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Autore: The Plague    01/10/2011    5 recensioni
Questa è una Dramione, Fremione, Severmione... insomma una fic sul pairing Hermione/qualsiasicosarespiri, ambientata ad Hogwarts (ma dai, chi l'avrebbe mai detto?) durante il sesto anno, ma il sesto anno è lì così, dimenticate tutte le cose scritte dalla Row perchè questa è pura demenzialità. Visto che devo scrivere qualcosa sulla trama, dirò che come forse avrete già intuito la nostra Herm si innamorerà in rapida successione di tutta la popolazione maschile di Hogwarts, e non dimentichiamoci di zio Voldy, lui si che è spassoso, gente!
Genere: Comico, Demenziale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti | Coppie: Draco/Hermione, Fred Weasley/Hermione Granger, Hermione/Severus
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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Fred e George stavano rapidamente sfasciando le treccine del fenicottero per sostituirle con dei rasta che erano molto più cattivi, quando sentirono delle trombe suonare fuori, accompagnate da minacciosi tamburi di guerra. Mentre la signora Weasley trascinava Hermy nel pollaio per renderla irriconoscibile tra le altre galline, i gemelli si affacciarono sul delizioso balcone pericolante della mansarda della Tana e videro una scena decisamente preoccupante.

Tutto il paesaggio era completamente ricoperto dall’esercito di Hogwarts: c’erano un battaglione di gladiatori capeggiato da Massimo Decimo Meridio, un manipolo di Orchi con Gandalf il Grigio alla testa (doveva un favore a Silente per non aver rivelato a nessuno la sua passione per le manette rosa di pelliccia), tutti i supereroi della Marvel, l’Enterprise con sopra il sergente Spock e ovviamente Darth Vader e il maestro Yoda che per l’occasione si erano alleati temporaneamente. Ce n’erano anche tanti altri, ma si trovavano abbastanza indietro per diversi motivi: Tremonti era stato distratto dall’ennesimo bunga bunga, la Fata Turchina aveva avuto un contrattempo a causa dei dolori mestruali e Lucius Malfoy stava finendo di asciugarsi i capelli.

Il giovane Draco però era naturalmente presente davanti a tutto l’esercito, in compagnia di Silente e di Dobby che gli reggeva lo scudo. Quando vide Fred e George si strappò la camicia mettendo in mostra la tartaruga ninja che aveva sulla pancia (George sospirò molto checcosamente e Fred gli diede una gomitata nelle costole), si schiarì la voce e disse: “Malvagio Fred, sono qui per riprendermi la mia amata Mione, che tu lo voglia o no!”

Poi cominciò un discorso eroico come si conviene a tutti i comandanti prima della battaglia: “Amici, supereroi, scabrose creature e Darth Vader che sei una categoria a parte, tutti noi siamo qui oggi…”, ma fu interrotto da Piton che gridò dalle ultime file: “Non si sente niente…Voceeeeeeeeee!”.

“Taci, canaglia!” abbaiò Draco prima di continuare. “Amici, creature eccetera eccetera, tutti noi siamo qui oggi per salvare Mione eccetera eccetera, fate gli eroi, accoppate tutti quanti, non voglio superstiti, sono sicuro che vinceremo e cazzi vari. Adesso forza, attaccate!”

Durante tutto questo epico discorso i Weasley avevano organizzato la difensiva: Ron era stato convinto che i Malfoy nascondevano torte giganti nelle mutande degli Orchi e quindi era motivatissimo; Harry che salvava il mondo magico era stato provvidenzialmente messo bene in vista perché faceva sempre scena; Percy aveva deciso di lottare in nome dei calderoni perché George gli aveva raccontato che Yoda ci cagava dentro; la signora Weasley si era armata di cucchiaio di legno ed era pronta a far fuori chiunque si avvicinasse al pollaio. Fred corse a chiamare Voldy nella sua stanza sperando che si fosse almeno portato dietro i Mangiamorte.

In effetti i Mangiamorte c’erano, ma tutti quanti erano impegnati in una partita a strip poker. Zio Voldy avrebbe già dovuto rimanere in mutande, ma c’era Bellatrix che come pegno d’amore lo rivestiva ogni volta che si toglieva qualcosa. Mulciber era stato ucciso (di nuovo) perché vinceva troppo, Dolohov aveva solo la cravatta e Rookwood solo i guanti di lana.

“Che diamine state facendo? Là fuori c’è una battaglia che sta iniziando!” gridò Fred esasperato.

Zio Voldy lo guardò come si guarda una falena che svolazza attorno alla lampada mentre stai leggendo. “Abbiamo quasi finito, calmati!” disse. “Se vuoi ti regalo una fornitura vita natural durante di Eau de Voldy, così ti consoli!” aggiunse, vedendo che il colorito di Fred virava dal rosso paonazzo al porpora tendente al violetto.

“Ti verrà un aneurisma se continui a reprimere tutta la rabbia” sentenziò Mulciber, che resuscitava sempre nei momenti meno opportuni.

“Giusto, vai fuori e combatti che noi arriviamo tra un attimo, ho qui due jack e un asso” concluse Voldy facendogli cenni spazientiti con la mano.

Fred si arrese e inforcò il fenicottero, poi uscì nel cielo sopra la Tana giusto in tempo per vedere le forze che attaccavano. Gli Orchi si stavano dirigendo verso il pollaio ma entravano uno alla volta per non calpestare le lattughe, mentre i supereroi erano seriamente intralciati da Massimo che si era messo in posa plastica e stava declamando: “Sono Massimo Decimo Meridio, comandante dell’esercito del Nord, generale delle Legioni Felix, servo fedele dell’unico vero imperatore, Marco Aurelio…”

“Sì, sì, ti hanno ammazzato la moglie, è schiattato pure tuo figlio e avrai la tua vendetta, accorcia e muoviti!” gli urlò contro Wolverine col suo solito tatto. Il gladiatore mise il broncio e si sedette in un angolo a piangere, subito rinfrancato dalla signora Weasley con un’abbondante tazza di tè. Comunque non si vide più per il resto della battaglia, che sinceramente non fu un capolavoro di strategia militare: i Serpeverde e i Grifondoro si accapigliarono violentemente per decidere chi avesse il diritto di uccidere il fenicottero, mentre i Tassorosso si dedicarono ad un’estemporanea lezione di Erbologia sui cespugli del giardino della Tana. Yoda si trovò a dover affrontare gli gnomi della signora Weasley e Darth Vader abbandonato finse di essere una statua per non essere attaccato. Gandalf stava fronteggiando il temibile cucchiaio di Molly accerchiato dagli Orchi che erano troppo stupidi per capire perché mai non ci fossero Hobbit nei paraggi. Improvvisamente Draco salì sull’Enterprise al fianco di Spock e si trovò faccia a faccia con il fenicottero cavalcato da Fred.

I due si guardarono a lungo negli occhi mentre partiva la celebre musichetta dei western (quella che fa: turuturutùùùù wa wa waaaa, per intenderci), poi Fred girò il fenicottero che cominciava a risentire degli effetti dei cavolini di Bruxelles ed emise un formidabile peto radioattivo che distrusse la navicella e tutte le forme viventi nel raggio di dieci metri (ossia qualche Orco, Tremonti che era finalmente arrivato e la sorella di Darth Vader che la stava smollando a Lanterna Verde con allegria). Draco si rialzò a fatica, abbandonato da Spock che si era teletrasportato dalla fifa.

“E così finalmente siamo faccia a faccia, Weasley” esordì. Entrambi sfoderarono le bacchette.

Anche Fred voleva fare un discorsetto degno del suo rivale, quindi scosse la fiammeggiante chioma e disse: “Tu, Malfoy, lurido adepto della Magia Nera, schifoso biondino pompato da ore di palestra, feccia della casata dei Serpeverde, tu…”

“Oddio che palle, Avada Kedavra, và!” disse Draco.

Fred si accasciò a terra mentre il fenicottero mandava un urlo altissimo e volava via verso l’Everest per riprendersi del grave lutto subito. Tutti i combattenti si fermarono per un attimo e Yoda ne approfittò per uccidere lo gnomo. Harry per lo shock passò dal latino all’aramaico antico ma continuò a salvare il mondo magico, la signora Weasley lasciò cadere il cucchiaio e Ron disse: “Oh cielo, mio fratello! Avete per caso un’altra torta?”

Ma in realtà Freddie non era affatto morto, era solo preda di un tremendo esaurimento nervoso unito a lieve schizofrenia e a seri traumi causati dalla maledizione di Malfoy. Si rialzò tremando e corse fra le braccia del suo gemello George che lo condusse in casa e gli fece una tazza di tè.

Tutti erano troppo confusi o preoccupati per il roscio per pensare ad Hermione, che giaceva nel pollaio coperta di piume e stava prendendo seriamente in considerazione l’ipotesi di mettersi a scodellare uova, quando Draco irruppe nella casupola e la sollevò dicendo: “Amore, sei sempre la gallina più bella di tutte! Vieni, torniamo a Hogwarts!”

Mione sospirò e si strinse al corpo del suo eroico eroe uscendo in cortile, dove venne salutata da tutti con grida di giubilo e grandi applausi. Silente e Gandalf si erano appartati da qualche parte, gli Orchi tornarono nella Terra di Mezzo dopo aver stretto la mano a tutti, Wolverine nell’agitazione uccise la Fata Turchina ma nessuno se ne curò perché quella era veramente una scassaminchia con tutte le sue stelle e brillantini e desideri esauditi, e Yoda non sapendo dove andare entrò nell’armadio di Ron e si ritrovò a Narnia dove strinse una salda amicizia con due castori, ma questa è un’altra storia.

Zio Voldy e i Mangiamorte finirono la partita di strip poker e si unirono alla famiglia Weasley per la cena: Voldy mangiò talmente tante salsicce che Bella dovette caricarlo su un carretto per riportarlo a casa, e nessuno parve ricordarsi nemmeno minimamente della battaglia perché erano tutti impegnati ad ascoltare Percy che parlava delle diverse maniere di fabbricare le maniglie dei calderoni.

Draco e Mione tornarono ad Hogwarts, dove tutti li stavano aspettando per fare baldoria fino al mattino. Harry e Ron furono perdonati in quanto pseudo-amici di Hermy e furono riammessi ad Hogwarts, anche se Sevvy li punì costringendoli a lavargli i capelli. Quella sera ci fu una festa memorabile, che non fu rovinata da nessuna tristezza perché nessuno degli studenti era morto (la Cooman aveva perso la testa a causa di una zampata di Percy, ma era talmente svampita che era come se fosse ancora quella di prima). Mione si era cambiata indossando una creazione d’alta moda consistente in un brillante appoggiato sull’ombelico, accompagnata da un paio di scarpe tacco millemila. Lei e Drachetto furono gli assoluti protagonisti della festa e si baciarono per ben 639 minuti consecutivi stabilendo un nuovo record (arrivò anche Barbara D’Urso a dargli una bella medaglia e si commosse per il loro sogno d’amore coronato), poi andarono a trombare allegramente sul materasso ad acqua di Silente e poi finalmente si addormentarono abbracciati.

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Angolo dell’autrice

Oh santi numi, spero che mi perdonerete per essermi fatta aspettare così tanto ma non mi veniva proprio in mente niente D: comunque rileggendo le vostre recensioni mi sono accorta che nessuno ha notato il ruolo di Bellatrix come schiava d’amore di Zio Voldy, LOL. Di nuovo, fatemi sapere cosa pensate!

  
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