Liz:
Non avrei mai pensato che una
missione in Giappone, potesse cambiare la mia vita, fino a quel punto.
Eravamo
sul punto di diventare Death Scythe, sia io che Patty, finalmente il
nostro
sogno stava per avverarsi. Le due streghe che ci era stato ordinato di
uccidere, non erano molto potenti, a detta del padre di Kid, ma la
prudenza non
era mai troppa, così decidemmo di procedere con cautela
nell’affrontare la
missione, dato che con noi c’erano anche le gemelle e Crona.
Quest’ultima
pareva molto felice, poiché la vicinanza di Kid, la
rassicurava molto e
l’aiutava a non pensare alle seguaci di sua e zia e di sua
madre, che la
cercavano, per poterla poi convincere ad unirsi a loro nella lotta
contro la DWMA.
Ovviamente noi ignoravamo che un gruppo di streghe terrorizzasse a
morte Steno
e le sue compagne, quelle erano le appartenenti al clan di Lady
Duprè, a cui a nostra
insaputa apparteneva anche la nostra Maka, sotto mentite spoglie.
Nemmeno Kid
lo aveva capito, eppure era arrivato molto vicino alla
verità, ma Shinigami,
fornitegli le prove, fittizie, del non coinvolgimento di Maka, con
quella
faccenda, lo convinse a lasciar perdere le sue teorie strambe ed a
pensare ad
un modo per proteggere Crona.
Il
mio meister aveva la sua
ragazza, Patty, aveva le sue giraffe, ma a me cosa restava? Nulla, se
non la
mia sorellina, ma di certo non poteva bastarmi. Desideravo anche io
poter
piacere ad un ragazzo, non solo per il mio aspetto e la mia somiglianza
con Patty,
ma per la mia personalità, invece sembrava che il destino si
fosse deciso a
condannarmi ad una solitudine lunga tutta la vita. Ero stata
innamorata, avevo
condiviso emozioni uniche con i ragazzi più dolci e carini
della scuola, ma
nessuno era mai stato realmente innamorato di me. Tutti avevano secondi
fini,
chi arrivare alla mia sorellina, che avrei dovuto proteggere sempre,
chi a Kid
e chi addirittura a Shinigami. È disarmante constatare che
il tuo valore può
essere espresso solo in battaglia e per di più solo in
presenza di Patty,
perché quel cretino di Kid fissato colla simmetria
com’era, non si sarebbe mai
potuto permettere di combattere con una sola di noi, in quanto non
sarebbe
stato simmetrico.
Almeno
la compagnia di Patty e
delle gemelle, era un toccasana per me, persino Crona si era accorta
che
qualcosa in me non andava, solo Kid non se ne era accorto, preso dalla
sua smania
di dimostrare di essere degno dell’amato padre. Un
po’ lo invidiavo, lui un
padre e una madre li aveva avuti, io e Patty no, poiché ci
abbandonarono bambine
sulla strada, che lasciammo dopo essere diventate ragazze. Donne lo diventammo con
Kid, che ci aveva
accolte in casa sua come delle sorelle, diventando così una
grande famiglia. Ad
essa poi si unì Crona.
Noi
eravamo come una famiglia,
unita nel bene e nel male, solo che in quel periodo ognuno di noi stava
affrontando un periodo di transizione, solo mia sorella continuava ad
essere
sempre uguale, poiché lei sapeva già quale fosse
la sua strada. Il suo più
grande desiderio era quello di poter restare al mio fianco e cercare
una
giraffa simmetrica per Kid, questo era decisamente impossibile. Patty
non ci
badava e continuava ad essere la solita bimba spensierata, delirando su
giraffe
fantasma e sul voler trasferirsi in Africa, per vivere in mezzo ai suoi
animali
preferiti e studiarli e forse addirittura sposarne una.
Kid
ogni volta che mia sorella
concludeva i suoi deliri, lui dava inizio ai suoi sulla mancanza di
senso di
ciò che diceva e sull’assenza di simmetria nel
mondo, a cui doveva
assolutamente porre rimedio. Un giorno anche lei sarebbe cresciuta, ma
il tempo
non le mancava, infondo non era sbagliato che si riprendesse il tempo
che le
era stato sottratto da piccola.
Per
quanto mi riguardava ero sempre
più insoddisfatta della mia vita, fare la Death Scythe non
mi bastava più,
volevo crescere anche io, perché così non potevo
andare avanti, mentendo persino
alla mia sorellina e alla mia migliore amica, Tsubaki, che dopo tanta
fatica
era riuscita a trovare la felicità con Black*Star. Lo
stellino finalmente si
era deciso a diventare adulto. Toccava solo a me ed a Patty crescere,
ma quest’ultima
decisamente non ne aveva la benché minima intenzione, anzi
voleva assolutamente
rendermi felice, perché solo così si sarebbe
sentita realizzata.
Negli
ultimi tempi avevo
addirittura pensato di lasciare per un po’ Patty e Kid da
soli, per girare il
mondo da sola. Volevo imparare a cavarmela da sola, ma soprattutto
vivere per
un po’ in modo normale, come una normale ventiquattrenne
single, con una
passione sfrenata per la moda. Nel poco tempo libero mi divertivo a
disegnare
abiti, che poi realizzavo, anche se avrei tanto desiderato diventare
una
modella da ragazzina, ma da adulta le mie priorità erano
cambiate. Da un lato
desideravo poter affermare la mia indipendenza, ma dall’altro
non volevo
lasciare Patty da sola.
Quella
missione in Giappone,
decisamente mi aiutò a capire che dovevo farmi assolutamente
un esame di
coscienza per capire quali davvero fossero le mie priorità.
In quell’occasione,
una mattina, Kid ci diede una mattinata libera, poiché
desiderava visitare
Tokyo con la sua ragazza, la quale aveva sempre desiderato visitare un
bel
posto col suo innamorato. Quei due un po’ di pace se la
meritavano. Le sorelle
avevano deciso di restare in albergo con Patty, per giocare a Majong,
mentre io
optai per un po’ di sano shopping. Mentre giravo per le
strade, mi soffermai ad
osservare le persone attorno a me ed il loro stile di vita,
così frenetico, ma
allo stesso tempo ordinato, così diverso da quello dei
Newyorchesi, ma
soprattutto dal mio.
Fu una mattinata piacevole, tranne quando mi persi per il centro cittadino, mentre andavo alla ricerca di un negozio carino, che avevo scoperto leggendo una rivista. La boutique in questione era molto graziosa e produceva abiti ed accessori davvero originali, che avevo assolutamente voglia di provare, così da poter fare dei regali a mia sorella ed alle nostre amiche, anche se dubitavo fortemente che avessero qualcosa che ricordasse vagamente una giraffa.
N.D.A: Salve gente, come andiamo? Spero bene. Allora eccomi tornata con un nuovo capitolo. Come avrete notato a raccontare la storia ora è Liz e successivamente sarà Patty. In questo capitolo Liz ha espresso la sua insoddisfazione, visto che vorrebbe qualcosa in più. Molte sono le cose che ha iniziato a raccontare, anche se si è parlato principalmente di Patty. Il rapporto fra le sorelle a me piace moltissimo, perché tra loro c'è grande stima, soprattutto da parte di Liz. Nell'anime, Patty sembra quella un po' stupidina, che stima tanto la sorellona, ma fidatevi nel manga è tutt'altro che così. La minore delle Thompson negl'ultimi tre volumi ha dimostrato di essere davvero una tipa tosta. Non vi dico altro riguardo il manga, sennò sarebbe spoiler. Vi pongo una domanda, chi sarà il ragazzo incontrato da Liz? Mi raccomando rispondete nelle recensioni, ammesso e concesso che ce ne siano.
Patty: Sorellona, secondo te
Kiddo si arrabbia se porto a casa un cane e una giraffa?
Liz: Ehm.... Beh per la giraffa sì, per il cane non lo so.
Patty: Ok! Andiamo Bau Bau!
Cane: Hey io non mi chiamo bau bau, ma Nanpa e sono uno shiba inu,
anche se prima ero umano, Blair mi ha trasformato in cane.
Blair: Ciao cagnolino, che c'è non mi aggredisci, strano di
solito i cani odiano i gattini come me!
Nanpa: Sarebbe inutile prendersela con te, tanto mi hai già
conciato per le feste.
Kid: Posso accettare tutto, ma non cani asimmetrici, giraffe e per di
più Blair, tutti in casa mia! E' tutto troppo asimmetrico!
Liz: Kid sei senza speranze, anche tu Patty!
Black*Star: Yahoooooooooooo! La vostra speranza sono io, il vostro Dio!
Io sono il divino Black*Star!
Tsubaki: Liz, perdonalo non sono riuscita a calmarlo!
Liz: Non fa niente, almeno Kid avrà qualcuno con cui sfogare
le sue nevrosi!
Angolo dediche: Come sempre ringrazio tutti quelli che leggono e recensiscono o vedono solo la mia storia. Senza di voi sarei perduta, grazie mille.