CAPITOLO
OTTO
Ariel
si sentiva piuttosto stanca, quella sera; le
lezioni erano dure e c’erano un sacco di compiti da fare, in
più le punizioni
con la Umbridge le facevano venire una crisi isterica coi fiocchi che
si
sarebbe volentieri messa a spaccare tutto.
Così
decise di saltare la cena, decidendo di fare un
salto nelle cucine più tardi, e si diresse verso la Torre di
Astronomia, che
era sempre stato il suo luogo preferito del castello; ci andava quando
aveva
bisogno di stare un po’ da sola, cosa che però non
le era capitato spesso nella
sua vita. Solo in quel periodo forse.
Qualcuno
però l’aveva già preceduta;
trovò Harry
seduto in un angolo, con un ginocchio piegato e l’altra gamba
distesa, lo
sguardo fisso al cielo pieno di stelle luminose, unici elementi che
illuminavano l’ambiente, insieme a una pallida luna.
“Ciao,
scusa, non credevo ci fosse qualcuno”. Disse
lei non appena gli si fu avvicinata. Effettivamente si era sorpresa nel
trovarlo lì.
“No,
tranquilla. Avevo solo bisogno di stare un po’
da solo”. Le rispose lui con un sorriso che di allegro non
aveva proprio
niente.
“Ah,
ok. Beh, allora ti lascio da solo…”.
“No,
resta. Tu non mi dai fastidio”. La fermò lui
con uno strano luccichio che all’improvviso gli
illuminò gli occhi.
Lei,
allora si sedette in un altro angolo non molto
lontano da lui.
“Gli
altri ti danno fastidio?” gli chiese Ariel
allora per spezzare il silenzio che si era venuto a creare. E lei
odiava i
silenzi, specialmente quelli tesi e malinconici. Oppure quelli che
segnavano
l’arrivo di un uragano.
“No,
cioè… a volte ho solo bisogno di isolarmi un
po’, per riflettere per conto mio. Non so se mi capisci, ma
quando la gente ti
guarda come se fossi un pazzo che inventa storie per attirare
l’attenzione,
beh… preferiresti sparire dalla faccia della
Terra”.
“Si,
beh, posso capirti. Non credo tu abbia mai
voluto tutto questo”.
“Infatti.
Peccato che non tutti la pensano così. Io…
io vorrei solo avere una vita normale”. Si sentiva che
c’era dolore, tristezza
e anche rabbia nella sua voce.
Ariel
semplicemente tirò un sospiro piuttosto
pesante; non era mai stata brava con le parole di consolazione,
cioè, poteva
scriverle in una canzone, ma dirle così, semplicemente solo
con la voce non le
sembrava la stessa cosa, anzi, le sembravano solo parole sprecate, non
rendevano niente. La melodia dice tutto.
“Ti
manca?” le chiese ad un tratto Harry senza
spostare gli occhi dal cielo. “Tuo padre, ti manca?”
“Da
morire”.
“Ma
quand’è che è morto, se posso
chiedertelo?”
“Poco
prima di Natale”.
“Oh”.
Harry proprio non se l’aspettava quella
risposta, non credeva fosse passato così poco tempo, sebbene
però la sofferenza
che provava ancora Ariel avrebbe dovuto farglielo capire.
Provò il forte
desiderio di abbracciarla e consolarla, ma non gli sembrava il caso.
“Sai,
in fondo siamo nella stessa barca”. commentò
ad un tratto lei. “Mio padre è stato assassinato
da un Mangiamorte e beh, i
tuoi sono stati uccisi da Voldemort perché erano stati
traditi da un altro
Mangiamorte. Immagino che anche tu ne senta la mancanza”.
“Sì,
ma penso sia comunque diverso. Penso che la tua
situazione sia peggiore perché tu hai perso tuo padre
adesso, hai già molti
ricordi di lui e quindi ti fanno soffrire perché sai che i
momenti belli che
hai passato con lui non li potrai mai più rivivere. Io
invece, beh, non li ho
nemmeno conosciuti e non ho ricordi di loro quindi ci sto meno male.
Non
fraintendermi, vorrei con tutto il cuore che ora fossero qui con me,
però ormai
mi sono rassegnato”.
Ariel
avrebbe tanto voluto dirgli che non era così,
confessargli il suo segreto, specialmente quello che riguardava lui
ma… cazzo,
non poteva e Merlino solo sapeva quanto avrebbe voluto.
“Ok,
non sono stato di grande consolazione”.
Concluse Harry alla fine, con un sorriso rassegnato che venne
ricambiato dalla
ragazza.
“Tranquillo,
tanto il dolore prima o poi si
affievolisce…”.
“…
anche se non passa mai via del tutto”.
Dopo
un altro paio di minuti di silenzio, Ariel
sbottò.
“Se
proprio senti tanto la loro mancanza, puoi usare
la fantasia. Immagina che loro ci siano, immagina di parlarci, immagina
che ci
siano in ogni momento”.
Harry
assunse un’aria un po’ dubbiosa e riflessiva,
ma non disse niente. Poi però le chiese.
“Tu
ce l’hai un fratello o una sorella?”.
“Sì,
un gemello e un altro che ha un anno più di
me”.
All’improvviso
le venne in mente una domanda che
forse poteva sembrare un po’ assurda, ma era una domanda che
voleva porgli per…
beh, interesse personale.
“Ma
se tu avessi una sorella, come vorresti che si
chiamasse?”
“Jolie”.
Rispose il ragazzo. “Mi piace il nome
Jolie”.
Ariel
inevitabilmente sorrise, cercando di non farsi
vedere. E le venne in mente una delle sue migliori amiche.
Beh,
quando le cose andavano male, dopo dovevano per
forza migliorare.
O
no?
Si
era conclusa un’altra riunione dell’Esercito di
Silente e gli unici a essere rimasti ancora nella Stanza delle
Necessità erano
Harry, Ron, Hermione e Ariel, per rimettere in ordine e discutere di
quanto
avevano fatto.
Ad
un certo punto, il Bambino Sopravvissuto si
avvicinò all’amica bionda e, passandosi una mano
tra i capelli, le chiese:
“Ti
va se… se sabato prossimo andiamo a Hogsmeade,
solo io e te?”
Ariel
rimase un attimo interdetta; beh, era quello
che aveva desiderato per un bel po’ di tempo. Ma la sua
ragione le diceva di
dire di no, era meglio di no perché sapeva come sarebbe
finita. Però il suo
cuore le diceva il contrario e suo padre le diceva sempre di seguire il
cuore.
“Sì”.
Harry
le sorrise e questa volta era un sorriso vero,
un sorriso felice. “Va bene, allora”.
“Ma
guarda che è San Valentino sabato prossimo”. Gli
ricordò lei.
“Sì,
lo so. Ok, ci vediamo”. E dicendole questo, la
salutò, uscendo dalla Stanza con gli amici.
“Allora,
ha accettato?” gli chiese Hermione.
L’amico
annuì con un sorriso.
Ariel
era rimasta nella Stanza completamente sola;
stava tormentando un cuscino con le dita, lo sguardo fisso e assorto.
Non
era stata proprio
una buona idea, era andata contro le regole. Ma che cavolo! Quando mai
lei
aveva seguito le regole?!
ANGOLO
AUTRICE
Mi
sa tanto che ci ha letto la fic di Ino chan ha
iniziato a capirci qualcosa. *mostra un sorriso a trentadue denti*.
Ma
il dubbio su di chi sia figlia Ariel ancora rimane. Ho
visto che, dopo la mia spettacolare uscita di scena della volta scorsa,
molti
di voi hanno iniziato a pensare a Regulus. Devo dire che
l’idea mi alletta ma…
chissà.
Ormai
dovreste aver capito che io sono una che il mistero
non lo toglie mai ma piuttosto continua a infittirlo sempre di
più.
Ebbene,
finalmente sembra che Ariel e Harry si stiano per
mettere insieme. Ho notato anche che c’è una
leggera disputa fra voi lettori su
questa coppia, c’è chi è contento che
stiano insieme e chi invece considera
sacra la coppia Harry/Ginny. A me personalmente piace
quest’ultima coppia però
non trovo niente di male neanche nell’altra.
Adesso
voi direte: ma sei tu l’autrice, devi deciderti
una buona volta.
La
risposta ragazzi miei è: continuate a leggere.
Perché
io ho già decisoJ
*sguardo
fiero*.
INO
CHAN: ehilà!! Finalmente ti risento. Effettivamente avevo
iniziato a preoccuparmi e già avevo pensato di chiamare la
CIA, l’FBI e pure il
detective Conan. xD sono contenta che ti piaccia l’andamento
della storia perché
per ora mi sembra un po’ monotona. Comunque io adoro
descrivere i miei
personaggi originali, secondo me è una cosa bellissima
così si può sapere se
piace anche agli altri e inoltre credo che il personaggio originale
rispecchi
un po’ noi stessi. Per quanto riguarda la coppia Harry/Ariel,
come ho già detto
sopra, io Harry lo vedo bene anche insieme ad altre però non
odio mica la copia
Harry/Ginny, semplicemente non la considero sacra come certe altre (ad
esempio
Lily/James o Remus/Tonks). Ma vedrai, vedrai. Ti dico solo di non
preoccuparti.
Ariel figlia di Regulus? Beh, effettivamente sarebbe un colpo di genio
e devo
dire che l’idea mi piace ma, beh… come
dire… *si tappa la bocca per non far
uscire nulla di più*. Spero di leggere un’altra
tua recensione che mi fa sempre
piacere.
P.S.
sai che hai veramente un bellissimo senso dell’umorismo?
Adoro le persone che sanno scherzare, anche a proprio scapito. J
FEDE15498:
eheheh *sorride malvagia* è proprio ciò che
adoro, far venire dei seri dubbi ai miei lettori e poi svelarli
lasciando tutti
quanti spiazzati. Comunque, Ginny non se l’è
presa, ed è meglio così
effettivamente. Anche io odio quando un’amicizia finisce per
colpa di un
ragazzo, mi sembra una cosa così stupida. Spero di
risentirti. Un bacio, Milly.
STEFANMN:
sì, è vero che io adoro Sirius però
c’è anche
un altro Black che mi piace molto. E non serve mica che tu stia dalla
parte
della coppia Harry/Ginny o Harry/Ariel solo perché ci sto
io, tu scegli pure
quella che vuoi. Io sinceramente non “tifo” per
nessuna delle due, Harry lo
vede bene anche insieme ad altre. Dipende da come mi gira. Ma devi
continuare a
leggere se vuoi scoprire l’arcanoJ
PUFFOLA_LILY:
eh sì, Harry e Ariel si piaccionoJ
però un po’ mi dispiace che
la coppia Harry/Ginny non ti piace, ma vabbè dai. E speriamo
di scoprire presto
anche di chi è figlia questa povera ragazza. *sospira
scuotendo la testa*.
LULI
EVANS POTTER: Ariel è figlia di Regulus o di Sirius?
Questo è il problema. Ammetto che quando stavo leggendo la
tua recensione avevo
proprio un ghigno di pura soddisfazione stampato in volto. Ma sai come
siamo
noi scrittori… muahahaha. Ok, basta se no qua mi sa che mi
strozzi. Spero di
risentirti, un bacio.