Serie TV > The Vampire Diaries
Segui la storia  |       
Autore: Doe    04/03/2012    6 recensioni
Avevo finito di scrivere questa storia "Delena" l'anno scorso, ma per errore l'ho cancellata da EFP. Convincendomi che "non tutto il male viene per nuocere" ho deciso di revisionarla, ho apportato alcune modifiche e corretto eventuali errori e oggi ho deciso di ripubblicarla. Spero tanto che qualcuno decida di (ri)seguirla e lasciare anche solo un piccolo commento. Aggiornerò rapidamente.
La storia riparte dall'episodio 11 della seconda stagione di The Vampire Diaries, con Elena segregata in casa, con Damon a farle da "balia", e Stefan imprigionato nella cripta insieme a Katherine.
CONCLUSA.
Genere: Science-fiction, Sentimentale, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Bonnie Bennett, Damon Salvatore, Elena Gilbert, Katherine Pierce, Stefan Salvatore | Coppie: Damon/Elena, Katherine/Stefan
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Capitolo 1 - INCANTESIMO

 

Casa Martin. Ore: 18.00

<< Eppure ero convinta che ci fosse! >>, esclamò Bonnie intenta a sfogliare le pagine del libro delle ombre che la nonna le aveva lasciato. Poi lo gettò a terra, sbuffando spazientita.

Era a casa di Luka da ore, ormai, e insieme cercavano un incantesimo adatto ad esaudire il desiderio di Elena. Bonnie era convinta di averne letto uno, da qualche parte, ma non riusciva a ricordare dove ne, tantomeno, la formula da recitare.

Luka le si fece vicino, inginocchiandosi accanto a lei sul pavimento, con la schiena poggiata al letto.

<< Ehi. Sta tranquilla. La troveremo >>, le disse con occhi rassicuranti. Ma Bonnie non si calmò, così Luka continuò: << E se non sarà quella formula, troveremo qualcos'altro di ugualmente adatto. Sta tranquilla Bonnie. Ce la faremo >>, i suoi occhi fissi su quelli di lei, come a volerla ipnotizzare e farla cadere addormentata ai suoi piedi. << Fidati di me >>.

Bonnie distolse lo sguardo, recuperò il suo grimorio e se lo strinse al petto, chiudendo gli occhi e lasciando che l'immagine della nonna le occupasse la mente, avvolgendola completamente.

Le mancava. Le mancava terribilmente e ancora non riusciva a darsi pace dalla sua morte. Aveva un immenso bisogno di lei, sentiva che con lei accanto tutto sarebbe stato più facile, che lei avrebbe subito saputo consigliarla, che avrebbe conosciuto a memoria quell'incantesimo che lei si disperava tanto a cercare, così come qualunque altro. Senza di lei si sentiva perduta. Sola. Senza nessuno che la aiutasse o che potesse farlo. Poteva contare solo su se stessa e non credeva di essere abbastanza forte per farlo.

Inoltre non riusciva a smettere di pensare al modo in cui la nonna era passata all'altro mondo. Cercando di aiutare i suoi amici. Morta per un sovraccarico di potere. E se fosse accaduto anche a lei? Se di lì a poco, tutti gli avvenimenti di quel periodo - il ritorno di Katherine, la vampirizzazione di Caroline, la trasformazione in licantropo di Tyler e ora l'atteso arrivo di Klaus - l'avrebbero uccisa? Non poteva farcela da sola.

Ma adesso c'era Luka e Bonnie si sentiva molto meno sola. Non sapeva ancora se poteva fidarsi ciecamente di lui, era troppo presto per dirlo e lo conosceva troppo poco. Inoltre il padre di lui le metteva i brividi. Ma i suoi occhi sembravano sinceri e Bonnie non aveva alcuna brutta sensazione o presagio, quando lo sfiorava.

Era ormai da troppo tempo che Bonnie non si fidava ciecamente di qualcuno che non fosse Elena. Dopo tutto ciò che era successo, stava sempre sulla difensiva, teneva tutto dentro e non era sempre certa che le persone che la circondavano fossero dalla parte del bene o se invece appartenevano al male. Non poteva più permettersi di essere ingenua o di pensare positivo.

Ma avrebbe tanto voluto potersi davvero fidare di Luka. In fondo, un attimo di tregua da quell'immenso garbuglio di magia e male che era la sua vita le era concesso o no?

Luka era stato sempre gentile con lei. Lei aveva addirittura messo a rischio la sua vita e lui l'aveva perdonata comunque. Non era abbastanza come prova della sua sincerità?

Bonnie poggiò il grimorio sulle gambe e prese a sfiorarne la copertina antica e un po' sgualcita con le dita. Si voltò a fissare nuovamente Luka, che non aveva distolto lo sguardo da lei neanche per un attimo, e gli sorrise.

<< Hai ragione. Scusami è che sono... stressata >>, disse.

<< E ovviamente a me non è concesso sapere il motivo, giusto? >>

Bonnie addolcì gli occhi, rendendoli quasi imploranti. << Scusami... >>, mormorò. Lui non aveva idea di quanto lei desiderasse poterglielo dire.

Luka sorrise al suo sguardo. << Sta tranquilla, begli occhioni, scherzavo. Quando vorrai... e se vorrai, io sarò pronto ad ascoltarti. >>

Bonnie ricambiò il sorriso. << Grazie >>.

D'un tratto Luka si alzò da terra, recuperando un paio di libri delle ombre di sua proprietà dalla scrivania. Ne diede uno a Bonnie, poi si risedette accanto a lei.

<< E ora, rimettiamoci a lavoro >>, esordì. << Te l'ho detto, se non riusciamo a trovare quella formula possiamo sempre cercarne un'altra. E abbiamo un bel po' di questi a disposizione, per cui sono quasi certo che qualcosa troveremo >>, continuò indicando il  grimorio che aveva tra le mani.

Presero a sfogliare i libri in silenzio, leggendo a mente formule per almeno un'ora. Ogni tanto il silenzio veniva interrotto da Luka che mostrava alcuni incantesimi alla strega che scuoteva la testa, affranta.

Poi d'un tratto Luka esclamò: << Trovato! >>, e si affrettò a mostrare la pagina ingiallita del grimorio a Bonnie che lesse ad alta voce: << Incantesimo per assumere la personalità di un altro. Questo incantesimo permette a chiunque e a qualunque essere - vivente o non morto - di assumere il carattere della persona che verrà citata nella formula. >>

C'erano degli asterischi in due punti diversi della formula e Bonnie chiese a Luka di cosa si trattasse.

<< Oh, stanno ad indicare il momento in cui dobbiamo fare il nome della persona a cui dobbiamo cambiare personalità e quello della persona col carattere da assumere >>, cercò di spiegarle, indicando prima una fila di asterischi e poi l'altra.

<< Ok. Bene. Visto che è l'unica formula trovata, facciamolo. >>

<< Sì, ma hai pensato a quale persona vuoi che somigli? >>

Sì, Bonnie ci aveva pensato. E non le ci era voluto molto per trovare una soluzione.

Elena era preoccupata perché Stefan era da solo con Katherine, rinchiuso dentro una cripta. Katherine era una vampira sadica e stronza, particolarmente brava nell'arte della seduzione. Elena era quasi il suo opposto. Per cui la sua personalità sarebbe andata più che bene.

<< Ricordi Elena, la mia amica? >> Luka annuì. << Voglio che Katherine abbia la sua personalità >>.

Luka sembrò sgranare gli occhi, quando udì il nome di Katherine e questo dettaglio non sfuggì allo sguardo attento di Bonnie. Il ragazzo però si riprese presto e annuì.

<< Bene >>, esordì.

Fecero tutto ciò che il libro diceva, seguendo le istruzioni per filo e per segno. Accesero le candele attorno a loro e si ricoprirono le mani di polvere, prima di congiungerle e recitare insieme la formula.

Quando essa terminò con il nome di "Elena", le loro mani si staccarono, lasciando che la polvere si alzasse in aria, libera. Una raffica di vento, si creò intorno al cerchio, facendo volare i capelli di Bonnie da tutte le parti. Finché tutto finì e le candele intorno a loro si spensero.

 

 

Nella Cripta. Ore: 19.00 circa.

<< Dio, Stefan, ma quand'è che sei diventato così noioso? >>

Katherine Pierce camminava avanti e indietro nel luogo buio e tetro nel quale era intrappolata, lamentandosi del noioso comportamento del suo "compagno di cripta". Dire che cammina è un eufemismo, pensò Stefan. Katherine, infatti, si muoveva sinuosa come una gatta in calore ronzadogli intorno nel suo ennesimo tentativo di sedurlo. Non cederò mai, pensò ancora Stefan. Lei non è Elena. Ed io amo solo lei.

Non si preoccupò neanche di rispondere alla sua domanda. Non che Katherine si aspettasse una risposta. Sbuffò, seccata, continuando la sua danza.

Finché Stefan non la vide cambiare espressione, in volto, e irrigidire tutto il corpo. Katherine aveva gli occhi quasi fuori dalle orbite e continuava a tremare come in preda a spasmi muscolari. Stefan, tra il sorpreso e lo spaventato, la vide portarsi le mani a coppa sulla gola.

<< Katherine, se è uno scherzo o un'altro sciocco tentativo di cedere alle tue attenzioni, non è divertente. >>

Ma la vampira continuò ad ansimare e tremare. Finché non cadde a terra priva di sensi.

<< Katherine! >>

 

 

 Casa Gilbert. Ore: 19.00 circa.

<< Hai intenzione di non parlarmi per il resto della serata o possiamo fare qualcosa? Ti va una partita a Monopoli? Un tris? Girarsi i pollici? >>.

Il sarcasmo di Damon irritava ancora di più Elena, del fatto che fosse segregata in casa da una giornata intera. E chissà per quanto ancora avrebbe dovuto restarci, per giunta con Damon a farle da balia.

I suoi pensieri correvano continuamente a Stefan, il suo Stefan rinchiuso insieme a quella. Tra le grinfie di quella. Ogni volta che ci pensava le veniva l'ansia. Speriamo che Bonnie ci sia riuscita, pregava silenziosamente. Ovviamente di quel piano erano al corrente solo lei e l'amica.

Si alzò dal divano su cui stavano seduti entrambi per andare in cucina a bere un sorso d'acqua. Sperò che Damon non la seguisse. Odiava quando gli altri osservavano ogni sua mossa, l'avrebbe solo irritata maggiormente.

Prese un bicchiere dalla credenza e si sentì improvvisamente scossa da una specie di corrente elettrica interna che le mozzò il respiro e con esso la parola. Il bicchiere le cadde di mano e si frantumò, in mille pezzi, sul pavimento. Prese ad ansimare e tossire e vide Damon comparire davanti alla porta della cucina.

<< Elena, ho più di un secolo di vantaggio. Secondo te casco ancora a trucchetti sciocchi come quello del "Oh, mi manca l'aria! Ho un assoluto bisogno di uscire" ? >>

Avrebbe voluto potergli spiegare che non stava fingendo, ma non ci riusciva. L'espressione di Damon si fece sospettosa e poi preoccupata quando vide che Elena stava diventando blu.

Poi gli occhi della ragazza rotearono e, prima che cadesse a terra sbattendo la testa, le braccia del vampiro la presero, sorreggendola.

<< Elena! >>

   
 
Leggi le 6 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > The Vampire Diaries / Vai alla pagina dell'autore: Doe