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Autore: Ria-chan    31/10/2011    2 recensioni
Volendo spiegarvi il titolo ho deciso di sceglierne uno che fosse complementare al "Rosso e Nero" e mi sono orientata così sul "Blu e Giallo".
Ho tratto i colori dalla maglie di Law e dalla fascia di Kidd poichè volevo rendere l'idea che si parlasse comunque di qualcosa che "appartiene" loro, ovvero le rispettive cirume.
Questa raccolta nasce infatti come appendice alla principale "Le Rouge et le Noir" e raccoglierà varie coppie di personaggi facenti parte della ciurma di Kidd e/o di Law.
Dal momento che non tutti gli scritti saranno su coppie vi farò questa differenza userò la "x" in caso di yaoi/shounen-ai e la "," per indicare la presenza di più personaggi o di personaggi che, tra loro, avranno solo un legame d'amicizia. Vi prego di tener ben presente questa cosa.
Avendo deciso di aprire una nuova raccolta in società con Kymyit, ho deciso di chiudere questa con 6 flashfic.
Spero possano divertirvi e intrattenervi.
1) Pace (PenguinxKiller) - Era rassegnato ormai, liberarsi di Kidd e Trafalgar era pressappoco impossibile. In più, adesso, c’era anche quel pinguino che sembrava non volerglisi staccare di dosso in nessun modo.
2) Ricompensa (PenguinxKiller) - Non ci fece neanche caso a quello sguardo tremendamente perverso che gli disintegrò i vestiti e, semplicemente preso dal suo problema che sembrava risolto, rispose “Stavolta mi hai davvero salvato le chiappe dannato pinguino!”
3) Vice (Law,Bepo) - Continuava a chiedersi per quale assurdo motivo, in quel mondo dove esistevano i frutti del diavolo, e si vedevano le assurdità più..assurde, erano in molti a stupirsi invece del suo vice. E’ un orso. Bianco. E parla. Embè?
5) Capitano (KiddxKiller) - Lo vedeva starsene lì, Killer, seduto sul teschio che adorna la polena, fissando l'infinita distesa oceanica. Sapeva che qualcosa, nel suo animo, era in tempesta.
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Eustass Kidd, Killer, Penguin, Supernova, Trafalgar Law
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Heart's pirates and Kidd's pirates'
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Questa è un pò più lunghetta, mi ci è voluto un pò per arrivare alla conclusione a dire il vero ma, alla fine, posso considerarla completa. La verità è che non mi viene in mente finare migliore e poi, avendo coinvolto anche Casquette, quello che ho scelto mi sembrava forse il finale più adatto.
Nonostante siano presenti anche Casquette e Bepo tendo a considerarla comunque una PenguinxKiller :D
Beh buona lettura!


PAROLE: 622


Questo era strano, davvero strano.
Tutte le volte che voleva mandarlo a chiamare, Kidd, quando era sul sottomarino dei pirati Heart, bloccato lì a “causa” di Trafalgar, gli veniva inviato quel dannatissimo pinguino “messaggero”.
Stavolta no.
“E tu?  Da dove sbuchi poppante?”
“Senti un po’…. Princ--peszza mascherata a chi dai del pooooooppppppp-nte?”
“Ah??”
No. Poteva accettare le provocazioni e le demenze di quello stramaledetto pinguino solo perché…solo perché beh, in un modo o in un altro, alla fine riusciva pure a farsi perdonare, ma da quel bamboccio…proprio no!
“Senti un po’ tu, sottospecie di nano con gli occhiali da sole, prova a ripetere e giuro che me ne fotto che sei degli Heart e ti faccio a pezzi”
“Prooooooomnvascii” e biascicando qualcosa di simile Casquette gli si era buttato al collo iniziando a ridere come un matto e gettando la testa all’indietro.
Così facendo, la coppola che era solito portare, era rovinata a terra e, a causa dello sfregamento sulla spalla di Killer, gli occhiali si erano spostati dal volto per poi cadere a loro volta a terra.
Dopo aver lottato non poco per riuscire a staccarselo di dosso, era rimasto paralizzato davanti a quel volto che vedeva per la prima volta e, forse forse, poteva accettare perfino che lo chiamasse principessa…quel ragazzino.
Il biondino nel frattempo, mentre Killer ancora era imbambolato e inebetito, a fissare quel volto infantile dai tratti dolci, le gote arrossate e gli occhioni umidi, si era rigettato nuovamente al suo collo prendendo ora a baciare il casco preso dall’euforia.
Poco ci mancò che Killer non se lo sbottonasse quel casco, e approfittasse del ragazzo palesemente ubriaco, se non…fosse giunto proprio in quel momento il dannato pinguino, accompagnato da Bepo.
“Cas-chan! Cas-chaaaaaaaaaaaaan!Dove sei???”
“Ohhh ma guarda, Kira-chan ti ha trovato”
Si fermò davanti a loro, osservando il biondino che ancora si strusciava sul suo “giocattolo preferito” e limitandosi a sorridere.
Killer dovette gelarsi alla vista di quello che era tutto, furche un sorriso amichevole, più che altro sapeva proprio di minaccia e, difatti, non mosse più un muscolo.
“Devi scusarlo Kira-chan, quando beve un po’ fa sempre così e poi….a me tocca tenerlo a bada” e da sotto il cappello un luccichio sinistro illumino l’occhio scoperto
“E’ il caso che lo porti subito in camera”
“Eh?” a quelle parole Killer si irrigidì maggiormente
“Cabina Kira-chan, sai quella dove…ti ospito la sera? Beh, è anche di Casquette. Lo porto lì e…gli faccio passare la sbornia.”
Doveva ringraziarlo davvero, quel dannato casco, sinceramente ritenuto inutile da tutti, in quell’occasione invece gli stava davvero salvando la reputazione. Se Penguin avesse viso la sua faccia, un misto di incazzatura unita a stupore e gelosia, beh, se la sarebbe risa davvero di gusto.
Ma si sa, uno che fa il massacratore sulla nave di un “mezzo travestito” , al quale fa anche da balia e si ritrova circondato da dottori autoproclamatisi e orsi parlanti, certo non può essere un uomo fortunato.
Quel “clack” aveva appena segnato la sua condanna e, se quel dannatissimo Casquette non fosse stato così attraente in quel momento, gli avrebbe decisamente piantato una lama nello stomaco.
Caduta la maschera, il solo pensiero che Penguin avrebbe colto, con un solo sguardo, la sua vergognosa gelosia, lo fece arrossire tremendamente. E, ovviamente, questo non sfuggì affatto agli occhi attenti del pinguino.
“Bepo senti”
“mmh?”
“porta Casquette in cabina. Qui….ho un altro paziente ubriaco da tenere d’occhio.”
“ma..” aveva fatto per ribattere Bepo “non mi sembra ubriaco”
“come, non vedi le guance arrossate e il respiro affannato? È proprio una bella sbronza Bepo! Te lo dice un medico!”
Non del tutto convinto Bepo si avviò trascinando il biondino sulle spalle che non ne voleva sapere di smetterla di dimenarsi e, quando si furono allontanati abbastanza
“Allora KI RA CHA N…andiamo a farti passare la sbornia” ed attirandolo a sé, le labbra a sfiorare il collo
“che ne dici?”
   
 
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