#02
Fred Weasley
& George Weasley
For good times and bad times,
I’ll be on your side forever more.
I
{
di date da ricordare ~ 100 parole }
Le parole si spandono
senza fretta nella vecchia pergamena distesa sul letto di Fred, foriere di
promesse al di là di ogni immaginazione. Due sguardi scintillano al
percorrere le linee sottili dei corridoi, delle aule, fino ai due puntini che
recano i nomi dei neonati fuorilegge della scuola.
In estasi, tornano al
titolo e lo leggono ad alta voce.
«I signori Lunastorta,
Codaliscia, Felpato e Ramoso, consiglieri e alleati
dei Magici Malfattori, sono lieti di presentarvi la Mappa del Malandrino.»
Fred sorride. Ogni
lentiggine sprizza entusiasmo.
«George, ho la
sensazione che questo giorno resterà per sempre nella storia di Hogwarts.»
II
{
di tecniche infallibili ~ 105 parole
}
Li passa in rassegna con
sguardo fiammeggiante. Alcuni si fanno piccoli piccoli.
Fred e George sorridono – e no, non è perché sono sicuri di
passare l’esame. In realtà stanno mettendo a punto una nuova
Tecnica Difensiva contro le Occhiate Intimidatorie: non farti prendere dal panico, e immagina il tuo interlocutore
ricoperto di pus di Bobotubero.
«Battitori: Weasley e Weasley.»
«Sì!»
Si scambiano un cinque,
uno sguardo: nei loro occhi Baston sta ancora
lottando coi Bobotuberi maturi.
«E adesso che vi
prende?»
Lo sentono appena;
ululano dal ridere, aggrappati alle scope, e chissà che Oliver Baston non si sia già pentito di averli presi in
squadra.
III
{
di porte che si aprono ~ 103 parole }
È il posto
più bello che abbiano mai visto. Al confronto, Accessori di Prima Qualità per il Quidditch
sbiadisce come una macchia d’inchiostro invisibile.
Fred fa un passo avanti
e si guarda intorno tra le file di Frisbee Zannuti, di Pallottole Puzzole, di un’infinità di cose che
prima d’ora hanno potuto soltanto barattare di nascosto con gli studenti
più grandi; quando si volta, George vede i suoi occhi scintillare.
«Pensi anche tu
quello che penso io?»
Non servono altre
parole. È come spalancare un portone e scoprire che fuori
c’è il sole.
Hanno capito cosa
faranno nella vita. Zonko ha i giorni contati.
IV
{
di quel che ti fa crescere ~ 110
parole }
Dicono che la scuola
chiuderà, ma non è questo il punto.
Hanno lasciato Ron con
Harry e si sono barricati in dormitorio. I compagni li hanno lasciati in pace;
persino Lee sembra scomparso nel nulla. Il viso di Ginny
è un riflesso pallido che esplode nei loro silenzi insieme a una scritta
di sangue.
Fred prende a pugni il
cuscino e George reprime un singhiozzo. A quattordici anni hanno scoperto che a
un certo punto le risate ti si smorzano in gola. Sarebbe buffo, se non fosse
così terribile. Sarebbe più facile, se restare insieme cambiasse
qualcosa.
Dicono che la scuola
chiuderà, ma non è questo a far loro paura.
V
{
di risposte scontate ~ 140 parole }
L’anno scorso la
Camera dei Segreti, adesso questo Black che sembra voglia
fare la pelle a qualcuno – qualcuno che con altissime probabilità è Harry... Be’, uno
inizia a farsi delle domande.
«Fred, ci pensi
mai a dopo?»
Non alza lo sguardo
dalla caramella che stanno incantando da un’ora e un quarto. «A
dopo quando? Dopo cena, dopo pranzo, dopo Pozioni?»
«Hai capito
benissimo.»
Fred ride, ma
c’è un’ombra nei suoi occhi. George non se ne stupisce: sa
che nei suoi sta succedendo la stessa cosa.
«Sì, ogni
tanto ci penso.»
«E...?»
«Finché
siamo qui, non ho intenzione di preoccuparmi. Al mondo esistono troppe cose
buffe per non passare la vita a ridere. Ehi, che ne dici di chiamarle Mou Mollelingua?»
George sorride. È
esattamente ciò che voleva sentirsi dire. È esattamente
ciò che si aspettava da Fred.
«Mou Mollelingua… Fico.»
VI
{
di donne ~ 110 parole }
«Ti sei
divertito?»
«Sicuramente
più di Ron. Povera Hermione, era uno straccio.
Non so cosa le abbia detto, ma deve essere stato più idiota del
solito.»
«Attento a non
farti sentire da Angelina...»
Fred si fa serio.
Abbandona persino il porridge. «Io te
l’avevo detto di invitarla per
primo. Ma a volte tu da solo sei più cocciuto di tutti e due messi
insieme...»
George gli lancia un
cucchiaio. Per un attimo, un attimo solo, gli è venuta voglia di dirgli
qualcosa che gli facesse male – ma non c’è verso. Non
sarà una ragazza a farli litigare. Con nessuna ragazza si può ridere come con un fratello, come con Fred.
VII
{
di tramonti o di nuovi inizi ~ 95
parole }
«Qualche
rimpianto, fratellino?»
George ci pensa su. No,
laggiù non è rimasto nulla che valga la pena rimpiangere.
È ora di andare avanti.
«Così su
due piedi – cioè, su due scope – non direi. E tu?»
Fred sorride selvaggio
al vento che gli sferza la faccia e i capelli. «Solo quello di non poter
essere presente quando Pix diventerà il
padrone incontrastato del castello.»
Ridono insieme,
accelerano e volano più in alto. Hogwarts
rimane immobile alle loro spalle, grigia, silenziosa, sempre più
lontana. È ora di andare avanti.
Il tramonto non è
mai stato così luminoso.
Spazio
dell’autrice
Perché Fred e
George sono Fred e George. Amici, più che fratelli. Non potevano
mancare. ♥
Primo
anno:
la scoperta della Mappa del Malandrino;
Secondo
anno:
l’ammissione nella squadra di Quidditch di Grifondoro;
Terzo
anno:
la prima visita legale a Hogsmeade xD;
Quarto
anno:
Ginny nella Camera dei Segreti;
Quinto
anno:
gli esperimenti finali per i Tiri Vispi Weasley;
Sesto
anno:
il Ballo del Ceppo e Angelina;
Settimo
anno:
la fuga da Hogwarts a cavallo delle scope.
La frase in incipit
è tratta dall’intramontabile That’s what friends are for di Dionne Warwick.
Con la speranza di
elaborare al più presto i prossimi capitoli, ringrazio di cuore chiunque
mi stia seguendo. ♥
Aya ~