Salve gente!!!
Questa fan fiction non è conclusa, vi ho
fatto aspettare mooolto tempo, ma sono ritornata a scrivere. Mi ci voleva una
pausa per schiarirmi le idee, per decidere dove volevo andare a parare con
questa storia, ma eccoci arrivati qui, al punto cruciale! No il racconto non
finisce qui, gli scorsi 14 capitoli hanno introdotto in qualche maniera la vera
storia. Spero di riuscire a scrivere gli intrighi e amori che ho in mente!
Vi anticipo un attimo che questo capitolo
è frammentato, non coinvolgerò Amanda in prima persona ma darò spazio ad altri
personaggi davvero importanti!
Basta
perderci in chiacchiere e buona lettura! ;D
Sembrava ieri il
loro primo giorno di scuola, invece era già in partenza, per tornare a casa
dalle loro famiglie. Alcuni erano più entusiasti di altri, i quali avrebbero
preferito trascorrere qualche tempo in più in quel magico castello. Purtroppo
era ora di partire e questo significava dirsi addio.
“Mi mancherai”
disse schietta Amanda. Sguardo sicuro, mentre guardava il suo amico di mille
avventure James.
“Tu no, Amy! E non
mi mancherà neppure la tua aria da secchiona!” le disse senza preamboli
facendole la linguaccia e scappando via.
“Brutto
scimmione...” iniziò furiosa, inseguendolo
per dargli la lezione che meritava.
Intanto poco
distante, delle figure nell’ombra, spiavano quei due ragazzi.
“Me la pagherà, me
la pagheranno tutti e due!” esordì il biondino.
“Scorp sei sicuro?
Infondo sono solo amici, non penso che sia quel Potter la causa della tua
rottura fra te e Amanda” disse l’amico.
Scorpius era ferito
nell’orgoglio.
Nessuna l’aveva mai lasciato.
Nessuna l’aveva mai lasciato in quel modo.
Nessuna.
Invece eccolo lì, a
progettare vendetta, dopo essere stato scaricato da una sorridente fanciulla,
che chiedeva di rimanere amici e nulla di più.
Lei avrebbe pagato
caro l’affronto subito, lui era un Malfoy, il principe delle Serpi.
Amanda era felice,
era stato un anno di alti e bassi, conquiste e perdite, amori e dolori. Si
riteneva fortunata ad avere l’amicizia di James e non era neppure pentita di
essere finita nella Casa delle Serpi, aveva imparato molto da loro e in un
certo senso si sentiva a suo agio. Loro potevano capire la sua voglia di
imparare e accrescere il suo potere, non c’era nulla che non valeva la pena di
comprendere.
E come se non
bastasse avevo incontrato Scorpius. Quel ragazzo l’aveva fatta patire molto, si
considerava veramente un principe e voleva che lei fosse la sua principessa. Se
da un lato, era molto romantico dall’altro era soffocante. Così aveva deciso di
farla finita e chiudere quella storia prima che fosse troppo tardi. La corte –ovvero la loro compagnia- si era
spezzata e anche se molti avevano seguito il suo ex, ce ne erano altrettanti
che avevano preferito lei.
Adesso si sentiva
ben accetta in tutti i sensi ad Hogwarts. Era giunto il momento di tornare da
mamma e papà e dai suoi inseparabili amici e chiudere per un po’ con la magia,
forse questo le dispiaceva, infondo era una strega!
***
Per le strade di
uno dei quartieri della periferia di Londra regnava il silenzio, cosa
abbastanza strana per quei luoghi sempre caotici. Gli abitanti di tale
quartiere si stavano godendo un venticello che entrava dalla finestra, tale da
far abbassare i bollori anche ai più affannati.
In fondo alla
strada, in una casa porpora, un ragazzo guardava fuori dalla finestra, il suo
orologio segnava le 2:13, ma non sembrava per nulla intenzionato ad andare a
dormire.
Tale agitazione era
dovuta al fatto che il suo migliore amico si sarebbe sposato e anche se si
trasferiva proprio accanto alla sua abitazione, in cuor suo sapeva che
l’avrebbe perso. Niente sarebbe stato uguale, tra i piedi ci sarebbe sempre
stata la sua mogliettina e lui sarebbe passato in secondo piano. Una silenziosa
lacrima gli rigò il volto, accompagnata alla consapevolezza che sarebbe stato
lui, il suo testimone di nozze.
Non tutti
rimuginavano scontenti di quel matrimonio, perché proprio nella stanza accanto,
una ragazza ridacchiava spensierata.
“Non vedo l’ora che
giunga quel giorno! Sarò una delle damigelle, ancora non ci credo!” bisbigliò
al telefono la giovane.
-Sei la sorella del
testimone e amica degli sposi, era scontato che te lo chiedessero-
“Non era detto però...
”
-Attenta a non
rubare la scena alla sposa!-
“Ma dai! La nostra Victoire sarebbe lo stesso uno splendore... anche truccata da
pagliaccio e con un sacco per vestito. Sarà divina il giorno del suo matrimonio!”
esclamò, prima di ricordarsi che era notte inoltrata e doveva far silenzio.
-Ci vedremo domani per
i preparativi e la prova generale?-
“Ma certo! Adesso
provo a dormire. Notte notte Amanda”
-Notte notte Nadia-.
E così s’interruppe
la conversazione.
***
“Sveglia, sveglia
James! O faremo tardi”.
Una donna alta e
slanciata, con i capelli rosso fuoco entrò in stanza del figlio e aprendo le
tende con un colpo di bacchetta, si avvicinò al ragazzo per strappargli le
coperte.
“Mamma ti prego,
altri 10 minuti”
“Te li ho già concessi,
ma non sei sceso! Per Morgana James sbrigati, o faremo tardi! Se non ti trovo
fra 5 minuti lavato e vestito, ti giuro che ti porto così come sei!” sbraitò
prima di uscire di corsa, come era entrata.
“E pettinati mi
raccomando!” gli disse attraverso la porta.
“ Per quello che
serve” bofonchiò James.
Non eri un vero Potter
se non avevi i capelli che sembravano un cespuglio mal potato. Così scherzava suo
padre, che come i suoi figli, aveva ereditato dei capelli davvero impossibili.
Si alzò e cercò i
suoi vestiti.
Che palle! Teddy e Victoire si sposeranno domani e non
oggi, che stupidaggine sono le prove generali, o meglio che cazzata è il matrimonio.
Perché due persone devono spendere una sorbola di galeoni, invitare più gente
possibile per considerarsi veramente una coppia? Rifletté scocciato.
Per quello lui non
si sarebbe mai sposato, nessuna donna lo avrebbe incastrato. Lui dalle ragazze
voleva solo una cosa e se loro s’illudevano, inutilmente, era affar loro.
C’era solo una
ragazza per cui avrebbe fatto carte false, e anche se tale persona si era
finalmente lasciata con l’obbrobrio del suo ragazzo, fra loro non avrebbe mai
funzionato, la sua famiglia, non l’avrebbe mai accettato perché era una Serpeverde.
***
Oddio stava per
farsela sotto, si sarebbe sposato!
Ted Remus Lupin,
meglio noto come Teddy, aveva fatto la proposta alla sua ragazza l’inverno
scorso, preso da un raptus di follia e se ne stava pentendo. Non che mettesse
in dubbio il suo grande amore per Viky, l’amava molto, ma gli sembrava di
correre troppo. Aveva immaginato che dovesse passare più tempo prima di andare
all’altare e invece a neanche sei mesi da quando le aveva regalato quello
stupido anello, si ritrovava fregato. Jason gli aveva detto che era andato
troppo in fretta e aveva ragione. Da domani si sarebbe trasferito, avrebbe convissuto
con una donna e sarebbe stato con lei per
sempre...
“Teddy, stanno
arrivando i Potter e non manca molto che arrivi Molly con tutta la gang!” le
disse sua nonna raggiungendolo sotto il portico, distogliendolo dai suoi
pensieri.
“C’è qualcosa che
non va caro?” gli chiese apprensiva.
“No, cioè... No
nonna tutto ok” le rispose sorridendole rassicurante.
Andromeda gli
lanciò uno sguardo penetrante e avvicinandosi lo strinse a se.
“Non devi avere paura
Teddy, quello che stai facendo è un grande passo e ricorda che sei un
Grifondoro. Un coraggioso!” ridacchiò la donna.
“Sono solo un po’ preoccupato,
non ho paura del matrim...”
“Shhh, Teddy tesoro
mio, è una tua scelta e voglio che tu sia convinto fino in fondo, non vorrei
che ti pentissi troppo tardi”.
“Certo nonna, sono
sicuro, non deluderò Victoire” disse deciso.
“Non devi farlo per
lei, non ti sposi per farle piacere, ma perché l’ami e desideri che questo sia per sempre”.
Ancora sta parola, pensò Teddy.
“Allora andiamo?”
fece la nonna.
“Come no. Andiamo ad accogliere la baraonda di parenti e amici, che ci ritroviamo..” sperando di sopravvivere.