Anime & Manga > BeyBlade
Segui la storia  |       
Autore: Lady Diamond    23/05/2011    4 recensioni
Un mix di poesie anonime di Erestil mi hanno ispirata,in questa serata piena di rabbia. Tratta di un percorso psicologico dei quattro protagonisti di beyblade,o meglio un'analisi della lori vita(ma anche dei loro pensieri), fatta di sofferenza e solitudine,che forse riusciranno a spezzare,tutto è nelle loro mani e nel loro carattere.
Sono solo dei pensieri,anche un pò personali. Probabilmente questa storia non avrà senso,ma spero di non annoiarvi,ci metterò il cuore...
Genere: Introspettivo, Malinconico, Poesia | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Kei Hiwatari, Max Mizuhara, Rei Kon, Takao Kinomiya
Note: OOC, Raccolta | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Il passato ci segna,

Inutile scappare,

Dovunque tu vada,

Non lo puoi evitare

 
 
Erano passati diversi anni da quando i genitori di Max avevano divorziato,ma quella ferita non si era ancora rimarginata,e forse non lo sarebbe mai stata.
Numerosi ricordi inondavano la sua mente.
Ovunque vedeva il viso di sua madre,ormai lontana.
Soffriva,ma in quel momento doveva essere concentrato sul torneo,ma non ci riusciva! Era impossibile farlo,eppure le era lì con lui a pochi metri.
Ma sentiva che i due erano come due rette parallele…identiche,perfette,ma incapaci di incontrarsi.
 

Stretta la morsa,

Grande il travaglio,

Tanto ci segna,

Tanto fa danno;

 
Era deconcentrato,tanto da essere perennemente distratto.
Sentiva una morsa stringergli al petto,rendendogli impossibile provare sentimenti felici.
Tutti i momenti trascorsi con la sua,ormai ex felice,famiglia era indelebili nel suo cuore e quei lunghi istanti di felicità gli mancavano.
Sapeva di essere stato segnato da quella distanza,eppure lei era lì.
Lo osservava impassibile,come un giudice severo pronto a punirlo ed umiliarlo ad ogni errore.
Eppure un tempo gli occhi cristallini della madre non erano così…e questo gli faceva male.
Voleva abbracciarla,desiderava dirle:”Mamma ti voglio bene! Sii fiero di me”.
Ma questa era solo un’illusione.
Un’illusione a tratti piacevole,ma faceva anche soffrire,forse troppo.
 

Tanti posson esser gli eventi,

Sia brutti che belli,

Da un litigio ad un amore,

Il passato ci segna,

E' impresso nel cuore;

 
Gli occhi della madre esprimevano insofferenza,forse lo detestava per non essere all’altezza della situazione,ma nonostante le sue impressioni sperava ardentemente che non fosse così. Voleva essere amato,desiderato da lei,l'unica donna della sua vita.
Tutto questo faceva male,troppo!.
Calde lacrime scesero copiose sul suo volto.
I suoi genitori litigavano perennemente,forse avevano dimenticato il loro amore,e lei lo aveva abbandonato.
Non la odiava,anzi aveva compreso il suo gesto,ma si sentiva ferito.
Aveva bisogno di lei,ma sua madre,la sua dolce mammina non c’era più,almeno non c’era più per lui.
Il passato lo aveva segnato profondamente,ma nonostante questo continuava a lottare,sperando che un giorno,forse ancora troppo lontano,lei sarebbe tornata e non l’avrebbe abbandonato mai più.
Ma questa era solo un’utopia…un piacevole sogno nel quale rifugiarsi.
Ma nonostante tutto questo dolore era consapevole che i suoi amici lo avrebbero aiutato in qualsiasi situazione e questo era un bene per il suo animo travagliato.
 

Di ricordi siam pieni,

Difficile da accettare,

Se il ricordo che porti,

Dentro fa male;

 
Non riusciva ad accettare tutto questo!
Non poteva farlo,faceva troppo male.
Aveva bisogno d’aiuto,ma non riusciva a chiederlo.
Si era chiuso in sé fingendo continuamente di star bene.
Suo padre gli era stato sempre vicino,e di questo ne era grato,eppure era consapevole che anche il padre soffrisse.
Sapeva che amava ancora quella donna,ma forse per orgoglio non era mai tornato a riprenderla.
Desiderava riavere una famiglia unita,ma non sapeva cosa fare.
In fondo era solo un adolescente,troppo piccolo per soffrire,troppo grande piangere,e questa consapevolezza faceva ancora più male.
Si sentiva un codardo,un bambino troppo viziato.
Ma la realtà era questa.
 

Bando alle ciance,

Il tempo scorre,

Prendi la forza,

Che tutta ti occorre;

 
Odiava piangersi addosso,infatti non lo aveva mai fatto,ma era proprio quello che stava facendo,e per questo si odiava profondamente.
Si sentiva uno stupido…inutile,solo…
Non doveva e soprattutto non poteva finire così.
Doveva fare qualcosa,voleva riavere la sua famiglia e ci sarebbe riuscito a qualsiasi costo,non solo per sé,ma anche per la sua famiglia e anche per la sua squadra.
Tutti avevano bisogno di lui,e invece si stava tirando indietro.
Basta! Doveva assolutamente reagire a qualsiasi costo.

 

Il passato ci segna,

Non lo puoi negare,

Ma la cosa importante,

E' che continui a lottare

 
Decise di uscire dalla sua stanza d’albergo poiché si sentiva davvero oppresso.
Improvvisamente vide un’ombra a lui familiare.
Una morsa attanagliava il suo cuore dolente,sentiva la terra tremarvi sotto i piedi.
Era impotente…aveva paura…paura di sbagliare,di perderla.
Paura di avere una conferma ai suoi pensieri più tetri che vagavano indisturbati nella sua mente.
Eppure lei era lì,distante,ma era dinnanzi ai suoi occhi cristallini inumiditi dal pianto.
Decise di correrle incontro. La abbracciò dolcemente,e anche lei ricambiò quella dolce stretta.
Si erano ritrovati,e quel contatto stava riscaldando i loro cuori che erano stati per troppo tempo distanti.
Entrambi piangevano,ma non erano lacrime sofferenti,bensì esprimevano tutto il dolore che in quei anni avevano riempito i loro cuori.
Erano insieme,e non importava nient’altro.

 
 

Spazio autrice:
Questo è un mio nuovo,e ultimo,esperimento,forse il più personale di tutti.
Mentre scrivevo mi è capitato di scrivere molte parole al femminile,ma non credo di essere stata brava a descrivere le emozioni,forse perché non riesco ad esprimerle dato che le ho provate anche io 2 anni fa.
Vi avrò sicuramente annoiata,e trovo che questa poesia sia al dir poco spettacolare e forse è l’unica cosa bella di questo testo davvero ridicolo.
Mi sento un po’ triste! Ho concluso anche questa schifezza! Ma forse la migliore(intendo tutta la raccolta di shot). fra le mie schifezze!.
Un ringraziamento speciale va ad Erestil che mi ha ispirata e che mi è stato vicino in quei momenti.
Scemozzo mio,lo sai quelo che provo,no? Spero di non averti delusa,anche se non sono all’altezza del tuo talento,e a Nena Hyuga,spero di aver fatto pochi errori,anche se credo di averne fatti,e sopratutto spero che ti sia piaciuta.
Un bacione a tutti.

   
 
Leggi le 4 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > BeyBlade / Vai alla pagina dell'autore: Lady Diamond