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Autore: Laitalee    28/09/2011    1 recensioni
Harry Potter, dieci anni dopo la fine del settimo libro, incontra Dudley Dursley al Paiolo Magico, perchè questi ha bisogno del suo aiuto... che succederà?
Sono gradite le recensioni! Buona lettura.
Genere: Commedia, Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Dudley Dursley, Harry Potter | Coppie: Harry/Ginny
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace
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Lo so.. sono passati circa duemila anni da quando ho incominciato questa storia e nessuno di sicuro se la ricorda più, ma è giunta l'ora di finirla. Per cui ecco finalmente l'agognata conclusione! Spero che il tempo non abbia creato troppe aspettative, è solo una piccola storia, dopotutto..

Harry riaccompagnò il cugino al pub e si salutarono promettendosi presto notizie... che Dudley attese con ansia per giorni, temendo che Harry invece non volesse più farsi sentire, covando rancore nei suoi confronti e meditando qualche ritorsione. Quando si era quasi convinto che il cugino lo avesse dimenticato, invece, vide arrivare a colazione una civetta candida, uguale a quella che Harry possedeva un tempo, che si posò sul davanzale della finestra in cucina, guardando interrogativa gli umani intenti a mangiare. Sarah e Bobby si spaventarono quasi più della sua reazione entusiasta che della strana apparizione. Dudley saltò in piedi, gridando di gioia e fece entrare la civetta in casa come se si trattasse di un ospite di sangue reale.
L'animaletto aveva una lettera attaccata alla zampa, che Dudley cercò di leggere ad alta voce, impappinandosi ad ogni riga per l'emozione.

"Caro Cugino,
è ora di riunire le nostre famiglie e di conoscerci meglio. Se per voi non è un problema, verremo a prendervi il prossimo sabato mattina, e vedremo di passare un week end a Hogsmeade. Si tratta di un paese interamente abitato da maghi, a due passi dalla scuola di Hogwarts, così potrete anche vedere com'è fatta la scuola a cui andrà tuo figlio quando gli arriverà la lettera. Ci saranno anche Ginny, mia moglie, e ci saranno anche i nostri due figli, James e Albus, e gli Weasley, Ron ed Hermione. Non dovrete far altro che farvi trovare pronti alle 11. Se ci sono problemi, basta che scrivi una risposta e la consegni alla civetta, altrimenti puoi tenerla.. è il mio regalo personale per tuo figlio, si chiama Arlette, ed è molto docile.
A presto!
Harry."

Dudley si sciolse quasi in lacrime, guardando la civetta e passò la giornata a raccontare per l'ennesima volta la visita a Diagon Alley.
La mattina designata si rese però conto che la loro casa non aveva un camino funzionante, e stava per mandare Arlette da Harry, quando sentirono bussare alla porta. Si trovarono davanti un sorridente Harry, alle spalle del quale era una macchina, una semplice auto babbana.. Dudley guardò sbalordito il mezzo, domandandosi come potevano starci tutti dentro, salvo accorgersi, una volta entrati, che era molto più grande dentro di quanto apparisse da fuori, ed andava scandalosamente veloce, ma pareva che le altre auto nemmeno la vedessero. L'autista, un mago vestito da babbano, la guidava senza quasi toccare i pedali e Dud ci mise un poco a comprendere che era stata evidentemente incantata.
Le due famiglie si salutarono entusiaste... Ginny era palesemente incinta, e si mise immediatamente a chiacchierare con Sarah, cercando di farla sentire a suo agio, ma le due donne parvero intendersi fin da subito. Harry e Dudley cominciarono a chiacchierare, ma finirono presto ad osservare i bambini fare amicizia.
Erano tutti più o meno coetanei, Bobby con i suoi sette anni era coetaneo di James, mentre Albus era di poco più piccolo. Si guardarono incerti per un po', indecisi su come affrontarsi.. avevano scoperto da poco di esser parenti, ed Harry era stato bersagliato di domande a cui non sapeva come rispondere, e quando si trovarono accalcati in quell'auto saltarono fuori bizzarre timidezze. Infine fu James a rompere il ghiaccio, chiedendo al cugino con che giochi giocava, e Bobby fu fiero di sfoggiare la PSP, che insegnò immediatamente ad usare. Poco dopo gli adulti furono costretti a tacere sovrastati dalle chiacchiere dei bambini, che parvero recuperare in poche ore anni di conoscenza perduta.
L'arrivo al paese fu altrettanto rumoroso. Questa volta furono i figli di Harry ad incaricarsi di far conoscere al cugino i giochi e le caratteristiche del mondo magico, correndo da tutte le parti seguiti dai parenti. La coppia babbana era stralunata, si guardavano attorno con occhi spalancati, come se fossero finiti in una Disneyland ancor più straordinaria perchè reale. Ginny si incaricò di spiegare ogni particolare ad una Sarah praticamente incapace di chiudere la bocca e gli occhi dallo sbalordimento, mentre Dudley pareva più interessato a guardarsi ossessivamente le scarpe.
"Tutto bene, Dud?" Chiese Harry, preoccupato dalla reazione del cugino.
"Sì.. tutto bene, Harry." rispose. Alzò il viso, sorridendo imbarazzato. "È meraviglioso il tuo mondo, sai? Devo solo abituarmici.. ma guarda..."
Allungò il ditone indice in direzione dei bambini, che ridevano davanti alla vetrina di Mielandia.
"È bellissimo vederli insieme. Non avrei mai immaginato. I tuoi figli sono splendidi.. e paiono tanto felici, sai?" Respirò profondamente, più sollevato. "Sono contento di questo incontro.. ora forse mi passerà la paura che possa essere una cosa brutta..." alzò le manone, per prevenire una risposta negativa da Harry. "Non fraintendermi. Lo so che non è brutto esser mago.. avevo paura si spaventasse, sai? Bobby è un bambino tanto dolce... Ma lo vedo, siete persone felici, per bene. Tua moglie è.. dolcissima. Grazie, davvero."
Il mago posò una mano sulla spalla del cugino.
"Non temere, ho capito... per questo volevo ci incontrassimo." Sorrise, precedendo Dud all'interno di Mielandia, dove i ragazzini si erano praticamente lanciati sui banchi ricolmi di dolci. "Solo vedendo con i tuoi occhi potevi capire. Sono sicuro che Bobby si troverà bene nel mondo magico.. e non devi temere, il Ministero della Magia ha da sempre dei piani di aiuto per le famiglie babbane con bambini magici, per aiutare a comprendere meglio. Quando andremo in albergo ti darò una serie di libri studiati proprio per potersi avvicinare al nostro mondo, sono distribuiti gratuitamente proprio alle famiglie nella vostra situazione. Ho scoperto lavorando al Ministero che li avevano mandato anche ai tuoi, sai? Probabilmente li hanno distrutti appena arrivati, ma sarebbero stati di aiuto... e sono sicuro saranno di aiuto a voi due."
Alzò lo sguardo su Sarah e Ginny. Erano state raggiunte da Hermione, che si trovava già ad Hogsmeade, presso l'altro negozio dei fratelli nel paese, ed ora stavano amabilmente chiacchierando.
"Sono anche io contento che tu abbia deciso di affrontare in questo modo il fatto che Bobby sia un mago.. sei stato in gamba, devo riconoscertelo, ad affrontare la cosa in modo diverso dai tuoi."
"Grazie..." Sorrise l'omone. "Non sapevo che fare, i primi tempi... ma il suo benessere è la cosa più importante, per me. E Sarah mi avrebbe ucciso, o peggio mi avrebbe lasciato, se lo avessi maltrattato per il suo dono."
"Dono.. esatto. Un dono, Dud, bravo. Sono orgoglioso di te."
Per la prima volta nella loro vita, i due cugini si guardarono con sincero affetto.
La giornata proseguì rapidamente ed il week end volò via a velocità supersonica, per la famiglia babbana, condotta dai maghi a visitare ogni negozio e locale della cittadina, fino alle porte di Hogwarts, dove non poterono ovviamente entrare, visto che era in corso l'anno scolastico, ma che poterono vedere in tutta la sua bellezza. Dudley ne restò affascinato e fu alquanto felice quando venne a sapere che anche le famiglie potevano andare in visita ai ragazzi, durante l'anno, sebbene non capitasse di frequente. Incontrarono anche Neville Paciock, professore di erbologia ad Hogwarts, che si lanciò in un'accurata descrizione della vita a scuola e raccontò anche con dovizia di particolare la battaglia di Hogwarts, omettendo il proprio ruolo, che fu raccontato da un entusiasta Harry.
Infine venne il momento di tornare a casa e le due famiglie si salutarono con calore, davanti alla villetta di Dudley.

Quando quattro anni più tardi James e Bobby cominciarono la scuola insieme, il giovane Potter nei Grifondoro e Bobby a Tassorosso, le due famiglie si trovarono al binario 9 3/4 con grande affetto, accompagnati dall'amicizia che avevano imparato a coltivare in quegli anni.
Harry e Dudley si abbracciarono, colmi di uguale orgoglio paterno, a guardare i loro bambini partire per diventare veri maghi.
Harry si toccò di nuovo la fronte... non gli aveva mai più fatto male la cicatrice, e questa era una cosa meravigliosa.
   
 
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