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Autore: MrsLovett    07/05/2011    7 recensioni
E' un giorno come tanti altri quando un personaggio inaspettato compare nella vita di Richard Castle riportando a galla persone e avvenimenti ormai sepolti nei meandri della memoria. Chi sarà? Buona lettura ;)
Genere: Drammatico, Generale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: Missing Moments, Raccolta, What if? | Avvertimenti: nessuno
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I due giorni erano arrivati e passati, ma dei risultati nemmeno l'ombra.

Beth si sentiva come un animale in gabbia: Castle andava e veniva dal distretto, Alexis da scuola e Martha passava quasi tutta la giornata in teatro, e lei, Beth, era reclusa in quell'enorme casa, senza saper cosa fare. Passava un'oretta nella palestra di casa piena di attrezzi e pesi che lo scrittore usava per mantenersi in forma. Poi si faceva una bella doccia calda e si dedicava ai fornelli, come una brava casalinga. Il pranzo era già pronto in tavola quando Alexis ritornava a casa. Alcune volte si univano a loro anche Castle e Kate, ritornata single dopo la rottura con Josh. I due stavano iniziando ad uscire insieme: cene, pranzi, cinema, concerti tutto con il contorno di qualche morto. Ma a loro non importava granchè.

Basta stare insieme” aveva detto una volta lo scrittore prendendo per mano la detective, che, imbarazzata, aveva abbassato lo sguardo.

Mangiavano tutti insieme in cucina mentre la ragazzina le raccontava la sua giornata e Richard e Kate si lamentavano dei continui omicidi e di come il mondo stesse andando a rotoli.

Una mattina mentre la famigliola era riunita per la colazione, Castle andò a prendere il giornale e a ritirare la posta.

Eccola, eccola! E' arrivata!” esclamò trionfante rientrando in casa con il giornale sotto braccio e un plico di lettere nella mano opposta.

Finalmente” sospirarono Martha e Alexis mentre a Beth cadde il cucchiaio di mano e rischiò di soffocarsi per colpa dei corn flakes.

Si avvicinò allo scrittore con il cuore che minacciava di uscirle dal petto.

Castle esitò sull'apertura. Guardò Beth negli occhi e le chiese “Sei pronta?”

La ragazza deglutì nervosamente e fece un cenno con la testa. L'uomo stracciò la busta e ne estrasse un foglio pieno di schemi dall'aria indecifrabile. Scorse velocemente le parole fino ad arrivare in fondo. Assunse un'aria seria che mutò subito in tristezza.

Mi dispiace.” sussurrò evitando di staccare gli occhi dal foglio.

La ragazza distolse lo sguardo. Aveva fallito, tute quelle ricerche non erano servite a niente. Aveva passato quegli ultimi giorni ad aggrapparsi invano a una speranza inesistente.

Vado a prendere le mie cose” disse con aria neutra. Nascose il viso tra i capelli e ricacciò indietro le lacrime che cercavano di farsi strada per uscire.

Beth, mi dispiace...” ripeté l'uomo.

Non fa niente.” mentì la ragazza volgendogli le spalle. Avrebbe radunato le sue cose e se ne sarebbe ritornata in Italia. Basta con le ricerche pensò. Non voleva soffrire di nuovo, il suo cuore non avrebbe retto un'altra volta. “Grazie per l'ospitalità signor Castle.”

Mi dispiace Beth... Perchè dovrai sopportarmi ancora per un po'.” la ragazza si bloccò e si voltò lentamente con uno sguardo a metà tra l'isterico e l'interrogativo. Non aveva voglia di scherzare, non su queste cose, ma allo scrittore sembrava non importargli.

Rick invece la guardava con il suo solito sorriso. “Sono tuo padre!” disse con aria trionfante.

In quel momento successero un sacco di cose contemporaneamente: Martha e Alexis si voltarono a fissarlo con sguardo severo e urlarono all'unisono “Richard!” “Papà!”. Poi la piccola iniziò a pizzicarlo forte sulle braccia e a dargli piccoli schiaffetti mentre sua madre restava a guardarlo con un sopracciglio alzato, un mezzo sorriso e con le braccia conserte senza alzare un dito. Castle ebbe paura per la sua incolumità.

A Beth invece riprese battere il cuore più veloce che mai. Mosse qualche passo verso di lui. La stava prendendo in giro?

L'uomo le porse la lettera “Guarda tu stessa.”

Nella parte finale del foglio campeggiava una scritta nera in grassetto: Paternità: 99,8%

Beth la lesse e rilesse svariate volte prima di restituirla a Rick che disse “Ora siamo una famiglia, una vera famiglia.”

I loro occhi si incontrarono, si cercavano quasi avessero bisogno di sentirsi vicini. Beth era ancora indecisa se crederci o no. Forse era tutta una montatura messa in atto da Castle...

Il suo sguardo vagava attonito da Castle ad Alexis a Martha, per poi ricadere ancora su Castle. Respirava troppo velocemente e rischiò di andare in iperventilazione per colpa dello scrittore che l'aveva presa in giro fino all'ultimo. Ma in fondo in fondo non le importava granchè, ci sarebbe stato tutto il tempo per vendicarsi di suo... Non riusciva quasi a dirlo

Papà” sussurrò.

Sì tesoro, sono qua. Sarò sempre qua.” e la abbracciò.

Beth ricambiò quel semplice gesto d'affetto con tutta la forza che aveva in corpo. Si tenne stretta all'uomo quasi come una ventosa, per non lasciarlo scappare.

Avanti ragazze non siate tristi.” disse rivolto ad Alexis e a Martha che piangevano come due fontane a pochi passi da loro.

Non posso farne a meno. Questa scena è da oscar.” rispose teatralmente Martha asciugandosi parte dell'occhio con un fazzoletto.

Rick fece un cenno con la testa e anche loro due si unirono all'abbraccio generale.

Rimasero così, uniti da un reciproco affetto che nessuno avrebbe potuto scalfire.




Alcuni mesi dopo...




Le dita erano fredde. Strofinò le mani portandole alla bocca per scaldarle. Dalle labbra tremanti uscì un soffio caldo che si disperse subito nell'aria gelida. Le unghie erano cortissime e sporche; le nocche sbucciate, come se avesse preso a pugni qualcuno; la felpa era sgualcita e maleodorante così come i jeans.

Aveva una fitta al fianco: con una smorfia di dolore passò una mano e poi ritirandola vide che era sporca. Sangue.

Un'ombra passò accanto e subito la mano scese all'altezza della cintura per cercare il calcio della pistola. Quando sentì che il pericolo era passato si rilassò un istante.

Esausta, Beth appoggiò la testa contro il muro del vicolo mentre la neve ricominciava a scendere.

Se solo avessi saputo che le cose stavano per peggiorare forse non sarei mai venuta a New York pensò prima di sprofondare in un sonno profondo mentre il battito cardiaco diminuiva.

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Ciao ragazzi! Ed eccoci giunti alla parte finale della storia, spero vi sia piaciuta! ^^

Voi vi chiederete "Ma non è finita! Cosa succede dopo?" . Avevo in mente di scrivere un'altra storia (più corta di questa) che parlasse ancora di Beth. Ma fino a un paio di giorni fa non ero sicura di volerla continuare. Improvvisamente mi è arrivata l'ispirazione quindi creerò un'altra storia (completamente diversa) che continuerà questa.

Grazie a tutti quelli che hanno recensito e soprattutto grazie infinite a tutti quelli che l'hanno letta e sono giunti fin qui. Siete voi che mi invogliate a scrivere! <3

Un ringraziamento speciale a E.R. (mia compagna di telefilm e di gossip XD) grazie per essere sempre la prima a leggere le mie storie; e a D.C. grazie per essere il mio vocabolario umano, e, anche se a volte mi prendi in giro, mi sproni sempre a dare il meglio di me.

Sempre e con affetto,

<3 MrsLovett <3

  
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