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Autore: Strega_Mogana    07/03/2006    17 recensioni
Mettete insieme una donna completamente diffidente verso gli uomini e un uomo che non sopporta le donne nel giorno dedicato agli innamorati e vedrete cosa succede!
Genere: Romantico, Commedia, Comico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Mamoru/Marzio, Usagi/Bunny
Note: Alternate Universe (AU), OOC | Avvertimenti: nessuno
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*USAGI*

 

Apro gli occhi e sento due braccia forti che mi stringono, sorrido ricordando immediatamente quello che è successo in questa notte magica.

Sorrido al pensiero che voglio solo te nella mia vita Mamoru.

Alzo appena lo sguardo giusto per vedere l’ora.

E’ tardi, devo andare al lavoro e prima devo passare a casa a cambiarmi.

Vorrei salutarti come si deve, vorrei darti un bacio, vorrei abbracciarti ma dormi così tranquillamente che mi manca il coraggio di svegliarti.

Sembri un tenero bambino, ti sposto una ciocca di capelli dal viso e ti sfioro le labbra, senza far rumore scivolo via dal letto, raccatto i miei vestiti da terra e ti lascio un biglietto.

Esco dal palazzo e l’aria fredda della mattina mi accoglie, eppure non sento il freddo… sento ancora le tue braccia che mi stringono, sento ancora il tuo profumo, il tuo sapore sulle mie labbra. Mi avvolgo la sciarpa attorno al collo, alzo il colletto del cappotto e fermo il primo taxi che trovo in strada.

Cercando di fare il meno rumore possibile entro in casa, non accendo la luce, non voglio svegliare le altre, loro si sono prese una giornata di ferie, io non ho potuto e mi tocca scappare al museo a sistemare qualche reperto antico.

Poggio la borsa sul tavolo all’entrata e vado in cucina e prendere un bicchiere d’acqua, inciampo in quelle che mi sembrano le scarpe eleganti di Minako e impreco sotto voce.

Apro il frigorifero e prendo la bottiglia d’acqua.

La luce si accende.

- Chi diavolo sei? – urla una voce maschile.

Mi sporgo di lato, ancora attaccata alla bottiglia a bere.

Sam è davanti a me, nudo come un verme e tiene in alto una ciabatta.

Poso la bottiglia e richiudo il frigo.

- Ringrazia il cielo che non sono un ladro Sam..- mormoro cercando di non scoppiare a ridere – avresti fatto poco con una ciabatta.

Il ragazzo della mia amica si rende conto che non sono un ladro, apre la bocca per parlare ma si accorge che è completamente nudo davanti ai miei occhi e si copre  con la ciabatta che ha in mano.

- Usagi io… oddio…- diventa rosso come un peperone – mi dispiace… ho sentito un rumore… sono le sei… io..

- Lascia perdere Sam. – gli dico – Non ho poi visto molto.

Diventa ancora più rosso e io ridacchio prendendo una ciotola e la scatola dei cereali.

Arriva Minako di corsa, indossa la camicia del suo fidanzato che le arriva quasi fino alle ginocchia.

- Sam! – fa porgendogli le mutande che lui si affretta ad indossare – Sei nudo!

- Me ne sono accorta. – rido prendendo il latte e versandolo nei cereali.

- Usagi sei tu! – fa lei incredula – Come stai?- mi chiede subito apprensiva.

- Sto bene. – le rispondo con un sorriso ed è la pura verità – Vado a fare colazione in camera mia, voi due cercate di non fare stranezze in mia presenza!

 

*MINAKO*

 

Sta cantando… oddio… se ne va canticchiando!

Questa non è la solita Usagi!

E’ successo qualcosa… oooh sì… è successo qualcosa di bello! 

Quando non l’abbiamo vista rientrare abbiamo subito pensato che avrebbe dormito da Mamoru, sapevamo che voleva restare con lui, sapevamo che lui era l’unico che poteva calmarla.

Quanto Mootki ci ha raccontato quello che ha visto in bagno noi quattro ci siamo subito guardate sperando che questa sia la volta buona.

E, a quanto sembra, è così!

Sam si avvicina a me… povero indossa solo un paio di mutande e deve aver un freddo cane.

- Sei sicura che quella sia Usagi?- mormora il mio orecchio, è realmente stupito.

Lui ha sempre visto un’Usagi musona e acida.

- Non è che le hanno fatto il lavaggio del cervello? Magari l’hanno rapita gli alieni.

- Stai tranquillo Sam. – rispondo fissando il corridoio dove la mia amica è sparita – Usagi sta benissimo… è solo innamorata.

 

*MAMORU*

 

Mamma che dormita.. non ricordavo un sonno così pesante dai tempi dell’università quando andavo alle feste il Sabato sera e tornavo a casa ubriaco.

Apro stancamente gli occhi, vorrei dormire ancora un poco ma la sveglia mi dice che sono già le undici e mezzo e, di conseguenza, mi conviene muovermi.

Mi alzo dal letto e rabbrividisco nel momento in cui i miei piedi nudi entrano in contatto con il pavimento gelato.

La casa é silenziosa, non c’é traccia di Usagi da nessuna parte, probabilmente é uscita.

Vuoi vedere che si é già pentita di quello che abbiamo fatto?

Sospiro mentre prendo la caraffa con il caffè e me ne verso una dose da cavallo. Mi metto a sedere sulla sedia ripensando a quello che é successo... sorrido mentre ripenso quanto fosse belle Usagi mentre dormiva tranquillamente.

Il telefono suona ma non ho assolutamente voglia di rispondere.

- Sei l’uomo più pigro che conosco!- urla la voce di Usagi dall’altra parte appena dopo che la suoneria ha fatto partire il bit – Sono le undici e mezza! Dove diavolo sei? Ancora a letto? Spero per te che sei solo altrimenti ti faccio vedere io...

- Sei gelosa?- rispondo con un sorriso alzando la cornetta all’improvviso.

- Sì. – ribatti serenamente dall’altra parte – Sono molto gelosa... stai attento...

- Me ne ricorderò.

Stiamo un attimo in silenzio, fisso la parete bianca davanti a me: entrambi stiamo rielaborando la nostra situazione.

- Sei libero a pranzo? – mi chiedi interrompendo quel silenzio che stava diventando quasi imbarazzante.

- Sì.

- Possiamo vederci... forse dovremmo parlare.

- Sì, forse è meglio.

- Al parco tra un’ora?

- Va bene Usako... ci vediamo là.

Un sospiro scappa dalle tue labbra prima che riagganci.

La tua voce mi sembrava strana... piccola Usako... ti prego non dirmi che ti penti di quello che abbiamo fatto.

Torno in cucina e poso la tazza nel lavello... mi appoggio al bancone e lancio uno sguardo al calendario: 14 Febbraio, San Valentino.

Sorrido come uno scemo: entrambi vi abbiamo disegnati tanti piccoli scheletri e ragnetti, un modo macabro per festeggiare una festa che pensavamo fosse per stupida gente fanatica.

Ora pure io sono uno stupido, sentimentalista e fanatico.

Motoki mi sfotterà a vita... e Minako farà la danza del Te l’avevo detto per almeno un mese!

Ma non importa... perché so cosa fare ora. Corro in camera e mi vesto... un’ora passa velocemente e ho qualche commissione prima di vederti mia piccola Usako.

 

*USAGI*

 

La papere mangiano mai sazie delle piccole briciole di pane che butto in acqua.

A febbraio non dovrebbero esserci le papere nel lago invece queste restano qui tutto l’anno e io, per tutto l’anno, almeno una volta a settimana vengo qui con un pacchetto di cracker e li sbriciolo nell’acqua osservandole mangiare.

Mi é sempre piaciuto dare da magiare alle papere... non so perché, mi fanno sorridere... quando ho un problema penso sempre allo loro vita semplice.

Se rinasco voglio esser una papera.

Finisco di sbriciolare i cracker e butto nell’acqua le ultime briciole, i pennuti mangiano gli ultimi bocconi e mi guardano come se ne volessero ancora.

- Mi dispiace belle paperette... non ne ho più.

Non faccio in tempo a finire la frase che qualcuno mi sventola davanti agli occhi un pacchetto nuovo di cracker.

Non c’é bisogno di chiedere chi sia... solo una persona può fare questo.

 

*MAMORU*

 

Apri il pacchetto e con cura inizi a romperli buttandoli nell’acqua scura del laghetto.

Ancora una volta restiamo in silenzio, stiamo valutando la situazione, ci stiamo analizzando, voglio che sia tu a parlare per prima.

Quando anche questi cracker finiscono, ti pulisci le mani e ti appoggi alla ringhiera di ferro battuto.

- Morbillo. – dici dopo qualche istante di silenzio.

- Come?

- Morbillo... – ripeti voltandosi verso di me – io avevo quindici anni e tu diciotto, abbiamo preso da Joshua, il bambino che viveva accanto a te. Gli facevo da baby-sitter i Sabati sera e tu ci facevi compagnia. Anche se vaccinati abbiamo preso lo stesso la malattia. I nostri genitori hanno pensato che, stando insieme, non avremmo contagiato anche loro. I tuoi si sono trasferiti dai miei e abbiamo vissuto nella stessa casa per quindici giorni. E’ da quel periodo che abbiamo iniziato a dormire nello stesso letto.

E’ vero... me ne ero dimenticato.

Abbiamo passato quindici giorni a curarci a vicenda con i nostri genitori che stavano lontano da noi per paura di infettarsi.

- Beh... devo trovare questo Joshua e ringraziarlo.

Sorridi e appoggi la testa sul mio torace, e le mie paure spariscono all’istante... so che non hai ripensamenti per quello che ci è successo.

- Ora tutto sarà diverso vero?- mormori con lo sguardo perso verso l’acqua.

- Perché? Noi siamo sempre gli stessi. – ti rispondo iniziando ad accarezzarti la schiena.

Ridacchi leggermente e mi guardi.

- Minako starà urlando a tutte che aveva ragione.

- Lo so. – ti sorrido di rimando accarezzandoti una guancia.

- La smetterai con le bambole siliconate?

- Ci sei solo tu Usako... solo tu...

 

*USAGI*

 

Sento che sto per piangere... come può un uomo così fantastico innamorarsi di me? Come può esser vero?

Cos’ho fatto per meritare un tale tesoro?

- Credo di amarti Mamo-Chan. – te lo dico, non posso più attendere... ho paura della tua risposta ma io non posso più trattenerlo.

Ti amo e tu devi saperlo.

Sorridi e appoggi la tua fronte sulla mia.

- Anch’io credo di amarti tanto piccola Usako.

Avvicini le mie labbra alle tue e mi dai un tenero bacio, quando ci separiamo sorrido e assumo l’aria della ragazza offesa.

- Sei un pessimo fidanzato Mamoru! – ti dico voltandomi dall’altra parte.

- E perché mai? – mi chiedi con un lieve sorriso sulle labbra, hai capito che sto solo giocando.

- Perché mi avresti portato un dono... uno vero e non un pacchetto di cracker.

In realtà non mi interessa un fico secco del dono, sei tu il mio regalo... solo tu amore mio.

Mi abbracci alle spalle e nella tua mano destra vedo una rosa rossa.

- Ci avevo già pensato. – mormori al mio orecchio – Perdonami se è poco ma non ho potuto fare di meglio, ti prometto che rimedierò presto. Buon San Valentino Usagi.

Mi volto e ti stringo forte:

- Buon San Valentino Mamoru.

 

FINE

 

E’ finita!

Sono commossa per i calorosi commenti che ho ricevuto... ho superato i 100 anche questa volta e vi ringrazio! Sono tutta rossa e sono molto molto molto ma molto felice! ^___^

Ora che questa fic é finita posso concentrarmi totalmente all’altra... il prossimo cap é quasi completato quindi, se tutto va per il verso giusto, probabilmente riuscirò a posarlo in giornata!

Ora un bacio enorme a:

-          Kiry

-          Dolce Bunny

-          Sissy

-          Honey

-          Luchina nanami

-          Umi

-          Xstellaluna

-          Sailormoon81

-          Hataru’91

-          Gingi

-          Miki90

-          Vale

-          Reppy

-          Dragon85

-          Chiara

-          Ada

-          Usagi89

-          Lore

-          Aleberyl90

-          Ran91

 

Ringrazio anche tutti voi che avete letto senza lasciare il commento (e come dico sempre uno sforzetto in più no? ^^”)

Spero vivamente che continuiate a leggere le mie fic e che continuerete a commentarle.

Ci vediamo alla prossima!

Un bacio

Elena

   
 
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