Dopo 10 anni di assenza da Belleville, Gerard torna nel suo paese di origine e lì ritrova Carol. L'ha lasciata 15enne e con un cancro in fase terminale che non le avrebbe dato scampo, invece lei è ancora lì, viva: una meravigliosa 25enne affamata di vita e di amore. Si ritrova coinvolto in una storia che finirà per sconvolgere la sua intera esistenza, una storia per la quale si ritroverà disposto ad ogni cosa pur di salvarla. Perché il cancro è il nemico peggiore contro cui combattere, un nemico che non annuncia la sua presenza come un ospite indesiderato. Un nemico in grado di poter cancellare con un colpo di spugna la sua speranza di un lieto fine.

Contesto: Storia ambientata in un ipotetico settimo anno. Sirius non è morto e Silente è stato attaccato ma è riuscito ,insieme agli studenti e all'ordine, a non far cadere in mano ai mangiamorte la scuola. Coppie: Draco/Hermione; Blaise/Daphne; Pansy/Ron; Astoria/Fred; Harry/Ginny.
Prologo:
La grifondoro era lì, immobile ed esterrefatta.
Tremava.
Il petto squartato a causa del dolore che sentiva, il dolore più grande che un individuo può provare: il tradimento da parte della persona amata.
Si sentì così Hermione Granger quando vide Draco Malfoy raggiungere sua madre e suo padre durante il duello finale della battaglia che avrebbe per sempre segnato le loro vite.
Hermione pensò solo una parola "vigliacco".
Anche Harry Potter usò quel aggettivo una volta, verso l'uomo più coraggioso che avesse mai conosciuto.

Le persone che amava, Gerard le amava sul serio.
Seguito di Trust me

A due anni dalla fine della guerra e dalla sconfitta di Voldemort, c'è chi non ha gettato la spugna. Ci sono Mangiamorte che esigono vendetta e seminano terrore, violenza e orrore. C'è un ex Mangiamorte che non ha più un padrone, è un cane sciolto e ha un solo obiettivo e una furia maledetta di raggiungerlo: è questione di vita o di morte. Ginny Weasley lo scopre nel peggiore dei modi il giorno del suo fidanzamento con Harry.

[Traduzione] - [Priest!Gerard] - [Frerard]
"«Gerard pensa che io abbia delle stigmate*» disse Frank, perché tanto, dannazione, le cose non potevano andare peggio di così. Aveva bisogno di liberarsi di quel peso.
«Oh, beh...» rispose Brian, il viso fra le mani. «Naturalmente» "
___________________________________________________
Lavoro originale di Bexless, la mia è una traduzione. Personalmente, ho amato la serie di Unholyverse, quindi davvero, ve la consiglio anche in inglese; io, intanto, mi svago provando ad allenarmi traducendola. La storia ha diversi elementi legati alla religione, ai demoni e l'esorcismo, ma credo che meriti veramente molto comunque.
E poi, Gerard versione prete, ha un fascino tutto suo.

64 d.c.
Roma imperiale.
«Bene, spogliati» ordinò il tribuno.
Lo schiavo sgranò gli occhi senza muoversi di un millimetro.
«Sei sordo? ho detto "spogliati"» ripetè irritato Gerard.
Frank rimase di nuovo fermo, Gerard si avvicinò con passo felpato, afferrò la sua tunica e lo sollevò fino ad eliminare quei centimetri di altezza che li dividevano, il dolore di Frank si fece risentire, dopo essersi placato per qualche ora.
«Non sei più servo di Nerone, ma mio, e non ti conviene non eseguire i miei ordini, sei di mia proprietà, quindi vedi di muoverti, altrimenti non sarò così benevolo come l'imperatore» ringhiò lasciandolo di botto.
Stava quasi per cadere, ma riuscì a rimettersi in piedi, il tribuno non stava scherzando e Frank capì che era il caso obbedire.

[Pirate!Frerard - 1718]
[Seguito di "Give me your freedom"]
-
“Non te l’ho mai detto, Gee, ma quando sei al timone a guidare la tua nave e abbassi lo sguardo sull’equipaggio… sì ecco, mi hai sempre ricordato un leone che veglia fiero e silenzioso sulla sua savana. Stessa superbia, stessa vanità e arroganza. E, quando quella ragazzina ti ha risposto per le rime, mettendo a tacere il grande e spietato Red Crow…”. Frank lasciò dissolvere la voce per un secondo pieno, mentre sul suo volto si dipingeva un’espressione a metà tra il compiacimento e la pura incredulità. “ho visto il tuo ruggito nei suoi occhi”

"Come era possibile? Come poteva essere minimamente possibile che lui fosse attratto da quell’uomo? Attratto così tanto da esserne addirittura innamorato… Eppure da tre anni il rito era sempre stato quello, e lo faceva perché il suo carattere capriccioso voleva quel gesto, perché ne era davvero attratto. Ma da quando per il Conte la parola “attrazione” significasse “essere innamorato”? Lui non poteva innamorarsi, non di quell’uomo. Ci stava davvero cadendo, come tutti speravano che succedesse, e di certo non con lui. Eppure era proprio con lui che tutto stava accadendo. E voleva lasciarsi andare a quell’attrazione che stava attraversando il suo corpo e raggiungeva le sue labbra sottili, bramose delle altre. Lo desiderava, desiderava un contatto maggiore del semplice rito alla quale si erano promessi ogni qualvolta che lui riusciva nel suo ordine. E se… Quello che voleva sarebbe diventato un vero e proprio ordine? I suoi ordini facevano solamente muovere l’altro ai propri desideri… Quindi avrebbe potuto piegarlo al suo potere. Ma non sarebbe mai stato lo stesso se solo…" -Estratto

“T-Tu devi essere Dallon, giusto...?”
“Esattamente! E tu sei Brendon?” Annuii cercando di impedire alla mia parte da ragazzina intimidita di fare la sua comparsa e prendere perciò il controllo della situazione.
Era tutto assurdo.

“Ah dimenticavo” disse girandosi nuovamente verso me “non devi avere paura di me Frank. Sono solo un grande perdente con un debole per i fumetti e un’ossessione compulsiva per la musica. Le uniche creature a cui posso far male sono le zanzare, non te di sicuro. Alla prossima”
Forse non era vero che non potevo cambiare...

Aprii gli occhi, ma tutto ciò che vidi fu un impenetrabile buio; mi ricordai della benda che avevo legata agli occhi solo quando sentii premere la morbida seta contro le mie ciglia; feci per alzare le braccia, pronta a slacciare la fascia, ma i miei polsi furono trattenuti da delle corde legate allo schienale della sedia. A che gioco perverso stava giocando? Ma dopotutto me lo sarei dovuta aspettare: avevo firmato un patto col diavolo dai capelli colore dell'inferno.

"Keep running. Una scritta tra mille altre, una scritta nuova. L'inchiostro era rosso, rosso acceso, e sgocciolava ancora. Riconosco la calligrafia. Due parole. Due fottutissime parole che solo io è quel bastardo del mio amico possiamo capire. Continua a correre. Non ti girare indietro, non ascoltare ciò che gli altri ti dicono. E se cadi rialzati e continua a correre"
·
È incredibile conte le persone a cui teniamo di più al mondo, quelle che siamo sicuri che non ci lasceranno mai, perché lo hanno promesso, o lo hanno, in un certo senso dimostrato. Hanno dimostrato che ci saranno sempre fedeli, che saranno sempre al nostro fianco, che ci terranno la mano nei nostri momenti più bui.
È incredibile come tutte queste promesse vengano spazzate via dal vento come la sabbia sulle rocce. È incredibile come tutto cambi d'un sol colpo e noi ci ritroviamo da soli, in balia di noi stessi e dei demoni che ci urlano dentro la nostra testa.
È incredibile come Gerard sia riuscito a cambiare così tanto in così poco tempo, lasciando il suo migliore amico da solo. Solo contro i bulli, solo contro le voci nella sua testa, solo contro la sua famiglia, solo contro se stesso.

Gerard è in estasi per il nuovo tour, e si domanda perché non siano stati a Kiev in passato.
Chissà chi intendeva con quel plurale.
Anche Frank se lo chiede.

USA, 2034.
Dopo una catastrofe naturale di dimensioni apocalittiche, la popolazione si è dimezzata notevolmente.
Il governo ha emanato un nuovo codice di leggi, secondo le quali il contatto fisico è proibito e punibile con la morte. Non esistono più droghe, alcol, musica, libri, arte. Non esiste il sesso, non esiste l'amore.
Frank vive nei Bassifondi, e sogna un futuro migliore. Un giorno però, la vita decide di dargli una possibilità, ed è proprio grazie all'uomo più ricco e importante del paese, Donald Way, che conoscerà un mondo nuovo e sconosciuto, e grazie a suo figlio, Gerard, scoprirà che non tutto ciò a cui l'hanno portato a credere è buono e giusto.
Ed è proprio così sbagliato desiderare così disperatamente di poter toccare la sua pelle, e baciare i suoi occhi, e sfiorare la sua mano?

Frank vuole solo essere un ragazzo normale.
E' stufo di fingere di avere una famiglia perfetta. Stufo di non essere mai preso in considerazione. Stufo di non avere ambizioni. Stufo, semplicemente, di essere sé stesso.
Convive con la sua apatia, non trovando un senso in ogni azione compia, e si tormenta per il suo sentirsi costantemente fuori posto. Diverso.
Ma un giorno arriva una nuova famiglia nel quartiere e mai penserebbe che, da quel momento in poi, la sua breve esistenza verrà interamente stravolta.
--------------
Dal capitolo cinque:
“Ma come fanno le persone normali a convivere con questo altalenare di umori? Come fanno a preferire il bianco o il nero al piatto grigio? L'apatia inizialmente mi spaventava, ma ho capito che non è poi male se paragonata al resto. Certo, quando assistevo alla felicità altrui un po' mi pesava, ma, si sa, è una cosa labile e rara. Quasi come una cometa: si ripresenta in cielo anche dopo secoli e non fai in tempo a godertela che già si è dissolta lasciando una misera scia che svanirà anch'essa, ma più tardi. Giusto per ricordarti quanto fosse stato bello prima del ritorno al buio.”
--------------
[Il rating può subire variazioni.]