Libri > Harry Potter
Segui la storia  |       
Autore: Emily Kingston    26/12/2011    5 recensioni
Un po' tutti | Una piccola raccolta di momenti natalizi
Christmas Air - George/Angelina
Christmas Trees - Arthur/Molly
Christmas Memories - Sirius/Nuovo Personaggio
Christmas Things - James/Lily
Christmas Nights - Harry/Ginny
Christmas Meetings - Charlie/Nuovo Personaggio
Christmas Babies - Bill/Fleur
Christmas Lights - Ron/Hermione
Christmas Letters - Neville/Luna
Christmas Lunches - Draco/Astoria
Genere: Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: Missing Moments, Raccolta | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun contesto
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Christmas Lunches (Draco/Astoria)
 

  Jingle bells,
jingle bells,
jingle all the way
(Jingle Bells)

   
Draco alzò lo sguardo sulla tavola imbandita che occupava l’intero salotto e rilasciò un sonoro sbuffo infastidito.
“Papà, smettila,” l’ammonì Scorpius, passandogli davanti con una caraffa piena d’acqua tra le mani.
Draco inarcò un sopracciglio, scettico, e continuò a guardare la tavola in silenzio. Era una bella tavola, però, c’era da ammetterlo; quell’anno gli Elfi si erano dati davvero da fare.
La tovaglia rossa, le candele ed i tovaglioli dorati riuscivano a far sentire l’aria natalizia perfino a lui che non aveva mai amato particolarmente questa festività.
Quando i suoi occhi si posarono sui quattro piatti in più, sbuffò di nuovo.
“La vuoi piantare, papà!?” esclamò, di nuovo, suo figlio, guardandolo con rimprovero.
Draco scosse le spalle, sistemandosi meglio sulla poltrona.
“Io non capisco perché abbiamo dovuto invitarli, ecco tutto,” borbottò, incrociando le braccia al petto.
Scorpius sbuffò, alzando le mani in segno di resa, e sparì su per le scale.
Astoria sbucò dalla cucina e lo guardò con cipiglio severo.
“Non è colpa mia!” si difese l’uomo, ordinando ad un elfo di portargli un bicchiere di whisky. “E poi da quando tu metti piede in cucina?”
Astoria sospirò, avvicinandosi a lui.
“Da quando voglio che tutto sia perfetto dato che, tuo figlio, ha invitato la sua ragazza al pranzo di Natale.”
“Appunto!” esclamò Draco, lievemente infervorato. “Se non l’avesse fatto oggi non ci sarebbe tutto questo trambusto.”
“Hai provato a chiederti, anche solo per un momento, perché lo ha fatto?” l’ammonì la moglie, fermandosi di fronte a lui. Draco boccheggiò.
Certo che se l’era chiesto, l’aveva fatto dal minuto che aveva seguito l’annuncio della notizia e, da quel misero minuto, non aveva smesso di farlo per giorni, fino a quella mattina. E si era anche dato delle risposte, che sarebbero anche potute essere sensate, se non fosse che almeno la metà comprendeva la cattura dei loro ospiti.
“Lo ha fatto,” iniziò Astoria, sedendosi sul bracciolo della poltrona, “perché è innamorato di lei e vuole che tu e suo padre andiate d’accordo perché ti vuole bene e non vuole essere costretto a scegliere tra te e lei, dato che sappiamo entrambi che saresti in grado di fare una richiesta del genere.” L’uomo arrossì.
Draco non era mai arrossito in vita sua, neanche una volta; questo strano fenomeno aveva iniziato a verificarsi quando aveva conosciuto Astoria e la cosa, in un primo momento, l’aveva perfino spaventato. Ma lei aveva sempre avuto una strana sorte di potere su di lui.
Quando si trovava da solo gli era spesso capitato di pensare che lei fosse la sua parte migliore, che lei fosse tutto ciò che lui non poteva essere. In quei rari momenti il marchio che si trovava sul suo braccio, ancora scuro e ben visibile, tornava a bruciare come in passato.
Bruciava di rimorsi e faceva dieci volte di più male di quando accadeva a causa di Voldemort.
“Lui vuole solo essere felice e vuole che lo sia anche tu.”
Draco annuì, alzando lo sguardo verso Astoria.
“Va bene, mi comporterò per bene.”
“E non prenderai in giro nessuno.”
“Non lo farò.”
“Né tenterai di fare stupidi scherzi.”
“Non lo farò.”
“E non-”
“Non farò niente di niente,” promise, baciando Astoria sulle labbra.
In quel momento il campanello iniziò a trillare allegramente, annunciando l’arrivo dei tanto attesi ospiti.
Sorridendo, Astoria si alzò dalla poltrona e, seguita da un Draco ancora un po’ imbronciato, si diresse alla porta. Scorpius li raggiunse pochi minuti dopo.
“Forza, apri.”
“Ma ci sono gli elfi per aprire le porte!” protestò Draco, guardando la moglie con aria scioccata. Astoria inarcò un sopracciglio. “Va bene, va bene, apro.”
Appoggiò una mano sul pomello ed aprì la porta, ritrovandosi faccia a faccia con un paio di occhi azzurri, incorniciati da una zazzera rossa e da una cascata di lentiggini un po’ sbiadite.
“Weasley,” sussurrò Draco, sostenendo lo sguardo di Ron.
L’altro grugnì ed Hermione gli dette una gomitata.
“Malfoy.”
Astoria sorrise, stringendo forte la mano del marito, e Draco pensò che, forse, quel pranzo di Natale non sarebbe stato poi così male come aveva pensato.



Author's Corner
Eccoci qua con l'ultimo capitolo, un giono dopo Natale. Be', devo dire che il mio scopo era pubblicare ieri, ma poi sapete i parenti, il pranzo, i regali...
Eh, vabbè, spero almeno che anche questa storiella vi sia piaciuta.
Un grazie grandissimo a tutti coloro che hanno recensito o anche solo messo la storia tra preferiti/seguiti/ricordati: veramente tante grazie :D
Buon Natale in ritardo a tutti,
Emily.


   
 
Leggi le 5 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: Emily Kingston