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Autore: _Yumemi_    27/06/2011    3 recensioni
«Bene, l'ho bevuto! Vi siete divertiti?! Siete soddisfatti?!» Ad ogni parola il volume della voce di Katara aumentava per cercare di sovrastare le risate dei suoi tre compagni, in modo particolare quelle sguaiate del fratello. «Ora dimmi immediatamente che cosa c'era là dentro, Sokka!»
Genere: Comico, Generale, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Aang, Katara, Sokka, Toph | Coppie: Katara/Aang
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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sfghrdth
Ciao a tutti, sono Yumemi. ok, un perfetto primo saluto stile "alcolisti anonimi" era la cosa giusta per iniziare.
mi sono appena ri-registrata su EFP perchè, anche se sono principalmente una disegnatrice xP, mi è tornata quasi la voglia di scrivere. tutta colpa di "Avatar, the Last Airbender" che è diventata la mia nuova assillante ossessione .
beh, non so che altri dire... spero vi piaccia (nonostante sai conscia del fatto che è un po' una bimbominchiata x°D). ^^ buona lettura, ci si sente alla fine.






 Cactus Juice 


-Joke-




    Erano atterrati in cima ad una scogliera, lontani parecchie miglia dalla grotta che per diversi giorni avevano usato come rifugio di fortuna e dove solo qualche ora fa aveva avuto luogo la festa da ballo segreta proposta da Aang.
    Uno dopo l'altro saltarono giù dalla sella di Appa, ancora su di giri. Nonostante la rocambolesca fuga finale, la festa e le danze erano state qualcosa di incredibilmente divertente.

    Sokka indossava ancora la barba finta e, atteggiandosi dal suo alter-ego Wang Fuoco, tirò fuori dalla sua borsa una borraccia. Era simile a quelle in cui Katara portava l'acqua, ma più capiente e meno maneggevole. La alzò bruscamente in aria: «Dobbiamo assolutamente brindare a questa serata fiammeggiante ragazzi!».
    Subito Toph lo imitò, puntanto i pugni verso la volta stellata.  «Sì! Io ci stò, Sokka!»  Grido.
    «Fuoco»  La corresse immediatamente  «Wang Fuoco, prego».

    Katara si avvicinò al fratello  «Che cos'è?»
    «E' la mia borraccia. Non si capisce, forse?»  Rispose Sokka e cominciò a dondolarla con insistenza davanti agli occhi della sorella. Lei allora gli bloccò il polso, e udii chiaramente che al suo interno era colma di liquido.  «Mi riferivo a quello che contiene»
    «Ma niente di che!»  Ritrasse svelto il braccio per stringere con fare protettivo la sacca al petto, mentre con l'altra mano libera si accarezzava la barba posticcia   «Solo una cosa che ho preso dall'amico del fratello del cugino di secondo grado di un conoscente al mercato l'altro giorno.»
    «Dai Katara!»  Sbuffò Toph buttandosi all'indietro e creando con uno schiocco, nella roccia sotto di lei come se fosse stata neve, la sagoma precisa del suo corpo.  «Almeno una volta potresti evitare di fare la guastafeste e divertirti con noi! Giusto per fare qualcosa di diverso.»
    Aang, che aveva osservato tutta la scena dall'alto del testone di Appa, spiccò un salto e piroettò accanto alla giovane dominatrice dell'acqua, visibilmente scocciata.
    «Katara, non credo dovresti preoccuparti. Infondo, dai: cosa potrà mai essere?»
    «Cosa potrà mai essere?»  Voltò appena gli occhi verso Aang, per poi ritornare a puntarli sul fratello  «Stiamo parlando di Sokka, ricordi?»  E il fatto che non le volesse dire la provenienza di quella roba serviva solo a confermare che non avrebbe potuto essere nulla di buono.
    «Oh, daccordo... Daccordo...»  Iniziò a dire Sokka con non curanza  «Fa niente, sul serio. Tanto questa è una cosa solo ed esclusivamente per veri uomini. Non è certo adatta ad una... ragazza
    «Esatto»  Concordò Toph, aggiungendo poi  «Specialmente non a te, Regina-dello-Zucchero
    Aang notò che una vena aveva iniziato pericolosamente a pulsare su una tempia di Katara. A braccia conserte, aveva preso a tamburellare nervosamente le dita sul bracciale che portava all'avambraccio.
    A Sokka non sfuggì: quelli erano precisi segnali che la pazienza di Katara stava raggiungendo il punto di rottura. Sapeva dell'odio che aveva la sorella sulle sue affermazioni sessiste, ed era esattamente sua intenzione provocarla. Perciò non si fermò:  «Già! Forse -e dico forse- l'unica eccezione qui presente è Toph, ma solo perchè praticamente lei è più maschio che femm... AHIO!»  Un pugno da parte della dominatrice della terra lo interruppe bruscamente.  «Accidenti Toph!»  Sibilò, massaggiandosi il braccio con la mano libera. Repentinamente, con tanto di teatrale schiarita di voce, riportò l'attenzione su Katara:  «Beh, comunque fa niente, tanto non saresti riuscita a reggerla. Una ragazza come te può solo...»
    «E dammi qua!»  Katara afferrò con violenza la borraccia, stappò il tappo e ne bevve una lunga sorsata.
    «Che razza di saporaccio!»  Ansimò dopo aver ripreso fiato. Aang, seguito a ruota da Sokka e Toph, scoppiò a ridere nel vedere sulla faccia di Katara, sempre così perfetta, un'espressione schifata mentre deglutiva a vuoto nel tentativo di togliersi di bocca il sapore dolciastro di quella cosa.
    «Bene, l'ho bevuto! Vi siete divertiti?! Siete soddisfatti?!»  Ad ogni parola il volume della sua voce aumentava per cercare di sovrastare le risate dei suoi tre compagni, in modo particolari quelle sguaiate di Sokka.  «Ora dimmi immediatamente che cosa c'era là dentro!»
    Sokka aveva le lacrime gli occhi e si teneva lo stomaco con le mani. Rantolò qualcosa, ma nessuno riuscì a capire una parola.
    Tentò di riprendere fiato un paio di volte  «Succo di cactus!!»  Riuscì infine a dire, quando si fu sufficientemente calmato.
    Il silenzio piombò come una cappa scura su tutti, eccetto su Sokka che, ancora impegnato a ridere, si allungò verso Katara a riprendersi la borraccia. Tutti ricordavano perfettamente quali effetti il succo di cactus su Sokka in mezzo al deserto.
    Katara si prese la testa tra le mani  «Sokka... ma come... perchè...?»  Balbettò mentre accennava ad alcuni passi traballanti all'indietro.
    Toph si unì alle risate di Sokka, congratulandosi a vicenda per il loro eccellente piano. Aang andò verso di lei, ogni istante più preoccupato.  «Katara...»  La chiamò piano piano allungando una mano verso di lei. Era pronto ad afferrarla al volo nel caso perdesse i sensi.
    «Tutto bene?»  Chiese titubante. Lei si era bloccata, le spalle curve e il viso nascosto da un'ombra proiettata dalla Luna.
    «Mi... mi chiedi se va tutto bene..?»  Sussurrò, con un tono strano che ad Aang non piaceva per niente. Si bloccò quando, inaspettatamente, Katara si raddrizzò con un balzo, sventolando le braccia in aria  «Non sono mai stata meglioooo!!!!!»
    Aang rimase pietrificato sul posto, mentre la guardava senza parole correre ed urlare come una pazza verso Sokka e Toph.
    «Vai così, sorellinaaaa!»  Ululò Sokka versando altro succo di cactus nelle quattro ciotole che, nel frattempo, aveva recuperato. Katara gli ruzzolò addosso, non smettendo mai di ridere. Brindarono tutti e tre e bevvero.
    Katara prese l'ultima ciotola.   «Aang, dai vieni qui con noi!»
    «Ehm... Non credo sia una buona idea...»   Fece, passandosi distrattamente una mano tra i capelli corvini perennemente scompigliati.
    La ragazza si diresse a passo di danza verso di lui e si abbassò di mezza spanna per guardarlo dritto in viso. Aang notò come le iridi degli occhi di Katara, normalmente di un azzurro limpidissimo,  fossero diventate nere come la pece a causa della pupilla completamente dilatata. Uno degli effetti collaterali di quella roba, ma non il peggiore...
    Gli prese le mani, intrecciando le dita con le sue ed il giovane dominatore dell'aria non potè fare a meno di arrossire.
    «Eddaaaaaiiiiii Aangy.......»  Lo supplicò lei, sventolando apposta le lunghe ciglia.
    Lui distolse lo sguardo, cercando di trovare un modo per rifiutare senza far arrabbiare la ragazza, ma non ce ne fu il tempo perchè lei, senza aspettare, lo strattonò fino a che non raggiunsero gli altri due. Anzi: tre compreso Momo. Lo obbligò a sedersi saltandogli di peso sulla schiena e gli mise in mano la coppa piena di liquido. Una parte gli schizzò subito sulla manica della tunica visto l'entusiasmo che Katara aveva avuto del porgergliela, ma Sokka rimediò alla cosa riempiendogliela immediatamente più del dovuto.
    «E ora...»  Annunciò Sokka con tono solenne, battendo per tre volte col suo amato boomeraang la ciotola di metallo che reggeva  «... un bel brindisi»
    Lo imitarono tutti quanti, trattenendo a stento le risate per non sciupare quel finto momento di serietà. Solo quando tutti ebbero alzato le proprie coppe, Aang lo fece solo dopo essere stato incenerito da un'occhiataccia alla Wang Fuoco, Sokka riprese con una schiarita di voce: «Facciamo un brindisi... ai capelli di Aang! Senza i quali la fantastica festa di questa sera non avrebbe mai potuto avere luogo. Che possano crescere lunghi, folti e senza doppie punte!»
    «Hurrààààà!!»  Urlarono tutti, meno Aang, in coro finendo in un sol fiato il contenuto della coppa. Aang aveva ancora il braccio alzato per metà e li osservava incredulo, soprattutto Katara. Abbassò lentamente il braccio borbottando un «Hurrà» molto poco convinto, e con discrezione versò per terra la sua parte di succo di cactus.
     Bisognava che almeno qualcuno tra loro rimanesse sobrio per controllare gli altri ed impedire che compissero qualche sciocchezza o che si facessero male. Questo era un compito di cui Katara si era sempre preoccupata, perchè lei era la più responsabile del gruppo. Aang non si era nemmeno mai chiesto se la cosa gli pesasse o no, a dire il vero... chissà quante volte aveva impedito che succedesse qualche disastro e non se n'era nemmeno accorto. Comunque sia, pensò allontanandosi di soppiatto senza farsi notare dallo scatenato trio, ora che Katara era fuori gioco toccava a lui vegliare su tutti loro.

    Si avvicinò ad Appa e gli accarezzò con una mano il pelo lanoso della fronte  «Sarà una nottata molto molto lunga, amico.»



L'angolo del commento:
Bene, se siete arrivati qui vuol dire che non avete chiuso dopo le prime agonizzanti righe. ^^' si, immagino di essermi fossilizzata nello stile dopo tanto che non scrivacchiavo...
tecnicamente era nata come one-shot, ma siccome sono una persona che si perde tanto in niente ho deciso di tagliarla. l'idea è nata da uno dei miei schizzi made-in-train, e per il fatto che sono una fiera Kataangomane (o forse è il contrario..?). la puntata dove Sokka partiva di testa dopo aver bevuto il succo di cactus è a dir poco leggendaria x°D "Un fungo gigante! Forse è amichevoleee!". perciò mi sono chiesta: "ma Katara come sarebbe da ubriaca?". e questo era nulla!  °risata malvagia°

ecco, comunque spero vi sia piaciuta. Upperò presto anche la seconda parte, ma non troppo perchè sono in periodo di esami (Coscienza: ecco che fai, invece di studiare e finire le tue ricerche).

Se you soon! ^-^

  
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