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Autore: mikilily    20/03/2012    10 recensioni
ispirata dalla canzone di Arisa a sanremo, eccovi la mia nuova One-shot.
la fine di un amore, le sofferenze di una donna, il poco coraggio di un uomo che si lascia manipolare dal padre, rinunciando a combattere per l'amore.
spero vi piaccia nonostante il finale.
Genere: Introspettivo, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Coppie: Draco/Astoria, Draco/Hermione
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Da VI libro alternativo, Da VII libro alternativo
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-La pace-

La piccola famiglia Malfoy si riunì accanto a Draco il capofamiglia, che stava seduto sopra il divano al centro del grande salone della residenza di famiglia.

Il piccolo Scorpius guardava con occhi rapiti suo padre che da quando era rientrato con la mamma da quella strana casa sospesa per magia, non aveva smesso di parlargli e coccolarlo.

-allora- disse Hermione accomodandosi accanto al marito prendendo il piccolo tra le braccia dandogli finalmente il tanto amato latte.

Draco osservò sua moglie, sfilarsi la maglia e sbottonarsi il reggiseno mentre il piccolo aveva smesso di guardare gli occhi grigi del padre per concentrarsi sul seno materno.

Draco guardava estasiato la scena sorridendo a quella scena, lo faceva sempre senza rendersene conto gli occhi gli si illuminavano, il cuore batteva come un forsennato quello era il paradiso, loro due la sua unica ragione di vita.

-Draco, allora cosa devi dirci- chiese Hermione distogliendolo da quella visione.

Draco sollevò un poco il viso guardando sua moglie che con un dolce sorriso sul viso lo guardava incitandolo con un solo gesto del capo a parlare.

-Il colloquio è andato bene- disse senza smettere di guardare sua moglie che cambiò subito espressione.

-avevi detto che non avresti saputo niente prima di una settimana- lo rimbeccò Hermione, staccando Scorpius da un seno e ponendolo nell’altro subito dopo avergli asciugato la boccuccia.

-non lo sapevo nemmeno io, ma quando mi stavo...-

-No!- Lo interruppe la moglie spaventando anche il piccolino che Hermione si affretto a tranquillizzare con delicate carezze.

-non vorrai raccontarmi uno dei colloqui più importanti della tua vita in due parole, Malfoy- disse la riccia, Su! parti dall’inizio- finì Hermione.

Draco rise divertito, sua moglie era l’unica al mondo che voleva sapere per filo e per segno su tutto quello che capitava nei colloqui di lavoro.

Benché noiosi lei fosse interessata e anche per questa sua curiosità lui la amava.

-Allora, mi sono smaterializzato direttamente al ministero. Ho fatto tre passi e sono arrivato davanti alla fonte ed ho buttato una moneta- disse Draco mentre Hermione assottigliava lo sguardo.

-Malfoy, non fare il cretino raccontami dal momento in cui hai incontrato il ministro della magia ed evita la parte in cui tutte le impiegate del ministero sono svenute appena hanno visto il tuo culo-, disse piccata la Granger.

-gelosa- replicò Draco, mentre Hermione staccava il piccolo dal suo seno e si ricomponeva frettolosamente prima di aiutarlo a fare il ruttino.

La Granger sbuffò prima che il marito le prendesse nuovamente il piccolo Scorpius dalle mani.

-comunque-, disse ancora il biondo -sono arrivato al ministero e sono andato direttamente all’ufficio del ministro. Lì, sono stato accolto da lui in persona, mi ha fatto accomodare ed ha parlato.

Pare che gli siano arrivate moltissime voci sul mio lavoro e la dedizione al ministro della magia australiano. Frankie stesso gli ha parlato di me, in un congresso tra ministri in Italia lo scorso Dicembre e quando ha visto la mia domanda tra quelle dei candidati per il ruolo di responsabile del dipartimento internazionale-disse Draco tenendo la bomba fino all’ultimo.

Hermione trattenne il fiato anche il piccolo Scorpius non distoglieva gli occhietti vispi da quelli del padre.

-ha detto che mi vuole qui a Londra e che mia moglie, può far domanda per entrare anche lei al ministero se vuole. Sempre se fino il piccolo ometto non la tiene ancora tutta per se- concluse Draco.

Hermione mise una mano sulla bocca incredula.

-torniamo in Inghilterra- disse in un sussurro guardando suo marito che non riuscì a rimanere serio facendo comparire sul suo viso un grande sorriso. Quanto sorrideva da quando Hermione Granger era entrata nella sua vita.

-Torniamo a casa Scorpius- disse con voce più stridula ed entusiasta Hermione guardando il suo piccolino che la guardava estasiato.

-oh Draco- disse ancora saltando al collo del marito.

-oddio Draco...-ripeté euforica.

-sei felice amore?- chiese il biondo sentendo ancora le calde mani della sua donna attorno al collo.

-Grazie- disse ancora

-Non ho fatto nulla- rispose di slancio Draco.

-ho solo avuto fortuna-

Hermione si staccò di colpo.

-Sentimi bene Draco Malfoy- disse Hermione – tu non hai avuto alcuna fortuna, quello che hai lo hai ottenuto con i tuoi sforzi, solo grazie alle tue qualità- disse ancora Hermione.

Draco non riuscì a dire nulla tranne che a stringerla prepotentemente al suo petto, mentre Scorpius piangeva attirando l’attenzione.

-vieni qui- disse Hermione riprendendo il piccolo tra le braccia mentre Draco con un braccio stringeva le spalle di sua moglie e con l’altra, accarezzava la manina del piccolo despota della famiglia che ora si beava tra le braccia della sua mamma e le coccole del suo papà.

 Quella si che era una vita da sogno pensava Draco, una vita che se fosse stato ancora un codardo non avrebbe mai vissuto.

***

Passarono pochi giorni da quando Hermione fece visita ai Weasley alla tana e ancora meno ne passarono da quando la gazzetta del profeta annunciò che Draco Malfoy aveva accettato il posto vagante al dipartimento di cooperazione internazionale.

Ad annunciare l’arrivo al ministero del rampollo dei Malfoy fu lo stesso ministro della magia che era molto soddisfatto della cosa, in molti storsero il naso all’annuncio ma Draco in pochi giorni aveva già conquistato tutti soprattutto il panorama femminile del ministero che per il biondo aveva un occhio di riguardo, occhio che però il giovane non aveva per le suddette donne visto la sua splendida moglie.

Quella mattina Hermione decise di andare al ministero, quello era un giorno importante per uno dei membri della famiglia.

Si smaterializzò al ministero con braccio l’ovetto verde che conteneva il suo piccolo ometto, tutti gli occhi erano per lei, sapevano perfettamente chi era e nessuno disse mezza parola, ma nemmeno mezzo saluto., Hermione non se ne curò avanzò lentamente sui suoi tacchi da quindici centimetri e schiacciò il bottone che portava al piano superiore, il piano dove stava suo marito.

Arrivò al piano mentre varie donne facevano la spola nell’andito, Hermione ghignò divertita osservando la scena.

-vedi piccolino, ci sono tante signore che vogliono occupare il nostro posto nel cuore di papà-, disse Hermione guardando gli occhi grigi del suo principino.

Il piccolo Scorpius la guardò stranito agitandosi un poco, guardando la sua mamma con occhi curiosi.

-noi non vogliamo che papà si dimentichi di noi, giusto Scorpius?- disse ancora Hermione.

Il bambino mosse il capo, alle parole della sua mamma.

-allora sai cosa devi fare- disse ancora Hermione guardando il piccolo che appena sua madre smise di parlare, incominciò a piangere come un ossesso.

Draco uscì in un lampo dal suo studio sotto l’occhio divertito della moglie e quello perplesso delle donne che lo attendevano da chissà quanto tempo.

-ometto- disse Draco guardando Hermione che stringeva tra le braccia il loro bambino,

-sei diventato un allarme a commando- disse Draco guardando il suo bambino che con le manine toccava il viso del suo papà. Hermione passò il piccolo a Draco mentre cercava di mettere bene la tutina del piccolo Scorpius.

-amore, cosa dovevi dire al tuo papà- disse Hermione incitando il piccolo che ora era rapito dal naso di Draco.

-cosa dovevi dirmi ometto- lo incitò Draco.

-p...p.a... pa ..papà- Draco sbiancò e poi rise felice mentre il piccolo Scorpius continuava a dire-papa...papà... papaaaaaaaaaaa-

-oddio amore l’hai sentito-disse Draco guardando il suo piccolino dandogli una marea di baci sul visino.

-si Dra e per questo che siamo qui- rispose la moglie ricevendo anche lei tantissimi baci dal biondo.

-andiamo vi offro un gelato- disse Draco chiudendo con un colpo di bacchetta il suo ufficio, osservando con la coda dell’occhio il rosso che dall’altra parte dell’atrio aveva visto tutta la scena.

Draco passò un braccio intono alle spalle della moglie e ripose il piccolo nell’ovetto uscendo poi con la sua famiglia nelle strade di Diagon Alley.

-Fortebraccio- chiese Draco.

-ci puoi scommettere Malfoy, voglio il meglio, sai è per questo che ti ho sposato- disse Hermione.

-pensa te che ero convinto che fosse perché ero troppo bello e non sei riuscita a resistermi-

-quella è stata una conseguenza- rispose Hermione canzonandolo.

***

 

La sala del manor era avvolta nel silenzio, il piccolo Scorpius si era assopito da un oretta e anche James, il figlio di Harry e Ginny dormiva.

-Un Firewhisky, Potter- chiese Draco.

Harry alzò lo sguardo verso il biondo ex serpeverde.

-ho anche del vino elfico e della roba babbana,- Harry lo guardò perplesso a quella affermazione-,  mio padre ne va pazzo da quando mio suocero gli ha offerto alcuni intrugli babbani-si, affretto a chiarire Draco, stupendo ancora di più il capo auror.

-Draco, i babbani non fanno intrugli, sono delle ricette quelle-

-ok, Potter vuoi assaggiare delle ricette babbane. Ho della Vodka alla pesca, del Baileys Irish Cream, del Mirto dalla Sardegna, del Limoncello portato dai genitori di Blaise, poi... basta direi- disse il biondo girandosi ancora verso lo sfregiato.

-grazie preferisco del vino elfico- disse il moro sotto lo sguardo attento della rossa moglie.

-pensavo che ti volevi bere quegli intrugli babbani- disse Ginny mentre Hermione alzava gli occhi al cielo e Draco tratteneva una risata, lì non era l’unico a stranirsi sugli usi e consumi dei babbani.

-ecco- disse Draco offrendo il bicchiere a Harry, sedendosi poi affianco a sua moglie.

-volevo ringraziarvi per essere venuti a cena- disse ancora il biondo mentre Harry lo guardava stralunato, non era certo normale sentir Draco Malfoy ringraziare una delle persone che più detestava al mondo.

-è stato un piacere e James voleva vedere il piccolo Scorpius- disse Ginny sorridendo prima a Hermione e poi a Draco.

-si sembra che si piacciano- disse Draco.

-sono ancora toppo piccoli per affermare questo- disse Hermione tra poco incominceranno a litigare per i giochi, le squadre di quidditch e le case a Hogwarts e infine per le ragazze-dissero in coro Ginny e Hermione.

-Io e Malfoy abbiamo gusti opposti in fatto di donne-

-io e te, si Potter ma non io e i Weasley-disse Draco buttando giù tutto il Firewhisky che conteneva il suo bicchiere. Hermione divenne rossa come un peperone e Harry osservò la scena.

-allora Malfoy dovrai stare attento a tua figlia se mai ne avrai una perché sarà una dura lotta per conquistare il suo cuore-

Draco lo guardò divertito e poi rise.

-bella battuta Potter, bella battuta- disse il biondo.

***

Passato solo diciassette anni da quel giorno e di cose ne erano successe, Draco e Hermione erano ancora una coppia unita e affiatata.

Il bel biondo era diventato in poco tempo l’amato e rispettato Ministro della Magia, Hermione aveva conquistato le aule del ministero diventando una stimata Magiavvocato.

 Scorpius aveva superato i suoi MAGO brillantemente e ancora più brillantemente nascondeva a tutti la sua relazione segreta con una ragazza di un anno più piccola di lui. Il suo nome era Luna, anche se quello era solo il secondo nome della ragazza, capelli lunghi fino alla schiena lisci e vellutati di uno strano rosso ramato, occhi grandi e marroni e una carnagione bianca come la neve. Tutti, conoscevano quella ragazza che di nome faceva: Lily Luna Potter, figlia minore del salvatore del mondo.

Figlia adorata e super viziata che Harry cercava di nascondere all’universo maschile da quando era venuta al mondo, peccato che per la dolce e ingenua Lily, Scorpius Malfoy non avesse segreti, ma questo Harry Potter non l’avrebbe saputo, almeno non ancora.

 

 

 SPAZIO AUTRICE.

QUESTA è LA FINE "DELLA NOTTE", NON SO COME è VENUTA, SPERO VI PIACCIA.

COSì, ANCHE QUESTA STORIA SI CONCLUDE.

RINGRAZIO CHI L'HA COMMENTATA, MESSA TRA LE PREFERITE, SEGUITE E RICORDATE.

DOVEVA ESSERE UNA ONE-SHOT DI POCO CONTO, UNA TRISTE COME VENGONO A ME.

PERò, GRAZIE AL VOSTRO INCITAMENTO è DIVENTATA QUALCOSA DI PIù.

FORSE UNA BELLA STORIA DA RICORDARE.

PERCHE SE C'è L'AMORE NON SI DEVE MAI SMETTERE DI LOTTARE PER PORTARLO AVANTI, PERCHè L'AMORE PORTA AMORE E FELICITà E DRACO E HERMIONE SONO L'ESEMPIO.

KISS.

 

 

   
 
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