Sono libera è vero. Ma è come se mi sentissi legata a lui da un vincolo, da una catena di segreti e responsabilità. Dipende tutto da me, come accade alle eroine dei film. Penso che succeda così anche nei libri ma non ne sono sicura. Non ne ho letti molti. A dire la verità neanche Twilight. Però ho visto i film … e tanto nemmeno nelle mie fantasie più sfrenate avrei potuto immaginare uno come Robert… prrrr…
“Sei geloso Eduardo?”
“Di chi?”
“Di Giacobbe, delle attenzioni che mi riserva. A  me non ha sputato nell’insalatona …”
“Cosa? Mi ha spu …”
“Non mi hai ancora risposto.”
“No, non sono geloso; non stiamo insieme tu e io.”
“Per me dovremmo …”
“Ci conosciamo appena, non ti sembra?”
“Sì, ma io so già tutto di te. Mi hai raccontato i tuoi segreti più oscuri …”
“Ok, ma io non so niente di te.”
“A dodici anni mi sono rotta una gamba, a tredici ho dato il primo bacio, a quattordici sono diventata cheerleader e a sedici sniffavo colla …”
“Frena, frena … cosa? Sniffavi colla?”
“Sì, ma ti stai concentrando solo sulle cose poco importanti … dovevi vedermi vestita da cheerleader!”
 
Questa si sniffava la colla! Ok, non mi importa. Mica me la devo sposare. Ricorda l’ obbiettivo. Concentrati. Fatti andare bene tutto quello che dice o fa. Te la devi fare e basta … perfino Giacobbe non è più vergine! Sono quasi due ore che camminiamo, credo proprio che stia aspettando che la porti a conoscere i miei.
“A che ora devi essere a casa Bulla?”
“Quando l’alba sfiorerà con il suo bacio noi due abbracciati su di un ramo, contemplando il mondo ai nostri piedi.”
“Chi è che bacia Jessica Alba? Me o te?”-speriamo me…
“Cosa? Comunque non ho orari. Allora, me li presenti i tuoi?”
Ok, da qui non si scappa. Me la devo pure portare a casa. E adesso cosa mi invento?
“Va bene, andiamo alla macchina”
Faccio il giro largo, cercando di guadagnare tempo. Ma lei è imperturbabile, non vede l’ora di conoscere altri vampiri. Adesso sono cazzi.  Parcheggio la macchina nel garage, faccio il giro e le apro la portiera.
 
Mio dio! Siamo davanti all’ingresso di casa sua, dove vivono altri vampiri. Bulla fatti coraggio! Anche se, adesso che ci penso, siamo lontani dal paese, è notte, la casa è circondata dalla foresta… c’è più di un posto dove possono farmi fuori e nascondere i miei resti dissanguati…
 
È impallidita improvvisamente. O almeno credo, con tutto quel cerone non si capisce. Di sicuro sta tremando. C’hai caga eh, Bulla?! Bene, magari adesso scappa via e riesco a salvare la copertura. Non so proprio cosa inventarmi altrimenti. Entriamo, lei mi afferra la mano. In casa c’è silenzio. È normale staranno tutti dormendo…
 
Sembra che in casa non ci sia nessuno, d’altronde è ovvio: i vampiri possono uscire solo quando non c’è il sole.
“Eduardo, sei sicuro che i tuoi siano in casa? Magari sono a giocare a superbaseball…”
“è possibile, sì. Sai, noi vampiri siamo animali notturni…”
“Allora perché non li raggiungiamo?”
“Ehm… ok, si può fare.”