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Autore: SilviAngel    09/12/2011    12 recensioni
Post quinta stagione.
Apocalisse sventata, Dean sta bene e Sam non è caduto nella gabbia.
Cass ha, però, un enorme problema: deve ripopolare il Paradiso, ma gli angeli non riescono più ad accoppiarsi tra loro!
Cosa escogiterà il nostro eroe???
Destiel... of course!
Possibili elementi o momenti OOC.
Mpreg
Genere: Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Altro Personaggio, Castiel, Dean Winchester, Sam Winchester
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Quinta stagione
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Ecco qui la mia nuova e piccola creatura.
 
Non so ancora quanti capitoli avrà essendo una ff in fieri!
Come ho puntualizzato nel riassunto, potrebbero esserci elementi o momenti OOC e in particolare (grande avvertimento) è una MPREG, per chi non lo sapesse, vuol dire che tratterò di gravidanza maschile.
Quindi fatti i dovuti avvertimenti e sperando di farvi venire voglia di lasciare un commento, si va a cominciare…
 

 

Nine weeks

 
 
Cap. 1
“Ops … sono incinto!”
 
“Tu! Tu mi hai fatto questo!”
“Dean” strascicò il fratello.
“Dean” sospirò l’angelo.
 
“No, no! Niente Dean … tu, essere piumato, e il tuo dobbiamo ripopolare le sfere celesti … ti devo dire che ne farei ora delle tue personali sfere celesti?”
“A-ascolta” riprese Castiel “il tradimento di Uriel, le uccisioni causate da questo e la guerra civile successiva all’Apocalisse che avete sventato hanno avuto conseguenze enormi sul numero di noi angeli e ti avevo spiegato che l’unico modo era …”
“L’unico modo? Certo, ne avevamo parlato, come abbiamo parlato di altre mille cose! Ma, interrompimi se sbaglio, non mi sembra di averti mai dato il mio consenso per questo? O detto semplicemente: sono qui, fai di me ciò che vuoi! Che cazzo di mojo mi hai fatto? Ieri sera ero normale e ora sono gravido! Sono un uomo … Castiel … un uomo! E ora aspetto un bambino! Mi dici cosa hai in quella testa bacata? Troppo smog negli strati superiori dell’atmosfera?”
 
Inizio flashback
Qualche giorno prima…
 
Apocalisse:sventata.
Fratelli Winchester: salvi… beh almeno due su tre.
Angeli imprigionati: Lucy e Michael
Angelo vivo e con i superpoteri: Cass
Beh, tutto sommato è andata bene! Anche se sono più di due mesi che quell’angelo si è dato alla macchia.
 
Mi ritrovai a pensare appena uscito dalla doccia dell’ennesimo squallido motel. Sam era fuori a procacciare cibo, quando con la classica piccola e tintinnante folata di vento apparvero di fronte a me Castiel e un pennuto biondo.
“Ehi Cass! È un po’ che non ti fai vedere, tutto a posto al piano di sopra?”
“Ciao Dean. Io e Balthazar” indicando il tipo al suo fianco “stiamo rimettendo ordine e cercando di rassicurare fratelli e sorelle rimasti”
“Mmh … non mi freghi Cass! Se andasse tutto a gonfie vele, non saresti di certo qui. Su sputa il rospo! Cioè… dimmi che c’è che non va!”
 
Cass si lasciò cadere sul fondo del letto e si portò le mani tra i capelli, ancora più incasinati del solito.
E dopo un lento sospiro finalmente iniziò a vuotare il sacco “Sono stanco Dean! Tutto sta tornando alla normalità, ma i nostri cori sono ridotti all’osso e nessuno ha più speranza”
Guardai l’angelo senza capire ed intervenne prontamente l’altro “Diciamo che i tempi dei Campi Elisi affollati e stracolmi di frulli d’ali sono belli che andati! Siamo sopravvissuti in pochi e questi sono tutti terrorizzati dall’idea di essere gli ultimi della propria stirpe, ciò genera tristezza e la loro fede sta cedendo”
Scossi la testa non capendo ancora dove fosse in concreto il problema.
L’angelo biondo alzando, con fare sconsolato, gli occhi al soffitto e mormorando un scimmie senza peli riprese “Se gli angeli dovessero perdere del tutto la speranza e la fede, il Paradiso si consumerà lentamente come un fuoco non ravvivato. Le anime non avranno più un posto dove andare. E alla fine gli angeli cadranno. Winchester, sai cosa succede agli angeli quando cadono?”
“Sì che lo so, spilungone! Diventano umani, come è successo ad Anna”
“Stupido! Se scelgono di cadere sulla Terra diventano umani. Se cadono per mancanza di fede diventano demoni”
“Oh” buttai fuori senza sapere cos’altro dire e aggiungendo poco dopo “quindi anche voi rischiate di?”
“Ho paura Dean”
Mi richiamò la voce di Cass.
“Non è così grave” dissi con voce leggera e sorridendo “Non è sufficiente che andiate ad impollinare le nuvole o mettete in pratica qualunque pratica riproduttiva sia utile a voi angeli?”
Quasi ringhiando e avvicinandosi paurosamente a me Balthazar “E pensi che non si abbiamo già pensat”
“Ci abbiamo anche provato, ma niente! Siamo diventati incapaci di riprodurci! È come se fossimo ibridi o” disse piano Castiel.
“Ibridi? Ahaha … è un modo carino per dire che non riuscite a” tentai di smorzare l’atmosfera tragica che aleggiava nella stanza.
“Piccolo essere insignifican” ora il biondo mi incenerisce!
“Lascialo stare” si intromise con mia somma gioia Cass “non abbiamo problemi di quel genere, Dean, ma le gravidanze che abbiamo tentato, si sono tutte interrotte. Per quanto possa sembrare assurdo, pensiamo che voi siate la nostra ultima speranza!”
“Noi?” mi ritrovai a domandare alquanto stranito.
“L’umanità è la nostra speranza. Forse riusciremo a generare nuovi angeli, unendoci a voi”
“Beh, ok … buona fortuna” conclusi riprendendo a frizionarmi i capelli ancora bagnati.
Fine flashback    
 
 
“Aspetta” si intromise Sam, tentando di calmarmi “cerca di guardare il lato positivo … ti ha ingravidato con i suoi poteri angelici e non in modo tradizionale …”
“Lato positivo? Sam … forse ti sfugge che sono privo di utero e del set completo di organi femminili necessari e dovrò essere io a partorire?”
“Non dovresti agitarti” consigliò l’angelo avvicinandosi “le prime ore dal concepimento sono le più delicate e non vorrei che succedesse qualcosa al bambino. Non preoccuparti, quando sarà giunto il tempo ci sarò io, non soffrirai. Farò in modo che tu non debba partorire con il metodo umano”
 
Mi sedetti sulla sponda del letto più vicino e portai entrambe le mani alle tempie, massaggiandole con piccoli movimenti circolari e mio fratello approfittò di quel momento di silenzio per sgattaiolare fuori dalla camera del motel con la scusa di una birra … una ricerca … una qualunque cosa a caso che lo portasse lontano da lì …
La mia voce uscì ovattata e raggiunse lentamente l’udito dell’altro uomo “Cass … domanda da un milione di dollari … è tuo?”
“Cosa?” ribatté sconcertato l’angelo.
“Come cosa? Il bambino! Avrà gli occhi blu?”
“Ahh! Ecco sono stato io ad effettuare il rituale, quindi si può dire che sia mio e tuo. Il mio contributo è però di grazia, non so se erediterà anche tratti somatici e genetici”
“Quindi tu ti sei occupato del contenuto e io sto creando il suo tramite? Ok, meglio tuo che di qualche altro stronzo piumato”
Castiel si sedette al mio fianco e posò una mano sulla mia spalla.
“Non posso darti risposte che non ho Dean! È la prima volta che usiamo questa metodo. Comunque, io sono qui se ti serve qualcosa, qualunque cosa. Parlando di cose più pratiche e concrete, penso sia meglio evitare pericoli e quindi abbandonare la caccia per un po’ e”
“Per un po’? Intendi i classici nove mesi oppure la vostra gestazione è particolare, con tempi sui generis?”
“Io e Balthazar abbiamo effettuato dei calcoli approssimativi e pensiamo che il periodo necessario a che il feto si formi, sia completo e pronto per la nascita sia di sole nove settimane”
“Sole?” ripetei ironico.
“Sono poco più di due mesi e …”
“Sì ok, ho capito e mi gonfierò come un pallone? La mia linea andrà a farsi fottere … a proposito di quest’ultimo elemento …”
“No Dean, non potrei intrattenere rapporti sessuali in questo periodo”
“COSAAA?” notando però con piacere che l’angelo aveva afferrato al volo dove volevo andare a parare, scattai in piedi, sbarrando gli occhi e aprendo le braccia.
 
“NOVE SETTIMANE DI ASTINENZA E DIGIUNO? STAI SCHERZANDO!”
 
“Nei primi tempi il rituale deve mettere radici forti e solide nel tuo corpo” tentò di rabbonirmi, attenuando il tono della sua voce e scandendo una per una le parole “e bisogna stare attenti, poi tutto sarà velocizzato, anche i cambiamenti che dovrai e non credo che vorrai andare a cercare una ragazza quando sarai” spiegò l’angelo, portando le mani davanti al proprio ventre e mimando una certa qual vaga forma tondeggiante.
“Ti prego non dirlo a voce alta, già la mia mente crea immagini assurde e raccapriccianti!”
“Ora per favore stenditi e riposati. Dobbiamo stare attenti, non vorrei che”
“Non vuoi correre il rischio che io mandi tutto a puttane eh? Il bel progetto, tuo e del compare biondo, per il vostro problema di natalità mandato all’aria per colma mia … ma perché non hai ingravidato lui eh?” sbottai irritato come mai prima.
Alzando gli occhi al cielo, con una deliberata lentezza tipicamente umana, Castiel aprì bocca per contraddirmi su tutta la linea.
“Prima di tutto ho paura che tu possa sentirti male, non voglio ti succeda qualcosa. Poi, come ti ho già ripetuto più di una volta, la nostra grazia non è più in grado di accettare una nuova vita dentro sé come avveniva nei millenni passati, la aggredirebbe impedendone la crescita. Forse è una forma di punizione o di mutazione, non lo sappiamo e abbiamo dovuto ovviare in altro modo. Stai tranquillo ho parlato con Balthazar, rimarrò al tuo fianco per tutto il tempo, veglierà lui sull’ordine restaurato in Paradiso”
La testa aveva iniziato a girare assieme a tutta la stanza e un martellare insistente di tamburi scandiva il tempo, forse avrei fatto meglio ad ascoltare il pennuto e così mi stesi completamente sul letto, chiudendo gli occhi e concentrandomi sul mio respiro.
Avvertii, qualche secondo dopo, una mano fresca e grande poggiarsi sulla mia fronte e il dolore immediatamente si alleviò, senza però scomparire.
“Mi spiace Dean, ma non voglio rischiare ed usare troppo i miei poteri. Credo non sia prudente per te e per il bambino far scomparire del tutto il dolore. Spero non sia eccessivo!”
“Tranquillo Cass. Sono un cacciatore, te ne sei dimenticato? Sono abituato al dolore” tentando un sorriso forzato, che forse somigliò a un ghignò contorto, dato che il peso del corpo seduto all’altezza delle mie cosce si spostò verso l’alto e la presenza dell’angelo si fece più vicina.
“Riposa. Io sono qui”
Nonostante quella fastidiosa sofferenza, mi addormentai e il pomeriggio passò.
 
Mi svegliai sentendo un vocio sommesso, che comprendeva almeno tre distinte voci.
Aprendo gli occhi e cercando di sollevare il busto vidi, seduti attorno al piccolo tavolo della camera, mio fratello e i due angeli causa del mio stato … beh uno dei due decisamente più colpevole dell’altro.
“Stai scherzando vero?” sbraitava sottovoce mio fratello alla volta dell’angelo biondo e questo a braccia incrociate semplicemente scuoteva il capo a destra e sinistra, negando sicuro.
Tentando di richiamare l’attenzione, per capire cosa diavolo stesse capitando, riuscii a mettermi seduto e buttare lì un semplice “Ehi” che risultò più che sufficiente a calamitare tutti gli occhi su me.
Cass in un lampo fu di nuovo al mio fianco e avvicinandosi, si sincerò delle mie condizioni.
Stavo decisamente meglio, anche se avevo una fame bruciante e al tempo stesso un peso sullo stomaco simile al giorno dopo il pranzo del Ringraziamento.
Allontanando le mani dell’angelo che tentavano di posarsi sulla mia fronte, chiesi in modo diretto “Che succede Sammy?”
“Questo qui” indicando Balthazar “dice che vuole diventare il mio partner”
“Cosaaaaa??? Vogliono ingravidare anche te?” chiesi allarmato.
“NO! Cosa diavolo vai a pensare!” mi rispose schifato mio fratello, con infiniti ringraziamenti al suo appoggio o comprensione per il mio stato “Fare coppia per cacciare, dato che tu dovrai stare per un po’ a riposo, ma io stavo spiegando che sono perfettamente in grado di arrangiarmi da solo. Vero Dean?”
“Certo che potresti fare tutto da solo, ma … ehi Cass leva da lì quelle mani!” mentre parlavo, il moro pennuto aveva poggiato una mano sul … prima la chiamavo pancia, ma ora avrei dovuto definirla ventre o in qualche altro modo particolare e sdolcinato a causa della cosa che vi stava crescendo dentro!
Mentre scacciavo le sue dita da me, cercai il suo viso e vi trovai dipinto un strano sorriso felice e orgoglioso … un sorriso da papà!
Oh merda! Compresi, come fosse stata una sacra rivelazione mistica, che ciò faceva di me – ancor più di mille altre piccole o grandi cose – la mamma della situazione!
 
“Dicevo, certo che sei in grado di fare da solo, ma sarei più tranquillo se ci fosse qualcuno a guardarti le spalle. Inoltre, un po’ di supporto angelico potrebbe facilitare, e di molto, le cacce … però aspetta” e riportai la mia attenzione su Cass, ancora seduto al mio fianco “non avevi detto che il tuo amichetto sarebbe rimasto in Paradiso?”
“No Dean, ho detto che avrebbe vegliato, cosa che può essere tranquillamente portata avanti e a buon fine anche stando qui, abbiamo altri alleati, altri fratelli che possono gestire materialmente le cose lassù. Quindi per favore convinci tuo frat”
Un ruggito proruppe in quel preciso momento dal mio stomaco, un rumore in grado di interrompere Castiel e attirare la sua attenzione.
“Devi nutrirti” disse quasi sottovoce guardandomi dritto in volto “ora devi farlo per due” e di nuovo quello strampalato sorriso ad increspare le sue labbra rosa “cosa vuoi mangiare? Dimmi cosa vuoi e vado a prenderlo”
“Allora, voglio della torta, tanta torta, poi gelato alla crema e per finire patatine fritte. Aspetta … non voglio quelle patatine grosse e diverse una dall’altra che servono spesso nelle tavole calde, voglio quelle fini, croccanti e tutte uguali dei fast food”
“Non credo” tentò di controbattere Cass, cercando con lo sguardo l’appoggio di Sam “che sia l’alimentazione adatta per lo stato in cui sei adesso”
Facendo gli occhi dolci, arricciando un poco la bocca, incorniciando abilmente il tutto con una voce triste e stanca e soprattutto sperando che questo trucchetto, vecchio come il mondo, funzionasse anche con gli angeli, bofonchiai “Castiel per favore, solo per oggi! Voglio solo digerire la notizia della mia dolce attesa con qualche cibo che adoro”
Le spalle del moro di piegarono verso il basso e un piccolo sospirò usci dal suo naso.
Ce l’avevo fatta… i puppy eyes vincono sempre!
“Va bene! Ma solo per oggi” e carezzando l’intero mio corpo con uno sguardo e un sorriso eccessivamente sdolcinati – di cui avremmo presto dovuto parlare io e lui – scomparve
   
 
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