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Autore: Amber    15/05/2006    10 recensioni
In questa storia la nostra Kagome dovrà affrontare il tradimento e il non poter più tornare a casa... dovrà superare l'avventura più difficile che le cambierà la vita. tra tradimenti, emozioni e combattere per la vita delle persone che ama, Kagome capirà finalmente che non ha mai dimenticato la persone che ama... Ok, non si è capito molto lo so. la storia è lunga ma spero comunque che vi piaccia. aspetterò con ansia i primi commenti ^^ ps. all'inizio di ogni capitolo (come noterete) ci sono delle mie poesie o dei pensieri di Kagome, di nuovo ciao!
Genere: Avventura, Malinconico, Suspence, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Inuyasha, Kagome, Kikyo, Miroku, Naraku, Nuovo personaggio, Rin, Sango, Sesshoumaru, Shippou
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
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Capitolo 35

Sob, sigh sob… eccoci qua raga, l’ultimo… ultimissimo capitolo. È finita e… beh, spero che questo cap vi piaccia e che il finale sia di vostro gradimento ^^. Comunque, mi sta venendo in mente una cosuccia… tipo sequel… ma sta a voi dirmi se farla o no quindi… Beh, ora leggete e mi saprete dire, vero??? aspetto tante rec per questo ultimo capitolo e… CIAO!! ALLA PROSSIMA STORIA CHE NON VI FARÀ ATTENDERE MOLTO!! ^________________^

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Capitolo 35

La fine di tutto

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Ci sarà mai una fine?

Non credo.

La vita va avanti,

cattiva

o giusta.

Ma se si ha qualcuno,

la vita diventa come un gioco a turni

e quando incontri una casella gia occupata,

sai che hai incontrato una persona

Una persona a te molto cara…

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I due uscirono affiancati trovando tutti (tranne Inuyasha del presente) piangenti

-Com’eravate carini! Tutte quelle paroline dolci!- esclamò Miroku

-Avete origliato!?- urlò Christine

-Noi? Ma che dici!- sogghignò Kagome –Come avremmo solo potuto!-

-Kagome! Ficcanaso!- esclamò Inuyasha del futuro

-Ehi!- le due lo colpirono al braccio –Pensa per te!-

-Io? Ma senti queste due…- Christine scosse la testa

-Beh, comunque abbiamo deciso di ehm… tornare a casa- Kagome corrugò le sopracciglia

“Ma non mi aveva detto…?” Kagome del futuro scosse la testa e lei capì: il gruppo non avrebbe saputo nulla. Kagome stranamente si ritenne d’accordo anche se si sentiva molto triste. Christine guardò se stessa del passato

-E come tornerete?- chiese Miroku

-Dalla foresta ma… non possiamo dirvi nulla, non si può- Miroku annuì concordando

-Chissà che guaio se qualcuno lo scoprisse…- disse Sango –Non ci voglio neppure pensare!- tutti annuirono

-Partite ora?- chiese Inuyasha. I due annuirono poi si guardarono: era il tempo dei saluti, e per i due del futuro e Kagome, degli addii. Inuyasha arruffò i capelli del piccolo Shippo dolcemente (Tra lo stupore di tutti, e come dargli torto? Nd), strinse la mano a Miroku facendogli gli auguri anche se lui non ne capiva il motivo poi strinse a se Sango

-Buona fortuna con il prossimo venuto!- lei lo guardò e arrossì

-Grazie Inuyasha, sei molto gentile…- si sorrisero poi Inuyasha si avvicinò a Kagome del suo passato abbracciandola

-Ciao Kagome…-

-Ciao Inuyasha… mi spiace per tutto…- si sorrisero. Non c’era bisogno di parole… i due Inuyasha si strinsero la mano

-Peccato, non abbiamo avuto il tempo di parlare…-

-Già…-

-Beh, l’unica cosa che ti dico…-

-Non anticipare niente!!!- urlarono le due. Lui indietreggiò

-Non volevo anticipare nulla!! Volevo solo dirgli di non fare il mio stesso errore!-

-Ah, bene!- i due scossero la testa pensando

“Povera me!” poi fu il turno di Kagome che abbracciò Shippo, Sango, Miroku, accarezzò Kirara, e sorrise semplicemente a Inuyasha

-Scusa Inuyasha se non ti abbraccio ma… uno è abbastanza! Due sono… davvero troppi!- i due la guardarono malissimo

-Ti ringrazio!- esclamò Inuyasha del futuro. Lei annuì di rimando

-Concordo con lei, comunque!- esclamarono Sango e Kagome del presente. I due Inuyasha scossero la testa offesi. Kagome, per ultima, abbracciò se stessa del passato

-Non dire nulla agli altri del proprio futuro…- mormorò al suo orecchio

-Il segreto morirà con me e oltre!- le rispose Kagome ridendo

-Grazie Kagome, ho imparato tanto da te…- disse Christine

-Anche io… anche io… ma… toglimi una curiosità!- Christine la guardò interrogativa

-Dimmi…-

-Secondo te perché il pozzo è esploso?- Christine ci pensò un momento

-Beh, venire dal futuro non è una cosa facile… secondo me, dopo che ci siamo passati io e Michael e poi i malvagi, Kikyo, Naraku e Hon… diciamo che c’è passato troppo male… (Capitolo 6 per accertamenti Nd)-

-Ma come è possibile? Noi eravamo lì!- esclamò Kagome. Christine sorrise e le si avvicinò all’orecchio sussurrando

-Tu e Inuyasha eravate troppo presi a guardarvi negli occhi…- Kagome arrossì

-Piantala!!-

Erano tutti fuori. Il gruppo dava le spalle alla casa mentre i due del futuro erano davanti a loro

-Allora ciao!- esclamò il gruppo

-Ah, Kagome a proposito!- esclamò Christine –Non trasformare Inuyasha in un essere umano capito?-

-No! Neanche se stessi per morire!- esclamò Inuyasha del futuro

-Tranquilli! Tanto so cosa farne della Sfera, non preoccupatevi!- loro annuirono poi alzando la mano in segno di saluto, si allontanarono scomparendo nella foresta per sempre… (Sorridete ragazzi! Niente più casini con i nomi… ^^ Nd)

Il gruppo respirò a fondo

-È…- iniziò Shippo

-Finitaaaaaaaaa…- concluse Kagome sedendosi di botto a terra

-Beh, io volevo dire ‘È stato fantastico!’ ma… se per te non è stato così…- commentò Shippo

-Uff… beata innocenza…-

-Kagome! Ti dovrei chiedere una cosuccia, possiamo andare a preparare il pranzo??-

-Oh, che palle cucinare. Andiamo Sango, raccontami dei tuoi tormenti più remoti…- Kagome prese sotto braccio Sango avviandosi dentro casa

-Beh, se la vuoi mettere sul tragico…- mormorò lei. Le due erano nel più assoluto silenzio

-A proposito, come sta la pancia?-

-Oh, sta be…- la guardò con gli occhi sbarrati –Tu… tu… lo sa…i? Ma… ma… come!?-

-Oh, quello… ho avuto delle informazioni sai…-

-Mhhh, che ti ha detto poi Kagome sul nostro futuro?- la ragazza la guardò impassibile

-Come mai lo vuoi sapere?- domandò

-Curiosità-

-Credo di non poter accontentare la tua curiosità, la mia bocca su quell’argomento è sigillata come un palla di rugby!-

-Che!?-

-Una palla del mio mondo… sai…-

-E allora mi dici con chi vuoi usare la sfera se non la vuoi usare per far diventare Inuyasha umano?- chiese Sango mentre tagliava qualche verdura

-No, non mi parlare di Inuyasha umano!! No, lui umano non ci diventa neanche con il binocolo!!- urlò Kagome mettendo una pentola sul fuoco

-O…Ok…-

-Bene, per tua informazione la voglio usare con Kikyo…- Kagome ghignò

-COSA!?!?!?!?- questa volta fu il turno di Sango urlare

-Oh… non è uno scandalo!-

-E perché?? La vuoi forse ammazzare??-

-Mhhh, mica male come idea… ne ho già fatta fuori una… vedrai, una in più…- Sango sbarrò gli occhi -Ma scherzo! Ma secondo te!-

-Quindi se non la vuoi ammazzare… che… che…-

-Che ci farò?- Sango annuì con vigore –Segreto!!-esclamò –Anzi, sai che faccio?- posò sul tavolo le posate –La vado a trovare così mi levo subito il pensiero- l’abbracciò quasi con slancio poi salutandola uscì velocemente

-Ehi Kagome! Dove vai così di fretta!?- le chiese Miroku prima che lei fuggisse via

-Vado a fare una cosa! Ma torno prestissimo!!- si allontanò velocemente dentro la foresta che aveva magicamente ricostruito…

-Ma è sempre di corsa!- esclamò Miroku seccato. Inuyasha la guardò sparire poi, frustrato, diede un pugno alla casa. Si girò e andò a passo spedito nella direzione opposta. Miroku e Shippo lo guardarono confusi poi alzando le spalle andarono in cucina ad aiutare Sango.

Kagome girò avanti e indietro, in lungo e in largo ma di Kikyo nessuna traccia

-Ohhh!!! Che palle!! Kikyo maledizione!! Dove diavolo sei!?!?!? Possibile che quando ho bisogno di te tu non ci sei mai!?!?!?!?-

-Kagome… se non mi ammazzi salto fuori, ma solo se mi dai la tua parola- lei alzò lo sguardo al cielo dove proveniva la voce di Kikyo

-Va bene, te lo giuro, non ti ammazzo eccetera eccetera, ma ora vieni che devo parlarti- sentì un rumore dietro di se e girandosi si ritrovò davanti Kikyo. L’ultima volta che l’aveva vista, Kikyo le aveva chiesto pietà, pietà per non ucciderla… sorrise –Salve Kikyo, tutto bene?-

-Che cosa vuoi?- chiese la donna –Non ho tempo per le tue menate- sibilò

-Le mie menate? Mhhh, Ok… allora immagino che quello che ho da dirti non ti interessa vero? Come…- da una tasca prese una pallina di vetro -…questa?- la sfera degli Shikon brillava di luce propria, bianca e lucente. Kikyo la guardò sospettosa

-Ti ascolto- disse, la voce pacata

-Io ho il potere di darti un anima, farti tornare in vita…- Kikyo la guardò gli occhi che brillavano di interesse, poi si incupirono subito

-Dov’è il trucco?- chiese

-Niente trucco, se ci fosse il trucco non starei qua a… sprecare il mio tempo…- Kikyo non rispose –Comunque dopo la sfera si rimpicciolirebbe e ce la potremo togliere dalle scatole, poi avremo due anime diverse quindi saremo anche libere da reincarnazioni varie. Dico bene?- Kikyo annuì

-Cosa ci guadagni?-

-Un passo per volta Kikyo, un passo per volta…- ci fu un momento di silenzio –Devi rispondere a una sola domanda, risposta sbagliata e la tua anima te la puoi anche scordare- si guardarono negli occhi –Ami Inuyasha o la tua è solo vendetta e ossessione verso di lui?- Kikyo restò in silenzio. Questa domanda proprio non se l’aspettava! Ripensava a quando era ancora viva, il loro primo abbraccio, i momenti passati a parlare di loro e del loro futuro… poi a quando lo aveva rivisto da morta, quando lo aveva baciato ma… lo aveva fatto perché lo amava o per fare ingelosire Kagome?

“Lo amo? Amo Inuyasha? E anche se fosse? Lui tanto non mi ricambia… Ma perché lo volevo uccidere? Per il mio egoismo? Si… forse era ed è ancora così… mi devo rassegnare… devo smetterla di fingere…” alzò lo sguardo decisa –Hai ragione tu, la mia era solo vendetta e ossessione, vendetta perché mentre io sono morta lui è ancora vivo, ossessione perché ogni ora della giornata pensavo a come ucciderlo. No Kagome, non lo amo più da molto, moltissimo tempo- Kagome la guardò negli occhi: Kikyo non mentiva. Kagome sorrise

-Risposta esatta Kikyo, hai vinto un’anima impacchettata!- si concentrò su Kikyo, chiudendo gli occhi, e il tempo si fermò. Gli uccellini smisero di cinguettare, il vento di muovere le foglie. La sfera volteggiò in aria girando su se stessa, la luce bianca la ricoprì e un raggio ricoprì pure Kikyo che si alzò di qualche centimetro da terra. Fu così qualche secondo poi la luce scomparve. Kikyo cadde in piedi perfettamente. La sfera si fermò improvvisamente e diventò rosso sangue, rosa e infine bianca posandosi per l’ultima volta sulle mani di Kagome che riaprì gli occhi appena in tempo per vedere la sfera sgretolarsi sotto il suo sguardo. La polvere bianca venne alzata dal vento e Kagome vide quella polverina scomparire dal mondo, come se non fosse mai esistita “Ecco Midorikò, ora nessuno ci toglierà mai più i nostri figli… la tua battaglia è conclusa e hai vinto, quel mostro non ucciderà tua figlia e ora potrete vivere felici nell’aldilà. Io invece so che Kikyo non ucciderà mai il mio Michael, mai più…” Kagome guardò Kikyo –Come ti senti?- Kikyo aveva posato una mano al petto, tu-tum… tu-tum… era viva… lei era viva!

-Bene, mi sento benissimo!- guardò i suoi spiriti della morte che dopo un’ultima occhiata se ne andarono con un sibilo

-Bene! Ora le nostre strade si dividono!-

-Aspetta Kagome… come sai che ho detto la verità?- Kagome alzò le spalle

-Non lo so… puoi venirci a trovare quando ti pare sappilo, ma non toccare Inuyasha…- sorrise –Lui è mio- concluse possessiva

-Ok…capisco…- si guardarono

-Bene Kikyo, vivi la tua vita con serenità! Io torno a casa mia!- si girò pronta ad andarsene

-Verrò- Kagome guardò Kikyo sopra la spalla sorridendo

-Molto bene. Ciao!- fischiettando Kagome si allontanò più felice che mai.

Quando arrivò trovò Miroku ad attenderla fuori con in spalla Shippo –Beh? Non è ancora pronto?-

-Ehm… si ma… che hai fatto?-

-Io?- lui annuì -Ma mi sembra logico no? Ho ridato un anima a Kikyo!- rispose lei entrando in cucina lasciandoli di sasso

-TU HAI FATTO COSA!?!?!?!?- urlò Shippo raggiungendola in un batter d’occhio

-Calmati Shippo! Sei troppo giovane per farti saltare le coronarie!!-

-Ma… ma… Ka… Ka… Kago…me…- balbettò. Miroku entrò

-Perché urlate così?- chiese Sango mettendo davanti a Inuyasha il piatto con dentro il cibo fumante

-Le…lei ha… ha ri… da…ri…o… un’an…i…a… a… a… K…yo…- balbettò Miroku

-Non ci ho capito nulla!- esclamò Sango. Kagome si mise a capo tavola mettendosi a mangiare

-Beh, ho solo ridato un’anima a Kikyo!- disse con una naturalezza quasi innaturale

-COSA!?!?- chiesero tutti. Inuyasha la guardò scandalizzato: Kagome che aveva fatto qualche cosa per Kikyo??

-È stata la nostra stessa reazione- annuì Miroku

-Ma… ma… Kagome… perché lo hai fatto??- lei li guardò deglutendo poi ci pensò su

-Beh, in realtà il motivo c’è anche se è solo una precauzione per il futuro ma… come dice il proverbio ‘meglio prevenire che curare’!- esclamò saggiamente

-Se per questo c’è anche il proverbio che dice ‘non fasciarsi la testa prima di essersela rotta’…- Kagome guardò Miroku

-Ehm… quando hai questi lampi di genio… tienili per te… mh?-

-Allora? Perché lo hai fatto?- chiese Sango

-Perché in futuro non voglio… intoppi… diciamo… e ora mangiate o si raffredda tutto!- loro annuirono e sedendosi iniziarono sentendo lo stomaco chiuso.

Nel pomeriggio Kagome era nervosa come non mai, quella situazione la stava mandando in crisi! In paranoia!! Inuyasha non la prendeva in considerazione neanche lontanamente!! Non le parlava, non la guardava, non l’ascoltava… era impossibile!! Kagome era fuori, seduta con la schiena appoggiata a una parete della casa e sbatteva con forza il piede a terra

-Kagome… che ti succede?- chiese Sango sedendosi vicino a lei

-È proprio questo il problema- sibilò Kagome smettendo di sbattere il piede –Inuyasha è… è…-

-Odioso?-

-Esattamente! Capisci? Non mi parla, non mi guarda, non mi ascolta, non tutto!! Sono stufa di questo suo schifoso comportamento!!- ringhiò

-Kagome… pensaci un secondo, quando ha iniziato a fare così?- chiese Sango. Lei la guardò pensandoci

-Beh, da quando io e Kagome vi abbiamo detto di mio padre…- fece una smorfia poi la guardò interrogativa –E allora?-

-Kagome cara, mentre a me e a Miroku la cosa è passata quasi subito… per Inuyasha è stato un brutto colpo, comprendi?- Kagome scosse con forza la testa –Oh Kagome! Ma dove la usi la testa se non per queste cose!?!?-

-Per altre più utili Sango- sbuffò Kagome –Se ha qualche cosa da dirmi me le deve dire in faccia!-

-Ma non capisci che se ti comporti così lui rimarrà per sempre l’eterno indeciso? Devi fare tu la prima mossa o lui non saprà che fare!- Kagome sbuffò borbottando qualche cosa che Sango non riuscì a capire. Improvvisamente la ragazza guardò quest’ultima confusa

-L’eterno indeciso tra cosa?- Sango scosse la testa

-Ma fra stare con te e non dirti nulla no? Mi sembra così palese!!- (A me non sembrava… -_-‘’ Nd) Kagome alzò le sopracciglia. Sango la guardò severamente e le segnò il bosco –Vai, ora!- Kagome sorrise alzandosi in piedi allungandole la mano. Sango fece per prenderla ma Kagome la allontanò

-Ci vado solo se dici a Miroku quella cosa!- Sango sbuffò

-Ricattatrice-

-Vero, ma prima o poi devi dirglielo no??- Sango annuì

-Va bene, vado a parlargli-

-Complimenti! Vieni!- Kagome le allungò la mano e Sango prendendola si alzò

-Forza e coraggio-

-Si certo, ora sparisci!- Kagome sogghignò poi voltandosi si incamminò vero il bosco

“Ma… chissà se gli parla…” pensò Sango poi prendendo il coraggio a due mani entrò in casa. Miroku stava seduto al tavolo scrivendo su una lunga pergamena. Sango deglutì e si sedette davanti a lui congiungendo le mani sul tavolo. Miroku alzò lo sguardo verso di lei sorridendo

-Ciao luce dei miei occhi!- esclamò lui

-Ehm… ciao Miroku…- iniziò lei imbarazzata. Miroku corrugò le sopracciglia

-Sango, tesoro mio, vita mia, cos’hai?-

-Io… io… Miroku non parlare Ok? Perché io ti devo dire una cosa ma se tu parli io non riuscirò a dirti quello che invece devo dirti quindi non parlare e ascoltami senza interrompermi, senza fiatare e muto- lei riprese fiato e lui accigliato annuì. Lei lo guardò poi prese a stropicciarsi le mani –Ecco… io stamattina stavo male no? Ecco, io ho scoperto una cosa che ha causato la cosa di questa mattina e… è difficile da dire e io ho paura che tu ti arrabbi ma… non so come dirtelo e tu non ci stai capendo nulla con il mio discorso ma insomma… Miroku… non ti arrabbiare perché non so che fare se ti arrabbi… perché non voglio che urli… ma il succo di tutte queste parole è che sono incinta…- Sango lo guardò e lui scioccato ricambiò lo sguardo

-Ehm… cosa?- balbettò Miroku fattosi improvvisamente bianco come un cencio

-Stai per diventare papà Miroku- lui la fissò con gli occhi sgranati, scioccato. Lei abbassò lo sguardo timorosa

-E tu credevi che mi arrabbiassi?- balbettò lui

-Si… ma ora penso che sarai furioso- sibilò lei alzandosi in piedi di scatto. Gli occhi le si riempirono di lacrime –La prossima volta taccio! Ma perché diavolo sei così stupido e non mi ca…-

-Ma è meraviglioso!!!- urlò lui

-Co… come?- lui scavalcò con un balzò il tavolo e l’abbracciò con slancio

-È fantastico!! Bellissimo!! Stiamo per diventare papà e mamma!!-

-S…si…- balbettò lei. Lui la prese tra le braccia facendola volteggiare. Sango lo guardò: Miroku era completamente impazzito di gioia!! “Ma che gli prende? Sembra un bambino di due anni!!”

-Sango tesoro mio, ti adoro!!-

-Anche io Miroku- lei lo abbracciò e lui ricambiò

-Noi tre…-

-Si Miroku, sempre…- Shippo entrò in quel momento nella capanna accompagnata da Kirara. Lì era finito tutto bene… il volpino guardò la foresta pensieroso. E tre Kagome e Inuyasha? Come sarebbe finita??

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Kagome non dovette camminare molto per trovarlo. Fissava il cielo seduto su un grande ramo in alto a un grande ciliegio in fiore. Solo a osservarlo Kagome si rese conto che era già arrivata la primavera. I petali cadevano dolcemente al suolo e una brezza leggera le scompigliava i capelli. Inuyasha non si era accorto della sua presenza così lei sorrise leggermente pensando a cosa dire

-Ciao Inuyasha- lui per poco non cadde dal ramo. La guardò spaventato poi vendendo che era lei distolse lo sguardo

-Oh, ciao- lei gonfiò le guance: non capiva perché lui faceva così!!

-Ehi, ti va di parlare un po’?-

-Non ne ho molta voglia, facciamo dopo Ok?- Kagome dopo quella fredda risposta si arrabbiò moltissimo

“Questo… stupido!! Che vada al diavolo!!” pensò lei pestando un piede a terra –Inuyasha!! Scendi da quel maledetto albero e vieni qua a dirmi in faccia che cavolo hai!!- lui la guardò

-Ma tu ti scaldi così facilmente?-

-Smettila!!!!-

-Ma che vuoi che abbia!? Me lo spieghi?? Sono solo confuso punto, non ci vuole un tutore per capirlo!-

-Beh, scusami se non capisco. Vuoi venire qua!?-

-Non ne ho voglia- rispose lui fissando il cielo

-Va bene! Fa lo stesso!- lei si avvicinò al tronco e con forza si arrampicò sul primo ramo. Inuyasha sentendola dannare come una matta la guardò arrampicarsi. Intanto lei lo aveva quasi raggiunto ma ad un tratto scivolò. Lei urlò mentre precipitava. La discesa le parve infinita poi tutto cessò “Ma come? Non mi sono fatta nulla?” aprì gli occhi –Inuyasha!- esclamò lei sorpresa

-Chi vuoi che fosse!? Ti volevi sfracellare!?- lui la mise a terra –Ti sei fatta male?- lei scosse la testa –Mi farai dannare prima o poi! Ma sei pazza ad arrampicarti così?- lei abbassò lo sguardo

-Scusa… ma tu mi ignori e io non sapevo più che fare…- lui la guardò

-E va bene, cosa c’è?- chiese sedendosi appoggiando la schiena al tronco. Lei felice che la ascoltasse si sedette vicino a lui

-Beh, mi sembra ovvio no? Voglio sapere perché in questi giorni non mi hai mai parlato!- lui scosse la testa

-Cosa vuoi che ti dica?-

-La verità- si guardarono. Lui aveva uno sguardo indecifrabile, lei era molto decisa. Lui distolse lo sguardo per primo

-Beh, è colpa tua ecco-

-Colpa mia!?!?-

-Si, tua! Perché mi dovevi preparare prima di dirmi di tuo padre! Mi hai spiazzato, mi hai confuso e ora quando ti guardo non so più come comportarmi!- esplose lui. Lei sorrise poi rise

-Ed è questo il tuo problema?- chiese lei guardandolo continuando a ridere. Lui imbarazzato annuì –Ma Inuyasha, tu non ti devi comportare diversamente con me! A me piaci perché sei così come sei, come ti comporti eccetera! Non devi cambiare il tuo modo di fare!- esclamò lei guardandolo. Lui la guardò

-Che hai… che hai detto?- balbettò lui imbarazzato da morire. Lei sorrise

-Mi piaci Inuyasha, mi piaci solo perché ci sei… mi piace il tuo carattere… i tuoi occhi, la tua natura… mi piaci tanto…-

-Ma se… se mi hai sempre detto che mi odi!!- esclamò lui dopo un momento di silenzio

-Ma dai! E ci credevi? Te lo dicevo soltanto perché ero arrabbiata con te e mi dovevo sfogare!!- lui fece una smorfia

-Fantastico…- lei si fece seria

-Beh, Inuyasha… non posso sperare che tu mi ricambi ma… io te lo volevo solo dire…- lei si alzò e sorrise –Ci vediamo nella capanna- lei si allontanò mentre lui assimilava tutto ciò che Kagome le aveva detto

“Le piaccio, e io? Io cosa provo? E per Kikyo?” ci pensò mentre vedeva la sua schiena allontanarsi “No, Kikyo è solo il passato, ormai l’ho capito (Dopo quanto? Un migliaio di puntate!? Nd)… Kagome invece… io…” realizzato ciò lui si alzò di scatto e prima che lei scomparisse dalla sua vista lui disse –Anche tu mi piaci Kagome- la ragazza si bloccò in mezzo al sentiero e come un palo si girò verso di lui che le sorrideva. Gli occhi di lei si riempirono improvvisamente di lacrime

-Oh Inuyasha…- lei gli corse incontro abbracciandolo. Lui la strinse a se baciandole i capelli. Lei singhiozzò –Sei uno stupido… dirmelo dopo così tanto…- lui sorrise asciugandole le lacrime

-Scusa…- si baciarono, un bacio vero e profondo… lei lo abbracciò ancora a lungo mentre i petali di ciliegio si posavano intorno a loro e sopra i vestiti

-A proposito Inuyasha…- lei strinse nel pugno la maglia di lui affondando il viso nei suoi vestiti

-Cosa?- domandò lui stringendola

-Ecco… mi stavo dimenticando ma… sono incinta…- e si vide Inuyasha diventare di pietra…

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PROLOGO

Tre anni dopo

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Una bambina corse veloce dalla madre

-Mamma! Mamma! Michael è cattivo!! Mi tila i capelli!!- esclamò allungando le braccina verso l’alto. La donna la prese in braccio

-Tesoro, non è che gli hai fatto qualche cosa?-

-No! Non gli ho fatto nulla!!-

-Non è velo mamma!! Eleanor mi fa le linguacce!!- esclamò il bambino in braccio alla madre

-Eleanor!-

-Ma daaaaaaaaaaiiiiiii!!!-

-Papà! Papà!!- urlò il bambino

-Cosa?- Miroku saltò fuori dalla capanna

-Eleanor è cattiva!!- esclamò il bambino dagli occhi blu e i capelli neri

-No! È Michael cattivo zio! Lui mi tila i capelli!- cercò di giustificarsi la bambina dai capelli neri e gli occhi d’ambra rivolgendosi a Miroku

-No!- insistette il bambino arrabbiato

-E io chiamo papà!- esclamò la bambina corrucciata

-E io chiamo il mio papi!!- Miroku si avvicinò al bambino prendendolo in braccio da una Sango esasperata

-PAPÀ!!!- urlò Eleanor

-Si papà! Vieni da tua figlia!- esclamò Kagome cercando di tenere ferma quel terremoto

-Su, che succede?- il mezzo demone si avvicinò alla famiglia. La bambina si buttò nelle braccia del padre afferrandogli una orecchia canina

-Papi, di quacche cosa a quella tlegaccia di Eleanor!- esclamò il bambino a Miroku

-Ma come osi!?!? Papà!!-

-Dove sono i miei bimbi preferiti? Dove sono?-

-HANAAAAAA!!- i due bambini corsero dalla ragazzina 12 enne afferrandole ogni gamba

-Eccoli qua i miei tatini!! Papà!! Vuoi venire!? Rin! Daiiii!!!- a quelle parole comparve il Demone che fece un cenno a tutti e Rin che abbracciò Kagome, Sango e salutò i due uomini, poi baciò le testoline dei due bambini

-Ciaaaoooo Lin!- esclamarono i due bambini sorridendo poi abbracciandola. Hana approfittò di quel momento per abbracciare Kagome

-Ciao Hana, stai bene?- lei sorridendo annuì

-Si, ora che sono a casa sto bene…- sussurrò. Kagome sorrise

-A proposito, ho una cosa per te…- si allontanò e scomparì dentro la capanna, poi tornò con in mano un foglio –Lo avevi dimenticato qua tre anni fa, volevo ridartelo… spero ti piaccia…- le allungò il foglio e Hana lo prese. Lì c’era lei a tre anni in braccio a sua madre ma Kagome ci aveva aggiunto un particolare e Hana sorrise radiosa. Sesshamaru, nel disegno, era dietro di loro che cingeva le spalle a Christine. C’erano tutti e tre, come aveva sempre dovuto essere… Hana sorrise

-Grazie mamma è… bellissimo!-

-E ci credo! Veniva a letto solo per poche ore!- sbottò Inuyasha

-Non che dormite molto a letto!- esclamò Miroku

-MIROKU PERVERTITO CHE NON SEI ALTRO!?!?- urlarono Sango e Kagome. Inuyasha rimase in silenzio

-E perché tu non dici nulla?- sibilò la moglie a Inuyasha

-Perché mentire non serve a niente!-

-INUYASHA!!- esclamò lei. Eleanor e Michael li guardarono confusi

-Cosa mamma cosa?- chiesero i due bambini della stessa età anche se Michael era più grande di due mesi

-Niente tesoro, tuo padre fa dei discorsi senza senso…- borbottò Sango che aveva fatto un bernoccolo a Miroku. I due bambini intanto si erano riattaccati a Hana quando una voce nota li distrasse

-Ehilà! Come va?- tutti si voltarono

-Kikyo!- Kagome si avvicinò alla ragazza radiosa –Come stai?-

-Bene, sono stata un po’ in giro sai com’è e…- Kikyo le iniziò a raccontare tutto mentre Kagome annuiva interessata. Miroku sospirò

-E pensare che prima si odiavano a morte…- tutti annuirono

-KIKYO!!!- urlarono i bambini. Kikyo sorrise e si avvicinò ai bambini baciandogli la testa

-Pottati Michael, mi blocchi la vitta- borbottò Eleanor

-Pottati tu- le rispose il bambino

-No- si impuntò la bambina

-Si- esclamò Michael

-E allora mi potto io- Eleanor si staccò dalla gamba della ragazza e Kikyo la prese in braccio. La bambina le scoccò un bacio sulla guancia poi le toccò il naso con il suo –Eh eh…- Kagome si strinse a Inuyasha guardando la figlia poi posò lo sguardo su tutti quanti. Ripensò alla vicenda del futuro e sorrise

“Si Kagome, ora è tutto perfetto!”

Fine

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d Che i tuoi sogni si avverino

Perché la vita

È come polvere di stelle

In un cielo senza luna…

Dove la via è illuminata

Ma dove la certezza manca sempre… a

  
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