Un mostro speciale.

 

Te ne stai andando, Lily.
Siamo qui, a King's Cross, contro la mia volontà, e mamma e papà pensano solo a te e alla tua stupida scuola di fanatici.
Ti sto perdendo, Lily.
Sai, in fondo vorrei essere al tuo posto.
Sei sempre stata più carina di me con i tuoi capelli rossi e con i tuoi occhi verde chiaro.
Sei sempre stata più socievole di me.
E sei sempre stata più fortunata di me.
Tu sei speciale. Sei magica. E io sono solo una normale ragazzina che non ha niente di particolare.
E ti odio, per questo.
Sei così felice, oggi, e me la sbatti in faccia, questa felicità, sapendo quanto mi sarebbe piaciuto essere te.
E quel Piton ti guarda come se fossi una dea.
E quel sorriso che mi rivolgi, sorriso che si rivolge solo ad una sorella, sembra sia un sorriso di scherno. Un sorriso che sembra urlare “Io sono speciale, e tu?”, seguito da una risata derisoria.
E il tuo essere speciale - e il fatto che me lo sbatti addosso - ti rende un mostro.
-Sei un mostro! –
Ti vedo attraversare un muro e, invano, aspetto di vederti uscire e urlare “Stavo scherzando”, ma niente accade se non che un altro ragazzino attraversa la stessa barriera.
Te ne sei andata.
Ti ho persa, Lily, e il sedile vuoto accanto a me ne è la prova.