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Autore: EuphieKai    26/11/2011    5 recensioni
A distanza della morte di Minato e Kushina,Mikoto e Yoshino creano un scatola dei ricordi mettendoci dentro anche il diario di Kushina,a cui teneva particolarmente.
Le due donne,curiose di sapere che c'è scritto di tanto importante,decidono di leggerlo.
I capitolo:Introduzione
II:La festa di Mikoto
III:Il biglietto di Minato
IV:Sentimenti 1
V:Sentimenti 2
VI:Un compleanno indimenticabile
VII: Noel
VIII:Aspettando te
IX:Incomprensioni
X:Partenza
XI: Buoni Propositi!?!
XII: Una pericolosa vacanza sulla neve
XIII: Un ritorno inatteso
XIV: Una notte di improbabili eventi
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altri, Kushina Uzumaki | Coppie: Minato/Kushina
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun contesto
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 PARTENZA

 
 
… “Volevo dirti che …”cominciai 
“Lascia perdere,non importa”mi disse,senza facendomi finire. 
“Che cosa?” gli domandai 
“Ti ho detto di lascar perdere,quella volta mi sono comportato in quel modo e ti ho detto quelle parole perché la morte di Tsumi mi aveva sconvolto,avevo bisogno di un po’ di conforto e quindi scusami,non volevo” 
“Non volevi?Anche quello che mi avevi detto era perché eri addolorato dalla morte di Tsumi?” 
“Sì,anche quello.Possiamo fare come se non fosse successo niente?” 
Lo sapevo,il mio presentimento quella volta era giusto,mi trattenni le lacrime.
“Io voglio dirti che io ti a …” 
“Cosa?” 
“Io ti apprezzo molto,non avrei mai pensato che mi facessi qualcosa di sbagliato” dissi abbassando lo sguardo sul pavimento. 
“Grazie,volevo dirti anche addio” 
“Come addio,dove te ne vai?” 
“Scherzavo!E’ solo che partirò per un viaggio per allenarmi con il maestro Jiraiya,e non so quando ritornerò” 
“Ah,capisco.Quando parti?” 
“Domani pomeriggio” 
“Va bene,adesso dovrei andare” 
“Ciao … verrai a salutarmi domani?” 
“Sì” 
“Non ce l’hai con me per l’altra volta,vero?La nostra amicizia è come prima,giusto?” 
“Sì,è rimasta uguale a prima” 
“Ah,che sollievo pensavo che mi odiassi!” 
“No,Minato io non potrei mai odiarti …”dissi chiudendo la porta e mi diressi da Noel. 
 
 
“Sono andate così le cose?” 
“Sì,dopo che mi ha detto così,non me la sono sentita di dirgli quello che provavo per lui:ho capito che non mi ama e vuole soltanto avermi come amica,si è preoccupato solo di questo alla fine” 
“Avresti dovuto dirglielo invece”mi disse tristemente Noel. 
 
Mangiai e mi feci una doccia,pensavo che forse avrei dovuto dirglielo lo stesso,ma come? 
Mi resi conto che a volte esprimere i propri sentimenti a parole è proprio difficile e soprattutto si ha una grande paura di non essere ricambiati,quando capisci che la persona che ami di più vuole solo averti come amica e niente di più. 
Mi asciugai,mi misi il pigiama e guardai il carillon che mi aveva regalato:era bellissimo come lui. 
 
Il giorno dopo io e Noel andammo da Tsunade,che voleva vederci con urgenza. 
“Cosa c’è maestra?” domandò Noel 
“Volevo dirvi che dobbiamo ricominciare ad allenarci, soprattutto negli antidoti” 
“E’ accaduto qualcosa?”domandai 
“Durante la mia missione,sono venuta a sapere il villaggio dell’erba ha delle ostilità un po’ con tutti i villaggi,ma un po’ di più con quelli della Foglia e della Roccia.Da quello che ho sentito potrebbe esserci un’altra guerra se non si troveranno delle soluzioni,per questo dobbiamo trovare degli antidoti contro questi veleni” 
“Maestra lei non è capace di farli?” 
“No,non è questo.Questi veleni sono nuovi e sono stati creati dai ninja dell’Erba per usarli contro i nemici,per questo dobbiamo studiarli prima che scoppi un’altra guerra” 
“Le promettiamo che ci impegneremo tantissimo”disse Noel  
“mi fa piacere sentirvelo dire,per questo comincerete subito a partire da adesso!” 
“Cooosa!?!ma lei ci ha dato dei giorni liberi!Non può farci cominciare subito!”dissi con un tono molto colorito 
“Come osi  disobbedirmi?Io sono la tua insegnante e voi le mie allieve,per questo mi obbedirete!”urlò Tsunade che diede un pugno vicino al muro facendolo in mille pezzi. 
“Se mi disubbidirete farete questa fine!” 
“Ai suoi ordini”rispondemmo. 
 
Quella megera di Tsunade ci tenne tutto il giorno a studiare quei maledetti veleni,fino al tramonto. 
“E con questo facciamo 52/108 veleni analizzati e catalogati!Il sole sta tramontando e noi siamo ancora qui a studiare uffa!”si lamentò. 
“Ci ha distrutto un pomeriggio!Cosa hai detto prima?” 
“Che abbiamo catalogato e an …” 
“Quello che hai detto alla fine!” 
“Uffa” 
“No!prima!” 
“Vediamo che ho detto prima … ah sì … il sole sta tramontando e …” 
“Minato!Parte oggi al tramonto e io sono ancora qui!Quanti altri veleni dobbiamo fare?” 
“Tsunade ci ha detto che ne dobbiamo fare almeno 60 per oggi” 
“Oh no!Così non posso nemmeno salutarlo prima che parta!” 
Dissi mettendomi le mani in testa. 
“Volevo tanto salutarlo …” 
“Su vai che aspetti,non vorrai mica farlo andare via!” 
“Ti ringrazio Noel!”la ringraziai e corsi via .  
 
Corsi verso le porte del villaggio il più veloce possibile, ero stanchissima dopo una giornata ad analizzare i veleni,ma ce la dovevo fare costi quel che costi!  
Finalmente ero arrivata vicino alle porte del villaggio,vidi i suoi amici che se ne andavano e pensai al peggio: “Se ne andato sono arrivata troppo tardi!”. 
Non ce l’avevo fatta,neanche stavolta. 
“Se ne andato,tornatene a casa!”mi disse una voce e mi girai alla mia destra. 
“Okuni!”esclamai 
“Se ne andato qualche minuto fa,lo sai ci siamo salutati affettuosamente e non si è proprio ricordato che mancavi” 
“Non ti credo,e poi che te l’ha detto?” 
“Non se ne sarebbe subito andato,ti avrebbe aspettato se si fosse ricordato di te,ma non lo ha fatto:infondo,lui non ha mai detto che tu sei importante per lui”mi diceva cercando di provocarmi 
“Non poteva fare tardi a causa mia,è normale che se ne sia andato”cercai di giustificarlo. 
“Sì,è perché non te ne torni anche tu a casa?Tanto Minato se ne andato e tu non sei riuscita a salutarlo”mi disse mentre se ne andava. 
Era già partito e io non potevo più farci nulla,così decisi di ritornare a casa. 
“Ehi,Kushina hai salutato Minato”mi domandò Choza 
“No,è già partito purtroppo …” 
“Non fare così:ti ha aspettato molto e anche quando se ne stava andando non faceva altro che girarsi all’indietro per vedere se arrivavi” 
“Davvero … mi ha aspettata?” 
“Sì,e adesso che mi ci fai pensare,lui non è ancora partito del tutto” 
“Dove è?” 
“Fuori dal villaggio c’è un piccolo paese,dove doveva recarsi il maestro Jiraiya perché doveva salutare una di quelle sue donne” 
“Grazie,Choza!”dissi contentissima. 
 
Corsi,corsi veloce:al fortuna mi aveva dato un’altra possibilità e io non potevo farmela sfuggire ancora. 
Quando vidi il piccolo paese,non sapevo dove cercare:forse era meglio che mi facessi dire Choza dove erano andati più precisamente. 
Poi cominciai a pensare: “Dove vanno i pervertiti?Ecco che la mia lampadina si accese:nei posti squallidi dove ci sono donne altrettanto squallide. 
“Ci sono posti squallidi in giro?”cominciai a domandare,ma tutti imbarazzati, dalla mia domanda, abbassavano il capo e mi dicevano di no,fino a quando non incontrai un tipo molto,ma molto ubriaco che mi indicò un posto. 
Arrivai e vidi il maestro Jiraiya in atteggiamenti strani con della donne (che scena rivoltante) e gli chiesi dove fosse Minato. 
 
“Fuori a fare un giro,dirgli che partiamo fra cinque minuti”mi disse. 
Lo cercai di fretta,fino a quando per la mia imbranataggine non inciampai su un sasso,ma prima di finire a terra sento qualcuno che mi prese. 
“Ti sei fatta male?”aprii gli occhi e lo vidi. 
“Minato!” 
“Che ci fai qui?” 
“Ero venuta a cercarti” 
“Ti è successo qualcosa?” 
“No volevo salutarti prima che tu partissi ma sono arrivata tardi” 
“Volevo aspettarti di più,ma il mio maestro aveva da fare” 
 
“Ehi Minato sbrigati dobbiamo andare!”era la voce del suo maestro 
“Sì,solo un attimo. Devi dirmi qualcosa?” 
“Sì,io ti …” 
“Minato facciamo tardi se non ti sbrighi!” 
“Tu cosa?”
“Io ti …” 
“Devo andare Kushina,sarà per la prossima volta …”mi disse e stava per andarsene, lo tirai verso di me fino a quando non lo baciai. 
“Io ti amo”gli dissi con le lacrime agli occhi e mi poggiai al suo petto. 
Lui rimasto imbambolato,mi tolse dalle sue braccia,mi guardò e baciò,stingendomi fra le sue braccia più forte che poteva. 
“Anche io ti amo,Kushina”
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
  
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