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Autore: Mei91    05/02/2012    3 recensioni
STORIA SOSPESA NON CONTINUABILE. TERMINATA.
Non voglio iniziare a raccontarvi questa storia dicendo che parla d’ amore e che vissero tutti felici e contenti, ma piuttosto narrarvi una storia, la mia storia, avvenuta tra le rive di un fiume e al tenue chiarore del sole al tramonto, quando il sole è ormai scomparso e spunta la romantica luna. Una storia che parla d’ amore, oscuro,focoso e complicato, ma anche piena di passione e sentimento. Un amore nato grazie all' oscurità, ma anche grazie al manga di una famosa scrittrice giapponese: Rumiko Takashi e il suo manga artefice della mia felicità: Inuyasha.E se questo personaggio è l' artefice del amore tra me e una creatura molto simile al lui e facente parte delle creature demoniache e delle tenebre, se fosse lui la mia metà, l' amore che deve vivere nell' oscurità?
CHIEDO PROFONDAMENTE VENIA MA PER IL MOMENTO QUESTA STORIA E' SOSPESA . CHIEDO SCUSA
Genere: Dark, Mistero, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: AU, OOC, Otherverse | Avvertimenti: nessuno
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Oh caspiterina! Non ci posso ancora credere! Il mio ragazzo è un vampiro di più di duemila anni e proprio ieri sera ho incontrato il mio idolo, Inuyasha, In carne ed ossa. Sta sera dovremmo andare all’ università e in questo momento sono sola a casa di Damian.

No, mi correggo, non sono propriamente sola, solo che in questo momento il mio amore è immerso nel mondo dei sogni. Be, deve dormire anche lui, no? Solo che Damian lo fa di giorno come anche Ian e Aidan. La casa di Damian è veramente favolosa, splendida, praticamente una reggia.

Con calma mi alzo dal divano e prendo i libri dell’università, mettendomi a ripassare qualche dubbio. La porta della cucina si apre e Sam e Brie, entrano  e si siedono al mio fianco.

“Tesoro, ma che hai?” mi chiede Brie preoccupata. Io sollevo lo sguardo dai libri e lo punto su di lei.

“Damian è al sicuro?” chiedo preoccupata e vedo Brie e Sam sorridermi mestamente. Sembro proprio una mogliettina preoccupata per il suo uomo.

“Si, Tab, lo hai visto anche tu no? Noi non sappiamo dove dorme Damian, ma tu si. Noi sappiamo solo dove dormono i nostri fidanzati e se ti senti preoccupata per lui, puoi sempre andare a dargli un occhiata.” Mi rassicurò Sam sorridendo. Loro erano fidanzate con Ian e Aidan da tre mesi mentre io, solo da un giorno era la ragazza di Damian.

“Non è una cosa normale essere così preoccupate per un vampiro!” esclamo risentita.

“No, Tab. E’ normalissimo. Per ora le domande che ti frullano per la testa sono: Ma siamo sicuri che nella cripta di Damian non entri il sole? Siamo sicuri che non si senta solo? Siamo sicuri che è protetto? Mi sa che voglio proteggerlo! E cose del genere. Ti capiamo perfettamente perché prima di te ci siamo passate sia io che Sam.” Mi fece comprendere Brie. Mia sorella minore, fidanzata con il vampiro Aidan, aveva compreso alla perfezione il mio stato d’animo.

“Oh, Brie…”

“Va. Va da lui e controllalo.  Questo ti farà sentire più tranquilla.” Mi esortò ad andare Sam, fidanzata del vampiro Ian.

“Si!” dichiarai alzandomi di scatto dal divano e facendo cadere a terra i libri che avevo poggiato sulle gambe. Poi mi affrettai alla porta della cucina.

“Un ultima cosa sorellina…” iniziò Brie e io mi bloccai all’ istante voltandomi verso di lei. “ Damian, anche se sembra morto, è vivo! E’ legato a te e sente qualsiasi tua emozione e sensazione, compresa la preoccupazione, non può svegliarsi o aprire gli occhi, ma ti sente alla perfezione. Tab, da lui dei essere tranquilla, o rischi di farlo stare male, perché si sveglierà  con dolore e sofferenza. Un vampiro deve riposare tranquillo, e più vecchi sono, se si svegliano male, più forte è il dolore.” Spiegò Brie e io presi appunti mentalmente.

“Ma non voglio fare nulla di sbagliato, solo controllare che la stanza sia perfettamente al buio, e prendermi un po’ cura di lui. Lo amo da morire e stare separata da lui fa male. Poi lo devo coprire, scommetto che non lo ha fatto e prenderà freddo.  Sta mattina quando l’ ho lasciato era così gelato.” Spiegai e le mie sorelle sgranarono gli occhi.

“E’ un vampiro Tab!” costatò Sam.

“E allora?”

“E’ normale che sia freddo!” spiegò Brie.

“Ma ieri sera non lo era!” dichiarai sgranando gli occhi. Come era possibile.

“Ovvio! Ieri sera era sveglio e quando i vampiri sono svegli sono caldi, perfettamente come gli umani, ma sta mattina il corpo di Damian si stava preparando per il sonno e durante il sonno sono gelati, ma è piacevole stare vicino a loro anche da freddi e in inverno, emanano comunque calore.” Mi spiegò Brie e per poco io non mi vergognai del fatto di non sapere quasi nulla su i vampiri.

“Già….il calore dell’amore” sussurrai.

“Esattamente. “ confermò Brie.

“Mi sento così inadatta.” Sussurrai.

“Perché Tab?” mi chiese Sam preoccupata, mentre mia sorella Brie mi guardava come a chiedere spiegazioni.

“Perché non so nulla sui vampiri, mi domando che razza di fidanzata possa essere per Damian.” Dichiarai afflitta e triste.

“Tab, ma che cazzo stai facendo! Ti sente!” urlò Brie e io mi riscossi subito, ripensando a ciò che poco prima aveva detto mia sorella e io stavo rischiando di far svegliare male Damian. Che stupida.

“Comunque è normale, sorellina!” mi tranquillizzò Sam. “ Anche noi, sia io che Brie, all’ inizio eravamo così! Non ci ritenevamo degne di essere le fidanzate di Ian e Aidan, ma solo perché le creature della notte, i vampiri, erano sempre stati celati ai nostri occhi.  In poche parole non credevamo che esistessero e ritrovarsi ad averne uno come fidanzato è stato un duro colpo. “ spiegò infine Sam.

“Ah.”

“Vedi Tab, anche per Damian questa situazione è un po’ assurda, di certo non si sarebbe mai immaginato di potersi fidare di un umana a tal punto da mostrargli il posto in cui dorme. Sai, Tab, è quello il momento in cui i vampiri sono vulnerabili, durante il giorno, perché non hanno modo di proteggersi ed è anche per questo che io e Sam, ci siamo auto elette protettrici dei nostri fidanzati, formano una specie di organizzazione.  Abbiamo formato il :PPFV.” Continuò a spiegare Sam.

“Il che?” chiesi io dubbiosa.

“Il PPFV: Ovvero il programma protezione fidanzati vampiri.” Mi chiarì Brie e io sorrisi.

“AH, anche io voglio entrare a far parte di questa organizzazione!” dichiarai sorridendo. Si, avrei protetto Damian.

“Ok, devi fare il giuramento”

“Ok, Sam”

Samantha andò alla sua scrivania e aprì un cassetto, tirò fuori un foglio, poi si riavvicinò a me .

“Leggi questo ad alta voce e porta una mano sul cuore.” Annuii e presi il foglio.

Misi cauta una mano sul cuore e….

“Aspetta!”

“Cosa?” dichiarai quasi risentita.

“TI fidi di noi?” mi chiese Sam. Se mi fidavo delle mie sorelle?

“Si”

“a tal punto da mostrarci il luogo dove dorme Damian?”  a quella domanda mi irrigidii, ma sentii dentro di me anche un'altra presenza irrigidirsi. Che fosse Damian?

“NO!” urlai. La presenza dentro di me che si era irrigidita si rilassò un po’. Non posso. So che avrei ferito le mie sorelle, ma non voglio mettere in pericolo Damian più di quanto già non abbia fatto lui stesso, rivelandomi il luogo in cui riposa. Sollevai lo sgurado verso le mie sorelle

“Mi spiace, sorelline, ma non me la sento di…”

“Tranquilla, la tua risposta è stata giusta. Nessuna di noi sa il luogo dove riposa il proprio amore. Nessuna deve saperlo, perché è il segreto che i nostri uomini hanno condiviso con noi e anche se siamo sorelle, non mi sento in grado di rischiare la vita di Aidan.” Dichiarò Brie.

“Era una prova?” chiese e le mie sorelle annuirono. Oh, le avrei ammazzate, ma voglio loro un mondo di bene.

“Perché quando mi  avete fatto la domanda di mostrarvi  il luogo in cui riposa Damian, mi sono irrigidita ma ho sentito anche un'altra presenza dentro di me irrigidirsi.”

“Era Damian, sorellina. Anche lui si è spaventato e questo dimostra che siete fortemente legati, perché non hai avuto bisogno di seguire l’irrigidimento di Damian per dire no, hai seguito il tuo. Questo ti da il diritto a cento per cento di entrare nel PPFV.” delucidò mia sorella Brie.

“Ora leggi il giuramento!”

“Ho qualcosa che si agita dentro.” Dichiarai.

“E’ Damian, ma lascialo perdere. Sai quando la compagna di un vampiro fa un giuramento lo fa per sempre e Damian, come anche Ian e Aidan al tempo in cui lo abbiamo fatto, non volevano che ci mettessimo in pericolo per proteggere loro.”

“Oh, be, allora ignoriamo Damian e cominciamo il giuramento.”

“Io, Tabitha Stone, prometto di proteggere il mio vampiro Damian Thorne anche a costo della mia stessa vita. Prometto di amarlo e proteggerlo finchè vivrò e il suo amore per me forza mi darà, a far di ciò, con il sangue firmerò e il giuramento nel fuoco dell’amore brucerò.”

 Dopo aver letto il giuramento lo firmai prima con una penna , poi presi un piccolo pugnale depositato su tavolo e mi tagliai il palmo della mano facendo cadere il sangue sul foglio, poi lo presi, lo piegai in due parti e vi disegnai sopra un cuore, poi mi diressi al camino con il fuoco accesso e buttai al suo interno il giuramento fatto con l’amore e il sangue. Sentii il filo del giuramento che avevo appena fatto, legare il mio cuore e la mia anima con il cuore e l’anima di Damian che riposava nella cripta. Agitato e un po’ arrabbiato, ma adesso legato a me dal giuramento. Quel giuramento significava che uno senza l’altro non poteva vivere, se moriva uno, moriva anche l’altro.

Ignorai il turbamento e il dolore di Damien e mi rivolsi a Brie.

“Dove hai trovato quel giuramento?”

Brie sospirò ed vidi che esortava Sam, la più grande di noi tre sorelle a parlare. Volsi il mio sguardo verso di lei che sospirò e prese a parlare.

“Vedi, Tab, noi non siamo delle semplici umane, e quel giramento non era un vero e proprio giuramento, piuttosto un incantesimo.” Spiegò Sam e io mi gelai all’istante. Per fare un incantesimo, bisognava essere…

“Vedi Tabby, noi siamo streghe. La mamma, la nonna e tutte le donne della nostra famiglia lo sono. La nonna quando eravamo piccole ci raccontava sempre che un giorno saremmo diventate qualcosa di speciale e che avremmo dovuto accettarci per quello che eravamo. Vedi, abbiamo scoperto i nostri poteri per caso, almeno io e Brie, ma alla fine abbiamo accettato questo dato di fatto. Siamo streghe Tabby, ma questo deve restare un segreto. Vedi adesso le uniche persone che sanno ciò che siamo, sono i nostri compagni. Damian, Ian, e Aidan. “ continuò a spiegare  Sam.

“C…Cosa?”

“Vedi, noi siamo le streghe del trio e…”

“Non mi verrai a dire che siamo come le sorelle Halliwell del telefilm streghe, vero?”  domandai scettica.

“Per niente! Non abbiamo bisogno del potere del trio per distruggere i malvagi, ma possiamo farlo benissimamente  anche da sole. Vedi Tab, il telefilm streghe è stato criticato e disprezzato dalle streghe e anche dai demoni. Vedi non tutti i demoni sono malvagi, ma alcuni hanno deviato il loro modo di essere.”

“In…Inuyasha.” Sussurrai.

“Esattamente sorellina. Ti sei mai chiesta come mai ti piacesse così tanto quel manga che parlava di demoni, misteriose magie, spade eccetera….ecco è perché inconsciamente tu sei legata a quel mondo, proprio come noi. Ora Inuyasha non esiste perché un invenzione; un manga praticamente, ma i demoni e i mezzi demoni si, come anche i vampiri.” Spiegò ancora Sam e io ero gelata. Dentro di me ero un cumulo di emozioni contrastanti.

“Streghe…” sussurrai incredula e sedendomi sul divano.

“vedi sorellina, non te ne abbiamo parlato tre mesi fa perché ancora non eri aperta ad accettare un mondo soprannaturale, ma visto e constato come hai accettato Damian, io e Sam siamo giunte alla conclusione che adesso eri abbastanza pronta e preparata per accettare questa tua nuova condizione.”

“Brie, io non so se sono in grado di digerire tutte queste novità e…”

“Ne sei perfettamente in grado sorellina, come lo siamo stata io e Samantha.”

“Brianna, un conto è avere un fidanzato vampiro, ma essere addirittura delle streghe? Questa è buona!” esclamai. Ancora non ci credevo e di sicuro le mie sorelle mi stavano prendendo in giro.

“Allora dimmi una cosa, ti e mai capitato di sentire la testa che faceva male per giorni e nessun farmaco alleviava il dolore?” dichiarò Sam.

“ E tu come fai a saperlo? Mi è capitato, ma non ne ho mai parlato con nessuno.” Protestai risentita.

“Si, lo so perché anche a noi è successa la stessa cosa quando il nostro corpo si stava preparando ad accogliere i nostri poteri e il nostro nuovo essere. Di solito i poteri si svegliano raggiunta l’età di ventuno anni .”

“Coincidenze.”

“Davvero! Ti è mai capitato che nei sogni evocassi un qualcosa e la mattina successiva avevi ciò che volevi davanti?”

Oddio, il pupazzo di Inuyasha a grandezza naturale. Avevo chiesto nel mio sogno di qualche mese prima quel peluscione gigante di due metri di altezza, ma avevo pensato che fosse stata Cassie a farmi quella sorpresa non di certo dei poteri nascosti dentro di me.

Oh, cavolo, ma sono veramente una strega!

“Ok, mettiamo il caso che sia una strega, dovremmo avere un protettore.”

“Infatti, Tab.”

“Non mi direte che è un angelo bianco.”

“Veramente ne abbiamo uno a testa. “

“Angeli?” chiesi sempre più turbata.

“Si, ma in alcuni casi abbiamo anche demoni protettori.” Spiegò Brie.

“Oddio, mi sento nel telefilm streghe.”

“Be, può sembrare strano, ma anche a noi all’ inizio è sembrato di essere state catapultate in quel telefilm, ma non è così.”

“Capisco, Sam.”

“Bene, adesso ti presento il mio protettore. Ah, un ultima cosa, davanti ai nostri protettori, non dire che sei fidanzata, a maggior ragione con un vampiro, sono dannatamente iperprotettivi e farebbero di tutto per separarvi.” Dichiarò Sam, poi gridò “Arcangelooooo!” un luce bianca si presentò davanti a me, Brie e alla sua protetta: Sam. Aveva lunghissimi capelli biondi, occhi blu cristallino, ali enormi e bianchi, molto carino.

“Buon giorno mia protetta, mi hai chiamato?” disse l’angelo con una voce così dolce e sensuale.

“Bene,  adesso tocca al mio.  Angeloooooooooooooo” gridò Brie e un'altra luce apparve davanti a noi. L’ uomo che si presentò davanti a noi era altro, capelli castano chiaro, occhi blu cielo. Le ali erano bianche e enormi.

“Mi hai chiamato, Brie?” chiese lui e la sua voce era così dolce.

“Bene, Tab, questi non i nostri angeli protettori, adesso ti presentiamo in tuo. Arcangelo, ti prego potresti andare a chiamare Angel?” chiese Tab.

“Certo, torno subito.” L’angelo sparì e ricomparve subito dopo con un altro angelo al suo fianco. Quest’ultimo era veramente molto carino. Aveva capelli lunghi, lisci e neri, gli occhi blu, le grandi ali bianche dietro la schiena erano luminosissime, e il corpo ben proporzionato.

“Ciao, Tabitha, io sono Angel. Veglio su di te da quando sei nata e non vedevo l’ora di conoscerti, ma dovevi essere pronta.” Sussurrò lui dolcemente, ma il suo tono aveva un che di dolce e sensuale al contempo.  Sentii una strana forza dentro di me e corsi da lui ad abbracciarlo. Piansi sul suo petto e lo abbracciavo forte e lui contraccambiava la mia stretta. Era come se lo conoscessi, come se avessi sempre sentito la sua presenza al mio fianco. Ero davvero una strega. Sentii qualcosa muoversi al mio interno agitato. Oh, il mio amore, Damian.

“Non possiamo proprio Brie?” Le chiesi e lei comprese subito.

“A tuo rischio e pericolo.” Dichiarò lei sorridendo.

Vidi Angel sorridere beffardo, seguito dagli altri due angeli, poi parlò.

“Se vi riferite al fatto che tutte e tre siete fidanzate con dei vampiri….be lo sappiamo già. Certo, sono molto protettivo Tabitha, ma non distruggo la felicità. Se quel vampiro ti farà soffrire, be, allora poi se la vedrà con me.” Dichiarò Angel e io sgranai gli occhi e guardai le mie sorelle altrettanto incredule e con gli occhi fuori dalle orbite a fissare i rispettivi protettori.

Oh, Damian…

“Che bello niente segreti!” dichiarai. Sentii qualcosa dentro di me e volsi subito la testa verso fuori, poi verso l’orologio. Le cinque? Tra un ora Damian si sarebbe svegliato e io voglio essere da lui. Voltai la testa verso le mie sorelle e notai che anche loro erano nella mia stessa identica situazione.

“Aspetteresti qui per un ora?” chiesi ad Angel.

“Perché? Dove vai?” mi chiese dolcemente il mio protettore e io sorrisi.

“In un posto.”

“Ho capito da Damian, che tra un ora si sveglia e tu vuoi essere con lui, e a quanto pare è lo stesso per le tue sorelle. Vai, io ti aspetto qua.”

“Sai, stare abbracciata a te è come stare accucciata nel calore di un papà.” Dichiarai per poi sparire dietro la porta.

“Papà?” lo sentii sussurrare. Oh, ma che bello.

Attenta a non farmi vedere dagli altri, entrai nella cripta e con mio grade sollievo notai che un filo di luce non entrava, mi avvicinai al letto dove dormiva Damian, a quanto pare le bare sono un leggenda, e mi stesi al suo fianco. Sentii che il suo corpo a poco a poco si scaldava e per accelerare il processo, o almeno ci speravo, presi una coperta e lo coprii, poi gli baciai la fronte e infine le labbra ancora gelide ma pur sempre quelle del  mio amore. Stetti abbracciata a lui per un po’, poi come spinta da una strana sensazione aprii quella specie di mini frigo nella cripta e notai le sacche di sangue. Sorrisi, ne presi una e  versai il contenuto in una tazza bella grande con in manico, poi lo misi per due minuti nel microonde per scardarlo. Presi la tazza e mi riavvicinai al letto. Cinque minuti dopo lo vidi riaprire gli occhi e mettersi seduto sul letto.

“Amore?” lo chiamai. Lui si strofinò un occhio con il dorso della mano.

“Uhm” mi rispose dolcemente.

“Tieni questa e per te.” Dichiarai e lui si voltò verso di me e osservò la tazza.

“Non bevo latte appena sveglio, amore.” Lo guardai dubbiosa poi sorrisi.

“Infatti non è latte.” Lo vidi sgranare gli occhi per poi annusare l’aria, poi prese la tazza e osservò il contenuto.

“Tabitha, oh…”

“che c’è? Credevi che mi avrebbe fatto orrore?” agitai il dito indice davanti a lui con un gesto che significava no.

“No, no, amore di te mi piace tutto. Anche questo!” dichiarai indicando infine la tazza con il sangue.

Lui mi sorrise, si avvicinò a me e mi baciò con passione. Io mi staccai per prima da lui.

“Amore…”

“uhmmmm” dichiarò tentando di baciarmi di nuovo.

“Tesoro….” Altro tentativo di parlare perso, le sue labbra erano così invitanti.

“Damian, ti devo parlare!” dichiarai e sta volta lui si staccò da me e tornò seduto sul letto bevendo il sangue che gli avevo preparato.

“Dimmi.”

“Ecco vedi …ho fatto un giuramento e …”

“Lo so, Tab, l’ho sentito e non avresti dovuto farlo. Io la mia vita l’ ho vissuta mentre tu…”

“Continua a parlare così e ti lascio seduta stante!” urlai risentita e lui si tappò la bocca.

“Ok, allora grazie amore.” Sussurrò lui ma con una scintilla di preoccupazione nella voce. Gliela avrei fatta passare io quella preoccupazione.

“Poi…”

“E’ successo altro?” mi chiese Damian.

“Ah ah.”

“Cosa?”

“Sono una strega.” Sussurrai e lo vidi sorridere.

“Lo sapevo che eri speciale e qualcosa dal nostro legame avevo percepito.” Sussurrò lui bevendo un altro sorso di sangue e guardandomi negli occhi.

“E infine ti devo presentare delle persone. Una di loro è mio, e ha il calore di un papà.”

“Maschio? Mi devi presentare un uomo?” dichiarò lui un po’ turbato.

“Non proprio un uomo, tranquillo amore.”

“Uh.” Proruppe lui con quel suono finendo di bere il sangue.

“Finito? Ne vuoi ancora?” gli chiese e lui scosse la testa in segno di negazione. Avevo percepito dentro di me che un vampiro appena sveglio ha bisogno di almeno due sacche di sangue.

“Damian…”

“Non ho più fame.”

“Finiscila! Vestiti ora.” protestai andando a preparare un'altra sacca di sangue ma che sta volta misi in un bicchiere in modo che venisse con me, mentre lui si vestiva. Finii di preparare il tutto e mi avvicinai a lui che ormai era pronto.

“Tieni, bevi!” dichiarai.

“Non…”

“Finiscila, so che hai bisogno di almeno due sacche di sangue e non ti ho mica detto : Ehi amore ti presento il mio ex, ma solo qualcuno che ha il calore di un papà e che è il mio protettore. Ora mangia.”

Lo vidi sorridere. “Agli ordini, mamma.”

“Cosa mi tocca sentire, a duemilacinque anni hai bisogno ancora della mamma” dichiarai scherzosa prima di scoppiare a ridere seguita da lui.

Giungemmo in soggiorno, contemporaneamente alle mie sorelle e ai loro rispettivi fidanzati. Sentendo il nostro arrivi, Angel, Arcangelo e Angelo si alzarono voltandosi verso di noi.

Mi staccai da Damian che aveva ancora il bicchiere con il sangue in mano e corsi da Angel.

“Bene, Damian, ti presento il mio protettore, e quei due sono i protettori delle mie sorelle.” Dichiarai e Damian, Ian e Aidan sgranarono gli occhi.

Angel si avvicinò a Damian

“Piacere io sono Angel” dichiarò l’angelo stringendo la mano di Damian,

“Io sono Arcangelo” si presentò il protettore di mia sorella Sam, sia a Ian che a Damian e Aidan.

“Io invece sono Angelo” si presentò il protettore di mia sorella Brie, sia a Aidan che a Damian e ian.

“certo che per inventiva di nomi, voi tre. Angelo, Arcangelo e Angel” sussurrò Damian.

“Siamo angeli vampiro Damian e se farai soffrire la mia Tabitha o voi due le sue sorelle, ve la vedrete con noi, chiaro?” dichiarò Angel perforando Damian con lo sguardo. Il mio vampiro seguito dagli altri due indietreggiò di un passo, ma poi sorrise.

“Tranquillo Angel, non la farei mai soffrire” vidi Angel sorridere soddisfatto.

“Vampiro, tu mi piaci.”

“Siiii!” gridai io estasiata  saltando qua e la, e Damian e Angel si voltarono verso di me sorridendo.

“Ok, Tab, adesso basta saltare qua e la che ci dobbiamo preparare per andare all’ università!”

Mi bloccai all’ istante poi sorrisi. Lui mi aveva chiamata mamma e io …

“agli ordini papà!”

Tutti scoppiammo a ridere poi mi rivolsi verso Angel.

“Tu non sparire, paparino pucciosissimo!” Angel arrossì mentre tutti noi scoppiammo nuovamente a ridere.

To be continued.

 

Scusate il madornale ritardo ed eccovi l’aggiornamento alla prossima mei.

 

   
 
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