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Autore: DarlingAry     16/03/2012    4 recensioni
Sappiamo tutti la fatica che è costata a James per conquistare Lily, no?
Bene. Proviamo ad immaginare alcuni esempi!
«Moony! Ho trovato. So come far cadere Evans ai miei piedi.» James, 12 anni, capelli neri e mancante di cervello, si alzò ergendosi nel suo metro e 40.
« E ci risiamo. Crocetta Peter, per favore.» Peter si alzò affranto e aprì l'anta di un'armadio, srotolando con un colpo di bacchetta una lunghissima pergamena.
«N. 525, fatta!»
Genere: Comico, Fluff, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: I Malandrini, Lily Evans | Coppie: James/Lily
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Malandrini/I guerra magica
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Infine, si sa. Anche il settimo anno arriva. Inizialmente è tutto così fantastico: sei all’ultimo anno. Sei grande… ma poi, beh.. poi i mesi passano. Passa settembre, passa ottobre. Ottobre finisce in realtà, finisce esattamente il 31 di Ottobre. E cosa c’è? Halloween, no?!

Ed ad Hogwarts tutti amano Halloween, specialmente i Malandrini.
«Evans, EVANS. Lily, avanti… rispondimi. Sul serio, sono serio. No, no non te ne andare. Non ti devo chiedere di uscire, ormai non te lo chiedo più se non hai notato… Tanto mi dici di no» sbaglio o l’aveva detto con una punta di tristezza infinita? James Potter non era mai triste, così Lily si costrinse a girarsi per vedere se effettivamente fosse triste. Ma prima ancora che potesse individuare tale emozione, James – anzi come lo chiamava lei: Potter – era ritornato felice come una pasqua in men che non si dica.
«Hai tre secondi» sillabo evitando di essere eccessivamente acida, in fin dei conti non aveva ancora fatto nulla di male.
«Bene, verraiallafestadiHalloween? Sono stato veloce eh, proprio come quando devo prendere un boccino… no ok ok, scherzavo. Elimina questa battuta infelice.» disse ridendo, ma non in quella sua maniera così così… così da sbruffone. Era una risata di quelle normali, anzi; si faceva dell’autoironia. Passo avanti, bravo James Potter.
«Sì, Potter. Anzi, potresti cominciare a correre impaurito dalla sottoscritta per favore?» chiese con dolcezza
«Perché?» domandò sospettoso socchiudendo gli occhi
«Per favore, è davvero urgente. Io ti correrò dietro urlando come una pazza, e tu scapperai impaurito al mio tre va bene? Un- tre.» disse, e il ragazzo docile come un agnellino cominciò a correre implorando perdono per cose che non aveva fatto – o almeno così si credeva. Lily, d’altro canto cominciò ad insultarlo in tutte le lingue del mondo –perfino in latino.


Urla e schiamazzi a parte finalmente l’attesissima serata di Halloween arrivò e i Malandrini da bravi ragazzi qual’erano si presentarono in perfetto ritardo facendo un’entrata maestrale.

«Miei cari! Buonasera» esordì un Sirius vestito da cagnolone nero con tanto di naso colorato; dietro di lui veniva Peter vestito da topo, Remus vestito da Lupo Mannaro – scatenando il disprezzo di Piton – ed infine James vestito da cervo con delle corna parecchio ingombranti.

Vestiti così erano davvero ridicoli, e tutt’altro che spaventosi ma a loro andava bene.  James cominciò a girare per la sala, urtando parecchia gente con le corna, in cerca di Lily Evans mentre Sirius urlava un dolcissimo ‘ ti ha messo le corna’ nella direzione dell’amico.
Inutile dire la marea di risate che travolse la maggior parte dei Grifondoro. Ah, se non siete abbastanza lungimiranti ve lo dico io cos’è successo dopo:  hanno cominciato a fare a botte,  l’uno caricando con le corna e l’altro mordendo alle braccia. Che animali!

Finalmente la signorina Lily Evans entrò nella stanza scatenando grosse risate…. Che Halloween spaventoso!
Era vestita in pantaloni neri e t-shirt bianca e fin qui nulla di strano. I capelli erano stati tinti di bianco ed erano sparati in tutte le direzioni. Nella maglia anziché della solita scritta immobile, faceva mostra di sé una sorta di stampa in movimento: Un James Potter terrorizzato che scappava da un’incazzata Lily Evans. Il tutto con una didascalia che recitava: “ Io sono una Banshee”.

«Forte Evans, finalmente hai rivelato al mondo la tua vera natura!» disse Sirius scherzando e beccandosi una gomitata da suddetta Evans.
«Beh, trovo che l’aria terrorizzata mi si addica molto: mette in risalto i miei occhioni.»
«E tu da cosa saresti vestito; da Bambi?»
«No. Bambi, no.Io ho le corna » disse allibito da tanta ignoranza «come Babbana sei parecchio ignorante in fatto di film. Che delusione.» Lily rimase completamente soncertata. Da quando, e come, Potter conosceva i film Babbani?!
«Carino comunque. Anche se continuo a preferire Prongs a te. » mormorò facendogli l’occhiolino.

Quando Lily aveva scoperto del loro segreto subito non sapeva come reagire. La sua coscienza da prefetto, anzi Caposcuola,  le diceva che tutto ciò era contro le regole, ma il suo cuore da Grifondoro non poteva che fare i complimenti ai quei quattro. Innanzitutto stavano aiutando Remus, e poi aveva sentito nascere in lei un sentimento di ammirazione per quei tre perché, beh… per tre quindicenni era un risultato strabiliante da ottenere – soprattutto senza farsi scoprire dal Ministero, o peggio dalla McGrannit. E così dopo ogni plenilunio li andava a trovare, e a sincerarsi che nessuno fosse morto.  Sarebbe piaciuto moltissimo anche a lei poter aiutare Remus in quel modo ma per quanto si sforzasse non ne era capace, e a dirla tutta le sembrava quasi di intromettersi nei loro affari anche se non avrebbero mai avuto il coraggio, a parte Sirius, di rinfacciarglielo «e Padfoot a Sirius. Te invece Peter, sei adorabile lo stesso e non come questi due rompi-boccini qui.»

«Boccino? Chi mai romperebbe un BOCCINO?!» domandò James con gli occhi fuori dalle orbite. Dopo questa uscita da completo idiota, e sì se n’era accorto da solo, lasciò il gruppetto per andare a sistemare qualcosa di indubbia natura, probabilmente qualcosa di appariscente e pericoloso.
La serata passò splendidamente, anche per Lily che per un momento ebbe il tempo di non pensare alla guerra in arrivo e al pericolo a cui erano esposti i suoi parenti più stretti. Sfinita si sedette su una sedia e cominciò a fissare il cielo della Sala Grande.

«Ehy, Evans…» mormorò un trasandato Sirius con il trucco da cane tutto sbavato attorno alla bocca.
«Oh, Black… ma che hai combinato alla faccia?» domandò scettica, e un po’ disgustata.
«Remus, non ci crederai ma diventa veramente perfido se gli tocchi le sue orecchiette pelose; o se le nomini.» disse ridendo, con quella risata così strana… così diversa da James.
«Comunque, posso chiederti una cosa Rossa?»
«Solo se non mi chiami “Rossa”, Black.»

«Uhm, okay. Perché odi James?» Lily quasi si strozzò con il succo di zucca che stava bevendo.  «Ma… io non odio James.» disse guardandolo con la coda dell’occhio.

«Ieri invece ti è scappata un’esclamazione contraria a ciò che hai appena detto…» disse un Sirius parecchio scettico e freddo. Lily era certa che Sirius fosse diventato in quel preciso momento più simile alla sua famiglia di quanto non lo fosse mai stato in vita sua.

«Se non lo odi, allora non ti capisco. Lo tratti sempre da culo, sì Evans poco elegante da dire ma è così che lo tratti. Guarda oggi… gli hai chiesto di scappare via per farti un favore – e lui da stupido l’ha fatto – ma ogni qual volta lui cerca di esserti gentile od amico tu lo scacci in malo modo. Non ti comporti diversamente da ciò che tu dici faccia lui normalmente. E fidati, per quanto bulletto James possa essere non se la prende mai con gli innocenti. Mai. Non sfrutta nessuno, tratta tutti come se fossero di famiglia. Ed è ingenuo, dannatamente ingenuo… perché se avesse un po’ di sale in zucca e non fosse così credulone capirebbe che tu non sei la ragazza per lui. Non finchè non vedrai ciò che c’è di buono in lui… e non penso che accadrà mai a questo punto.»

Raramente Lily aveva sentito Sirius proferire più di dieci parole, e ora le aveva fatto la più lunga ramanzina che avesse mai ricevuto in vita sua. E lei non riceveva ramanzine. Men che meno da uno come lui.
«Senti Black tu sei l’ultima persona che dovrebbe dirmi come comportarmi e-» venne interrotta proprio sul più bello

«No, Evans. Io non sono, ne sarò un angelo. Ma mai, e poi mai permetterò che qualcuno tratti James in quel modo. Lui è la mia unica famiglia, e vederlo tornare in dormitorio ogni santa sera triste perché la ragazza che ama non vede quanto sia cresciuto mi spezza il cuore. Ogni maledetto giorno tu gli spezzi il cuore, e lui come una Fenice risorge ogni giorno portando il sorriso ai suoi amici. A Remus che è così stupido da credersi un mostro, a Peter che non capisce il potenziale che ha e a me lo stupido Grifondoro di casa Black troppo buono per essere parte della sua famiglia e troppo Black per essere un buon Grifondoro»
Lily rimase allibita, non solo Sirius aveva parlato per ben due minuti di fila facendo un discorso con del buonsenso, ma si era anche esposto sentimentalmente a lei: alla loro “peggior nemica”.

Si sentì davvero male. Certamente James non era la persona perfetta, ma nessuno lo era,  e lei così presa dai suoi pregiudizi – come le aveva ricordato al quinto anno Potter – non si era accorta di come James fosse cambiato. Inghiottì un boccone d’aria che le si fermò in gola mentre sentivo ogni parte di sé stessa urlarle che era una stupida. Insomma, Sirius aveva ragione. Un tipo come Sirius aveva capito ciò che lei – la migliore strega della sua età – non aveva mai capito. SIRIUS! Non Remus, non Alice ma quel tonto di Sirius.

Si alzò di scatto dalla sedia rovesciando qualcosa ma non ci badò molto «I-io d-d-devo anda-a-re» mormorò sconvolta. Sirius sbuffò roteando gli occhi.
«Se andrai a piangere starò bene attento che questa volta James non venga a consolarti come fa ogni sacrosanta volta. Ma tu ovviamente, non te ne accorgi eh?»

«Sirius. Ora basta.» disse Remus molto seriamente. Lily guardò i due come se non li vedesse e corse via rendendosi conto che Sirius, quel tonto di Sirius, aveva pienamente ragione.

«Non ti sembra di aver esagerato cagnaccio?» domandò inarcando un sopracciglio

«Quello che le voleva per svegliarsi. Sono cresciuto con James, e con te, e so benissimo come trattare con i cocciuti.» disse arrotolandosi una ciocca di capelli «Comunque, ora vado a chiamare James che corra a salvare la sua bella.» disse alzandosi. Remus roteò gli occhi sorridendo e mormorando un «vecchia volpe!» Quel che Remus non sapeva però, era che Sirius nel profondo della sua anima aveva goduto un poco nel ferire Lily.

“Io sono un Black in fin dei conti… non posso cancellare ciò che sono, il massimo che posso fare è reprimerlo e nasconderlo” pensò odiandosi.

Lily correva veloce diretta alla Torre di Astronomia mentre sentiva gli occhi pizzicare. Si sentiva un vero mostro, inoltre si sentiva una stupida egocentrica. Aveva sempre creduto di essere intelligente, con un buon intuito e più di ogni altra cosa una persona empatica ma si era appena resa conto che non aveva mai sbagliato di più in vita sua. Prima con Severus, ed ora con James. Eppoi era il Grifondoro ad essere egocentrico…

«Toc. Toc, Evans. Posso entrare nella tua nuvole di tristezza o me ne resto fuori?» domandò James stando a debita distanza. Lily in risposta tirò sul col naso, e ciò bastò a James per accorrere in aiuto della sua “bella”

«Che c’è?» domandò sedendosi vicino a lei

«Sono un mostro, un stupido mostro senza empatia» mormorò tirando su col naso. In quel momento a James sembrò debole come non mai. E non gli piaceva quella cosa: Lily era forte, e nessuno poteva ridurla in quello stato di non-Lily. Se avesse mai trovato il responsabile l’avrebbe ridotto a pezzi. Le mise due dita sotto il mento e le alzò il viso, inginocchiandosi davanti a lei

«Non saresti un mostro nemmeno se fossi imparentata con la Piovra Gigante» mormorò asciugandole una lacrima «Inoltre non sei stupida, proprio per niente. E in quanto ad empatia… che significa empatia?» domandò con una faccia da ebete totale. Eccolo ancora a soccorrerla, a farla ridere dimostrandosi un completo inetto perché era l’unico modo che aveva per farla sorridere. Lui non poteva considerarsi suo amico anche se lo desiderava con tutto il cuore. Lily rise leggermente e sorrise

«Andiamo James non fingere di non sapere cosa significa la parola empatia » gli prese le mani e le strinse forte «Io non ti ho mai ringraziato. Non ti ho mai ringraziato di essere sempre pronto quando io sono triste nonostante ti tratti nei modi più orribili possibili. Ti ringrazio di farmi ridere nonostante ciò comporti un mio pessimo giudizio nei tuoi confronti. Ti rendi ridicolo e senza cervello solo per rendermi felice, e io ti ringrazio… ma ti devo chiedere di smetterla» James rimase di stucco a quelle parole, cercando di dire qualcosa di intelligente.

«Non posso, è l’unica maniera che ho per vederti sorridere con me. L’unico modo per esserti amico in qualche strana maniera…» sussurrò guardando per terra. Sicuramente era diventato rosso come un pomodoro, ah che vergogna!

«Non, non in quel senso. Ogni volta io penso che tu sia stupido e non riesco a vedere ciò che c’è veramente di buono in te e questo non me lo posso perdonare. Quindi basta James, sii te stesso. Il vero te stesso e io ti prometto che smetterò di essere così piena di pregiudizi» mormorò Lily sistemandogli gli occhiali sul naso dato che erano appena scivolati giù.
James rimase in silenzio un minuto o due mentre rifletteva. Poi finalmente parlò «Va bene. Ma se dovessi solo una volta vederti in difficoltà e questo sarà l’unico modo, io ricomincerò. Non sopporto vederti triste, è la cosa più brutta che ci sia…»

Poi al colmo della vergogna si alzò in piedi cercando di far ritornare ad un colore normale la sua faccia.
«James…» Lily si alzò in piedi a sua volta «Sirius mi ha detto che tu… che tu mi… sì insomma, che tu mi »

James la interruppe cacciando un urlo da donna «Non te l’avrà mica detto vero? Ma io lo uccido. Lo distruggo, io lo strozzo. Lo smembro poi lo do in pasto alla piovra gigante, lo faccio resuscitare lo porto da uno delle bestie malvagie di Hagrid e non lo so. Mi verrà in mente dell’altro al momento»

«Nonostante l’idea sembri buona, in quanto Caposcuola devo impedire che l’altro Caposcuola faccia tal cosa.» disse Lily ridendo e spinse James in avanti facendogli motto di scendere giù in sala.
Da bravo soldatino il Grifondoro si avviò e aprì la porta per poi girarsi e sorridere in una maniera che Lily aveva visto solo una volta in vita sua. Era un sorriso imbarazzato ma allo stesso tempo malandrino , quasi James le stesse per raccontare un imbarazzante segreto di stato«Comunque, è vero. Io ti amo Lily Evans.» sussurrò prima di correre via come un ragazzino beccato a mangiarsi la marmellata preferita della nonna.

 
 










ANGOLO AUTRICE:
Lo, so… non ci credo nemmeno io. FINALMENTE HO AGGIORNATO. Ora potete uccidermi.
Vi devo delle delucidazioni del capitolo. Secondo me Lily lo scopre alla fine del sesto anno di Remus, mi spiace per me è così… Infine, non sopporto le FF in cui James sembri uno stupido rincoglionito succube di Lily. Non sopporto vedere Sirius che se la ride… quindi secondo me le cose funzionano così.
Sirius alla fine agisce e lo fa nella maniera migliore possibile. James finge di essere stupido solo per vederla ridere, perché è l’unica maniera che ha per parlarle. Insomma… lo dice la Mac che era due brillanti studenti seppur svogliati! Inoltre il suo rapporto con i Malandrini è quello di padre secondo me, anche se è Remus il più maturo… Mi sembra lo dicano anche nei libri Sirius o Remus che James li teneva “uniti” ed era un po’ il loro sole. Se non ci fosse scritto, beh… per me è così.
E Peter, peter è delicato. Io lo odio, con tutto il cuore ma non posso chiedermi perché James e gli altri lo abbiano voluto come Malandrino… Penso che loro credessero in Pete e che lui fosse buono in fin dei conti, molto buono all’inizio… Ha solo avuto paura, e se il Capello l’ha smistato a Grifondoro inizialmente ci sarà stato un motivo.
Ah, quasi mi dimenticavo – non non è vero – il capitolo è dedicato alla mia amatissima sorella virtuale che non sento da un bel po’ ma spero si sia accorta del fatto che ho aggiornato. Ti voglio bene nonostante tutto il tempo in cui non ci sentiamo :D vai SAGITTA! Protebbero esserci degli errori di battitura, in tal mi scuso D:
 

 
 
 
 
 
  
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