Libri > Harry Potter
Ricorda la storia  |       
Autore: Emily Kingston    09/12/2011    4 recensioni
Un po' tutti | Una piccola raccolta di momenti natalizi
Christmas Air - George/Angelina
Christmas Trees - Arthur/Molly
Christmas Memories - Sirius/Nuovo Personaggio
Christmas Things - James/Lily
Christmas Nights - Harry/Ginny
Christmas Meetings - Charlie/Nuovo Personaggio
Christmas Babies - Bill/Fleur
Christmas Lights - Ron/Hermione
Christmas Letters - Neville/Luna
Christmas Lunches - Draco/Astoria
Genere: Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: Missing Moments, Raccolta | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun contesto
Capitoli:
   >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Questa raccolta è dedicata a
Zeu483 e a .
La prima perché se lo merita,
la seconda perché è una vita che mi sopporta
e perché odia i romanticismi.
Ma è Natale, e a Natale siamo tutti più buoni.
Godetevela, questa è per voi.
E.



Christmas Air (George/Angelina)
 

Oh, the weather outside is frightful
But the fire it’s so delightful
But since we’ve no place to go
Let it snow, let it snow, let it snow
(Let it Snow)
 

La cigolante porticina di legno si richiuse alle sue spalle, mentre un leggero scampanellio si diffondeva nell’aria, annunciando il suo arrivo.
George mosse pochi passi all’interno del locale, strofinandosi le mani infreddolite e strusciando i piedi in terra per togliere la neve dalla suola delle scarpe.
Come spesso capitava durante le feste, i Tre Manici di Scopa era gremito di persone.
George si guardò un po’ intorno. Il locale era stato addobbato con qualche ghirlanda, piccoli rametti di vischio erano stati appesi qua e là, mentre al centro di ogni tavolino erano stati posti, in piccoli vasetti di coccio, degli esemplari di Stella di Natale Nana*.
Il basso vociare del pub, unito al crepitare del fuoco del camino e all’odore della Burrobirra calda, lo faceva sentire stranamente euforico. Si sentiva pronto al Natale, come se l’aria natalizia gli fosse entrata fin nelle ossa.
Sorridendo si fece strada tra i tavolini e raggiunse il bancone, dietro al quale, nel suo solito abito scuro, Madama Rosmerta stava servendo da bere.
“Oh!” esclamò, notando il volto di George in mezzo alla miriade di teste che occupava il locale. “Chi non muore si rivede.”
George abbozzò un sorriso e, appoggiando i gomiti sul bancone, si sporse verso di lei.
“Hai visto Angelina?”
Rosmerta sorrise e spostò gli occhi verso un tavolino isolato, posto vicino alle scale, dove una ragazza dalla pelle scura osservava, sovrappensiero, i petali della Stella di Natale.
“Alla buon’ora!” esclamò un’altra voce femminile.
George, spostando lo sguardo da Angelina ma senza smettere di sorridere, si voltò.
Alla sua sinistra, con due lunghe trecce bionde e grandi occhi azzurri, Hannah Abbott lo fissava con divertito rimprovero.
“Ti aspetta da quasi un’ora! Stavamo per darti per disperso!” aggiunse, sorridendogli.
George ricambiò il suo sorriso e, congedandosi, si fece strada verso il tavolo di Angelina.
“Ciao.”
Angelina alzò lo sguardo, colta di sorpresa, ritrovandosi di fronte i chiari e ridenti occhi di George, incorniciati dalle sue ormai familiari lentiggini.
“Scusa il ritardo, ma sai com’è il negozio sotto Natale.”
Angelina annuì, mentre George si sedeva al suo fianco, sfilandosi il capello dalla testa ed appoggiando sul tavolino.
“Non sei arrabbiata vero?” disse, allargando gli occhi e sbattendo velocemente le palpebre.
Angelina abbozzò un sorriso, abbandonando l’aria severa.
“Essere arrabbiati con te è praticamente impossibile,” disse, dopo un po’.
“Oh, be’,” commentò George, gonfiando il petto, “dove lo ritrovi un altro così divertente, affascinanti e sexy? Insomma, sono il meglio che è sul mercato!”
Angelina scoppiò a ridere, stringendo le mani attorno al bicchiere di Burrobirra che Hannah le aveva portato poco prima che arrivasse George.
George non disse nulla, si sporse verso di lei e le diede un bacio sulla bocca, mentre lei ancora rideva.
“Sei più allegro del solito, Georgei, tutto bene?”
“Quante volte devo dirti che non devi chiamarmi Georgei?” borbottò.
“Scusa Georgei,” ridacchiò Angelina, sciogliendo il broncio delle sue labbra con un bacio.
“Non è successo niente, comunque,” disse, dopo un po’, assaporando il particolare odore della cannella, emanato dalla bevanda della sua ragazza.
Quell’odore, unito al sottofondo delle carole che venivano cantate in strada e agli addobbi del locale, gli facevano tornare alla mente i suoi natali passati, quelli che trascorreva alla Tana con la sua famiglia, in costante iperattività ed emozione.
“Tu non la senti?”
Angelina sbatté le palpebre, guardandolo con confusione.
“Sento cosa?”
“L’aria di Natale,” rispose George, guardando la strada innevata che s’intravedeva dalla grande finestra del pub. “E’ per questo che sono allegro, oggi si sente l’aria del Natale. E quando l’aria di Natale è così forte ti senti capace di fare tutto quello che non riuscivi a fare prima.”
Angelina sorrise, accarezzando la mano che George teneva appoggiata sul tavolino.
“Sì, George,” rispose dolcemente, “la sento anch’io l’aria di Natale.”

 

 Author's Corner
Okay, ultimamente credo di essere impazzita; ho preso il via! Penso che questa sia la terza storia che pubblico in una settimana, ma vabbè, vabbè, l'unica cosa che mi dispiace è che vi sto tediando. 
By the way, non so se l'idea è originale o meno, se qualcuno ha già pensato a qualcosa del genere o no, ma a me è venuta in mente 'sta cosa e l'idea mi allettava troppo per non portarla a compimento. Mi scuserte, quindi, se la cosa non è il massimo dell'originalità.
Come è brevemente scritto nell'introduzione questa è una piccola raccolta di shot sui momenti natalizi di alcune coppie, quindi preparatevi a valangate di romanticismo e carole di Natale. 
Non so con che frequenza aggiornerò, spero assidua, nè so dirvi se le altre storie sranno corte come questa o più lunghe. Diciamo che, quelle che verranno lunghe saranno lunghe e quelle che non lo verranno non lo saranno (che persona intelligente eh! -.-)
Be', vi ho tormentato anche troppo; spero che come inizio vi piaccia e che l'idea vi sconfinferi.
In attesa di vostre notizie (e spero che ce ne saranno :3) un bacione grande a tutti,
Emily. 


PS. * Non credo esistano Stelle di Natale Nane. In qualunque caso io l'ho deliberatamente inventato perché quelle normali, usate come centro tavola per i tavolini di un pub, mi sembravano troppo ingombranti :)
 
 
 

   
 
Leggi le 4 recensioni
Ricorda la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: Emily Kingston