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Autore: roxy_black    06/06/2011    1 recensioni
STORIA IN VIA DI GRANDI MODIFICHE, NUOVO LOOK, NUOVI SCENARI!
1. capitolo aggiornato!
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Capitolo 3
“Ehi, aspetta, volevo ringraziarti, avrei fatto una brutta
fine se non mi avessi spinta via, grazie”
Fu un attimo: “Di niente”, rispose. Poi
risalì sulla sua scopa e ripartì.
Chi l’avrebbe mai detto? Scorpius Malfoy. Anche lui dietro le
apparenze aveva un cuore tenero?
Cap 10
“Si va bene, l’hai scoperto, e allora? Vuoi dirlo a
tutta Hogwarts? Ma cosa ci guadagneresti poi?”.
“Se vuoi tenerlo nascosto non sarò certo io ad
andare contro al tuo volere, per adesso, ma…”
sogghignò.
“Lo sapevo, sarebbe stato troppo bello, qual è la
condizione?!” gli chiese con furore. Se c’era un
modo, almeno uno, per cavarsela l’avrebbe affrontato.
“Dovrai essere la mia ragazza”
Genere: Romantico, Suspence | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: James Sirius Potter, Nuovo personaggio, Scorpius Malfoy
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nuova generazione
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15 amanda

Salve gente!!!

Questa fan fiction non è conclusa, vi ho fatto aspettare mooolto tempo, ma sono ritornata a scrivere. Mi ci voleva una pausa per schiarirmi le idee, per decidere dove volevo andare a parare con questa storia, ma eccoci arrivati qui, al punto cruciale! No il racconto non finisce qui, gli scorsi 14 capitoli hanno introdotto in qualche maniera la vera storia. Spero di riuscire a scrivere gli intrighi e amori che ho in mente!

Vi anticipo un attimo che questo capitolo è frammentato, non coinvolgerò Amanda in prima persona ma darò spazio ad altri personaggi davvero importanti!

Basta perderci in chiacchiere e buona lettura! ;D

 

 

 

Sembrava ieri il loro primo giorno di scuola, invece era già in partenza, per tornare a casa dalle loro famiglie. Alcuni erano più entusiasti di altri, i quali avrebbero preferito trascorrere qualche tempo in più in quel magico castello. Purtroppo era ora di partire e questo significava dirsi addio.

“Mi mancherai” disse schietta Amanda. Sguardo sicuro, mentre guardava il suo amico di mille avventure James.

“Tu no, Amy! E non mi mancherà neppure la tua aria da secchiona!” le disse senza preamboli facendole la linguaccia e scappando via.

“Brutto scimmione...” iniziò furiosa,  inseguendolo per dargli la lezione che meritava.

 

Intanto poco distante, delle figure nell’ombra, spiavano quei due ragazzi.

“Me la pagherà, me la pagheranno tutti e due!” esordì il biondino.

“Scorp sei sicuro? Infondo sono solo amici, non penso che sia quel Potter la causa della tua rottura fra te e Amanda” disse l’amico.

Scorpius era ferito nell’orgoglio.

Nessuna l’aveva mai lasciato.

Nessuna l’aveva mai lasciato in quel modo.

Nessuna.

Invece eccolo lì, a progettare vendetta, dopo essere stato scaricato da una sorridente fanciulla, che chiedeva di rimanere amici e nulla di più.

Lei avrebbe pagato caro l’affronto subito, lui era un Malfoy, il principe delle Serpi.

 

Amanda era felice, era stato un anno di alti e bassi, conquiste e perdite, amori e dolori. Si riteneva fortunata ad avere l’amicizia di James e non era neppure pentita di essere finita nella Casa delle Serpi, aveva imparato molto da loro e in un certo senso si sentiva a suo agio. Loro potevano capire la sua voglia di imparare e accrescere il suo potere, non c’era nulla che non valeva la pena di comprendere.

E come se non bastasse avevo incontrato Scorpius. Quel ragazzo l’aveva fatta patire molto, si considerava veramente un principe e voleva che lei fosse la sua principessa. Se da un lato, era molto romantico dall’altro era soffocante. Così aveva deciso di farla finita e chiudere quella storia prima che fosse troppo tardi. La corte –ovvero la loro compagnia- si era spezzata e anche se molti avevano seguito il suo ex, ce ne erano altrettanti che avevano preferito lei.

Adesso si sentiva ben accetta in tutti i sensi ad Hogwarts. Era giunto il momento di tornare da mamma e papà e dai suoi inseparabili amici e chiudere per un po’ con la magia, forse questo le dispiaceva, infondo era una strega!

 

***

 

Per le strade di uno dei quartieri della periferia di Londra regnava il silenzio, cosa abbastanza strana per quei luoghi sempre caotici. Gli abitanti di tale quartiere si stavano godendo un venticello che entrava dalla finestra, tale da far abbassare i bollori anche ai più affannati.

In fondo alla strada, in una casa porpora, un ragazzo guardava fuori dalla finestra, il suo orologio segnava le 2:13, ma non sembrava per nulla intenzionato ad andare a dormire.

Tale agitazione era dovuta al fatto che il suo migliore amico si sarebbe sposato e anche se si trasferiva proprio accanto alla sua abitazione, in cuor suo sapeva che l’avrebbe perso. Niente sarebbe stato uguale, tra i piedi ci sarebbe sempre stata la sua mogliettina e lui sarebbe passato in secondo piano. Una silenziosa lacrima gli rigò il volto, accompagnata alla consapevolezza che sarebbe stato lui, il suo testimone di nozze.

 

Non tutti rimuginavano scontenti di quel matrimonio, perché proprio nella stanza accanto, una ragazza ridacchiava spensierata.

“Non vedo l’ora che giunga quel giorno! Sarò una delle damigelle, ancora non ci credo!” bisbigliò al telefono la giovane.

-Sei la sorella del testimone e amica degli sposi, era scontato che te lo chiedessero-

“Non era detto però... ”

-Attenta a non rubare la scena alla sposa!-

“Ma dai! La nostra Victoire sarebbe lo stesso uno splendore... anche truccata da pagliaccio e con un sacco per vestito. Sarà divina il giorno del suo matrimonio!” esclamò, prima di ricordarsi che era notte inoltrata e doveva far silenzio.

-Ci vedremo domani per i preparativi e la prova generale?-

“Ma certo! Adesso provo a dormire. Notte notte Amanda”

-Notte notte Nadia-.

E così s’interruppe la conversazione.

 

***

 

“Sveglia, sveglia James! O faremo tardi”.

Una donna alta e slanciata, con i capelli rosso fuoco entrò in stanza del figlio e aprendo le tende con un colpo di bacchetta, si avvicinò al ragazzo per strappargli le coperte.

“Mamma ti prego, altri 10 minuti”

“Te li ho già concessi, ma non sei sceso! Per Morgana James sbrigati, o faremo tardi! Se non ti trovo fra 5 minuti lavato e vestito, ti giuro che ti porto così come sei!” sbraitò prima di uscire di corsa, come era entrata.

“E pettinati mi raccomando!” gli disse attraverso la porta.

“ Per quello che serve” bofonchiò James.

Non eri un vero Potter se non avevi i capelli che sembravano un cespuglio mal potato. Così scherzava suo padre, che come i suoi figli, aveva ereditato dei capelli davvero impossibili.

Si alzò e cercò i suoi vestiti.

Che palle! Teddy e Victoire si sposeranno domani e non oggi, che stupidaggine sono le prove generali, o meglio che cazzata è il matrimonio. Perché due persone devono spendere una sorbola di galeoni, invitare più gente possibile per considerarsi veramente una coppia? Rifletté scocciato.

Per quello lui non si sarebbe mai sposato, nessuna donna lo avrebbe incastrato. Lui dalle ragazze voleva solo una cosa e se loro s’illudevano, inutilmente, era affar loro.

C’era solo una ragazza per cui avrebbe fatto carte false, e anche se tale persona si era finalmente lasciata con l’obbrobrio del suo ragazzo, fra loro non avrebbe mai funzionato, la sua famiglia, non l’avrebbe mai accettato perché era una Serpeverde.

 

***

 

Oddio stava per farsela sotto, si sarebbe sposato!

Ted Remus Lupin, meglio noto come Teddy, aveva fatto la proposta alla sua ragazza l’inverno scorso, preso da un raptus di follia e se ne stava pentendo. Non che mettesse in dubbio il suo grande amore per Viky, l’amava molto, ma gli sembrava di correre troppo. Aveva immaginato che dovesse passare più tempo prima di andare all’altare e invece a neanche sei mesi da quando le aveva regalato quello stupido anello, si ritrovava fregato. Jason gli aveva detto che era andato troppo in fretta e aveva ragione. Da domani si sarebbe trasferito, avrebbe convissuto con una donna e sarebbe stato con lei per sempre...

“Teddy, stanno arrivando i Potter e non manca molto che arrivi Molly con tutta la gang!” le disse sua nonna raggiungendolo sotto il portico, distogliendolo dai suoi pensieri.

“C’è qualcosa che non va caro?” gli chiese apprensiva.

“No, cioè... No nonna tutto ok” le rispose sorridendole rassicurante.

Andromeda gli lanciò uno sguardo penetrante e avvicinandosi lo strinse a se.

“Non devi avere paura Teddy, quello che stai facendo è un grande passo e ricorda che sei un Grifondoro. Un coraggioso!” ridacchiò la donna.

“Sono solo un po’ preoccupato, non ho paura del matrim...”

“Shhh, Teddy tesoro mio, è una tua scelta e voglio che tu sia convinto fino in fondo, non vorrei che ti pentissi troppo tardi”.

“Certo nonna, sono sicuro, non deluderò Victoire” disse deciso.

“Non devi farlo per lei, non ti sposi per farle piacere, ma perché l’ami e desideri che questo sia per sempre”.

Ancora sta parola, pensò Teddy.

“Allora andiamo?” fece la nonna.

“Come no. Andiamo ad accogliere la baraonda di parenti e amici, che ci ritroviamo..” sperando di sopravvivere.

   
 
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