Libri > Harry Potter
Segui la storia  |       
Autore: Kia85    09/12/2011    5 recensioni
E' possibile amare e farsi amare da una donna perduta?
Storia partecipante all'iniziativa “A caccia di spaccio” del gruppo Cercando chi da la roba alla Rowling (Team Harry/Hermione)
Genere: Generale, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Harry Potter, Hermione Granger
Note: AU, Lime | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun contesto
Capitoli:
 <<    >>
- Questa storia fa parte della serie 'Fallen & Risen'
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Titolo: Fallen

Team: Dobby

Personaggi: Harry Potter, Hermione Granger

Rating: Arancione

Prompts: Amore, silenzio

 

                                                                         Fallen

Capitolo 9: “Unmasked”

 

                                                                                                          “Ma è tempo ancora! Tergermi
                                                                                                 Da tanta macchia bramo.
                                                                                                 Qui testimoni vi chiamo
                                                                                                  Che qui pagata io l'ho.”

 

Una viola del pensiero non è neanche lontanamente adatta a te, mia cara Ariel. - esclamò Draco, rivolgendole un ghigno malefico- Piuttosto l'erba è perfetta!”

Hermione non disse nulla e continuò a fissarlo. Il suo cuore era impazzito. Draco l'aveva vista insieme a Harry?

Vuoi sapere perchè, Ariel?” domandò Draco.

L'uomo cominciò a girarle intorno, guardandola dall'alto in basso. Hermione non rispose: si sentiva rigida come un tronco d'albero, il suo corpo non rispondeva più alla sua mente. Perciò restò in quella posizione, con la testa alta, cercando di apparire imperturbabile.

Non è adatta a te perchè se la viola significa umiltà, l'erba, che cresce più in basso della viola, indica sottomissione. Tu sei una meretrice e in quanto tale devi essere sottomessa.”  

Non credo di voler ascoltare una sola parola di ciò che esce dalla vostra bocca!”

Ritrovando un po' di volontà, Hermione cercò di sorpassarlo, ma lui le afferrò con forza il polso, trattenendola accanto a lui. La giovane fece una smorfia di dolore, lui però non vi prestò attenzione e aumentò la presa.

Io credo che invece sarete molto interessata a una certa idea che mi sta frullando per la testa.”

Quale idea?”

Vi ho vista con il damerino!”

Il gentiluomo a cui vi riferite ha un nome.” puntualizzò Hermione, incapace di mantenere la calma.

Ormai li aveva scoperti, non aveva più senso restare indifferente.

Draco sogghignò divertito: “Oh, lo difendete animatamente. Dovete essere proprio innamorata, eh?”

Queste sono questioni che non vi riguardano.”

Direi di sì, ora che ho scoperto la vostra tresca. - affermò lui, fingendosi improvvisamente pensieroso- Sapete che sono amico del conte Spencer?”

Hermione si sentì sprofondare metri e metri sotto terra. Tutto ciò non prometteva niente di buono.

S-sì...” riuscì a dire lei in un sussurro.

Se disgraziatamente mi dovesse sfuggire, in sua presenza, che ho visto la sua Ariel tra le braccia di un altro uomo, non oso immaginare come potrebbe reagire...”

Cosa intendete dire?” domandò Hermione, allarmata.

La voce così come ogni fibra del suo corpo tremava sempre più inorridita e spaventata.

Beh, il carissimo conte Spencer vi ha mai parlato della sua smisurata passione per le pistole? Le colleziona da tutto il mondo ed è anche bravissimo a usarle.”

State dicendo che se lui lo venisse a sapere potrebbe sfidare a duello Harry?”

Esatto. Non può certo lasciare che un sempliciotto come quel signor Potter possa portargli via il suo passatempo preferito. Comunque, Ariel, se devo essere sincero non ho proprio alcuna intenzione di comunicargli una notizia del genere. Credo che possiamo arrivare a un compromesso, cosa ne pensate?”

Che tipo di compromesso?”

Credo che la vostra graziosa testolina possa arrivarci con un minimo di sforzo.” le disse Draco, accarezzandola con un dito all'altezza delle clavicole.

Hermione rabbrividì disgustata. Sapeva perfettamente cosa voleva Draco Malfoy da lei e quello non era nient'altro che un ricatto bello e buono.

Volete passare una notte con me?”

Una notte con voi? - esclamò Draco, scoppiando a ridere di gusto- Ariel, mi deludete. Non avete capito allora. Se potete permettervi un amante, quello devo essere io. Perciò lasciate il signor Potter e prendete me come vostro amante!”

Hermione scosse il capo energicamente: “Giammai, non potete chiedermi questo. Voi siete vile e subdolo. Non potrei mai lasciarmi toccare da voi!”

Draco le sorrise, dandole un buffetto sulla guancia.

Ma sì che potete. Dopotutto apparteniamo allo stesso mondo. Siamo peccatori tutti e due. Voi di più, indubbiamente, ma in fondo siamo simili e le persone simili stanno bene fra loro.”

No, siete in errore! Non siamo simili e io non potrei mai rinunciare a Harry per voi.”

Bene allora! - sbottò il barone più irritato- Se non volete farlo di vostra spontanea iniziativa, fatelo allora per salvargli la vita. Non dovete dimenticate che è assai probabile che il vostro gentiluomo possa morire per mano del conte.”

Morire?” ripetè lei, sbiancando in viso.

E' ovvio, no? Non mi pare che al Royal College of Music insegnino a usare alcun tipo di arma.”

Hermione si portò una mano tremante alla gola. Le sembrava di aver perso la voce, non riusciva più ad emettere alcun suono. Il barone Malfoy aveva ragione: se il conte avesse sfidato a duello Harry l'avrebbe ucciso e lei non poteva permetterlo. Lui veniva prima di tutto, prima di lei, prima della sua misera vita e toccava solo a lei salvarlo.

Oh mia cara, suvvia, non fate quella faccia. La soluzione è semplice, lo sapete bene ormai. Se voi accetterete la mia proposta, io non dirò nulla al nostro conte e il giovanotto sarà salvo. Sì, soffrirà, è naturale, ma è giovane, no? Gli passerà. Tornerà a casa e troverà una fanciulla pura. Sarà molto più adatta a lui, mentre voi sarete salva, continuerete a vivere tranquillamente qui al Red Heaven e avrete la possibilità di sperimentare un nuovo amante oltre al conte e, ovviamente, al nostro carissimo musicista!”

Lei non sarebbe stata affatto salva, ma dannata per l'eternità. Il fatto che il barone Malfoy li avesse scoperti era una disgrazia, ma Hermione era costretta ad accettare il suo ricatto anche se in questo modo avrebbe posto un sigillo infrangibile sul lucchetto della gabbia in cui era imprigionata.

D'accordo...” affermò lei rassegnata.

D'accordo?” ripetè lui incerto.

Sì, accetto la vostra proposta, ma dovete darmi il tempo di allontanare Harry perchè non sarà facile farglielo accettare!”

Tutto il tempo che volete, mia cara. Sapete, confidavo nella vostra saggezza. È qualcosa che arriva anche ad alcune donne, prima o poi.”

Malfoy le accarezzò un braccio e poi la lasciò sola nella veranda. Hermione rabbrividì, ma per il ribrezzo. Quell'uomo la disgustava, ogni cosa di lui le provocava avversione, dal suo sguardo lussurioso alle sue viscide mani e il solo pensiero di concedersi a lui la ripugnava, ma quale altra scelta aveva?

Il vero problema sarebbe stato allontanare Harry. Non si sarebbe mai accontentato di una scusa qualunque. Doveva ferirlo gravemente, nel più profondo del suo cuore, lì dove scaturiva la sua innocenza, in modo da farlo stare così male da allontanarsi per sempre dal Red Heaven e da lei. Oh, la vita senza Harry sarebbe tornata a essere monotona, grigia e triste o forse ancora più di prima. Prima di conoscere Harry era fredda e cinica, ma lui era giunto così dolcemente nella sua esistenza, l'aveva scossa da un torpore che lei aveva accettato docilmente e aveva acceso in lei una piccola scintilla che l'aveva scaldata lentamente giorno dopo giorno. Tutto questo avrebbe reso ancor più difficile tornare a essere una semplice perduta della casa: non avrebbe potuto essere di nuovo indifferente a tutto e tutti, ora che le sue difese erano crollate ed era esposta ai dolori che la vita riservava.

Quando Harry quella notte trovò la porta della camera di Hermione chiusa, bussò. Hermione, nonostante le gambe tremanti, raggiunse la porta e la socchiuse per vedere solo per un altro un istante lo sguardo di Harry.

Hermione!”

Harry, perdonami. - disse lei con un tono decisamente spento- Oggi non mi sento molto bene!”

Harry, preoccupato, la fissò con più attenzione e le accarezzò il viso.

Lo vedo. Sei talmente pallida.”

Hermione godette ancora un momento del tocco gentile di Harry, poi si allontanò con un movimento deciso.

Sarà stato un colpo di freddo...l'inverno è arrivato ormai!” cercò di giustificarsi.

Può darsi. Stai al caldo e cerca di guarire, mi raccomando.”

Va bene.”

Buonanotte, cara.”

Buonanotte.”

A malincuore Hermione chiuse la porta prima che lui si voltasse e subito dopo si accasciò a terra: le gambe non la sorreggevano più. Non l'avrebbe più rivisto, non con quella tenerezza nello sguardo.

Pensare che al loro prossimo incontro sicuramente lui sarebbe stato incredulo e arrabbiato era troppo anche per Hermione, che non resistette più e scoppiò a piangere. Un pianto disperato e sconvolgente, con singhiozzi che la scuotevano violentemente. Erano anni che non piangeva così inconsolabile e ora non riusciva più a smettere.

Non voleva neanche smettere. Solo per una notte si sarebbe sfogata in quel modo.

Poi qualcuno bussò nuovamente alla sua porta ed Hermione trattenne il fiato, mentre le lacrime si fermarono un momento. Se fosse stato ancora Harry e lui l'avesse vista in quello stato si sarebbe insospettito, perciò non rispose. Se avesse pensato che si era già coricata se ne sarebbe andato.

Hermione, sono Ron.”

Entra...” disse lei.

La porta si aprì e Ron la scorse subito rannicchiata a terra. La guardò un istante e poi chiuse la porta.

Si può sapere che ti prende? Quando Harry è sceso, mi ha detto che non stavi bene.”

Sì, infatti. Non mi sento affatto bene!”

Ron si sedette accanto a lei, guardandola preoccupato.

Cos'è successo, Hermione? Perchè piangi in questo modo?”

Hermione si asciugò gli occhi con il dorso della mano, ma le lacrime non smettevano di scorrerle sul viso. Erano inarrestabili.

Il barone Malfoy ci ha scoperti. Mi ha vista con Harry!”

Ron sospirò, chiudendo gli occhi per un istante: “Cosa vi ha detto?”

Ha parlato solo con me...Harry se n'era appena andato e...e lui mi ha ricattato.”

Cosa? Che significa?” domandò lui porgendole un fazzoletto.

Hermione si asciugò gli occhi, ma a malapena riuscì a rispondere: i singhiozzi la scuotevano terribilmente, rendendole molto complicato elaborare una risposta.

Mi ha... detto che se non voglio che lui vada a riferire tutto al conte devo... lasciare Harry e prendere lui come...amante.”

Non puoi farlo!- ribattè Ron con impeto- Malfoy è un lurido schifoso e Harry...come farai ad allontanarlo? Non puoi andare da lui e dirgli semplicemente che non lo vuoi più vedere!”

Lo so...devo... devo ferirlo.”

Come farai?”

C'è solo una cosa che posso fare, ma mi devi aiutare!”

Ron non rispose, ma lei lo guardò implorante.

Ti prego, Ron.”

L'amico sospirò rassegnato.

Se è questo che vuoi...”

Non è ciò che voglio io, è solo ciò che devo fare.”

 

                                                                                                        *****

 

Una musica soave e perfetta risuonava per l'appartamento di Harry, una melodia condivisa da due strumenti che dialogavano armoniosi e divertiti. Un clarinetto agile e scherzoso, un vero trapezista, e un pianoforte più composto, ma vivace.

Harry si stava esercitando insieme al suo amico Oscar in un brano di Mendelssohn.

Era da molto che non suonavano insieme e certo un po' di intesa si era perduta, ma il risultato era piuttosto gradevole.

Possiamo fare di meglio!” commentò alla fine Harry.

Oh sì, hai perfettamente ragione, ma le ultime settimane sono state parecchio impegnative sia per te che per me.”

E' così!”

Inoltre quei tre scapestrati sono tornati nell'Hampshire. Siamo rimasti solo io e te a Londra.”

Harry annuì dispiaciuto: “Mi rincresce che il nostro gruppo si sia sciolto definitivamente.”

Capita anche ai migliori, sai, Harry?” esclamò Oscar divertito.

Sembrerebbe proprio che sia così.”

Comunque... oggi abbiamo dimostrato di aver perso qualcosa in intensa, ma tu, amico mio, hai certamente guadagnato qualcosa in sentimento.” commentò l'amico ammirato.

Cosa intendi?” domandò Harry, mentre Oscar cominciò a smontare i diversi componenti del clarinetto e asciugarli uno per uno per rimetterli nella custodia.

È chiaramente palpabile il tuo miglioramento, Harry. Prima avevi una tecnica praticamente perfetta e trasmettevi tanto, davvero... ma mancava quella scintilla che fa commuovere. Adesso invece era chiaramente percepibile.”

Harry sorrise fra sé compiaciuto: “Intendi la stessa che hai sempre avuto tu?”

Intendo quella che un musicista riesce ad esprimere quando la musica del cuore suona per una sola persona.”

Hai ragione, Oscar. - ammise Harry- È proprio quella.

Oh, sono veramente molto felice per te. Chi è la fortunata?”

Una perduta del Red Heaven.”

Oscar lo guardò sorpreso per un istante, poi si sciolse in un sorriso.

Se posso essere sincero, Harry, ho sempre pensato che ti saresti ritrovato in una situazione speciale. Eri talmente preso dalla tua musica che solo una persona veramente particolare avrebbe potuto attirare la tua attenzione.”

E' così. Lei è la mia persona speciale, la mia scintilla.”

Oscar chiuse la custodia del clarinetto e d'improvviso la sua espressione divenne più grave.

Harry, sai che siamo amici e nessuno è più felice di me nel saperti così innamorato, ma...ti prego, stai attento. La tua scintilla appartiene a un mondo pericoloso da cui non è facile uscire, neanche se si desidera profondamente. Non vorrei vederti nei guai.”

Non accadrà. Ho tutto sotto controllo, te lo assicuro. Perciò non preoccuparti per me, Oscar. Sii solo felice!”

Oscar annuì, non particolarmente convinto. Poi gli strinse la mano e si congedò da lui, con la promessa di ritornare presto per un nuovo duetto. Quando Harry aprì la porta dell'appartamento per permettere all'amico di uscire, si accorse con sorpresa di una lettera sul pavimento. Probabilmente qualcuno l'aveva infilata senza far rumore. Perciò dopo essersi accomiatato da Oscar, il giovane la raccolse e si sedette sul letto per leggerla comodamente. Non vi era riportato nessun mittente né vi era apposto alcun francobollo. Tuttavia non appena la estrasse dalla busta notò che era da parte di Hermione e la sua sorpresa aumentò.

Caro Harry,

so che, dopo aver letto questa lettera, mi odierai. Sei una persona talmente buona che non credo tu abbia mai provato qualcosa di simile e mi dispiace che io sia la prima persona a farti provare questo sentimento. I momenti trascorsi con te sono stati di una perfezione unica e voglio che tu sappia che mi hai davvero cambiato la vita e resa felice, ma il nostro stare insieme è solo un bel sogno, è sempre stato così. Sono diversi giorni che penso a questo. Non voglio illuderti ulteriormente. Io sono solo una perduta che in fondo odia la sua condizione e farei davvero qualunque cosa per andarmene dal Red Heaven. Ieri sera mi è stata concessa quest'occasione. Il barone Malfoy mi ha offerto tutto, di pagare il conte per portarmi via e sposarmi. Non dover più fare questa vita è tutto ciò che ho sempre desiderato, anche se questo significa rinunciare a te. Sono sicura che supererai tutto questo in breve tempo e tornerai ad amare. Prima o poi una ragazza più cortese e disponibile di me si accorgerà di te, entrerà nella tua vita e ti darà ciò di cui hai veramente bisogno, ciò che io non posso darti.

Perciò va', vivi la tua vita e non cercarmi più.

Addio.

Hermione”

Quando quella mattina Harry si era svegliato non avrebbe mai pensato che quello potesse essere il giorno più terribile della sua vita. Eppure in un istante tutto il mondo intorno a sé crollò a causa del potere terribile delle parole. Aveva sempre saputo che le parole avevano la capacità di incantare e innamorare, ma non avrebbe mai pensato che potessero anche distruggere le persone. O perlomeno non in quel modo.

Harry aveva letto la missiva senza muovere un muscolo, incapace di qualunque reazione. Poi alzò lo sguardo dalla lettera e le mani la strinsero, accartocciandola in un solo gesto.

Che cosa significava quella lettera? Non poteva essere veramente da parte di Hermione. Era uno solo uno scherzo, uno stupido, terribile scherzo.

Ma chi e perchè avrebbe potuto fargli quello scherzo assurdo?

No, colei che aveva scritto era davvero Hermione ed Harry non riusciva proprio a spiegarsi come aveva potuto scrivergli quelle cose. D'istinto gettò la lettera accartocciata in un angolo della stanza e poi si guardò le mani: tremavano inarrestabili, un chiaro segno della collera che lentamente e dolorosamente si stava impossessando di lui.

In che modo Hermione poteva allontanarlo da sé dopo ciò che avevano condiviso?

Non poteva e soprattutto non con una lettera.

Per i minuti che seguirono Harry rimuginò nella sua camera, indeciso sul da farsi. La rabbia sconvolgente che stava provando lo stava rendendo pazzo e incapace di stare fermo: perciò rifletteva camminando avanti e indietro nella sua stanza, senza sosta.

Hermione gli aveva detto di non cercarla, ma lui non riusciva a lasciarla andare così. Non era pronto a dirle addio nè a rinunciare a lei. Non si sarebbe arreso facilmente ed Hermione...lei lo amava davvero e non avrebbe mai potuto allontanarlo di sua spontanea volontà. Qualcuno doveva averla costretta a farlo, forse proprio il barone Malfoy, e qualunque cosa ci fosse stata dietro l'improvvisa decisione di Hermione lui l'avrebbe scoperta.

Così quella sera si preparò per andare al Red Heaven. Niente avrebbe potuto fermarlo, il suo passo era deciso verso quell'unica meta.

Quando giunse a destinazione, aprì la porta e cercò Hermione prima nel salottino, poi nel teatro. Non la vide da nessuna parte: doveva essere per forza nella sua camera. Così si avviò su per le scale. Un miscuglio di emozioni scorreva dentro di lui, ansia, ira, disperazione e tutte pulsavano con irruenza sotto la sua pelle. A malapena sentì Ron che lo stava inseguendo.

Harry, no, fermati!”

Ma Ron non capiva, non immaginava la tempesta che si stava scatenando dentro di lui e non poteva fermarlo. Harry salì le scale di corsa e raggiunse la porta della camera di Hermione, spalancandola un attimo dopo.

Il suo cuore si fermò o almeno fu ciò che credette Harry di fronte alla scena che trovò in quella camera. Hermione che si concedeva al barone Malfoy. Li intravide dalle tende semitrasparenti del letto a baldacchino, lui che si muoveva su di lei energicamente, ansimando e lei che lo accoglieva dentro di sé, docile e sottomessa.

Il rumore della porta spalancata li interruppe ed Harry si avvicinò al letto, aprendo la tenda.

Harry?!” esclamò Hermione, rossa in viso.

Harry non disse nulla, si limitò a guardarla con disprezzo. Di colpo tutte le emozioni che l'avevano sconvolto dal momento in cui aveva letto le parole di Hermione svanirono e quello apparsa era un sentimento che Harry non avrebbe mai voluto provare per lei.

Oh, signor Potter...forse avreste dovuto bussare prima di entrare così irruentemente!” affermò Malfoy con un mezzo sorriso.

Harry lo ignorò, continuando a fissare Hermione, che nel frattempo aveva chinato il capo non riuscendo a sostenere il suo sguardo.

Come hai potuto?” le chiese in un sussurro.

Harry, ti prego... vai via.”

Tu eri tutto per me!”

Ti avevo detto di non venire a cercarmi!” ribattè lei, scendendo dal letto.

Harry le afferrò il polso con forza, stringendolo più di quanto volesse e con una forza che non credeva di possedere.

Ma non puoi lasciarmi con una lettera. Hermione, hai una considerazione così bassa di me?”

Harry, ti prego, vattene.” ripetè lei, provando a liberarsi dalla sua presa.

NO!- urlò Harry- Prima devo sapere. Non ho mai contato nulla per te? Non sono mai stato nient'altro che uno degli uomini che ti hanno usata?”

Hermione sospirò esasperata, mentre i suoi occhi divennero lucidi. In un istante si riempirono di lacrime.

Non è così, tu eri diverso.” affermò lei.

Per un istante il disprezzo che provava scomparve ed Harry rivide in lei la giovane perduta di cui si era innamorato.

Allora basta! - esclamò poi abbracciandola- Andiamocene da Londra. Vieni con me!”

Hermione però lo respinse subito: “No, mai! Harry, ti scongiuro, va' via e dimentica il mio nome maledetto. Sono una perduta che non può essere salvata da te.”

E lui?- domandò Harry nuovamente furente, indicando il barone Malfoy- Lui sì, invece?”

Io voglio solo la libertà. Al contrario del barone, tu non me la puoi offrire.”

Forse può liberarti, ma non potrà mai amarti come me!”

L'amore non conta, Harry. Per noi perdute non conta. Conta solo ciò che è reale e il barone lo è.”

Lui e i suoi soldi sono reali.” aggiunse Harry.

Hermione annuì, distogliendo il suo sguardo: “Sì, esatto. I suoi soldi.”

Ebbene, se sono i soldi che contano per te...- affermò Harry, prelevando dalla tasca interna della sua giacca alcune banconote- Ecco qua, il tuo compenso per essere stata la mia prostituta.”

Così dicendo, le gettò addosso le banconote ed Hermione non potè trattenere le lacrime che scivolarono copiose sulle sue guance. Harry la guardò, tremante di rabbia, mentre il suo cuore piangeva come Hermione, piangeva disperato.

Credevo fossi diversa, che non pensassi a queste cose. Ora però non voglio avere alcun debito con te e non mi devi niente. Sei libera, Hermione, come hai sempre voluto. Addio per sempre!”

Harry non sperò neanche che Hermione facesse qualunque cosa per fermarlo, ormai era tutto perduto. Perciò girò sui tacchi e uscì per sempre dalla sua camera, dalla sua vita e dal Red Heaven.

 

 

Mancano solo due capitoli a questo punto. ^_^ Che fine farà Hermione? Morirà come Violetta? Nel prossimo capitolo “Missing” lo scopriremo!

Ringraziamenti a chi ha recensito e ovviamente a mamogirl e Origin753!

Alla prossima

kia85

 

   
 
Leggi le 5 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: Kia85