Ero un mostro.
Mi avevano portato ad odiarmi.
Ero un qualcosa di sbagliato.
In un certo senso volevo restarlo, ma le mie proteste non furono accolte e mi mandarono nella clinica di St. Louis, specializzata nella cura dell’omosessualità.
Avrebbero dovuto guarirmi, ma le cose non andarono come sperato. Affatto, perché lì conobbi Kurt.

John batté appena le palpebre registrando mentalmente quel nome: aveva idea che non lo avrebbe dimenticato facilmente. "Piacere Sherlock. Io.. " Esitò: si vergognava leggermente, non sapeva nemmeno lui perché. "Non riesco a trovare la mia stanza.." Sputò fuori imbarazzato: gli dava estremamente fastidio fare la figura del cretino davanti a quel ragazzo che sembrava essere così affascinante..
John è un ragazzo di periferia che si reca a Londra per studiare medicina e si trova costretto a condividere la stanza del dormitorio col brillante e affascinante Sherlock Holmes. Sarà subito passione bruciante e intensa.
NOTE: Teen Sherlock/Teen John.

[Coppia Hemsworth/Hiddleston]
Non da poco si era reso conto di quel suo interesse nei confronti del suo migliore amico.
Poteva chiamarlo istinto protettivo o affetto, ma non era certo fosse uno di quelli il termine giusto.
Si sentiva quasi attratto da Tom, non solo fisicamente - necessità che sfociava in tutti gli abbracci e le carezze che gli donava in ogni istante -, ma anche spiritualmente...
[Hiddlesworth | Chris Hemsworth/Tom Hiddleston]

Potresti morirci, in questo abbraccio e sarebbe una morte felice.
John ha la testa poggiata sulla tua spalla e i suoi capelli ti solleticano il collo.
Ti allontani di un centimetro, quel tanto che basta per poter sfiorare la sua fronte con le labbra.
John sospira, tu hai un brivido. Il solo toccarlo ti manda in confusione.

Double-drabble. 200 parole.
Sherlock pensò che John era buffissimo e desiderabile, con il collo bagnato di un po’ della bevanda che era caduta: portò la bocca sul suo collo e lo baciò e lo leccò. Aveva ancora voglia di tè.

[Coppia Hemsworth/Hiddleston]
[Hiddlesworth Week | Day 1 - First Kiss]
" Che diavolo è questa?", chiese alzandosi.
Sapeva benissimo cosa fosse in realtà... ma era la prima domanda era riuscito a formulare.
Ciò che gli premeva davvero sapere era: che ci faceva una frusta nel camerino di Tom?
" Oh, quella? È una frusta.", rispose semplicemente l'inglese, come se non ci fosse niente di sbagliato nel possederne una.

Cerco il tuo odore, una traccia del tuo calore ma niente. È come se nessuno si fosse disteso lì.
Niente di più di un fantasma.
Il fantasma di un amore che non vuole vivere.

"Sei bellissimo."
Lui ride.
"Pensavo non ti piacessero gli uomini."
Lo baci piano, questa volta con lentezza e Sherlock ti asseconda.
"Infatti. Mi piaci solo tu."

Raccolta di one-shot e flashfic per la CrissColfer Week.
Il primo prompt è stato inserito nell'11esimo capitolo di "Forced Cohabitation", e il quinto in "CrissColfer Live! Tour 2011".
Per il resto enjoy e...BUON ANNIVERSARIO CRISSCOLFER A TUTTI!
{Chris Colfer/Darren Criss}

«Vedi» disse John qualche attimo dopo, quando fu sicuro che l' altro fosse abbastanza lucido per sentirlo «questo non l' avrei permesso a nessun altro».
Sherlock sorrise, ancora ansante. Era senza parole, per la prima volta in vita sua. John, mr la-gente-parlerá, gli aveva fatto un pompino in un taxi. In corsa. Con il tassista che probabilente aveva sentito tutto. E ora stava...sfilandosi i pantaloni?

"Che fine avevano fatto quei giovani Dei innamorati? A che punto delle loro esistenze si erano allontanati talmente tanto da diventare nemici? Che ne era stato delle giornate nel Giardino di Primavera passate a esplorarsi e fare l'amore e giocare alla guerra?"

"Ci pensa Mike a presentarmi, mentre io gli porgo già il mio cellulare “Lui è John Watson, studiavamo insieme qui alla Bart’s.”
“Mike, non c’è bisogno che ci presenti. Ci siamo già incontrati tempo fa.” mi guarda di sottecchi, alzando l’angolo destro della bocca in un sorrisetto sfacciato.
Allora sei tu. Diavolo, sei tu! Vado in apnea per qualche secondo, quasi non mi rendo conto della domanda che mi fa e della sua mano che mi porge il cellulare. Mi sfiora le dita, mi trapassa con lo sguardo, ed è come tornare indietro di vent’anni."
Note: accenno a teen!John/Sherlock

John. Sherlock. Una sera comune in cui John non riesce a dormire perché deve dire una cosa al suo amico. Una cosa molto difficile da rivelare. Il suo amore, magari?