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Autore: Writer96    14/09/2011    23 recensioni
Hagrid regala ad Harry un album pieno di foto dei suoi genitori. Ma quale storia si cela dietro ogni foto?
#1
"-Signorina Evans, si avvicini al Signor Potter, la prego. La foto è di coppia...- disse Silente, sorridendo maliziosamente nel pronunciare l’ultima parola."
#2
- Io vado a mettere questa al sicuro. Diventerà una testimonianza storica e la vedremo presto nei libri di Storia della Magia, sotto la voce L’estinzione della guerra Potter-Evans... e la conseguente nascita della tribù Evans in Potter! -"
#3
"-Quale posto è più romantico del parco sotto la pioggia ed il gelo?- domandò, sarcasticamente, Sirius."
#4
"Insomma Lily, basta di usare il mio cognome come se fosse un insulto. Ci saranno dei problemi quando sarà il tuo, dopo..."
.
La domanda ora è: cosa ne verrà fuori?
-Writ
Genere: Comico, Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: James Potter, Lily Evans, Un po' tutti | Coppie: James/Lily
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Malandrini/I guerra magica, Primi anni ad Hogwarts/Libri 1-4
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Come si amano i pazzi'
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#4 Ultimi momenti di porte doppiamente aperte








C’erano tutti quella sera di Giugno inoltrato, ognuno con una traccia di malinconia mal celata nello sguardo.
Sorridevano e tenevano i loro bicchieri in mano, bevendo, scherzando e parlando del più e del meno.

-Ehi...- Lily si era avvicinata ad un ragazzo appoggiato con la fronte alla finestra che non degnava di un’occhiata la bottiglia di Burrobirra sul tavolo accanto a lui.
Remus si girò, pallido più del solito. Gli occhi gli brillavano di lacrime, ma lui si affrettò ad asciugarle con un movimento veloce della mano.

-E...Ehi...- rispose, sorridendo timidamente e bevendo un sorso dalla bottiglia, non sapendo cos’altro fare.
La ragazza gli si avvicinò ancora, portando il suo bicchiere a scontrarsi con la bottiglia e mormorando “Cin Cin”. Gli mise una mano sulla spalla e con voce rotta cominciò a dire:- Hai organizzato una festa stupenda. Davvero. Il migliore... Il migliore degli arrivederci...-
Lo abbracciò di slancio, mordendosi le labbra per non piangere e gli accarezzò maternamente la testa, mentre il ragazzo scoppiava in piccoli singhiozzi.

-È il pensiero di... di non rivederci più. E non dire ci rivedremo ancora, perché non sarà la stessa cosa. Avremo delle vite diverse gli uni e gli altri. A parte chi, ovviamente – e qui le strizzò l’occhio asciugandosi le lacrime- deciderà di continuare una vita insieme. Questa è casa mia. Qui io non sono diverso dagli altri, ho solo un coniglio particolarmente molesto che ogni tanto si risveglia. E invece là fuori dovremo combattere, nasconderci, io dovrò andare in missione per Silente e non ci sarà più questa nostra quotidianità. Io... Non vedrò più la mia sorellina rompiscatole che mi aiuta in pozioni e... e...- si dovette interrompere, sopraffatto dalla tristezza.

E anche da Black.

Sirius si era avvicinato in silenzio e si era buttato addosso a loro, travolgendoli in uno dei suoi assurdi abbracci, facendoli ridere e urlare allo stesso tempo. Tutti gli altri ragazzi e ragazze presenti si voltarono, chi sobbalzando e buttandosi addosso il drink, chi aggrappandosi al fidanzato, chi...marciando con esagerata foga verso i tre.

-Lily! Mi tradisci così, sotto gli occhi di tutti? Con Sirius? Con Remus?- esclamò James, facendo scansare i due ragazzi e lasciando solo Lily a fronteggiarlo, con gli occhi pieni di lacrime alzati al cielo.

-Potter...- sputò fuori, mettendosi una mano sul fianco e fronteggiandolo minacciosa, mentre si asciugava con l’altra mano gli occhi. James parve essersi arrabbiato per il tono usato e le si avvicinò sempre di più.

-Insomma Lily, basta di usare il mio cognome come se fosse un insulto. Ci saranno dei problemi quando sarà il tuo, dopo...- buttò lì, facendo strabuzzare gli occhi a tutti i presenti. Lily si mise le mani in faccia, senza accorgersi dei movimenti del suo ragazzo, impegnata a cercare una maniera veloce ed indolore per suicidarsi e non badando all’ultima parte della frase fino a che non aprì gli occhi.

-Potter, quello è un anello.- constatò, vedendolo in ginocchio davanti a lei.

-Esattamente.- rispose lui, sorridendole mentre Padfoot gli strizzava l’occhio da dietro alla sua spalla.

-E tu mi staresti chiedendo di sposarti.- affermò Lily nuovamente, mentre Mary scuoteva la testa con un sorrisetto divertito e Alice, ancora arpionata a Frank, cominciava a sbattergli delicatamente la testa sulla spalla.

-Sì...- disse James, cercando di apparire tranquillo e intanto continuando a tenere l’anello ben saldo per evitare che scivolasse dalle sue mani sudate.

-Sì?-
-Sì. -
-Sì!-
-Sì?!-
-Sì!-

-Ohcosadiamine... mpf!- cercò di dire, esprimendo così la bontà del partito scelto da Lily. Lei lo aveva abbracciato di slancio e adesso cercava in tutti i modi di arruffargli i capelli più che poteva.
Sirius cominciò a fischiare e a battere le mani, agitandosi come un pazzo.  Remus sorrise e per la prima volta, nel suo sguardo, non c’era alcuna nota di tristezza o malinconia.

Era felice perché quella era la prova tangibile che la felicità esisteva.

Mary ed Emmeline puntarono il loro sguardo su Frank che arrossì, passando un braccio ancora stranamente integro intorno alla vita di Alice.

-Io farò la madrina dei vostri figli!- strillò quest’ultima, facendo strozzare Peter con il suo drink.
Prima che Sirius le lanciasse l’occhiata maliziosa che non vedeva l’ora di rifilarle da quando aveva scoperto la sua storia con James, Lily si premurò di fare la faccia con l’espressione più assurdamente sorpresa che potè.

-Quali figli, Prewett?- domandò, chiamando l’amica per cognome. Questo era indice di grande arrabbiatura in arrivo e James, che lo sapeva fin troppo bene, si allontanò leggermente, pronto ad usare la bacchetta in caso di bisogno.

-Beh, Lily, è evidente che i figli saranno il vostro prossimo passo...- le disse l’amica, guardandola come se stesse spiegando qualcosa ad una bambina particolarmente testarda.

-Io... Potter, io e te non faremo figli, vero?- chiese lei, girandosi verso il ragazzo che trovava estremamente interessante la punta della propria scarpa. Sirius cominciò a sghignazzare, ma sotto l’occhiata gelida di Lily trasformò la propria risatina in un colpetto di tosse.

-Oh, beh, c’è stata la fase Non parlerò mai con Potter... ampiamente superata la prima volta che l’hai insultato. Poi c’è stata quella di Non lavorerò mai con Potter  e invece è tutto l’anno che siete Capiscuola... e ancora non vi siete uccisi. Poi... non mi ricordo se è venuta prima quella di Non sarò mai amica di Potter oppure quella Non chiamerò mai Potter per nome, fatto sta che anche queste sono sfumate...- contò Alice sulla punta delle dita.

-Non sono proprio sicuro dell’ultima...- provò a protestare James, facendo sbuffare Lily divertita. Alice lo ignorò, continuando ad elencare:- E subito dopo c’è stata quella del Non uscirò mai con James e Non mi metterò mai con lui. Infine Ma io e Jamie mica ci sposiamo! Quindi, come vedi, tutte le tue teorie sono destinate a fallire.-
Lily scoppiò a ridere senza ritegno, mentre Peter borbottava qualcosa che sembrava molto “Il matrimonio mica le fa tanto bene...”

-Lily, tesoro, stai bene?- le chiese James, ritrovandola che si asciugava le lacrime per le risate. Poi la ragazza si voltò verso Remus, allungando un dito pallido ed esclamò:- Tu! Tu sapevi!-
Remus fece un verso che non era esattamente un qualcosa, lieto che Lily piangesse non per la tristezza ma per la gioia. Distolse lo sguardo quando James, un po’ per tapparle la bocca, un po’ perché voleva farlo per la gioia la baciò, lì in mezzo a tutti.

-Adesso non è che dovete avere tutta questa fretta, eh...-borbottò Sirius, facendo avvampare Lily, che afferrò un bicchiere e glielo lanciò contro. In realtà la ragazza era ebbra di felicità e le sembrava che niente avrebbe potuto rovinarle quel momento.
Avrebbe pianto il giorno dopo, mentre organizzava la prossima riunione della Torre di Grifondoro, così come chiamava affettuosamente il gruppo che era sempre lì con lei.

-Oh beh, Lily, non credere che organizzeremo un matrimonio a due, perché io ti voglio come damigella. E non transigo.- esclamò poi Alice, guadagnandosi la sua dose di congratulazioni, mentre i ragazzi inchiodavano James e Frank contro il muro pronti ad organizzare il loro addio al celibato.
Proseguì così la serata. La loro ultima sera insieme, che non chiudeva delle porte, ma ne spalancava delle altre, facendo intravedere loro un po’ del paesaggio nascosto dietro all’una e all’altra.

All’improvviso, un urlo di un non troppo sobrio Remus catturò l’attenzione di tutti.

-Voglio... Voglio un po’ di foto! James, vai vicino a tua moglie...-ordinò, facendo sputacchiare Lily. In effetti, nonostante quell’assurdo, ma bellissimo anello che alloggiava sul suo dito non poteva negare le parole di Remus, ma fu comunque uno shock. James, altrettanto stupito dalla tranquillità con cui l’amico aveva detto quella cosa rimase boccheggiante a guardarsi intorno. Stupidamente si chiese chi fosse sua moglie, ma alla fine la riconobbe dalla sua stessa espressione stupefatta.

Lily avanzò e mormorò un insicuro:- Remus, io non sono sua moglie...- ma il ragazzo scosse la testa e prese la macchina fotografica abbandonata su un tavolo. Lily scosse la testa e si avvicinò a James, appoggiandogli la testa su una spalla- Lui le cinse la vita con un braccio, afferrandole la mano sinistra per mettere in evidenza l’anello scintillante.

Subito dopo fu il turno di James e Sirius, Sirius e Remus, Sirius e Lily, Remus e Lily, i Malandrini insieme e poi, per ultimo, un autoscatto che si rivelò un completo fallimento, a causa di Frank che inciampò, crollando addosso a Sirius che si trascinò dietro Lily.

-Sirius... Perché ti sei appeso alla mia gonna?- sibilò lei, rialzandosi e costringendo il ragazzo a fronteggiare non solo i suoi occhi fiammeggianti, ma anche quelli di James che sembrava sul punto di ringhiare.

-Jim, i cervi non ringhiano di solito...- provò a mormorare Sirius, alzando le mani in segno di resa. –E poi, non avevo nessun altro a cui aggrapparmi...-
Ben presto si scatenò una lotta, in cui venne coinvolto anche Remus che disse che gli avevano rovinato al foto e che erano due pisquani e altre cose simili che nessuno si premurò di comprendere fino in fondo.

Andò a finire che si addormentarono tutti lì, l’uno aggrappato all’altro nonostante il caldo di fine giugno. Remus teneva saldamente strette nella mano le foto della serata e ogni tanto si agitava, colpendo ripetutamente Frank nello stomaco.

-Idioti...- mormorò, con la voce impastata dal sonno, senza sapere che nessuno, nemmeno lui stesso, lo stava ascoltando. – Se mi rovinate le foto, poi come faccio a spedirvele?-

                                                                                             ****

Remus guardò la foto di James e Lily sorridenti e rossi in viso per qualche minuto, cercando di memorizzarla. L’esatta inclinazione del naso di Lily di quando era esasperata, l’espressione estatica di James. L’anello, piccolo ma brillante e quella posizione cos’ dolce, così naturale, nonostante il caldo. Memorizzò anche lo sfondo, la casa con la carta da parati squarciata e distrutta rimessa a nuovo per l’occasione. Guardò quella foto finchè non ne ebbe assorbito ogni particolare. La infilò nella busta con un gesto forzato e inghiottì le lacrime che, prepotentemente, cercavano di uscire fuori a bagnargli le guance. Chiuse la busta con la sua solita precisione e la prese in mano, portandola in un posto meno disordinato.
Fu allora che accadde. Il suo sguardo si posò su una foto fino ad allora nascosta dalla busta, una foto di tre ragazzi. Sirius rideva e spettinava i capelli a James, che si alzava sulle punte per spettinarli a lui. Erano felici.
E Remus, con un ringhio animale, guardò sprezzante il Sirius della foto.
-Cane. - mormorò e, per la prima volta, quella parola fu peggiore di qualsiasi insulto.








Oh beh, lo sapevate che sono ritardataria. Detto ciò, posso morire felice. DODICI fottutissime RECENSIONI. Siete matti. Mi volete morta, io lo so. Non posso fare a meno di adorarvi, però. Eggià. Davvero, non ho parole. GRAZIE.
Parliamo della lieta (eeeeeccerto, lietissima) storia. Lo so che me la prendo sempre con i segreti di Frank e Alice, ma sono uno sfogo perfetto per la sadicità di Lily (uhm, esiste sadicità? Vabbuò) e poi, mica potevo rendere tutto TROPPO fluff (come se adesso non lo fosse, no?) comunque sia, mi è stato chiesto come faccia Sirius a mandare delle foto. Visto che è il prossimo capitolo, vi prego di stare attenti... ;) E intanto, vi riempo di baci e di garzie.
Vostra Writ
   
 
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