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Autore: Kiarachu    25/12/2011    0 recensioni
Dicembre a Metro City. C'è il compleanno di Megamind e poi si avvicina il Natale. Roxanne non sa cosa regalare all'alieno blu e chiede consiglio a Minion. Scoprirà qualcosa che renderà il loro Natale molto Magico.
Genere: Comico, Fluff, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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La mattina dopo si svegliarono tutti alla solita ora, Minion sempre un po’ prima per preparare colazione.
Faceva freddo fuori, e quindi preparò una colazione degna di un Hotel: cioccolata calda molto densa, con marshmallow e biscottini vari, tutti fatti da quel fantastico pesciolino.
Ovviamente Megamind mise una doppia dose (se non tripla…) di zucchero, ma ormai Roxanne era abituata al suo ragazzo sempre voglioso di zuccheri.
 
Mangiarono ai quattro palmenti e poi si cambiarono per andare a lavorare Appena ho un attimo di pausa, penso proprio che andrò da Robert per quelle cose, pensò l’alieno blu mentre si cambiava nella sua tenuta invernale.
Poi se ne andarono via in macchina, Megamind accompagnò Roxanne al lavoro e poi i due alieni cominciarono a pattugliare le strade innevate e semideserte di Metro City.
 
Più tardi in quel giorno, videro che c’era tranquillità e così andarono verso il negozietto, non prima di dare degli ordini, col PC installato in machina, ai robocervelli.
Entrarono nel vicoletto dove era sito il negozio e, usando l’holowatch, si trasformarono in quelle due persone che avevano programmato negli orologi, per andare a far compere in quella bottega.
 
Quello di Megamind era una versione più o meno umanizzata del suo aspetto: uomo di media statura, magro, calvo e vestito con giacca di pelle lunga e jeans neri.
Minion invece era un uomo dai capelli brizzolati, portati spettinati, muscoloso ma non troppo, con una giacca invernale di color marrone e jeans.
 
Fortunatamente trovarono l’emporio vuoto, a parte il proprietario “Heilà, Robert! È da un pezzo che non ci si vede!”, disse giovialmente Megamind, protraendo la mano per stringerla al negoziante.
Robert fece un ampio sorriso “Hei, Jack! In effetti è da un po’ che non passi qui. Che è successo? Lo sai che mi è arrivata roba nuova di “L’Amicizia è Magica”? Sei qui per quello? Hai ricevuto la newsletter, vero?”
Megamind annuì “Si, si l’ho ricevuta. Ma non è per quello che sono qui. Uhm…potresti…potresti mettere il cartello “chiuso”? È…beh…è un po’ imbarazzante per me. Ed è una questione delicata. Per favore.”, finì facendo un espressione supplichevole.
 
Il negoziante era abituato a situazioni del genere e annuì vigorosamente “Ma certo! Nessun problema. Aspetta un attimo eh.”, ed andò a chiudere a chiave la porta, mettendo il cartello “torno tra poco”.
Poi tornò dove erano i due alieni camuffati e disse con tono rassicurante “Bene, adesso dimmi che c’è di così…uhm…delicato.”
Megamind e Minion annuirono “Ehm…forse sarà un po’ shockante per te, ti suggerisco di sederti. Non vorrei che ti facessi male.”, disse l’alieno blu.
Robert trovò questa richiesta un po’ strana, ma si sedette sulla sedia dietro al bancone.
I due alieni si guardarono in faccia, annuirono e girarono contemporaneamente il quadrante degli orologi, ritornando al loro vero aspetto.
 
Robert era a bocca aperta e ci mise un po’ a riscuotersi da quello stupore “Adesso capisco tutte quelle premure. O mio dio…non prendetevela a male…ma chi se l’aspettava che l’ex genio del crimine, ora eroe, si dedicasse alla collezione di My Little Pony. Sono shockato!”
Megamind si aspettava questa reazione, e così non se la prese più di tanto “Stupito eh? Comunque adesso parliamo di affari: come saprai io e Roxanne Ritchi stiamo assieme, e anche lei colleziona MLP. Anzi, sono sicuro che anche lei viene qui. O sbaglio? Ho recentemente saputo che fai pony custom, e vorrei che ne facessi uno che assomiglia a lei, perché vorrei regalarglielo per Natare. Riusciresti a farlo in tempo? Te ne sarei eternamente grato.”, finì facendo la sua tipica espressione da cucciolo bastonato.
 
Minion stava ridacchiando, e Robert ce la stava mettendo tutta per non ridere, a quella sua espressione.
Megamind si accorse della fatica del negoziante di trattenere le risa “Si, si, bravo…ridi pure dell’ex genio del male eh…non c’è problema…”, disse sarcasticamente con una faccia imbronciata.
Robert non riuscì a trattenersi e cominciò a ridere “Oddio…scusa…ma se fai quell’espressione…comunque sì, riuscirò a fare quel pony, ed effettivamente Roxanne viene qui a fare acquisti. Hai qualche preferenza? Qualche idea?”, chiese sorridendo e pensando Adesso capisco perché Roxanne mi ha detto che apprezzerebbe il regaloanche lui li colleziona. Penso che saranno tutti e due sorpresi.
 
L’alieno scosse il capo e disse seriamente “No, no, mi fido di te. Ho fatto una ricerca online ieri ed ho visto qualche tuo lavoro. Mi piacciono proprio e sei molto bravo a carpire l’essenza del soggetto.”
Detto questo si strinsero le mani e Robert segnò anche quella commissione su un foglietto “Ti mando un email appena l’ho finito, va bene?”, disse il negoziante, e l’alieno annuì.
 
Poi fecero girare di nuovo i quadranti degli orologi, camuffandosi di nuovo.
Robert aprì la porta e tolse il cartello, facendo uscire i due alieni.
Minion e Megamind continuarono a pattugliare la città, fino a fine serata, dando poi ordini ai robocervelli di proseguire da soli coi controlli.
Andarono poi a prendere Roxanne al lavoro e se ne tornarono a casa, al Covo.
 
Finirono la serata mangiando dello stufato di montagna accompagnato da purè.
Poi i tre se ne andarono nella Stanza TV per guardare qualche altro cinema natalizio.
Infine andarono nelle proprie stanze, Minion controllò se i robocervelli avevano trasferito i dati delle cose successe, mentre Megamind e Roxanne si coccolarono un pochino e si addormentarono.
 
 
Una settimana prima di Natale Roxanne ricevette un’email da Robert che le diceva che il pony era finito.
Siccome aveva la giornata libera, ne approfittò per andare a prenderlo.
Quando entrò nel negozio, il proprietario le sorrise “Ciao, Roxanne. Spero che così vada bene.”, le disse mostrandole il pony.
 
Roxanne rimase a bocca aperta da tanto era carino: invece che farlo come i soliti pony custom, cioè con il corpo dei vecchi modelli degli anni ’80, lo aveva fatto con il corpo simile ai nuovi modelli di “L’Amicizia è Magica”, come il modello della Principessa Celestia di plastica, quella con sua sorella Principessa Luna nella confezione.
 
Era blu, ovviamente, ed aveva solo la coda come “pelo”, di colore nero, la testa era senza criniera ed aveva una forma più allungata, ma non risultava ridicola.
Gli occhi li aveva disegnati grandi e verdi, in varie sfumature, e le ricordavano tantissimo la sua tipica espressione di gioia.
 
Invece che disegnargli le sopracciglia attaccate sul bordo superiore dell’occhio, come era di solito per i modelli ufficiali, aveva disegnato le sue tipiche sopracciglia sopra l’occhio, modellate ad arco, ed aveva modellato la bocca aperta e sotto aveva applicato il pizzetto, un piccolo pezzo di plastica appuntita, nera. Il viso aveva proprio un espressione felice.
Il simbolo sul deretano era il marchio di Megamind: la saetta, blu circondata da un bordo nero.
 
Come “vestito” gli aveva fatto dei “guanti” di similpelle con spuntoni sulle zampe davanti e un mantello, che riproduceva fedelmente il vero mantello di Megamind, col collo ad ala di pipistrello, spuntoni e tutto (Roxanne si chiese dove avesse trovato spuntoni così piccoli).
Sulle zampe dietro c’erano degli stivali che arrivavano al “ginocchio” di similpelle nera, uguali ai suoi. Mancava solo la stampigliatura con la foca sotto.
 
“Wow…ma è bellissimo! E come mai l’hai modellato come uno della nuova generazione? Così per curiosità…”, chiese la reporter al negoziante.
Robert sorrise per la reazione che aveva avuto “Sono contento che ti piaccia. E per rispondere alla tua domanda: recentemente ho cominciato a fare pony custom con quel tipo e grandezza di corpo perché mi danno la possibilità di molte più espressioni e di fare vestiti più accurati.”.
 
La reporter annuì “Ha senso…è veramente molto bello! Hai fatto proprio un bel lavoro. Potresti confezionarlo, grazie, così lo porto a casa.”
Il commerciante annuì e portò la scatola fatta apposta per quei modelli, lo impacchettò è mise un bel fiocco blu sopra “Ecco fatto! Spero che gli piaccia.”, disse e pensò Fortuna che sono bravo a mantener segreti e anche ad essere impassibile…eheheh…   
 
Roxanne pagò e tornò a casa con la sua macchina, la Giulietta Spider, appena in tempo per nascondere il regalo.
 
 
Il giorno dopo, Megamind ricevette l’email da Robert che gli diceva che aveva finito il pony che gli aveva ordinato.
Fortunatamente era una giornata tranquilla, quindi Megamind incaricò Minion di pattugliare le strade, mentre lui andava al negozio.
Prima di entrare si camuffò con l’holowatch, per evitare brutte figure, se ci fossero stati altri clienti nel negozietto, visto che Natale era vicino.
Fortunatamente era vuoto, e Robert chiuse la porta a chiave e mise il solito cartello, così Megamind potette tornare al suo aspetto normale.
 
“Ciao! Vedo che hai ricevuto l’email. E Minion? Come mai non è con te?”, chiese Robert all’alieno blu.
“Ciao anche a te. Sei stato veloce. E Minion è a pattugliare, oggi è tranquillo in città.”; rispose Megamind sorridendo.
Il commerciante sorrise e tirò fuori il pony Roxanne da sotto il bancone.
 
Megamind rimase a bocca aperta esattamente come la sua ragazza.
Il pony era della stessa misura del suo, color rosa antico, con una corta criniera ed una fluente coda color castano, come i suoi capelli.
 
Gli occhi erano grandi e azzurri, di diverse tonalità, ed era sorridente. Alle orecchie aveva un paio di orecchini che assomigliavano a quelli di perla, che indossava di solito.
Il marchio era un microfono e le aveva confezionato un vestitino che era la fedele riproduzione di quello blu che Roxanne aveva indossato all’apertura del Museo di Megamind.
Aveva perfino fatto delle “scarpe” simili a quelle che indossava quel giorno, mettendole negli zoccoli posteriori.
 
Dopo essersi ripreso dallo stupore, l’alieno sbatté gli occhi e disse “Wow…ma è stupenda! Penso proprio che le piacerà. A costo di risultare melenso, ti dico anche che è veramente deliziosa e carina. Giusto per curiosità…sulla rete avevo notato che facevi pony con i corpi delle generazioni degli anni ’80; come mai questo l’hai fatto col corpo delle nuove generazioni? Tra l’altro vedo che è simile al modello della Principessa Celestia, vero?”
 
Robert annuì “Si, è proprio uno stampo fatto su quel modello, modificato in modo da poter mettere la criniera e la coda di “pelo” e non di plastica dura. Recentemente ho cominciato a fare questi modelli perché c’è più richiesta. Ho anche fatto io lo stampo per fare il corpo, perché apparentemente nessuno lo aveva fatto. E questo tipo di modello mi da più possibilità di espressioni e più “spazio” per fare vestiti. Che te ne pare?”, finì sorridendo.
 
Megamind fece un sorriso conoscitore “Beh, hai fatto un ottimo lavoro. E mi piace il fatto che hai fatto tu lo stampo. Un vero creatore costruisce tutto ciò che gli serve per la sua arte. Ed io ne so qualcosa.”, finì strizzando l’occhio.
Il negoziante rise “Beh, mi immagino…e grazie! Un complimento così fatto da te, ne vale cento! Sei un vero genio e le tue invenzioni sono incredibili! E ti devo anche dire che sono contento che adesso tu sia il nostro difensore, stai facendo davvero un ottimo lavoro!”
 
L’alieno blu arrossì “Beh, grazie…non hai idea di quanto apprezzi quando la gente di questa città mi fa i complimenti. Ma penso che capisci anche il perché. Comunque…puoi impacchettarmi quel delizioso pony, per favore. Poi ti faccio sapere la reazione di Roxanne. E ne approfitterò per confessarle anche il mio segreto, così magari potremmo venire qui tutti e due.”
 
Il commerciante nascose un’espressione di stupore Pensavo che gliel’avesse già detto…mmmh…credo che c’entri Minion, ma non ne sono sicuro. Vabbè…lo saprò dopo Natale pensò e poi disse, tirando fuori una di quelle confezioni per quei pony “Ma certo! Così si potrà parlare di pony ed altro. Ecco fatto!”, finì mettendo un fiocco rosa sul pacchetto.
Megamind pagò e uscì dal negozio con il travestimento, per poi andare da Minion e poi a casa, appena in tempo per nascondere il regalo.
La serata passò normalmente e poi andarono a letto.
 
 
La vigilia di Natale, nel pomeriggio, rimasero tutti e tre a casa, perché dovevano fare gli ultimi preparativi per la cena di quella sera.
Megamind diede istruzioni ai robocervelli di pattugliare la città al posto suo e di Minion, e a quelli “domestici” di mettere tutti i regali sotto l’albero, nella Stanza TV, così sarebbe stata ancora più una sorpresa.
Minion passò quasi tutto il pomeriggio a fare la cena: arrosto di tacchino con salsa di mirtillo, torta di zucca e mise in tavola sia la frutta fresca che quella secca.
 
Verso le 10 di sera (il tacchino ci aveva messo un eternità a cuocere) si misero in tavola e cominciarono a mangiare.
“Mmmh…Minion, ti sei superato! Questa roba è deliziosa. Più degli altri anni!”, disse Megamind, mangiando a quattro palmenti.
“Forse, Signore, è perché c’è Miss Ritchi con noi, quest’anno…a costo di risultare un po’ melenso…ha portato molta gioia in questa casa”, disse Minion sorridendo caldamente alla reporter.
Roxanne arrossì “Ma Minion! Così mi imbarazzi. Comunque anche voi due avete portato gioia nel mio cuore. Ora come ora non riesco ad immaginare una vita senza voi. Siete veramente fantastici!”, finì sorridendo ampiamente ai due alieni.
 
Megamind diventò viola e Minion agitò in maniera imbarazzata le pinne, mentre faceva un espressione shockata “Roxanne! Vuoi farmi avere un infarto? In senso buono, ovviamente. Anch’io non saprei immaginare una vita senza di te.”, Megamind finì sfumando in un color lavanda e sorridendo caldamente alla sua ragazza, mentre allungava la mano per prendere la sua.
 
Roxanne sorrise dolcemente e si sporse in avanti, e così si diedero un dolce e lungo bacio. 
Dopo un po’ si staccarono e sospirarono insieme mentre Minion li guardava dolcemente.
Notarono questo e tornarono a mangiare, arrossendo un poco. Era incredibile come si imbarazzassero come ragazzini, se c’era Minion che li guardava.
Finirono la cena, e chiacchierarono del più e del meno, fin quasi a mezzanotte.
Megamind divenne all’improvviso impaziente e continuava a guardare l’orologio.
 
Roxanne roteò gli occhi, capendo subito il motivo dell’agitazione dell’alieno
“Lo sai che sei proprio un bambino, a volte? Scommetto che vuoi andare di sopra ad aprire i regali. Ho ragione, vero?”, disse la reporter con un sorriso furbetto.
Megamind sospirò “Ed ecco che la reporter detective colpisce ancora. Sì, è vero. È quasi mezzanotte! Ti prego”, finì di dire, facendo tremare il labbro e facendo gli occhi da cucciolo bastonato, sapendo che effetto avevano su Roxanne.
 
La brunetta sorrise e scosse il capo “Non vale fare quell’espressione! Comunque, visto che quest’anno sei stato bravo ed hai fatto un buon lavoro come eroe, allora cederò alle tue lusinghe. Dai, andiamo! In realtà anch’io volevo aprire i regali!”, finì facendo l’occhiolino e una linguaccia.
 
Così i due si presero per mano, ed insieme all’ittioide andarono di sopra.
I robocervelli avevano sistemato i regali in tre mucchietti, vicino all’albero decorato, così i tre si sedettero per terra, davanti alle pile di regali.
“Va bene, chi comincia?”, chiese Roxanne sorridendo.
“Beh, potremmo aprirne uno ciascuno, in ordine di anzianità, no? Comincio io!”, disse Minion.
La coppia annuì e il pesce nel corpo robotico cominciò con il primo della pila.
 
Minion sorrise ed aprì quello da parte della reporter: tre nuovi grembiuli (tra cui uno che era la esatta copia di “Kiss the Cook”) ed un buono per uno dei migliori negozi di arnesi da cucina nella città.
La curiosa reporter aveva notato che alcune padelle ed attrezzi usati da Minion non erano proprio messe bene, ed allora aveva pensato che fosse bene regalargli quel buono.
“Grazie, Miss Ritchi! Conosco bene quel negozio, quasi tutte le padelle in acciaio inox che ho provengono da li. Pian pianino ho comprato quelle padelle. So quanto costi li la roba, ma è di qualità. Grazie mille.”, disse sinceramente il pesce, e Roxanne sorrise di gioia al complimento.
 
Quindi Megamind aprì quello fatto da Minion: un nuovo mantello, pressoché uguale ai suoi soliti mantelli, ma senza spuntoni.
“Così potrà abbinarlo ai guanti che le ho regalato, se va a qualche celebrazione.”, spiegò il pescioide.
L’alieno blu annuì e lo ringraziò del bellissimo regalo.
 
Roxanne spacchettò quello di Minion, che era un nuovo vestito. Era blu, di seta, con un collo a V che mostrava bene il decolleté e spalline trasparenti. Era aderente fino ai fianchi, per poi aprirsi come un giglio, con l’orlo formato da cinque punte.
“O mio dio…Minion! È bellissimo! Grazie! Credo che lo indosserò a qualche festa di gala o cose così. E se mi faranno i complimenti, dirò che l’hai fatto tu!”, disse sorridendo al pesce.
 
Adesso era il turno di Minion, di nuovo, ed aveva fatto in modo da fare così perché lui SAPEVA che cosa c’era in quei pacchetti  “Adesso tocca di nuovo a me, e poi vi suggerisco di aprire i vostri pacchetti insieme.”
Roxanne e Megamind annuirono, ognuno per la propria ragione.
Così Minion aprì quello di Megamind e fece tanto d’occhi: era una De-gun tutta per lui.
Finora aveva usato il prototipo che aveva fatto Megamind, quella che aveva usato per liberare Roxanne sulla Metro Tower.
 
“O mio dio…Signore! Ma…ma…wow…grazie, grazie mille! È un bellissimo regalo. Non ho parole. E sul calcio c’è pure inciso il mio nome, il mio VERO nome! Grazie! Ma quando ha avuto tempo di farla?”, finì con espressione curiosa il pesce alieno.
Megamind stava sorridendo felicemente, si aspettava questa reazione “Sono contento che ti piaccia, caro Meen-yawn! Per rispondere alla tua domanda, l’ho fatta durante questi ultimi mesi. L’avevo già finita tempo fa, ma non sapevo quando dartela, così ho approfittato del Natare per regalartela.”
Minion era raggiante e Megamind era contento di aver reso felice quel suo caro amico.
 
Poi arrivò il momento: Roxanne e Megamind disfarono il pacchetto insieme e…rimasero shockati tutti e due “Ma…ma…come? Ahahahah”, dissero insieme, vedendo i due pony.
Roxanne fu la prima a riprendersi dalla gran risata “Ma è carinissima! Sei andato da Robert, vero?”, chiese in modo compiaciuto.
Megamind, che aveva già capito tutto, si girò verso l’ittioide “MINION! Le hai detto il mio segreto!”, ma prima che potesse completare la predica, Roxanne lo abbracciò, lasciandolo in uno stato di dolce stupore.
 
Poi lo lasciò e lo guardò dolcemente in quegli incredibili occhi verdi “Non sgridarlo, non l’ha fatto con malizia. E poi gliel’ho chiesto io, prenditela anche con me.”
Megamind si riprese un poco “Eh…ah…non potrei mai prendermela con te. E scusa, Minion se ho reagito così. È stato un riflesso condizionato. Volevo comunque rivelartelo stasera. E sì, sono stato da Robert. Questa riproduzione è veramente bella, come il soggetto a cui si è ispirato, ovviamente!”, finì con falsa modestia, indicando il pony Megamind.
 
Roxanne rise e lo colpì scherzosamente sul braccio “Si, è proprio carino quel pony, lo sai?”,disse in tono faceto, sorridendo furbescamente.
L’alieno dalla gran testa fece finta di essere offeso “Mmmh…beh, carino non è proprio il termine che userei…ma se lo dici tu, va bene.”, disse sorridendo dolcemente alla sua metà.
Poi si scambiarono un bacio dolce e prolungato
 
“Scommetto che vuoi sapere come mai, io, un genio del crimine – ahem…ex genio del crimine – possa collezionare My Little Pony, vero, cara la mia Miss Reporter Ficcanaso?”, chiese Megamind, con tono seducente.
La brunetta annuì “In effetti son parecchio curiosa. E adesso credo di sapere quale sia stata l’ispirazione per l’Equestrinator, o mi sbaglio?”, la reporter finì in modo furbetto.
Il genio sospirò “Hai ragione, ovviamente. La mia massima ispirazione è stata Nightmare Moon! Quella si che era una cattiva coi fiocchi! Tutta nera, con la criniera ondeggiante!”
 
“Ahem…comunque tutto è cominciato alla prigione. Quando ero giovane, in televisione trasmettevano la vecchia serie dei MLP ed ogni tanto la guardavo. Ero giovane ed innocente allora, e comunque ne traevo informazioni per invenzioni ed altro. Poi son diventato un supercattivo e non ho avuto più tempo, ne voglia da dedicare a quel cartone. Per me era stupido ed infantile.”
 
“Poi un giorno vidi Minion che guardava la prima puntata di My Little Pony: L’Amicizia è Magica. Prima lo rimproverai, ma poi vidi LEI: Nightmare Moon! Ah! La magnificenza! La maestosità! La cattiveria! Mi conquistò subito. E poi, non so perché, continuai a guardare quel cartone, anche se sapevo che era per bambine! Ed ero terrorizzato dal fatto che se qualcuno lo avesse scoperto, io sarei stato deriso per tutta la mia vita.”
 
“Scoprii però che non ero l’unico maschio a cui piaceva quel cartone, così feci qualche ricerca e scoprii che c’era un intera comunità di gente ADULTA che era stata catturata dal fascino di quella trasmissione. E così, prima scoprii il mondo dietro a quel cartone, che è pieno di citazioni di altre cose che mi piacciono, ed infine cominciai a collezionare i pony, prima quelli della nuova generazione, e poi quelli più rari delle vecchie generazioni. Alcuni devo ancora trovarli, ma se hai visto la mia collezione, lo sai già.”, finì guardando dolcemente Roxanne.
 
Lei annuì “Ho visto che ne hai alcuni che mi mancano e io ne ho alcuni che ne mancano a te…che ne dici se uniamo le nostre due collezioni? E potremmo vendere i doppioni per vedere se riusciamo a prendere quelli mancanti. Ovviamente se a te va bene. E ci sono alcuni pezzi della mia collezione che hanno anche un valore affettivo, quindi quelli preferirei tenerli.”, finì sorridendo dolcemente al suo moroso.
Lui sorrise a sua volta ed annuì “Mi sembra una buona idea. Potremmo farlo uno di questi giorni, se ti và. Così mi racconti come hai cominciato a collezionarli.”, chiese con tono curioso alla sua bella.
 
Poi continuarono a parlare del più e del meno, Minion dicendo cosa avrebbe preso al negozio di attrezzi per la cucina, e chiese anche dove aveva trovato il grembiule, che era una vita che ne cercava uno uguale.
Roxanne gli disse che l’aveva trovato in un negozietto di chincaglieria, e gli disse dov’era.
Il pescioide la ringraziò e disse che ci avrebbe dato un occhiata nei giorni seguenti.
 
Erano quasi le due del mattino quando cominciarono a sentire la stanchezza, così si ritirarono nelle loro camere.
Minion scelse di dormire nell’acquario che c’era nella sua stanza, perché così si rilassava di più.
La coppia andò nella stanza di Megamind, misero i due pony nelle loro collezioni, si cambiarono ed andarono a letto, accoccolandosi insieme e addormentandosi subito, poiché erano stanchi per l’intensa giornata e per tutte le emozioni provate.
 
Adesso avevano un'altra cosa in comune, di cui poter parlare in tranquillità, ed erano tutti e due veramente felici, sia per l’hobby che condividevano che per i due pony.
Ed inoltre tutti e due pensarono che questo era stato il Natale più bello che avessero mai passato, e speravano di passarne molti altri così.
E quella notte sognarono insieme di essere quei due pony – grazie al LEGAME – e di correre in un grande prato, per poi accoccolarsi insieme con i musi vicini.                 
           
FINE
  
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