Capitolo quattordici: Ammutinamento
I membri della ciurma rimasero spiazzati dal comportamento del capitano,
tutti tranne Zoro, che dopo aver visto scomparire il
suo capitano nel buio della notte, sospirò.
“Perché ora se n’è andato in quel modo?” chiese Sanji,
alzando stranito il sopracciglio arrotolato.
“Sanji, Sanji, Sanji, mi sembra ovvio!
Stai costantemente appiccicato a Nami e lui è
geloso!” disse Usopp con una espressione di chi la sa
lunga.
“Idioti!” tuonò la voce di Zoro “Potrei accettare
da Nami e Robin, che in quel momento erano svenute,
il fatto di non comprendere il comportamento di Rufy,
ma da voi altri, soprattutto da Sanji e da te Usopp, che ci sei già passato, proprio non lo accetto.
Possibile che non vi rendete conto delle
conseguenze che hanno certe vostre azioni?” disse Zoro
arrabbiandosi.
“Bhe Sanji, dato che
questa volta centri tu, vedi di comprendere in fretta quanto hai fatto prima
che la situazione si complichi!”
Zoro aveva la fama di dormire per la maggior
parte del giorno, ma nonostante i suoi numerosi sonnellini, non gli sfuggivano
mai i gesti delle persone che gli stavano intorno e delle numerose
sfaccettature che quei gesti potevano avere. Sapeva bene che quanto compiuto da
Sanji non era voluto e che nemmeno se n’era accorto,
ma il suo gesto lo aveva portato ad avere una mancanza nei confronti del capitano.
Sapeva che poteva stare tranquillo e che con Rufy
come guida a quella stramba ciurma di pirati, le cose sarebbero finite di certo
bene, ma vedere il ragazzo di gomma arrabbiato con uno di loro era una
esperienza che Zoro, come anche tutti gli altri, era
un’esperienza nuova.
Era successo solo con Usopp a Water 7, ma
nonostante quanto si era verificato, Rufy non tenne
il broncio a lungo al cecchino, nonostante se ne fosse andato. Ma da quel
giorno, esso, anche con l’aiuto di Zoro, aveva
compreso che doveva avere il rispetto dei propri compagni, per qualsiasi cosa.
Zoro poteva affermarlo con certezza. Rufy in quei due anni, era maturato, nonostante quel suo
nuovo aspetto venisse per la maggior parte delle volte mascherato dal suo
solito atteggiamento infantile.
Quella notte Rufy non riuscì a chiudere occhio.
Sentiva un dolore fastidioso al braccio sinistro e alcuni incubi lo avevano
perseguitato tutte le volte che per pochi minuti riusciva ad addormentarsi.
Era ormai l’alba quando rassegnato decise di alzarsi e di recarsi sul
ponte.
Il cielo colorato di un pallido rosa mischiato con un po’ del colore
azzurro, che lentamente cominciava a colorare il cielo, era magnifico e quello
scenario, nonostante ne avesse visti a
migliaia, riuscì a colpire Rufy.
Il venticello fresco della mattina, gli rinfrescava il viso che sentiva
caldo, facendolo sentire meglio e facendogli passare leggermente quello
stordimento che si sentiva addosso.
“Buongiorno Rufy! Sei mattiniero oggi, scommetto
che il tuo stomaco ha già cominciato a brontolare!” disse una voce femminile.
Rufy sorrise continuando a guardare l’alba
“No, veramente questa mattina è rimasto buono!”
Nami alzò le sopracciglia.
“è bella vero?” chiese riferendosi all’alba.
Nami gli si affianco annuendo “Già e
impossibile stancarsi di uno spettacolo simile!” disse per poi spostare lo
sguardo su Rufy.
Esso aveva un sorriso dipinto sul volto, ma era diverso dal solito.
“Rufy, ti senti bene?”
Il ragazzo interpellato la guardò confusa
“Si, ho solo dormito male, ma tutto apposto, vedi?”
Disse sorridendo a trentadue denti e piegando le braccia in alto facendo
vedere i muscoli “Sono in piena forma!”
Nami decise di credergli e un po’ incerta decise
di porgere al ragazzo una domanda che gli ronzava in testa dalla sera prima “Rufy, cosa è successo ieri? Perché sei andato via in quel
modo?”
“Mi ha infastidito il comportamento di Sanji!”
disse sincero.
“Ma lui si comporta come al solito. Lo sai come è fatto. è un Don Giovanni
e si comporta in quel modo strampalato con tutte le ragazze. Vorresti che
smettesse di essere sé stesso?”
“Non è per il suo modo di comportarsi che mi sono arrabbiato!” disse il
ragazzo, spiegando poi il vero motivo della sua arrabbiatura.
“Oh, ho capito!” disse Nami.
Rufy roteò gli occhi “Possibile che tutti
pensiate che io sia geloso di Sanji?” sospirò “Ho mai
fatto qualcosa per apparire un tipo geloso?” chiese curioso.
“Bhè il comportamento di ieri sera in effetti
lasciava pensare a quello, anche se da quanto ha detto Zoro,
sembrava che ci fosse sotto qualcos’altro, ma sinceramente oltre alla gelosia
non mi veniva in mente nessun’altra opzione!”
Rufy le si avvicinò e la fissò nei suoi occhi
color nocciola. “Nami dimmi la verità. Ti interessa Sanji?”
Nami sgranò gli occhi “No, assolutamente no. È
un caro amico e basta!” disse agitandosi.
“Allora spiegami perché dovrei essere geloso! So che Sanji
non ha un secondo fine e inoltre io e te non stiamo insieme, quindi una scenata
di gelosia sarebbe fuori luogo, soprattutto se non mi dai motivo per esserlo!
Non credi?” disse Rufy sorridendo.
“Rufy io…”
“Inoltre io non credo di essere uno di quei ragazzi che per gelosia
impedisce alla propria ragazza anche solo di incrociare per sbaglio lo
sguardo con un ragazzo. Se la mia
ragazza fossi tu, avrei piena fiducia in te, anche perché se fossi geloso,
sarebbe un serio problema dato che la mia ciurma è composta quasi interamente
da ragazzi!” disse sorridendo a trentadue denti.
“In effetti ci vorrebbe qualche altra ragazza!” disse Nami
“Oppure comincerò a pensare che tu sia un maschilista!” disse mettendo le mani
ai fianchi.
“In effetti avrei voluto chiedere a Margaret di unirsi alla nostra ciurma,
ma credo che Hancok
si sarebbe alquanto offesa!” disse Rufy divertito al
ricordo della donna.
“Ti riferisci all’imperatrice dell’isola
delle donne?”
“Già! Aveva una cotta per me. Qualsiasi cosa facessi o le dicessi, per lei
corrispondeva a una proposta di matrimonio!” disse divertito.
Nami mise il broncio “Siamo sicuri che tu sia
stato buono su quell’isola? Una donna non fa certi pensieri se l’altra parte
non gli da motivo!”
Rufy scoppiò a ridere “Adesso chi sarebbe la
gelosa?” Nami gli diede le spalle e incrociò le
braccia al petto “Io non sono gelosa. Per quel poco che l’ho vista non mi è
sembrata poi una gran bellezza!”
“Scherzi? Hai visto la reazione di tutti gli uomini davanti al suo aspetto. Sono diventati
di pietra perché la consideravano la più bella donna al mondo!” disse Rufy ancora più divertito a vedere una vena pulsante
spuntare sulla fronte di Nami.
“Ma su di me quel potere non ha mai avuto effetto!” disse cercando di farla
quietare.
“Perché sei fatto di gomma?” chiese Nami
storcendo il naso.
“No, perché a differenza di come la
pensava Hancok, io la consideravo solo un’amica,
niente di più!”
“Quindi non la trovavi bella!” chiese Nami
curiosa.
“Si, che era bella!” disse Rufy sorridendo a
trentadue denti prima di trovarsi spiaccicato contro un muro della nave.
Dopo la colazione tutti erano nuovamente pronti a rimettersi al lavoro e
terminare le ultime cose lasciate incomplete nel villaggio. Le ragazze ormai si
erano quasi rimesse del tutto e presto sarebbero nuovamente partiti.
“Oggi mi sento pieno di energie!” Disse Usopp
dopo aver fatto un’abbondante colazione “Ditemi cosa c’è da fare e lo farò,
infondo sono il grande capitano Usopp!”
“Si, si, piantala di fare il buffone e datti da fare!” disse Zoro dandogli una pacca in testa.
Improvvisamente si sentì un lamento. Brook si
ritrovò improvvisamente a gambe all’aria a causa di uno scivolone.
“yohohoho! Che botta che ho preso! Il pavimento è
piuttosto scivoloso, ma mi ha consentito di poter usufruire di questa bella
visuale!” disse lo scheletro, caduto a terra vicino a Nami,
della quale aveva una bella visione delle sue mutandine. La sua beatitudine
però, durò poco a causa della perdita dei sensi causata da un colpo donatogli
dalla navigatrice.
“In effetti il ponte è tutto sporco!” Notò Chopper. Infatti i ragazzi
durante il tempo rimasti a dare una mano agli abitanti del villaggio, avevano
trascurato le pulizie sulla nave.
“Ci penserà Sanji a pulire! Vero?” disse Rufy guardando il suo compagno.
Sanji sgrano gli occhi “Ehi perché io? Devo
preparare il pranzo per tutti e non è che i cittadini siano quattro gatti!”
“Mancano ancora un bel po’ di ore al pranzo. Hai tutto il tempo di pulire e di cucinare!”
disse Usopp avendo compreso, durante la notte
riflettendo su quanto accaduto, lo sbaglio di Sanji.
“Sei un ragazzo in gamba, fai vedere di che pasta sei fatto!” disse il
cecchino cercando di far capire al cuoco di farlo e basta.
“Hai idea di quanto tempo ci voglia a
preparare il pranzo per tutti?” rispose il cuoco prima che Zoro
gli lanciasse un secchio di acqua gelida addosso.
“Ehi ma…” cominciò col dire, quando Zoro gli allungò lo spazzolone “Cuoco da strapazzo,
smettila di sbraitare e inizia a fare ciò che ti è stato ordinato!” disse
mettendo l’accento sull’ultima parola.
“E va bene!” disse arrendendosi e cominciando a sfregare il pavimento
mentre tutti si allontanavano.
“Tu cosa ci fai ancora qui?” chiese Sanji vedendo
che Zoro gli si era messo davanti.
“Sei un vero idiota!” disse lo spadaccino.
“Senti, sono già abbastanza nervoso, non ti ci mettere anche tu. Anzi perché non mi dai una mano visto che
stai li senza far niente?”
Zoro si innervosì e prendendo Sanji per li collo della camicia disse “Non hai ancora
capito che questa è una prova a cui ti sta sottoponendo Rufy
e una punizione allo stesso tempo?”
Sanji sgranò gli occhi “Di cosa stai parlando?”
“Del tuo ammutinamento!” disse Zoro sorprendendo
il compagno.
“Del mio cosa? Di che diavolo stai parlando? Non mi è mai passato per la
testa di prendere il posto di Rufy!” disse Sanji.
“Ammutinamento, non significa solo ribellarsi a un capitano, ma anche
semplicemente non obbedire ai suoi ordini! E già successo con Usopp, possibile che non ti renda conto che tu abbia fatto
la stessa cosa?”
Sanji confuso disse “Ti stai riferendo a ieri?
Quando mi ha chiesto di passargli la carne?”
“Per prima cosa non te l’ha chiesto, te lo ha ordinato. C’è una bella
differenza tra “Passami” e “Mi puoi
passare” e secondo non è a quello a cui mi riferivo. Anche quella è stata una
esame, ma sei stato bocciato, proprio come stamattina. Se Rufy
fosse stato un altro tipo di capitano, ti avrebbe già ucciso o abbandonato su
di un isola deserta con una pistola con un colpo solo per ucciderti prima di
morire di fare. Invece Rufy continua a darti la
possibilità di capire il tuo sbaglio, nonostante tu sia così stupido da
continuare a non comprenderlo!” disse Zoro sbuffando.
“Sentiamo allora. Dato che sono così stupido, perché non mi illumini tu Marimo? Quand’è che avrei disobbedito agli ordini di Rufy?” chiese Sanji cominciando a
perdere le staffe.
“Durante lo scontro con Kidd. Ci aveva detto di
intervenire, ma tu, nonostante te lo abbia ordinato due volte, sei
intervenuto!” disse Zoro.
Sanji sussultò “Cosa? Ma io…non
me ne sono nemmeno reso conto. Quando quel mostro ha ferito Robin ho perso la
testa e ho attaccato senza ragionare. Non l’ho fatto con il proposito di
mancare di rispetto a Rufy. Possibile che non lo
capisca?”
“No, lui lo capisce e come e forse se fosse accaduto in un altro contesto
non avrebbe fatto storie, ma tu non hai
obbedito proprio davanti a un suo avversario e questo è molto disonorevole per
un capitano. Se mostra ai suoi nemici di non essere rispettato dalla propria
ciurma, perde la faccia davanti a tutti gli altri pirati! Sbaglio o tu eri
d’accordo con me quando due anni fa, ho impedito a Rufy
di riprendere Usopp nella ciurma come se niente fosse,
perché era necessario che si facesse rispettare?”
Sanji abbassò la testa “Mancargli di rispetto non
era quello che volevo!”
“Lo so! Per quello te l’ho voluto riferire. Con il cervello piccolo che ti
ritrovi non ci saresti mai arrivato!”
“Ti permetto di insultarmi solo perché mi stai aiutando, ma sappi che mi
sto trattenendo dal prenderti a calci!” disse Sanji
con una vena pulsante.
“C’è un’altra cosa. quando Kidd ti ha atterrato,
quel bastardo stava per spararti per il tuo errore. Rufy
gliel’ha impedito, umiliandosi ancora di più. Siamo fortunati ad avere un
capitano che tiene più a noi che al suo orgoglio!” disse Zoro
per poi andarsene e lasciare Sanji con i suoi
pensieri.
Allora
che ve ne pare? Delusi dal fatto che Rufy non sia
geloso? ^^
Accipicchia,
sono a corto di capitoli. Solitamente ne scrivo uno e mezzo due al giorno,
nonostante ne abbia qualcuno di riserva, ma la riserva mi è praticamente
finita.
Cercherò
di darmi da fare per riuscire a recuperare, perché mi sono imposta di voler
postare un capitolo al giorno. Spero di riuscirci.
Sta
sera proverò a scrivere due capitoli, sperando che l’ispirazione mi sia di
aiuto, anche perché se ho in mente altre avventure, mi manca sempre la parte d’intermezzo
(detesto quella parte).
Bhe male che vada potrà capitare che aggiornero
un giorno si e uno no, spero di no perché non voglio. Solitamente inizio così e
piano piano perdo proprio il ritmo.
Fatemi
sapere cosa ne pensare.
Alla
prossima.
Byebye
Neko =^_^=