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Autore: ranyare    20/12/2011    3 recensioni
Eccomi di nuovo, ancora una volta, su di lei.
Diana.
Questa raccolta vuole essere un dono, un elogio, un tributo alla più grande e magnifica delle mie creature, colei che mi ha DAVVERO dato la possibilità di scrivere, esprimermi, sognare... vivere.
Sono piccoli pezzetti di lei, questi; frammenti, stralci della sua vita, di ciò che pensava, sognava, vedeva, soffriva, amava. È Diana a tutto tondo, più di quanto abbiate mai visto.
Insomma... bentornati, a chi già la conosceva. Benvenuti, ai nuovi arrivati.
Benvenuti nel mondo di Diana.
Genere: Angst, Romantico, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Blaise Zabini, Draco Malfoy, Famiglia Black, I Malandrini, Un po' tutti
Note: Missing Moments, Raccolta | Avvertimenti: Contenuti forti, Tematiche delicate, Triangolo | Contesto: Contesto generale/vago
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Diana's Chronicles'
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Buondì!
Come anticipato sulla pagina di Facebook dedicata alle mie storie, ecco qua la tanto famigerata Big Damn Table sulle Cronache di Diana.
Sulla MIA Regina, sulla MIA donna.
Vuole essere un tributo, questa raccolta: un tributo alla più grande e magnifica delle mie creature, colei che mi ha DAVVERO dato la possibilità di Scrivere, Esprimermi, Sognare... Vivere.
Sono piccoli pezzetti di lei, questi; frammenti, stralci della sua vita, di ciò che pensava, sognava, vedeva, soffriva, amava. E' Diana a tutto tondo, più di quanto abbiate mai visto.
Insomma... bentornati a chi già la conosceva. Benvenuti, ai nuovi arrivati.
Benvenuti nel mondo di Diana.


The Big Damn Table
The Chronicles of Diana

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001. Inizio

Tutto inizia e finisce per un motivo; la nascita, la vita, la morte… sono tutti concetti relativi, tutte parole gettate al vento.

Quando nasci per morire, tutto ciò che hai intorno diventa, improvvisamente, inutile.

Io, Diana Black, sono l’ultima della mia razza, l’ultima della mia famiglia, l’ultima che porta questo nome dannato.

Perché il mio è sangue di pazzi, sangue di assassini, sangue di coloro che non desidereresti mai ad un cenone di Natale.

Il mio è un sangue folle, un sangue che mi ha condannata ad una vita che ha, come fine, soltanto la morte.

Il mio, è il sangue della Regina.

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002. Intermezzo

-Qualcuno sa spiegarmi perché esistono le pause pubblicitarie!?- sbraito, irritata, fissando con astio il vecchio televisore polveroso che, al momento, sta trasmettendo l’ennesima pubblicità senza alcuna logica.

Dan ridacchia, acchiappandomi con un braccio e tirandomi di nuovo sul consunto, familiare divano che tante volte ha accolto i nostri abbracci.

-Solo per darti fastidio.-

-Ci riescono molto bene.-

Sorride. Quel sorriso – maledetto! – capace di farmi dimenticare persino il mio nome.

Si avvicina, il respiro caldo e profumato che mi stordisce, quei pozzi neri ed ardenti che mi attirano irresistibilmente in un buco nero da cui non vorrei mai più emergere.

-Si possono fare tante cose, durante gli intermezzi.- mormora, il corpo muscoloso che aderisce, piano, al mio.

Sogghigno, maliziosa.

Oh, sì.

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003. Fine

Cerco di calmare le lacrime, di asciugarle dalle mie guance bianche.

Ma il cielo piange con me, stanotte; piange con gli occhi della sua Regina, lavando via il sangue dalle ferite e dalle strade, le ginocchia che urlano per il contatto prolungato con il crudele asfalto.

È finita.

Vorrei urlare, ma la mia voce non esiste più.

Vorrei soffrire, ma non ho più un cuore in grado di farlo.

È finita.

Ora, di me, rimane soltanto un involucro vuoto, in muta preghiera davanti a due corpi senza più vita.

Un involucro… un guscio vuoto.

Ma ancora in grado di uccidere.

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004. Interiorità

Ciò che si vede di lei non è nemmeno la metà di ciò che Diana nasconde in quel corpo soffice e tonico, celato da una crudele divisa di Hogwarts dal caratteristico marchio oroscarlatto.

Dentro di lei, arde una stella che brilla soltanto nelle notti più cupe.

Dentro di lei, vibra l’energia dei vulcani e degli oceani, dei venti e dei terremoti, del Sole e della Luna.

Dentro di lei batte un cuore, il mio cuore, che si riflette nelle luci che accendono le sue iridi quando incrociano le mie.

Diana mi guarda, enigmatica e misteriosa come sempre, rivolgendomi uno sguardo che nessuno, salvo me, può comprendere; è sempre così, lei, meteora che crea e distrugge, lasciando nel suo magico strascico il desiderio di sfiorarla ancora.

È un rompicapo, la mia Diana.

Ed è per questo che la amo.

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005. Esteriorità

All’esterno, sembro soltanto una ragazzina piacente, con un corpo che non è da buttar via, due begli occhi grigi, i capelli bruni e le labbra rosse.

All’esterno, non si potrebbe mai immaginare quale mostro si cela dietro quel bel visino.

All’esterno, nessuno può vedere il sangue che macchia le mie mani.

Eppure c’è: pesante, incrostato, denso di tutte le vite che ho tolto.

Ma non si vede.

Per tutti, io rimango una ragazzina di tredici anni dal viso buono e dal carattere spigliato.

Ed è meglio così.

   
 
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