L'angelo rise ancora, sguaiatamente, puntellando i palmi sulle sue cosce e tirandosi in piedi. «Sei delizioso Dean Winchester» cinguettò, posizionandosi alle sue spalle e abbandonando le mani sul suo petto, «ma anche un po' patetico. E pensare che l'angelo ti descrive come statuario, intelligente, l'uomo Giusto. Sono bastati gli occhi dolci di questo pezzo di carne e... eri quasi sul punto di calarti le braghe, eh Dean?»
(ambientata nella 7x02)

"Insegami ad amare." Le parole dell’angelo arrivarono serie alle orecchie di Dean che per la sorpresa sputò via la birra e sgranò gli occhi all’inverosimile.
"Che c’è Dean, non ne sei capace?" La voce di Castiel suonò tagliente, sapeva come comportarsi con il cacciatore e stuzzicandolo in quel modo avrebbe ottenuto ciò che voleva.

Il modo in cui mi guardi mi toglie il respiro... nessuno mi ha mai guardato così, tu mi guardi... non so, come se...
"Come se avessi finalmente trovato quello che stavo cercando?
Come se fossi la cosa migliore che mi sia mai capitata?
Come se fossi la cosa più bella del mondo?
Come se fossi l'amore della mia vita?"

Il vecchio impermeabile sembra ancora più grande del solito avvolto attorno a quel corpo magro e deperito, il volto è sporco e una folta barba scura gli sporca le guance e il mento.
Già questo basta a sconvolgere Dean e a farlo sentire strano, quasi a disagio, ma è quando si riprende e il suo sguardo si sposta un po’ che si sente davvero inquieto.
Due enormi ali nere come la notte spuntano dalla schiena di Castiel, facendolo sembrare ancora più piccolo e debole sotto quegli enormi archi brillanti.
~
In cui Dean rimane abbagliato dalle ali di Castiel, che sembrano l’unica cosa bella del Purgatorio e una volta tornati a casa Castiel gliele mostra di nuovo e fa scoppiare tutte le lampadine del motel.
~ 
[ Destiel, one-shot, wings!kink, raiting rosso ]

Sono in attesa del mezzo pubblico che mi porterà a casa dopo un’altra stortissima giornata a scuola. Vedo una foglia cadere e all’improvviso tutto sembra fermarsi. La folla di studenti urlanti e sorridenti mi passa accanto mi urta, probabilmente mi piglio pure qualche mala parola da alcuni coetanei a cui ho ostruito il passaggio. Poco mi importa, io sto fissando la foglia, così arancione, così unica e splendente sul grigio asfalto del parcheggio davanti al liceo che frequento.

teen!Sherlock e teen!John, ai tempi della scuola.
John aveva notato Sherlock quando una folata d’aria sollevata dal treno in partenza aveva scompigliato i suoi riccioli neri, ricordandogli uno di quei personaggi romantici di cui aveva letto spesso nei suoi libri.
Sherlock aveva notato John per il libro di fumetti che teneva stretto stretto in mano come se fosse la cosa più importante di questo mondo.

Tu che sei rimasto devi sopportare in silenzio gli sguardi delle persone. Tu che sei rimasto, comprimi il tuo dolore, a occhi bassi, perché devi portare il peso di due persone sulle spalle.
Non piangi, non lì davanti a quegli sconosciuti.
Non piangi. Perché l'hai già fatto.

Alpha/Omegaverse.
In un mondo fantascientifico dominato dagli alfa e fatto di leggi impietose e coercitive verso gli omega, Sherlock disprezza e occulta da sempre, e con ogni mezzo, la sua vera natura: nessuno può dominarlo, nessuno può reclamarlo.
Fino all'arrivo di un alfa diverso dagli altri, uno con gli occhi mansueti e un cuore luminoso che non può appartenere a nessun altro.

------- SPOILER 7X05 "The Angels Take Manhattan" -------
(Dal testo)
Era l’alba quando lo sentì.
Quello strano e bellissimo rumore che non avrebbe saputo descrivere perché non ce ne sono di simili.
L’aveva già sentito prima d’ora, quel rumore. La sera prima, quando era andata a dormire, e lui era piombato nel suo giardino e l’aveva costretta a cucinare cibo che poi buttava e alla fine aveva mangiato bastoncini di pesce e crema pasticcera.
Era tornato.
Guardò in cielo, vide un riflesso blu e sorrise.

- Che stai facendo, Sherl?
Lui sorride del tuo tono tremante e del tuo viso infuocato, con quel sorriso che ti fa battere furioso il cuore contro lo sterno quasi volesse schizzare fuori, contro il suo.
- Deducilo, Dottore.
Ti sfiora piano un fianco, mentre l'altra mano è adesso accanto alla tua testa. Come se tu volessi davvero scappare. A momenti, sei quasi sicuro di poter morire così.
- Illuminami. -
Lo sfidi con quel poco di lucidità che ti rimane e lui ride piano. Ha il fiato bollente che sbatte contro il tuo viso, sempre più vicino, Dio. Puoi contare le sue ciglia scure e perderti nelle sue iridi dai colori vivaci.
- Forse più tardi.

Blaine spedisce un messaggio al numero sbagliato per errore. Da qui le cose si evolvono tra lui e il suo 'Numero Sbagliato': Kurt.

Raccolta di smut con tanto, tanto p0rn e ovviamente fluffissimo. Siete avvertite!