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Autore: The Plague    09/09/2011    12 recensioni
Questa è una Dramione, Fremione, Severmione... insomma una fic sul pairing Hermione/qualsiasicosarespiri, ambientata ad Hogwarts (ma dai, chi l'avrebbe mai detto?) durante il sesto anno, ma il sesto anno è lì così, dimenticate tutte le cose scritte dalla Row perchè questa è pura demenzialità. Visto che devo scrivere qualcosa sulla trama, dirò che come forse avrete già intuito la nostra Herm si innamorerà in rapida successione di tutta la popolazione maschile di Hogwarts, e non dimentichiamoci di zio Voldy, lui si che è spassoso, gente!
Genere: Comico, Demenziale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti | Coppie: Draco/Hermione, Fred Weasley/Hermione Granger, Hermione/Severus
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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Sevvy entrò nel suo ufficio, si tolse la brutta veste nera e si mise un gilet di brillantini e un paio di pantaloni a zampa, si pettinò i capelli alla Elvis (erano talmente unti -pardon, setosi- che non c’era bisogno del gel per tenerli su) e fece mettere a Dolores un bikini di perline viola, poi passò le successive due ore a scegliere un paio di orecchini.

Finalmente Hermione arrivò bussando timidamente alla porta dell’ufficio: subito Sevvy spense tutte le luci e si nascose dietro la scrivania ordinando alla Umbridge di offrire alla ragazza caviale e champagne. Quando la deliziosa Grifondoro aprì l’uscio, Sevvy accese tutte le luci e saltò fuori dalla scrivania gridando: “Urrà!”

La ragazza sembrava leggermente intimorita (forse perché la Umbridge stava accennando uno spogliarello), ma l’amabile professore le fece cenno di accomodarsi su un divanetto di pelle e di godersi la serata. Con uno schiocco di dita chiamò Dobby che si materializzò dalle cucine munito di un simpatico cappello a forma di cuore e con in mano un vassoio di fragole con panna.

“Mille grazie, amabile elfo, ora sgrullati dai coglioni” disse Sevvy, e si stava proprio accingendo a mettere una fragola tra le labbra di Hermy, che lo guardava sognante ammirando i suoi pettorali sotto il gilet, quando la porta si aprì ed entrarono tutti i Mangiamorte seguiti da un trionfante zio Voldy.

Sevvy arricciò quello che arricciava sempre, ma si sforzò di sembrare amichevole: “Zio Voldy, qual buon vento! Hai interrotto un momento molto intimo, stupido residuo di chemioterapia, ma non fa niente” aggiunse fra i denti.

Voldy era davvero una primadonna: si tolse il mantello con un gesto svolazzante lasciando a Mulciber il compito di raccoglierlo, stirarlo e riappenderlo; si lasciò cadere su un altro divanetto mentre Dolohov lo sventagliava con fronde di palma, e infine Bellatrix gli mise una parrucca da Lady Gaga per potergli accarezzare voluttuosamente i capelli.

“Ciao, Sevvy caro, vedo che hai organizzato una festicciola senza invitarmi” disse l’Oscuro Signore, con una voce che era una via di mezzo tra Malgioglio e Platinette.

“In realtà volevo proprio chiamarti, Voldy… Si sa che senza di te le feste sono un mortorio!” Sevvy fece per continuare a leccargli le chiappe, ma in quel momento Dolores si tolse il fiocco dai capelli e Rookwood urlò: “Cristo, un Molliccio!”

Subito Voldy saltò in piedi e prese a lanciare Avada Kedavra a caso in giro per la stanza, uccidendo Mulciber, Lucius Malfoy (che era troppo impegnato a fare swiiish per scansare l’incantesimo) e finalmente la Umbridge.

Dopodichè si rimise a sedere mentre Bellatrix gli faceva una proposta indecente: “Mio signore, lei sa quanto mi piacerebbe essere la sua ragazza”.

“Non dire baggianate, Bella, il naso non è l’unica cosa che mi è caduta quando sono diventato il più grande mago oscuro di tutti i tempi. Sevvy, ti ho portato un prosecchino, che dici se lo stappiamo? Ma chi è questa deliziosa Mezzosangue poco vestita accanto a te? Sembra l’amichetta di Potter!”

In quel momento lo sguardo di tutti si concentrò su Hermione, che nei minuti trascorsi aveva cercato in tutti i modi di attirare l’attenzione bagnandosi la maglietta, sbattendo le palpebre da cerbiatta, cantando un’aria dell’Aida e ballando Danza Kuduro con un costume da cavallo. Sevvy la presentò amorevolmente a tutti: “Cari amici, questa è Hermione Granger, un’innocente ed illibata sedicenne di cui mi sono perdutamente innamorato da circa tre ore, e che deflorerò per poi sposarla ed amarla perdutamente tutta la vita nonostante ciò sia contrario alle leggi universali e al buonsenso comune”

Voldy saltò su esultando e prese a battere le delicate manine: “Sevvy si sposa, Sevvy si sposa! Bella, presto, chiama un wedding planner! Cosa dite se facciamo partecipazioni verdi e argento con la mia faccia che sorride?”

Hermione però in quel momento era preda di pensieri contrastanti: si era resa conto che Piton era un vecchiaccio bavoso e unticcio, e inoltre non dimentichiamoci che in questo tipo di storie innamorarsi di un altro è facile come comprare una pera. Per questo disse: “Sevvy, caro, non sono più sicura di quello che provo per te!” e scoppiò in lacrime mentre i suoi soffici boccoli ambrati (certo) si agitavano, come le serpi che aveva in testa Medusa, per intenderci.

Severus rimase pietrificato comprendendo che il suo bellissimo sogno d’amore si era infranto: non avrebbe più potuto costruire una deliziosa villetta a Poggibonsi Ovest e portarci dentro la sua amata, non avrebbe più visto tanti piccolini che si agitavano per casa spalmando di cacca le gambe delle sedie, nessuno avrebbe accarezzato i suoi bicipiti possenti (per un attimo pensò di chiederlo alla Umbridge, poi ricordò che era morta)… Quindi i due ex-innamorati rimasero a fissarsi agghiacciati mentre qualcosa fra di loro si spezzava mooooolto lentamente.

Dopo una mezz’ora di suspense, zio Voldy sbottò: “Mi sto annoiando! Sevvy, hai un iPad? Devo entrare su Facebook e controllare Farmville, le mie prugne dovrebbero essere mature! Sevvy! Oh, Bella, ma perché non risponde? Oh bè, direi che a questo punto possiamo anche inventarci qualcosa, come per esempio- OH CRISTO UN CADAVERE!”: aveva appena notato Dolores (Mulciber era stato assunto in cielo e Lucius Malfoy era resuscitato perché quella sera doveva farsi lo stiraggio).

“Dolohov, ti prego, uccidi questo cadavere! E’ veramente orripilante! Mi cadranno i capelli!” gridò.

Bella tentò di sdrammatizzare proponendo una partita a Cluedo, ma tutti lasciarono vincere zio Voldy anche se sosteneva che Dolores era stata uccisa da Hagrid con uno schiacciasassi nel bagno del terzo piano. Alla fine, vedendo che Hermione era fuggita verso nuovi amori e Severus stava cercando di tagliarsi le vene con uno Snaso in salamoia, l’Oscuro Signore frignò: “Questa festa è un mortorio! Andiamocene, cari!” e tutti i Mangiamorte si smaterializzarono, lasciando Sevvy in preda al suo lancinante dolore mentre gli altoparlanti diffondevano Jennifer Lopez.

 

 

Angolo dell’autrice

Ecco il secondo capitolo.. Questo mi è piaciuto un po’ meno del primo, ma tutto sommato non pensavo che mi venisse così facile scrivere enormi puttanate! Bè, forse quelli che mi definiscono schizzata hanno un pochino pochino di ragione, LOL. Comunque, ho notato che un sacco di persone leggono questa fic ma nessuno commenta! *l’autrice piange come Voldy con la differenza che lei ha capelli e naso* Ok, parlando seriamente, ci tengo davvero a sapere quello che pensate, quindi mi basta anche una riga striminzita! Vi lovvo comunque perché avete letto anche il secondo capitolo <3

  
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