!! Ti rendo conto?!?! Al massimo è una strega!!!-.


-Granger non so che idea tu abbia delle fate in quella testolina mezzo-babbana, ma io non sopporto quelle piccole e moleste creaturine sciocche e vanitose che non fanno altro che squassarti i timpani col loro ronzio!!! Santo Salazar, quando mia mamma le appendeva sull'albero di Natale era un inferno...-


-Davvero le fate sono così???- domandò Hermione sinceramente sorpresa.


-La domanda giusta è: davvero non lo sapevi mia presuntuosa So-Tutto-Io?- la prese in giro Malfoy gongolando intimamente per aver zittito quella zelante enciclopedia su due gambe (Merlino, ma che gambe!!!).


-Umpf- fece la sua segretaria fingendo di ignorare quell'ultimo commento -Tanto siete tutti uguali!-.


-Prego?- chiese Draco inarcando un sopracciglio.

Si considerava unico e inimitabile ed essere incluso in un tutti e sentirsi definire uguale nella stessa frase lo infastidiva non poco.


-Ma sì...voi uomini! Basta che una donna carina vi schiuda le gambe e magicamente del suo cervello delle dimensioni di un boccino non vi frega più nulla!- dichiarò col tono di un'intenditrice.


-E da quando tu sai come la pensa un uomo? Ti è spuntata un'appendice di troppo?!?!- frecciò il biondo -Comunque non ho la pretesa di sapere cosa pensino tutti i maschi del pianeta ma credo che sì, per noi una bella donna resta sempre una bella donna, anche se è una cretina integrale! Ma non è che voi femmine siate tanto meglio, visto che vi innamorate di certi imbecilli!- esclamò -E no, non dire quella scemenza!- disse interrompendo Hermione che aveva tentato di aprir bocca -Non lo so perché porto il reggiseno, ma è da quando ci siamo mollati al terzo anno che Pansy mi ha preso per la sua amichetta del cuore e mi inquina le orecchie coi suoi piagnistei!!! Tra l'altro, considerando che è cresciuta con me e Blaise, devo dire che oltre a scegliersi gli stronzi col lanternino ha anche un pessimo gusto. Brutti e stupidi...ma!- concluse gettandosi di nuovo su un calice pieno.


-Comunque...- ricominciò fissando perplesso il liquido dai colori troppo sgargianti e gli ombrellini sul cocktail appena servito alla Granger -Comunque le belle donne mi piacciono e mi piacciono anche di più se riescono a mettere tre parole in fila e a non sbavare sul mio conto in banca!!!- dichiarò -Purtroppo però, non è tanto facile trovare una donna intelligente e bella che apra pure le gambe, sai?-.


-Malfoy sei un imbecille!- lo redarguì la segretaria interrompendo il suo sproloquio.


-Non sono ipocrita, è diverso. E tornando ad Annabel, una volta le ho chiesto l'ora...pensava fosse una scusa per provarci credo, perché continuava a passarsi la lingua sulle labbra e a sbattere le ciglia invece di rispondere. Me la sono filata... naturalmente NON ci stavo provando, mi ero solo dimenticato l'orologio.-.


-Malfoy, non è che gli uomini quando fanno i cascamorti sono tanto meglio, sai?!?!- lo rimbeccò Hermione.


-Forse...o forse no. E poi io non mi metto a fare l'idiota con una perché è ricca e Purosangue!!! O perché ha un bel conto alla Gringott!!!-.


-No, tu sei un idiota sempre e poi fai ancora di più l'idiota se una donna ha un bel paio di tette!!!-.


-Beh... anche l'occhio vuole la sua parte So-tutto-io!- provò a ribattere Malfoy che era troppo sbronzo per trovare un'argomentazione sensata e aveva perso il filo del discorso da almeno venti minuti.


-Beh...anche il portafogli suppongo- cincischiò la Granger che non era molto più lucida -Una donna sceglie un uomo che le dia sicurezza e stabilità. Una volta lo sceglieva forte e vigoroso, adesso che i tempi sono cambiati credo lo scelga ricco e influente perché sono i soldi a darle sicurezza. Le giovani streghe di oggi vogliono tutte accasarsi con un Auror per via del suo stipendio a 4 zeri e perché no..., anche per la sua prontezza e forza con la bacchetta. Del resto non è facile fregarsene tutto ad un tratto di millenni di tradizione...-.


-Oddio Granger, non posso credere che tu abbia davvero detto queste stronzate!!!- Hermione per una volta era perfettamente d'accordo con il suo finto-capo -Le donne scelgono un Auror per i suoi muscoli e perché la maggior parte di noi ha una valanga di galeoni alla Gringott e i capelli in testa-.


-Non ho voglia di mettermi a fare stupidi discorsi per cercare di stabilire se sono più stupidi i maschi o le femmine come in seconda elementare!- sbottò infine Hermione.


-Giusto. Sono pienamente d'accordo, anche se ti ricordo che hai iniziato tu. Ubriachiamoci!!!- rise Draco Lucius Malfoy insolitamente gioviale -Cameriere ci porti altri due bicchieri di quella cosa colorata, grazie!-.



***




-Per essere un maschio l'alcol non lo reggi proprio per un cazzo!- motteggiò Hermione.


-Per essere mezza sbronza parli troppo.- Le fece il verso Malfoy -Ma tu parli sempre troppo....- sospirò.


-E poi ti informo che per colpa di una certa segretaria che mi ha abbandonato da solo in compagnia di una risma di pratiche urgenti e per colpa di un migliore amico aspirante sequestratore, non ho fatto in tempo a cenare!-.


-Malfoy sei tu che sei scappato con i documenti per paura di venire con me al pub...e poi che fai, ti stai giustificando sostenendo di aver bevuto a stomaco vuoto?-.


-Granger, quando sei brilla non solo diventi sboccata, ma anche mordace.- annunciò Malfoy col tono di chi ha appena scoperto che la terra è tonda -Hai detto almeno tre volte “cazzo” questa sera...-.


Hermione fece spallucce continuando a camminare per Diagon Alley.


-Dai Granger rallenta che non ce la faccio a starti dietro...e poi ti informo che stai barcollando.-.


-Malfoy ma che vuoi? Perché mi stai seguendo?- sbuffò Hermione.


-Non ti sto pedinando, ti sto solo riaccompagnando a casa! Se tu ti decidessi a ricordarti dov'è e a smaterializzarci...Possibilmente al più presto, sai: domani si lavora!-.


-Non ce n'è davvero bisogno Malfoy- disse Hermione colpita da tanta inaspettata galanteria (peccato per i suoi modi da bifolco del Wiltshire).


-Granger sono le due, ho fame e sono stanco. Tu sei mezza ubriaca e non mi sembra il caso di lasciarti tornare da sola. Non farla tanto lunga e andiamo, che a fare questi discorsi cavallereschi mi sento un Grifondoro...- strepitò arricciando il naso aristocratico.


Hermione, che sentiva le tempie pulsare e aveva un discreto mal di testa, si arrese facilmente -Va bene Draco, grazie. Però mi serve un secondo...devo prendere un po' d'aria, mi gira tutto e se ci smaterializziamo subito penso che vomiterò sui gerani all'ingresso.-.


-Va bene, però smettila di fare su e giù che fai venire la nausea anche a me.- ordinò -Siediti cinque minuti su quella panchina.-.


Hermione ubbidì stranamente docile, e Draco registrò in una piccolissima parte del suo cervello che i Grifondoro oltre ad essere sensibili alle gentilezze, da ubriachi erano anche estremamente ubbidienti e remissivi.


-Senti Hermione...- disse piano -Mi dispiace per ...beh per la storia di Goldstain...per, beh...per non averti avvisato.-.


-Ma no, non fa nulla- rispose lei precipitosamente e avvampando d'imbarazzo -Alla fine non ci sono rimasta male...-.


Draco la fissò con espressione scettica.


-Ok è una bugia. Però più che il mio cuore è rimasta ferita la mia vanità. E pensa che fino a quattro settimane fa non sapevo nemmeno di averne una.- affermò tentando di buttarla sul ridere.


-Adesso, poi, ho trovato finalmente una compagnia adeguatamente entusiasta quando devo andare alle mostre, nei musei o a teatro. Harry, Ginny e persino Ron mi accompagnano, però sai...Ron una volta si è messo a russare durante la scena madre di Madama Butterfly! Non sai com'è stato umiliante...- ricordò Hermione -Antony invece mi accompagna sempre euforico...anche se a volte è un po' troppo esaltato!!! E' persino faticoso seguire i suoi ritmi!- poi deformò il viso in una smorfia infastidita e aggiunse -Ovviamente mi accompagna quando non è impegnato a fare gli occhi dolci al fustacchione di turno o non mi snobba per uno dei suoi appuntamenti galanti. Quell'essere ha troppo successo!!!- ragliò invidiosa.

-Pensa che volevo andare a sentire il concerto di Celestina Warbeck, ma a quanto pare Liam ha voglia di ballare il tango questo sabato quindi mi toccherà andarci da sola...- sbuffò con l'aria di una mocciosa che faceva i capricci.

La Granger un po' brilla era davvero buffa.


-E' un concerto fantastico, e c'è persino una suite per violoncello e archi il La Minore che è una meraviglia!- esclamò Draco estusiasta.


-Malfoy tu non hai La Minore idea di quel che stai dicendo!- sbraitò Hermione.


-Granger non sono un pozzo di scienza ma noi Malfoy abbiamo nobili interessi per le arti e la cultura! Capito? Smettila ti tacciarmi di ignoranza! Siamo Malfoy e viviamo in un lussuoso Manor da generazioni, mica in cima ad un albero a divorare banane!!!- s'indignò il furetto.


La risata cristallina di Hermione e l'illuminarsi del suo viso interruppero i borbottii irati di Draco. Hermione Granger su una panchina di Diagon Alley, con i capelli in disordine e i vestiti sgualciti, con i ricci che si agitavano da tutte le parti scompigliati dal vento e il mento appoggiato sulle ginocchia raccolte al petto, era bellissima.


Draco la fissò in silenzio per un lunghissimo momento.

Poi, quando la risata si spense e il silenzio si fece assordante, Malfoy si schiarì la voce e soffiò con voce velata da un'ombra quasi impercettibile di incertezza:


-Và meglio? Vogliamo andare?-.


E con un sonoro crack lui e la Sanguesporco zannuta si smaterializzarono.



***




La fortuna è cieca ma la sfiga MI vede benissimo.


Hermione stava ripensando alla sua massima di vita, e che vita triste doveva essere quando la massima era così...infima.

Hermione incrociò le braccia col talento consumato di una maestra severa e il cipiglio risoluto dell'inflessibile Caposcuola Grifondoro. Aveva preso la decisione di non sprecare preziose energie alla ricerca di un Auror e di attendere che la Fortuna facesse il suo sporco lavoro.


Basterà solo aspettare con gli occhi aperti e le orecchie tese...ripetè fra sé.


Draco Malfoy entrò in ufficio in quel momento.


-Granger, che fai? Cerchi di capire i misteri della vita fissando il vuoto pneumatico?- domandò beffardo.


Hermione strinse le palpebre e si tappò le orecchie con le mani. Avrebbe aspettato il prossimo Auror!!!


-Granger dai retta a me...sei completamente andata. Io te lo dico da anni, ma repetita iuvant..-.


E dopo questa perla di saggezza, Malfoy le gettò tra le braccia una risma di fogli da correggere, girò i tacchi e se ne andò.


Ma che gli sarà preso questa mattina? Gli si è annodata la bacchetta? E dire che sembravano andare un pochino più d'accordo da qualche giorno a quella parte...


In quel momento fece il suo trionfale ingresso, travolgendo il portaombrelli e rovesciandosi il caffè sui pantaloni, Neville Fred Paciock.


Hermione lo fissò. L'Auror aveva una vistosa macchia scura sulla camicia, i capelli in disordine e le dite macchiate di inchiostro. La cravatta gli penzolava decisamente troppo a sinistra e la camicia era fuori dai pantaloni. Sembrava si fosse appena svegliato durante un terremoto e avesse dovuto vestirsi al buio.


Hermione lo guardò meglio.

Neville era un bel ragazzo in fondo. Era altro e...era alto! E poi nel mondo c'erano almeno sei donne per ogni maschio! E Neville era alto, aveva gli occhi buoni e un viso simpatico, e -cosa di non trascurabile importanza- era Auror anche lui. Un Auror atipico sicuramente, con quell'insolita passione per tutto ciò che facesse la fotosintesi clorofilliana e una goffaggine cronica e permanente che gli impediva di camminare senza inciampare e demolire più o meno tutto ciò che aveva intorno, ma era davvero un carissimo amico e Hermione lo conosceva come le sue tasche.


La Granger avvertì un familiare solletico sotto i piedi e un aggrovigliarsi di visceri nella pancia.

Un momento. Un attimo solo. Stava arrivando una folgorazione, un'idea geniale!!!


Neville era un Auror. Un Auror maschio. Un perfetto wizard azzurro di quelli che tanto facevano sospirare e palpitare i cuori delle giovani streghe in età da marito...


Fantastico, perfetto: non avrebbe nemmeno dovuto provarci con lui, avrebbe solo dovuto aggiungere qualche piccolo particolare alle sue conoscenze su Neville, visto che ne aveva accumulate parecchie in anni e anni di frequentazioni Grifondoro, ma per quello bastava chiedere!!!Mentre esultava per aver tanto brillantemente risolto i suoi problemi lavorativi, Hermione si chiese anche se stappare champagne in onore nei propri neuroni o accendere un cero per compiangere il proprio perduto senso del giusto e l'onestà dei suoi articoli.


Magari avrebbe potuto offrire un calice a Neville...


Lo guardò di nuovo.

Ok, forse non era proprio il sogno erotico per antonomasia della strega dai venticinque ai quaranta...ma era senza dubbio una bella persona -e un Auror- e, stando alla medaglia al merito cucita sulla divisa, doveva essere pure un bravo Auror.


-Neville ce l'hai una fidanzata?- gli chiese pratica.


Neville strabuzzò gli occhi perplesso. Poi processò le parole dell'amica e si imporporò dalle orecchie al collo -ed Hermione sospettò anche fino alle chiappe, ma la divisa d'ordinanza; per fortuna, le impediva di avere una conferma alle sue illazioni-.


-No...non ce l'ho.- bisbigliò timidamente.


-Davvero???- gongolò Hermione con un sorriso che le andava da un orecchio all'altro -Perfetto!!!- urlò -Allora Neville dimmi...come deve fare una strega per conquistarti?-.



***









Grazie mille a www.accademiadellacrusca.it che mi salva dalle mie paturnie...e a quell'anima pia di Valengel -Santa Subito!!! (visto che non mi vuole sposare credo progetti di prendere i Voti)- , a tutti quelli che leggono la storia...-me commossa- e a chi ha gentilmente trovato il tempo di lasciare una traccia del suo passaggio con consigli, incoraggiamenti e, perché no, anche critiche. Grazie davvero.



Come al solito scusate tantissimo per i miei tempi biblici ma purtroppo l'università fa da prepotente padrone nella mia vita e non nelle sembianze di un negriero biondo e figo, dal ridicolo nome di animale mitologico-costellazione (certa gente ha tutte le fortune!).

Mi dispiace tanto per chi si era illuso di trovare l'articoletto scemo e demente in fondo alla pagina o i patetici tentativi di rimorchio made in Granger...I'm sorry! Vi assicuro che nel prossimo cap. è Neville a farla da padrone, ma qui doveva esserci Draco assolutamente...se non do spazio al suo personaggio come faccio a far mettere insieme i miei protagonisti???


Per le vincitrici del mio quiz idiota “ma quale sarà il prossimo Auror da sedurre?” che hanno giustamente immaginato Paciock (vabbè non ve la tirate era facilissimo) un superpremio speciale: uno spoiler molto, molto succoso!!! Alla fine di questa storia Hermione si troverà un fidanzato!!! Wow chi l'avrebbe mai detto?!?!?!


Infine, se a qualcuno può interessare, ho da poco pubblicato una one-shottina ..“Sanguesporco nelle mie vene, nella mia testa e nel mio sangue...ovviamente è una Draco-Hermione, sennò come faremmo ad alimentare l'ira funesta delle detrattrici del pairing?




note:


  1. No, non ho mai visto Grey's Anatomy... avrei scritto Netter o Balboni ma dubito fortemente che avreste capito in molti...

  2. Le citazioni riportate sono delle modifiche stupide alle celeberrime “dai diamanti non nasce niente, dal letame nascono i fiori” di Fabrizio De Andrè (Via del campo) e “We are just two lost souls swimming in a fish-bowl” dei Pink Floyd (Wish you were here). Dementors, per chi non avesse letto HP in inglese, è il nome originale dei dissennatori.

  3. Le fate sono fra le creature magiche create da J.K.Rowling nel libro “Gli animali fantastici: dove trovarli” di Newt Scamandro, ed è da questo libro da cui ho preso le informazioni sulle creaturine.

  4. Mi piacerebbe dire che le boiate per conquistare un Auror sono tutte farina del mio sacco per dare all'umanità una possibilità di redimersi dalla stupidità dilagante...ma alcune idee lo ho prese online: ho trovato un corso di un'americana che insegna ad accalappiare un uomo fesso e ricco!!! Ma vi rendete conto??? Veramente questa tipa invita le allieve a traslocare e a frequentare vecchiette danarose!!! Anche il titolo del libro “come conquistare ..in sole 24 h” l'ho letto da qualche parte, ma non riesco proprio a ricordare dove, visto e considerato che io leggo più o meno tutto e dappertutto, persino in bagno!!!

  5. L'idea dei fiori come vagina delle piante è presa dal film “The bachelor” ed anche quella che paragona gli uomini agli animali... solo che nel film il protagonista paragonava se stesso ad un cavallo che vuole correre libero nelle praterie.

  6. Per chi non lo sapesse la Fortuna era dipinta dagli antichi come Dea Bendata, ma anche come calva e per questo ulteriormente inafferrabile. Io ho scritto Dea Pelata perchè in questo momento non è troppo simpatica né a me né a Hermione.



Per il resto...beh quello che ho scritto è frutto della mia mente malata!!! E a proposito di fiori: se qualcuna ama particolarmente le rose e le è sfuggito, sappiate che Myria ha indetto un contest sul libro di Savannah-Virginia de Winter con questo tema!!! L'idea mi sembra interessante per chi volesse cimentarsi...per quanto riguarda me, non vedo l'ora di leggere una fic. su Black Friars- L'ordine delle spada!!!



   
 
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