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Autore: AngelSword    04/06/2011    7 recensioni
“Le loro vite sono legate ad un essere umano,” spiegò Robin.
Gli altri la guardarono di nuovo senza capire.
“Se l’umano a cui è legato l’Antico riceve un colpo, l’Antico lo riceve a sua volta, anche se ci sono migliaia di kilometri tra di loro. Se l’umano viene ferito, allora anche l’Antico viene ferito nello stesso punto e con la stessa gravità. Se l’umano muore, a meno che non si tratti di morte naturale, anche l’Antico muore. Invece se l’Antico dovesse morire l’umano sopravvivrebbe.”
Ci fu un momento di silenzio. Poi Usopp diede voce alla domanda che ronzava in testa a tutti “Se quello che dici è vero, allora lei a chi è legata?”
I Mugiwara si scambiarono uno sguardo indagatore.
Nel frattempo Chopper aveva terminato la visita. Esitò un momento prima di rigirare la ragazza, mettendola supina. 'Voglio avere la conferma...' le aprì la camicia bianca, lasciandola in top. Allentò le bende. A quello che vide trattenne il respiro. “So a chi è legata,” disse infine.

La mia prima FF in assoluto! Datemi il beneficio del dubbio almeno per i primi 5 capitoli XD Altri dettagli nella premessa.
Question Corner all'interno!! XD Fare Attenzione!
Genere: Avventura, Romantico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nuovo personaggio, Roronoa Zoro, Un po' tutti
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Ancient Saga'
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Premessa
 


Rieccomi qui, con la mia premessa. Dato che non ho ancora trovato proiettili tra la mia posta ho deciso di procedere a postare questo secondo capitolo, che ho diviso in tre parti. Perchè l'ho fatto? Beh, alzi la mano che vuole leggersi 17 pagine di Word! (Silenzio in sala, si sente solo il cricri dei grilli inesistenti). Appunto. Ringrazio tutti coloro che hanno avuto il coraggio di leggere questa storia, ma ringrazio ancora di più Mary Stranges, anrashomonna e _hysteria_ che hanno recensito il mio primo capitolo!! Non potete nemmeno lontanamente immaginare quanto mi avete fatta felice!! :'') Allora qui troviamo il nostro Antico con Zoro e il mio secondo preferito: Sanji.... Ok, Buona lettura!! Enjoy! E per favore, per favore, PER FAVORE, recensite!! Voglio sapere quello che pensate!! anche se mi dite che dovrei suicidarmi!!

Capitolo 2 (Parte 1) - Innocuamente Pericolosa 

Lo sguardo dei Mugiwara si spostò dalla ragazza all’altro capo della stanza,incredulo. Così avanti e indietro. Quella cicatrice sul petto era inconfondibile: la stessa di Zoro. Alla fine una risata sguaiata spezzò il silenzio. Tutti si girarono verso il Capitano che si spanciava dalle risate.

“Non c’è niente da ridere!!Questa è una cosa seria!” lo rimproverò Nami.

Zoro era in piedi. Teneva i muscoli tesi. Continuava a fissare la ragazza sul letto. La sua mente era sgombra da ogni pensiero, e quando cercava di ricostruire i fatti appena accaduti, ritornava vuota, incapace di formulare qualsiasi cosa.

Sanji era il più incredulo di tutti. Continuava a spostare lo sguardo dal letto a Zoro. Non riusciva ad accettare il fatto che una ragazza così bella fosse legata ad un idiota senza cervello come quello spadaccino. Diede un ultimo sguardo alla ragazza poi si voltò verso Zoro e con un movimento fulmineo gli scagliò un calcio. “Come puoi tu...!!”

Lo spadaccino si riscosse, come se si fosse appena svegliato, distolse lo sguardo dalla ragazza e lo indirizzò verso il piede che si avvicinava, ma non fece in tempo a parare il colpo.
Il calcio lo colpì al fianco. Poi tutto accadde con una velocità impressionante.

Anche la ragazza sentì il colpo,si svegliò di soprassalto e vide Sanji che si preparava al prossimo colpo. In un secondo lei era in piedi tra Sanji e Zoro,bloccò il calcio di Sanji con la gamba e la spada di Zoro con un angolo affilato dell’ala. Teneva lo sguardo fisso di fronte a sé e respirava lentamente. Con una mano si teneva ancora il fianco “colpito”. Quindi quello che Robin aveva detto era vero: la ragazza condivideva il dolore fisico di Zoro.

Sanji ritirò la gamba e si riportò su due piedi e lei abbassò la propria. Zoro non si mosse. Non riusciva a credere a quello che era appena successo. Si era mossa con una velocità impressionante e bloccato il suo colpo con altrettanta rapidità e facilità. Pressò con tutta la sua forza la spada sul bordo della sua ala. La ragazza non fece una piega e la sua ala non si spostò di un centimetro. Rimasero così per alcuni secondi finchè la ragazza voltò lentamente la testa verso di lui e gli disse sorridendo “Se continui così, i tuoi muscoli finiranno per infiammarsi. Non ti preoccupare, le mie ali sono molto forti, non c’è bisogno di saggiarne la forza”

Zoro senti i capelli sulla nuca rizzarsi mentre riponeva la spada: era quello a cui stava pensando! Stava pensando di vedere quanto ancora la ragazza avrebbe resistito. Non mi dire che adesso gli Antichi possono leggerti nel pensiero...

La ragazza ripiegò l’ala. Si guardò intorno studiandoli uno ad uno. Infine il suo sguardo si posò su Brook. Avanzò qualche passo verso di lui e gli chiese, sempre sorridendo “Tu prima mi avevi chiesto di farti vedere le mie mutandine, vero?”

Brook imbarazzato rispose “Ehm, sì, è così...”

“Mi dispiace dirtelo, ma adesso non posso proprio fartele vedere. Magari la prossima volta, ok?”La ragazza sembrava davvero dispiaciuta.

Brook era sul punto di svenire: mai una ragazza aveva accettato la sua richiesta! Lei sembrò non curarsene. Poi si girò verso la porta e, mentre prendeva le sua cose, disse “Bene, grazie per l’ospitalità, ma ora devo andare. C’è una persona che mi sta aspettando.”

“Oi, aspetta! Dicci almeno come ti chiami!” le disse Rufy.

La ragazza girò il viso quel che bastava al suo occhio per squadrarlo. Poi si voltò e gli disse “Mi chiamo Aqua, Antico dell’Acqua e del Fuoco...anche se non mi aspetto che voi sappiate cos’è un Antico” poi aggiunse con un tono malinconico “Ormai ci hanno dimenticato tutti.”

Rufy sfoderò uno dei suoi sorrisi a trentadue denti “Io sono Rufy e questa è la mia ciurma. Sappiamo cos’è un Antico, quindi non siete stati completamente dimenticati.”

La ragazza sembrò stupita e gli chiese “Voi siete pirati?”

“Sì,” disse Rufy,sorridendo ancora di più.

La ragazza sembrò rallegrarsi “Allora è tutto a posto,ecco perché non vi aveva detto niente il mio nome.” Tutti la guardarono senza capire. Lei,interpretando i loro sguardi come una muta domanda, aggiunse “Sono meglio conosciuta come Zalenia.”

“Zalenia!!??” esclamò Nami.

“Sì, Zalenia.” Confermò la ragazza.

“Non è possibile...” Nami cascò in ginocchio e si mise una mano sulla bocca, spaventata.

“Nami-san, cosa c’è?” chiese preoccupato Sanji.

“Zalenia...” disse Nami,la sua voce, già flebile, uscì attutita dalla mano, “Quel nome..è quello di una pericolosissima sicaria che sta sulla lista nera della Marina...Zalenia, il fiore mortale, taglia 850 milioni di Berry...”

Anche Zoro si era irrigidito sentendo quel nome: come ex cacciatore di pirati lo conosceva benissimo. Si diceva che la Marina non appendesse i poster di Zalenia perché nessuno era mai rimasto vivo dopo averle scattato una foto, o solo dopo averla vista...anche perché i fotografi della Marina fuggivano via in preda al terrore quando vedevano una delle sua stragi. Si dice che più volte la Marina gli avesse chiesto di entrare negli Shichibukai, ma gli uomini incaricati di riferirgli il messaggio, solitamente di alto grado, non ritornavano mai dai loro viaggi come tutto il loro equipaggio. La cosa più sconvolgente di tutte è che Zalenia imperversava da più di 800 anni.

“Questa ragazza” disse lo spadaccino, controllando a stento il tono, “ha ucciso molti pezzi grossi della Marina senza pietà, per non parlare delle oltre 600 basi completamente rase al suolo... non un sopravvissuto...”

Persino Rufy appariva impressionato. Tutti si volsero a guardare la ragazza. Lei guardò Zoro e sorrise come se tutto ciò non significasse niente “Sì, esatto, bravo. Le mie lame hanno conosciuto parecchi Marines.”

Poi s’irrigidì di colpo. Si voltò e guardò attraverso l’oblò sulla porta. Zoro stava per farle una domanda, ma lei lo fermò alzando una mano. “Scusatemi un attimino solo...” e uscì. Qualche secondo dopo la barca s’inclinò pericolosamente di lato. Brook cadde a terra insieme a Franky. Rufy trattenne Robin e Sanji prese Nami tra le braccia (non c’è bisogno di dire quanto abbia goduto). Poi, quando la barca si stabilizzò, tutti uscirono sul ponte. Videro un gigantesco mostro marino che stava per attaccare la nave. Aqua era di fonte a lui, in volo, le sue ali nere si muovevano ritmicamente su e giù, facendo tintinnare le lame d’acciaio.

“ Constellatio Cigni...” si lanciò contro il ventre dell’animale e un secondo dopo era dall’altra parte del mostro. Sorrise “...Wing Slash!”  Nella pancia del mostro si aprì un gigantesco squarcio la cui forma ricordava la costellazione del cigno. Aqua atterrò aggraziatamente e senza far rumore sul ponte della nave. Si girò verso la ciurma esterrefatta e disse sorridente “Ragazzi, si mangia!!”

Non era sporca nemmeno con una goccia di sangue. Era l’attacco più veloce che Zoro avesse mai visto. Nemmeno Brook sarebbe riuscito a raggiungere una velocità simile. Rufy subito si rallegrò e urlò “Sììììììììììììì!!!SI MANGIAAAAAAAA!!! SANJI,OCCUPATENE TU!”

Sanji ridacchiò “Va bene capitano, datti una calmata” e si avviò verso la cucina

“Aspetta! Ti aiuto!” gli disse Aqua e con un agile salto raggiunse gli altri sul secondo piano di poppa. Sanji le aprì la porta (si era già portato in modalità cascamorto) e lei entrò sorridendo al gesto gentile.

Durante l’attesa del pranzo, si erano tutti riuniti per discutere nella nuova arrivata. “Non possiamo tenerla con noi” attaccò Zoro “è troppo pericolosa. Potrebbe ucciderci tutti nel bel mezzo della notte. E mi dispiace dirlo ma nessuno di noi, nemmeno Rufy, riuscirebbe a tenergli testa in un combattimento aperto.”

“Sì, ma...” cominciò timidamente Chopper “Non ci ha fatto niente quando ne aveva la possibilità ed è anche molto gentile...” poi aggiunse “e non mi dispiacerebbe studiare il suo corpo: la sua struttura è favolosa. Potrei anche scoprire qualcosa.”

“È un Antico,magari può dirmi qualcosa riguardo gli anni bui...” disse Robin e si chiuse nei suoi pensieri.

“Se è l’Antico dell’acqua dovrebbe conoscere molti fondali marini qui intorno. Poi chissà quanti tesori avrà raccolto nelle basi della Marina!!” disse eccitata Nami

“Ah no no no!! Io non voglio una serial killer in giro per la nave!!” disse Usopp terrorizzato.

“A me sembra una SSSUUUUUUPEEEEEEERR ragazza!!” disse Franky mettendosi nella sua tipica posa.

“Chissà se sa suonare qualche strumento....” pensò ad alta voce Brook.

Tutti si girarono verso il capitano,che era l’unico che fin’ora non aveva ancora parlato “Avanti Rufy, dicci cosa ne pensi tu.”

Rufy aveva le braccia incrociate e teneva le testa bassa. La sua espressione era coperta dall’ombra del cappello. Poi sorrise e urlò “LA VOGLIO NELLA MIA CIURMAAAAAAA!!!!”

“Sì, sono d’accordo” dissero Chopper e Brook all’unisono.

Usopp parve rassegnarsi. Zoro non riusciva ad accettare l’idea, ma sapeva che quando Rufy decideva una cosa niente e nessuno gli avrebbe fatto cambiare idea. Sospirò. Vedremo se anche stavolta la mia fiducia sarà ben riposta, pensò e si preparò mentalmente ai prossimi giorni che avrebbe passato ad allenarsi più duramente del solito.

***


Nel frattempo nella cucina, Aqua stava apparecchiando mentre Sanji affettava le verdure. “Allora Aqua-chan,” ruppe il ghiaccio Sanji, “sei anche tu una ricercata...”

“Sì, ma in tutto questo tempo non mi hanno mai presa nemmeno una volta! E fidati, è da molto che sono ricercata, fin da quando era bambina....”

“Un po come Robin-chan. Non ti preoccupare: non ti cacceremo perché hai una taglia sulla testa! Mi chiedo solo che cosa ne pensavano i tuoi genitori a riguardo...”

Aqua esitò un momento prima di appoggiare sul tavolo l’ultimo piatto “I miei genitori...” la sua espressione si fece triste. Si sedette su una sedia “Tutta la mia famiglia è morta quando ero piccola, mi rimane solo il mio fratellone. È da lui che stavo andando.”

“Oh, mi dispiace, non volevo...” si scusò Sanji.

Aqua alzò la testa e lo guardò sorridendo “No, non ti preoccupare...” poi la abbassò di nuovo. “Io...non ti faccio paura?”

“Eh, paura?” chiese stupito il cuoco.

“Sì,insomma...sono una sicaria che ha ucciso un sacco di gente, poi hai visto come ho trapassato quel mostro...anche il tizio con i capelli verdi ha una certa paura: crede che io vi possa uccidere tutti...”

“Chi, Zoro? Tsè, lasciala perdere quella palla di muschio. Come si può avere paura di una ragazza bella come te?!”

Lo guardò di nuovo. Sembrava felice di ciò che le era stato detto “Grazie. Di solito tutti fuggono in preda al terrore appena mi vedono. È la prima volta che qualcuno non mi teme, tranne mio fratello.” Poi guardò la tavola apparecchiata “Ho finito di apparecchiare. Cos’altro posso fare?”

Sanji alzò la testa delle verdure che stava lavando e contò i posti apparecchiati “Perché hai sistemato solo nove posti?”

“Non penso che dovrei rimanere di più...”

Sanji le sorrise “Avanti metti un altro posto: ti devo almeno far assaggiare alcune delle mie specialità”

Il viso di Aqua s’illuminò “Subito!” e salto in piedi. Poi si voltò a guardare l’acqua che stava per bollire sul fuoco. “Ti consiglio di mettere ora le verdure a lessare e di lasciarle andare a fuoco lento.”

“Perché? L’acqua non bolle ancora...”

“Proprio per questo: se si mettono quando l’acqua già bolle il cambiamento di temperatura è troppo veloce per le verdure, poi quando si spegne il gas l’aria fredda di fuori le fredda molto velocemente, mentre se si mettono un po prima e le si lascia andare a fuoco lento il cambiamento di temperatura sarà più lento e graduale. Ovviamente sei tu l’esperto...”

Sanji contemplò la pentola con l’acqua, riflettendo su quello che Aqua gli aveva appena detto. Poi si voltò verso di lei e le sorrise di nuovo. Aqua si trattenne a stento dal non abbracciarlo: nessuno era mai stato gentile con lei da quando era una ricercata. “Come hai fatto a capire che l’acqua stava per bollire da quella distanza?” le chiese Sanji

“Beh, sono l’Antico dell’Acqua quindi riesco a sentire e controllare tutti i liquidi.” Ridacchiò “Anche perché quando ero piccola cucinavamo io e mia madre, quindi ci ho fatto anche un po l’abitudine”

“Sai anche cucinare!!!” Incredibile: una ragazza bellissima che sapeva combattere e cucinare! Sanji non poteva crederci. Sì voltò troppo bruscamente ed urtò una pila di piatti là vicino. Aqua fu velocissima: si mise a testa in giù tenendosi sulle mani e divaricò le gambe in una spaccata facendo cadere i piatti su di esse. Non aveva usato le mani.

“Incredibile, sei riuscita a prenderli senza usare le mani. E io che credevo di essere l’unico che potesse farcela...” disse Sanji mentre prendeva i piatti.

“Io non uso mai le mani quando combatto corpo a corpo” disse la ragazza mentre si alzava “Mi servono per maneggiare le spade, quindi non posso rischiare di rovinarle lanciando pugni.”

Dategli un pizzico, non ci poteva credere di nuovo. Aveva trovato la ragazza dei suoi sogni: bella, che sapeva cucinare e combatteva con i calci come lui!

“Scusami,” gli disse Aqua.

“Cosa?”

“Per prima, sul ponte, ti ho fatto del male quando tu non volevi farmi niente...certe volte non sono molto ragionevole e agisco prima di pensare...”

Sanji le porse una rosa rossa, presa chissà dove, “Una donna non deve essere ragionevole” le disse

La ragazza prese la rosa e arrossì lievemente. Poi alzò lo sguardo su di lui “Grazie” e se la mise tra i capelli. “Come sto?”

“Sei più bella di un angelo!!” Sanji era proprio partito.

La ragazza si girò e disse “Ok,è pronto vado a chiamare gli altri!”

 

***

A tavola, Sanji aveva fatto sedere Aqua vicino a lui. Stupido cuoco,se le inventa proprio tutte,pensò Zoro. Almeno lui sedeva dall’altra parte del tavolo, ma non bastò a fargli abbassare la guardia.

Durante il pranzo L’Antico parlava con tutti allegramente,raccontandogli di suo fratello maggiore, della sua strana struttura corporea, di sé, e rispose a tutte le domande che le porgevano. Poi guardò Zoro e le sue tre spade. Lo spadaccino si sentiva a disagio sotto quello sguardo color zaffiro, portandolo anche ad agitarsi un po sulla sedia.

“Anche mio fratello è uno spadaccino,” gli disse sorridendo “Mi faceva lui da maestro. Anche lui ha due spadoni come i miei,” rise sommessamente. “Devi essere davvero bravo per tenerle tutte e tre.” Accennò con una veloce occhiata alle tre else appese all’haramaki verde.

“Beh...a quanto pare sì...” disse Zoro imbarazzato.

Trattenne i suoi occhi ancora qualche secondo su di lui e poi spostò il suo sguardo su Rufy che stava divorando di tutto. Rise “Datti una calmata, altrimenti ti strozzerai”

Rufy non le rispose: era troppo occupato a “mangiare”. “Non ti arrabbiare: quando mangia fa sempre così” le disse Nami.

“Non c’è problema: se uno ha fame, ha fame!” replicò Aqua sorridendo. Poi Rufy provò a rubare dal suo piatto come faceva sempre con tutti. Allungò una mano, ma fu bloccata da un rapido movimento di Aqua. “Avrai anche fame, ma non è un buon motivo per rubare dal mio piatto” gli disse.

“Stupido! Non osare rubare dal piatto delle ragazze!” gli disse Sanji dandogli un calcio.

“Non c’è bisogno che gli fai male!” disse Aqua a Sanji.

“Oh,no. Non gli fa niente. Rufy è diventato di gomma dopo aver mangiato un frutto del diavolo.” Gli spiegò Nami.

“Un frutto del diavolo...ah, ecco perché ieri stava per affogare! Se sei fatto di gomma devi aver mangiato il Gum-Gum.” Poi si voltò verso Brook “Tu visto che sei uno scheletro vivente, devi aver mangiato per forza lo Yomi-Yomi. E tu...l’Homo-Homo che ti ha dato delle fattezze umane insieme a quelle da renna che già avevi,” disse rivolta verso Chopper. Poi si girò verso di Robin “Tu devi aver mangiato....” Riflettè per un momento “Uhmm...Ci sono! L’ Hana-Hana!”

“Hai capito tutto a prima vista, impressionante,” disse l’archeologa.

“Beh, siamo stati noi Antichi a creare i Frutti del Diavolo, quindi è normale che li sappia riconoscere e classificarli. Una volta io stessa ho fatto crescere dei Frutti.”

“Dei Frutti del Diavolo?!” chiese Usopp.

“Sì, esatto. Ma sono riuscita a modificarli un po: ho fatto in modo che il loro “effetto collaterale”, quello della capacità di nuotare, non desse più problemi, - insomma, un Antico dell’Acqua che non sa nuotare mi sembra una cosa abbastanza ridicola - ma se sono a contatto con l’acqua di mare perdono i poteri come qualsiasi Frutto. Poi ce li siamo mangiati io e mio fratello: avevano un gusto orribile.” Disse con una smorfia.

“Quindi anche tu hai mangiato un Frutto del Diavolo...” disse Zoro. Quella ragazza era ancora più pericolosa di quanto avesse immaginato.

“Sì, più precisamente il Geno-Geno: questo frutto mi permette di modificare la struttura molecolare di qualsiasi cosa, anche se è molto difficile controllarlo e costa molta fatica usare il suo potere. Infatti non lo uso spesso. Mio fratello invece ha mangiato lo Psyco-Psyco: il suo potere è quello di saper penetrare nella mente delle persone e leggerne i pensieri, cambiarne gli stati d’animo, e tutta quella roba lì. Ma su di me non ha effetto!” disse fiera.

“Perché?” insistè Zoro. Vediamo se ci rivela qualche punto debole...

“Essendo l’Antico dell’Acqua controllo anche l’agalmatolite, la pietra che neutralizza i poteri dei Frutti, perché in fondo è mare solidificato. Inoltre ho allenato la mia mente proprio per non essere “spiata”---”

“AQUA, ENTRERAI A FAR PARTE DELLA MIA CIURMAAAAA!!!” la interruppe Rufy che aveva finito di magiare.

“Cosa...? Non se ne parla nemmeno” rispose Aqua. Il sorriso sparì dal suo viso. La rosa rossa che le aveva dato Sanji prima perse un petalo.

“Non mi interessa, tu entrerai a far parte della mia ciurma punto e basta,” disse Rufy deciso.

“Dai, sarà divertente,” le disse allegro Chopper.

“Ma..”

“All’inizio è un po difficile convivere con questi, ma poi finisci per abituartici” sospirò Nami.

“Ma...” 

“Aqua , ti prego, resta con noi!! Non riuscirei a vivere sapendoti lontana!!” disse Sanji con un tono molto vicino al disperato.

“Ma...”

“Posso anche insegnarti a suonare uno strumento,” disse Brook.

“No.” fu la lapidaria risposta della ragazza, anticipando anche quello che Franky stava per dire. “Non posso entrare a far parte di questa ciurma. Ho mio fratello che mi aspetta. Senza contare che vi metterei alle calcagna molti Marines a causa della mia taglia...”

“Tu verrai con noi perchè è così che ho deciso!!” disse Rufy

“Lo vuoi capire che non posso?!” replicò Aqua. “Vi metterei in grave pericolo e io...” esitò un momento. La sua espressione si rattristò e abbassò la testa, stringendo i pugni. “...non voglio. Non voglio che le uniche persone che sono state gentili con me siano in pericolo a causa mia.”

“Non ti preoccupare per la Marina. Chiunque ci ostacoli farà una brutta fine!” disse Rufy. Sorrise “Noi siamo imbattibili.”

Aqua riflettè per un momento in silenzio. Poi alzò la testa e guardò il soffitto. Sospirò. “Solo temporaneamente.”

“No, per sempre,” la contraddisse Rufy

“Non posso stare qui per sempre. C’è mio fratello...” stette in silenzio un momento a guardare il soffitto. Poi abbassò la testa e guardò il ragazzino col cappello di paglia. “Potete accompagnarmi sull’isola dove mi sta aspettando. Nel frattempo posso valutare se posso rimanere o meno. Affare fatto?” gli chiese e gli porse la mano.

“Ok, affare fatto! Io sono Monkey D. Rufy, il capitano. Questo è il nostro spadaccino Zoro, lei è Nami, la navigatrice, Sanji è il nostro cuoco, Chopper è il medico, Robin è l’archeologa, Franky è il carpentiere, Usopp è il cecchino bugiardo (“Non è vero!” esclamò Usopp in risposta) e Brook è il musicista” presentò la ciurma sorridendo e le strinse la mano.

Aqua si voltò verso gli altri e disse sorridendo “Lo sapete già ma, piacere, io sono Aqua!”

Sembra che non riesca a perdere mai il sorriso. Zoro si stupì di aver pensato ciò.

Poi la ragazza si mise ad osservare la porta. Sembrava in ascolto. Finalmente disse “Dobbiamo spostarci. E in fretta.”

“Perché? Che succede Aqua?” chiese preoccupata Nami.

“Le correnti, stanno cambiando. Nel giro di dieci minuti qui ci sarà un mulinello. Vi aiuto io a spostarvi. Voi tenetevi forte e fidatevi.” Si voltò e sorrise eccitata “Andremo piuttosto veloce.”Poi usci sul ponte di corsa.

Zoro guardò Rufy. Il suo sguardo diceva tutto: non si fidava. Rufy gli rispose con un sorriso. “Forza,usciamo sul ponte. Voglio vedere cosa farà”

Uscirono appena in tempo per vedere Aqua tuffarsi in mare. Aveva lasciato il pugnale, gli spadoni e la borsa sopra la nave. La rosa rimase sulla superficie del’acqua mentre lei andava in profondità. Poi la nave traballò: qualcosa l’aveva spinta. Cominciò a girarsi. Quando diedero le spalle all’isolotto cominciarono ad avanzare. Prima lentamente, poi sempre più veloce. Nel frattempo il mulinello che Aqua aveva predetto si stava ingrossando. Rufy sembrava divertirsi andando a quella velocità. Quando furono a distanza di sicurezza la nave si fermò.

Nami stava guardando il mulinello. “Proprio come aveva detto Aqua. Se fossimo restati lì ancora qualche minuto saremmo stati risucchiati...”

Sanji andava avanti e indietro per la nave agitato. “Aqua!!! Non la avremmo mica lasciata indietro!?” guardò verso terra e si tolse la giacca. Stava per buttarsi in acqua quando fu trattenuto da Zoro. “Lasciami, idiota muscoloso!” Si dimenò per liberarsi.

Zoro aveva intravisto un movimento sotto la superficie dell’acqua, ecco perché l’aveva fermato. Un secondo dopo, degli aculei uniti tra di loro con un sottile strato di pelle, più alti dell’albero maestro della Sunny, emersero dall’acqua. La luce del sole veniva riflessa e li faceva luccicare. Sanji rimase immobile e li fissò. Zoro lo lasciò. Quegli aculei stavano emergendo dallo spazio intorno alla Sunny. Si prepararono ad un attacco da parte di mostri marini. Sanji si preoccupò ancora di più “Aquaaa!!”chiamò un’altra volta.

A quel richiamo gli aculei si immersero di nuovo ed emerse la testa della creatura,sollevando una grande massa d’acqua. Sulla Sunny cadde una leggera pioggerellina. Quando finì, Zoro rimase a bocca aperta. Davanti a loro si stagliava la gigantesca mole di un drago marino. Il suo colore cambiava in continuazione a seconda delle sfumature del mare e il sole faceva luccicare le sue squame. Si vedeva solo la testa ed il lungo collo. Sulla sua schiena c’erano gli stessi aculei di prima, solo che adesso erano appiattiti contro le squame. Ai lati della possente mascella e sulla nuca c’erano delle piccole piumette celestine che si muovevano a ritmo del suo respiro. L’occhio sinistro aveva su di esso una cicatrice a forma di Z. Ad entrambi i lati del collo aveva le branchie. Alcuni denti affilatissimi sporgevano fuori dalla bocca chiusa. I suoi grandi occhi zaffiro li stavano osservando, come in attesa. Ringhiò, ma non aggressivamente, sembrava più un rauco sospirare.

Chopper si riscosse e disse agli altri “Fermi!Non attaccatela! Questa è Aqua!” 


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Ecco qua, la prima parte. Scommetto che tutti nessuno escluso avete pensato: Che nome scontato e stupido. Ebbene sì. Questa è una cosa voluta. Un consiglio per leggere questa storia? Ricordate. I particolari che potrebbero sembrarvi stupidi invece ritorneranno più avanti!!
Ho deciso che le altre mosse di Aqua le scriverò in latino (non so, mi dà un senso più antico) e Constellatio Cigni (per quanto sia palese) significa Costellazione del Cigno. Metto una fotinanel caso qualcuno di voi non conosca la forma della costellazione. Rimanete seduti, arrivano le altre due parti!

 

  
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