Ciao a tutti!
Allora! Scusate il ritardo, dovevo aggiungere altre storie in
cantiere, quindi…ecco, niente, eccomi qui!
Tocca al nostro Frank fare il discorso! Che dire, spero
vi piaccia!
Baci!
Capitolo 2
La camera dei
Malandrini, dalla notte dei tempi, era sempre stata in disordine.
Non si
cambiava, punto. C’era di TUTTO in quella stanza, dai
calzini con le renne ( James avrebbe potuto uccidere, per quei calzini) a
pozioni in fermentazione, spesso e volentieri non proprio legali.
Ma quel
giorno…quel preciso giorno, tutto era stato ammucchiato sui letti o lievitava fuori dalla finestra, quindi la camera aveva una vaga e
sfocata parvenza di normalità.
La scrivania
(la famosa, intoccabile scrivania) era stata messa al centro della stanza, allo stupore di
Frank. Lui neanche aveva creduto che ci
fosse un centro nella stanza.
James si era
messo dietro la scrivania, con un blocco per gli appunti per farci i disegnini,
e sfoggiava la sua faccia da giudice implacabile delle grandi occasioni.
I quattro
combattenti erano seduti due per lato della scrivania, e al
centro (dove, ricordiamo, si vedeva il
pavimento) c’era un piccolo carrello con sopra due bicchieri da
champagne.
- Frank
Paciock – disse solennemente James. Il ragazzo si alzò lentamente, raggiungendo
il centro della stanza. Sirius, Remus e Peter ascoltavano con attenzione.
Frank tossì
leggermente e prese un bicchiere in mano, e poi sorrise.
- Questo
giorno è un miracolo. E’ la prova che Merlino esiste!
James e Lily…E dire che prima non si sopportavano…o
meglio, lei non sopportava lui, poi si è innamorata e…-
- Taglia. –
berciò Sirius, appoggiato su un palmo. James lo zittì con un gesto.
- Zitto,
cane, è la parte in cui si è innamorata di me! –
- Ma sta lavorando di FANTASIA! – esclamò Remus. Dall’occhiata che gli lanciò James, il ragazzo pensò subito che in fondo avrebbe
anche potuto tacere.
- Stai
dicendo quindi che il mio matrimonio è una favola? –
- Se voi non
te lo dico allora…-
James si girò
verso Frank, che ricominciò nervosamente a parlare
- Ed è per questo che lo ringrazio, non solo per questo
splendido matrimonio e per il loro amore, ma anche per avermi nominato suo
testimone…- e aggiunse a denti stretti e socchiudendo gli occhi, fissando James
- …visto che IO sono il ragazzo della migliore amica della sposa, e non alla
sposa non piacerebbe sapere ciò che so io…vero? –
James
impallidì e sorrise nervosamente, allentandosi il colletto.
- OBIEZIONE,
STA MINACCIANDO IL GIUDICE! – urlò Sirius balzando in piedi.
Frank ghignò
e si volto verso James, con uno sguardo divertito.
- Sto
minacciando il Giudice, signor Giudice? - e con le labbra mimò
“Lily”.
James deglutì
e scosse la testa.
- Io non ho un testimone di prova, ho un’arpia! – sussurrò, e poi, a
voce alta - Il
signor Paciock mi ha solo…-
- Minacciato.
– Remus incrociò le braccia e guardò male il compagno di Casa, che sorrise un
po’ nervosamente. Una camera piena di Malandrini non era un buon posto per fare
‘arrogante.
- Io stavo
per dire avvertito con calma di ciò che
mi sarebbe accaduto se avessi scelto qualcun altro, ma anche la tua va bene. – rispose James, ghignando.
Frank si rese
conto in quel momento. Cominciò completamente a capire che c’erano tre
Malandrini che lo guardavano molto male, e un quarto che se la rideva.
Cominciava a capire che lui non aveva alcun potere su James. Semplicemente
perché James avrebbe fatto in modo di renderlo muto.
- S-Sapete?
Sento che mi manca molto Alice…io vado, eh? A domani! –
Sirius e
Remus ghignarono, mentre Peter se la rideva.
- Vedi? La vittoria
è in mano ai Malandrini, chiunque sia di noi. Non ci batte nessuno!- Sirius era molto vicino allo scodinzolare.
James
sorrise, appoggiandosi allo schienale della sedia col tutto il peso.
- Non saprei, il suo discorso era davvero convincente…-
- CERVIDE,
STA ZITTO! –
Finito!
Beh, spero che vi sia piaciuto!
Il prossimo discorso sarà quello di
Peter…e prima che facciate quelle facce…vi ho mai deluso?
Vedrete!
Baci!
dram