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Autore: millyray    07/11/2011    5 recensioni
Ariel Martinez arriva ad Hogwarts per frequentare il quarto anno. Ma sembra nascondere un segreto, oltre al fatto che deve aiutare Harry Potter a sconfiggere il Signore Oscuro. Chi è in realtà? Da dove viene? Chi è la sua famiglia? (Storia ispirata a Came back to the hell di Ino Chan).
Genere: Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Yaoi | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Da V libro alternativo
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CAPITOLO OTTO

Ariel si sentiva piuttosto stanca, quella sera; le lezioni erano dure e c’erano un sacco di compiti da fare, in più le punizioni con la Umbridge le facevano venire una crisi isterica coi fiocchi che si sarebbe volentieri messa a spaccare tutto.

Così decise di saltare la cena, decidendo di fare un salto nelle cucine più tardi, e si diresse verso la Torre di Astronomia, che era sempre stato il suo luogo preferito del castello; ci andava quando aveva bisogno di stare un po’ da sola, cosa che però non le era capitato spesso nella sua vita. Solo in quel periodo forse.

Qualcuno però l’aveva già preceduta; trovò Harry seduto in un angolo, con un ginocchio piegato e l’altra gamba distesa, lo sguardo fisso al cielo pieno di stelle luminose, unici elementi che illuminavano l’ambiente, insieme a una pallida luna.

“Ciao, scusa, non credevo ci fosse qualcuno”. Disse lei non appena gli si fu avvicinata. Effettivamente si era sorpresa nel trovarlo lì.

“No, tranquilla. Avevo solo bisogno di stare un po’ da solo”. Le rispose lui con un sorriso che di allegro non aveva proprio niente.

“Ah, ok. Beh, allora ti lascio da solo…”.

“No, resta. Tu non mi dai fastidio”. La fermò lui con uno strano luccichio che all’improvviso gli illuminò gli occhi.

Lei, allora si sedette in un altro angolo non molto lontano da lui.

“Gli altri ti danno fastidio?” gli chiese Ariel allora per spezzare il silenzio che si era venuto a creare. E lei odiava i silenzi, specialmente quelli tesi e malinconici. Oppure quelli che segnavano l’arrivo di un uragano.

“No, cioè… a volte ho solo bisogno di isolarmi un po’, per riflettere per conto mio. Non so se mi capisci, ma quando la gente ti guarda come se fossi un pazzo che inventa storie per attirare l’attenzione, beh… preferiresti sparire dalla faccia della Terra”.

“Si, beh, posso capirti. Non credo tu abbia mai voluto tutto questo”.

“Infatti. Peccato che non tutti la pensano così. Io… io vorrei solo avere una vita normale”. Si sentiva che c’era dolore, tristezza e anche rabbia nella sua voce.

Ariel semplicemente tirò un sospiro piuttosto pesante; non era mai stata brava con le parole di consolazione, cioè, poteva scriverle in una canzone, ma dirle così, semplicemente solo con la voce non le sembrava la stessa cosa, anzi, le sembravano solo parole sprecate, non rendevano niente. La melodia dice tutto.

“Ti manca?” le chiese ad un tratto Harry senza spostare gli occhi dal cielo. “Tuo padre, ti manca?”

“Da morire”.

“Ma quand’è che è morto, se posso chiedertelo?”

“Poco prima di Natale”.

“Oh”. Harry proprio non se l’aspettava quella risposta, non credeva fosse passato così poco tempo, sebbene però la sofferenza che provava ancora Ariel avrebbe dovuto farglielo capire. Provò il forte desiderio di abbracciarla e consolarla, ma non gli sembrava il caso.

“Sai, in fondo siamo nella stessa barca”. commentò ad un tratto lei. “Mio padre è stato assassinato da un Mangiamorte e beh, i tuoi sono stati uccisi da Voldemort perché erano stati traditi da un altro Mangiamorte. Immagino che anche tu ne senta la mancanza”.

“Sì, ma penso sia comunque diverso. Penso che la tua situazione sia peggiore perché tu hai perso tuo padre adesso, hai già molti ricordi di lui e quindi ti fanno soffrire perché sai che i momenti belli che hai passato con lui non li potrai mai più rivivere. Io invece, beh, non li ho nemmeno conosciuti e non ho ricordi di loro quindi ci sto meno male. Non fraintendermi, vorrei con tutto il cuore che ora fossero qui con me, però ormai mi sono rassegnato”.

Ariel avrebbe tanto voluto dirgli che non era così, confessargli il suo segreto, specialmente quello che riguardava lui ma… cazzo, non poteva e Merlino solo sapeva quanto avrebbe voluto.

“Ok, non sono stato di grande consolazione”. Concluse Harry alla fine, con un sorriso rassegnato che venne ricambiato dalla ragazza.

“Tranquillo, tanto il dolore prima o poi si affievolisce…”.

“… anche se non passa mai via del tutto”.

Dopo un altro paio di minuti di silenzio, Ariel sbottò.

“Se proprio senti tanto la loro mancanza, puoi usare la fantasia. Immagina che loro ci siano, immagina di parlarci, immagina che ci siano in ogni momento”.

Harry assunse un’aria un po’ dubbiosa e riflessiva, ma non disse niente. Poi però le chiese.

“Tu ce l’hai un fratello o una sorella?”.

“Sì, un gemello e un altro che ha un anno più di me”.

All’improvviso le venne in mente una domanda che forse poteva sembrare un po’ assurda, ma era una domanda che voleva porgli per… beh, interesse personale.

“Ma se tu avessi una sorella, come vorresti che si chiamasse?”

“Jolie”. Rispose il ragazzo. “Mi piace il nome Jolie”.

Ariel inevitabilmente sorrise, cercando di non farsi vedere. E le venne in mente una delle sue migliori amiche.

Beh, quando le cose andavano male, dopo dovevano per forza migliorare.

O no?

 

Si era conclusa un’altra riunione dell’Esercito di Silente e gli unici a essere rimasti ancora nella Stanza delle Necessità erano Harry, Ron, Hermione e Ariel, per rimettere in ordine e discutere di quanto avevano fatto.

Ad un certo punto, il Bambino Sopravvissuto si avvicinò all’amica bionda e, passandosi una mano tra i capelli, le chiese:

“Ti va se… se sabato prossimo andiamo a Hogsmeade, solo io e te?”

Ariel rimase un attimo interdetta; beh, era quello che aveva desiderato per un bel po’ di tempo. Ma la sua ragione le diceva di dire di no, era meglio di no perché sapeva come sarebbe finita. Però il suo cuore le diceva il contrario e suo padre le diceva sempre di seguire il cuore.

“Sì”.

Harry le sorrise e questa volta era un sorriso vero, un sorriso felice. “Va bene, allora”.

“Ma guarda che è San Valentino sabato prossimo”. Gli ricordò lei.

“Sì, lo so. Ok, ci vediamo”. E dicendole questo, la salutò, uscendo dalla Stanza con gli amici.

“Allora, ha accettato?” gli chiese Hermione.

L’amico annuì con un sorriso.

Ariel era rimasta nella Stanza completamente sola; stava tormentando un cuscino con le dita, lo sguardo fisso e assorto.

Non era stata proprio una buona idea, era andata contro le regole. Ma che cavolo! Quando mai lei aveva seguito le regole?!

ANGOLO AUTRICE

Mi sa tanto che ci ha letto la fic di Ino chan ha iniziato a capirci qualcosa. *mostra un sorriso a trentadue denti*.

Ma il dubbio su di chi sia figlia Ariel ancora rimane. Ho visto che, dopo la mia spettacolare uscita di scena della volta scorsa, molti di voi hanno iniziato a pensare a Regulus. Devo dire che l’idea mi alletta ma… chissà.

Ormai dovreste aver capito che io sono una che il mistero non lo toglie mai ma piuttosto continua a infittirlo sempre di più.

Ebbene, finalmente sembra che Ariel e Harry si stiano per mettere insieme. Ho notato anche che c’è una leggera disputa fra voi lettori su questa coppia, c’è chi è contento che stiano insieme e chi invece considera sacra la coppia Harry/Ginny. A me personalmente piace quest’ultima coppia però non trovo niente di male neanche nell’altra.

Adesso voi direte: ma sei tu l’autrice, devi deciderti una buona volta.

La risposta ragazzi miei è: continuate a leggere. Perché io ho già decisoJ *sguardo fiero*.

INO CHAN: ehilà!! Finalmente ti risento. Effettivamente avevo iniziato a preoccuparmi e già avevo pensato di chiamare la CIA, l’FBI e pure il detective Conan. xD sono contenta che ti piaccia l’andamento della storia perché per ora mi sembra un po’ monotona. Comunque io adoro descrivere i miei personaggi originali, secondo me è una cosa bellissima così si può sapere se piace anche agli altri e inoltre credo che il personaggio originale rispecchi un po’ noi stessi. Per quanto riguarda la coppia Harry/Ariel, come ho già detto sopra, io Harry lo vedo bene anche insieme ad altre però non odio mica la copia Harry/Ginny, semplicemente non la considero sacra come certe altre (ad esempio Lily/James o Remus/Tonks). Ma vedrai, vedrai. Ti dico solo di non preoccuparti. Ariel figlia di Regulus? Beh, effettivamente sarebbe un colpo di genio e devo dire che l’idea mi piace ma, beh… come dire… *si tappa la bocca per non far uscire nulla di più*. Spero di leggere un’altra tua recensione che mi fa sempre piacere.

P.S. sai che hai veramente un bellissimo senso dell’umorismo? Adoro le persone che sanno scherzare, anche a proprio scapito. J

FEDE15498: eheheh *sorride malvagia* è proprio ciò che adoro, far venire dei seri dubbi ai miei lettori e poi svelarli lasciando tutti quanti spiazzati. Comunque, Ginny non se l’è presa, ed è meglio così effettivamente. Anche io odio quando un’amicizia finisce per colpa di un ragazzo, mi sembra una cosa così stupida. Spero di risentirti. Un bacio, Milly.

STEFANMN: sì, è vero che io adoro Sirius però c’è anche un altro Black che mi piace molto. E non serve mica che tu stia dalla parte della coppia Harry/Ginny o Harry/Ariel solo perché ci sto io, tu scegli pure quella che vuoi. Io sinceramente non “tifo” per nessuna delle due, Harry lo vede bene anche insieme ad altre. Dipende da come mi gira. Ma devi continuare a leggere se vuoi scoprire l’arcanoJ

PUFFOLA_LILY: eh sì, Harry e Ariel si piaccionoJ però un po’ mi dispiace che la coppia Harry/Ginny non ti piace, ma vabbè dai. E speriamo di scoprire presto anche di chi è figlia questa povera ragazza. *sospira scuotendo la testa*.

LULI EVANS POTTER: Ariel è figlia di Regulus o di Sirius? Questo è il problema. Ammetto che quando stavo leggendo la tua recensione avevo proprio un ghigno di pura soddisfazione stampato in volto. Ma sai come siamo noi scrittori… muahahaha. Ok, basta se no qua mi sa che mi strozzi. Spero di risentirti, un bacio.

  
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