Serie TV > Buffy
Segui la storia  |       
Autore: Debbie_91    10/02/2012    1 recensioni
Fine Settima Stagione. Dopo la distruzione totale di Sunnydale, Buffy e Dawn si trasferiscono a Los Angeles, dove Angel trova loro una sistemazione.
La vita scorre tranquilla, ma una nuova minaccia è all'orizzonte. Buffy si ritroverà ad affrontare alcuni fantasmi del passato, che riusciranno a metterla in seria difficoltà. Questi la sottoporrano a diverse prove, e alcune di queste metteranno a repentaglio la vita delle uniche persone care a lei rimaste. Riuscirà ad affrontare tutto ciò da sola? E, soprattutto, riuscirà a porre fine a quest' incubo?
(Previsto un grande ritorno)
Genere: Dark, Sentimentale, Suspence | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: Missing Moments, What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Il citofono emise uno strano suono, e dopo qualche istante l'ampio portone s'aprì: ve ne uscì una distinta figura maschile; indossava una giacca grigia, che laciava intravedere una camicia scura, rigorosamente stretta, al collo, da un'elegante cravatta a pois. L'uomo, in mano, aveva un pezzo di stoffa, che ben presto utilizzò per lustrare gli occhiali che teneva in viso. Scese i tre gradini e percorse il sentiero che divideva l'entrata della villa dal cancello; sollevò lo sguardo, e con suo estremo stupore la vide.

-Buffy (?!)-

Quasi esclamò.

-Sei... Sei proprio tu?-

Domandò, stupito di vedere la ragazza, che lo attendeva oltre il cancello.

-Salve, signor Giles!-

Buffy sorrise, e lo salutò, agitando la mano che aveva portato in aria.

-Buffy! Allora sei davvero tu!-

Esclamò, con decisione, il signor Giles.

-Già. E ci sono anch'io!-

Intervenne Xander, ponendosi davanti alla ragazza.

-Lo vedo.-

Disse l'uomo.

-(Sfortunatamente) lo vedo.-

Quasi sussurrò, nel pronunciare queste parole. E, dopo avere mancato la serratura del cancello, per almeno due o tre volte, aprì quell'ammasso di ferrarglia cigolante; e con una dolce cortesia, tipica dell'ambiente inglese, invitò i due ragazzi ad accomodarsi all'interno della casa.
Quando Buffy e Xander furono seduti sul comodo divano in pelle nera, che donava eleganza al maestoso salotto, Giles scomparve in cucina; per tornare, poco dopo, con un elegante vassoio, che faceva da ripiano a tre tazze di the fumante, che inondarono la stanza della fragranza del loro contenuto.

-Allora...-

Cominciò Buffy.

-Come se la passa, qui, a Palmdale?-

Domandò, bevendo un sorso di the caldo.

-Oh, alla grande. È... una... cittadina monotona, con qualche criminale sempre pronto a derubare le case altrui, ma tutto sommato... uhm... non è male; sì, direi che è abitabile; d'altronde... Xander, smetti di divorare i biscotti in quel modo. Stai riempieno la moquette di briciole.-

-S-Scusi.-

Borbottò il ragazzo, con la bocca colma di biscotti.

-Sono deliziosi. […] E poi, non mangio da stamattina.-

Le sue parole erano poco comprensibili, per via dell'immane quantità di cibo che aveva nelle fauci; per cui, mandò giù il boccone; ed accarezzò la pancia, in modo del tutto appagato.

-Ah! Ora sì, che mi sento bene! A pancia piena si ragiona meglio!-

Sbottò.

-A proposito di ragionamenti.-

Lo interruppe Buffy.

-Mi può spiegare bene il motivo per il quale mi ha convocata qui?-

-Come?-

Le rispose il signor Giles.

-Lei. Mi ha chiamata. Stamattina. Il telefono.-

Disse Buffy; pronunciando una serie di parole, che andarono a formare una frase priva di significato.

-Non ricorda?-

Domandò, stupita.

-Insomma, quanti anni ha? Non credevo fosse già nella fase “Dimentico le cose in fretta!”-

Giles la guardò, più stupito di lei; non capiva cosa Buffy volesse dirgli. Pensò a ciò che aveva fatto quella mattina; e gli venne in mente di avere svolto una consueta passeggiata per il viale che fiancheggiava il perimetro della sua villa; ricordò di avere fatto la spesa in un market là vicino, e di avere acquistato le mele che gli piacevano tanto; poi, fatto ritorno a casa, aveva svolto diverse commissioni, sì, ma non aveva fatto uso del telefono; non aveva, nel modo più assoluto, contattato Buffy; e questo lo incupì.

-Buffy, io non...-

Quasi sussurrò.

-Lo sapevo!-

Sbottò Xander, indicando il signor Giles, e poi volgendo il suo indice a Buffy.

-Lo sapevo.-

Ripeté.

-Ho capito fin da subito, che c'era qualcosa di strano. E questa... è la conferma!-

-Vuole dirmi che non è stata lei a contattarmi?-

Domandò Buffy, non curandosi delle parole dell'amico che, fiero di sé, aveva incrociato le braccia, ed attendeva una risposta da parte dell'uomo, che stava seduto su una comoda poltrona davanti a loro.

-No, Buffy. Non sono stato io. I-I-Io non so di che parli.-

Quasi balbettò.

-Questo è molto strano.-

Disse Buffy.

-E non spiega il perché di tutti quei cadaveri nel quartiere ad ovest della città.-

-Come?-

Domandò Giles, avvicinando la sua tazza alle labbra.

-Cadaveri, hai detto?-

Quando l'uomo pronunciò quella parola, Buffy ripensò all'orrore al quale aveva fatto da spettatrice, ed un leggero brivido le percorse la schiena. Scosse il capo, quasi volesse allontanare quelle immagini cruente, che avevano prepotentemente invaso la sua mente.

-Già. Cadaveri.-

Disse Xander; marcando quest'ultima parola.

-Era pieno. […] Decine di corpi senza vita, stesi al suolo, e con il ventre completamente aperto. E, a parte il terribile odore che ho deciso di risparmiarle, privi degli organi interni. Tutti. Sottratti, in modo brutale e meschino.-

Il viso di Xander si incupì al solo pensiero di ciò che aveva visto quel pomeriggio; aveva cercato di “dimenticare”, ma non vi era riuscito: era impossibile riuscirci; qualunque persona con un cuore puro avrebbe trovato difficoltà nel farlo.

-Uno scenario sconvolgente.-

Sussurrò il signor Giles.

-Dove... Dov'è accaduto?-

-Hey, gliel'ho detto...-

Rispose Buffy.

-Nel quartiere ad ovest della città.-

-Quale quartiere?-

Domandò l'uomo.

-Il quartiere a... Un momento, cosa sta cercando di dirmi?-

Il signor Giles sospirò.

-Buffy... Palmdale possiede un unico quartiere; ed è questo in cui vi trovate ora, e in cui abito io.-

Fece una breve pausa; e guardò la ragazza dritta negli occhi.

-Io, stamattina, non ti ho fatto alcuna chiamata. E... E non esiste alcun quartiere ad ovest della città.-

  
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > Buffy / Vai alla pagina dell'autore: Debbie_91