Sophie vive insieme a sua madre, entrambe vedove del fratello Tom e del padre. Tutto comincia quando la madre di Sophie deve partire per un lungo viaggio d'affari con il padre del ragazzo che andrà a vivere nella casa delle due: insieme alla ragazza. Lui: all'apparenza donnaiolo, misterioso e con atteggiamenti irruenti ma profondo. Lei una ragazza intelligente,forte, chiusa e timida.
Lei lo odia per i suoi atteggiamenti ma poi man mano che la loro convivenza continua qualcosa cambia.

Ogni qualvolta tornavo a casa, mi trovavo costretta ad indossare una pesante maschera di cera, che mi opprimeva e mi impediva di essere come realmente avrei voluto. Se sorridevo, era solo per far piacere agli altri, non piangevo mai, non me lo concedevo, e mentre tutti mi consideravano la solita principessina, avevo avuto il tempo di sviluppare una forza interiore da fare invidia a chiunque e avevo imparato a giostrare l'immagine che la gente aveva di me a mio piacimento. Dopo tanto tempo in cui ero stata tremendamente felice, mi era pesante tornare a casa e rimettere la maschera che sembrava fosse rimasta appesa fuori dalla porta, aspettando solo che la indossassi.

INCOMPIUTA
Quando sentii due colpi alla porta, per poco non cacciai un urlo.
«Chi è?» esclamai.
Non ottenni nessuna risposta.
«Chi è?» chiesi di nuovo; la voce mi tremò un paio di volte.
Non avevo il coraggio di guardare dallo spioncino.
Non rispose nessuno. Mi accasciai a terra, tenendomi la testa tra le mani.
Sentivo il cuore sbattere violentemente contro il petto, il battito mi assordava, mentre le mie gambe iniziarono a tremare.
[...]
«Ti apro» dissi cercando di controllare il tremolio della voce.
Quando spalancai la porta – dopo aver tolto catena, chiavistello e aver dato tutte le mandate possibili – mi ritrovai davanti un Louis stranito.
«Va… va tutto bene?» chiese insicuro.
Seguii il suo sguardo e vidi che stava osservando il coltello che avevo in mano. E il mascara colato sulle guance.
Scossi il capo in modo confuso, per poi annuire decisa e stamparmi un sorriso falso in faccia.
«Benissimo» dissi, sperando non avesse notato la mia voce incrinata.
«Lyn… sei sicura? Insomma… hai un coltello in mano» disse con fare ovvio.
«Oh» mormorai. Dovevo sembrargli una fuori di testa. In fondo lo ero. «Io… stavo cucinando».
«Piangendo?»
Inarcò un sopracciglio.
«Cipolle» dissi in fretta.

Questa storia parla di due ragazzi : Justin
Sempre il solito poco di buono antipatico.
Lei, Anna,una ragazza molto normale che ha ottimi principi e non si lascia calpestare dalle molteplici offese.
I due impareranno ad amarsi grazie-
Ma aspetta così vi svelo tutto Ehehe, non se pò u.u
Forse tutto questo non vi intriga (?) ma a me piace scriverla.
Detto questo spero che la leggiate e recensite in molti.
Mucho gracias. :D
*Qui justin non è famoso*

Lui, tranquillo e spensierato.
Lei, aggressiva e casinista.
Lui, dolce.
Lei, cattiva.
Lui, bello da star male.
Lei, sensuale da far impazzire.
Lui, Louis Tomlinson.
Lei, Addison Payne.
Riuscirà lui a sciogliere il cuore ghiacciato di lei?

Lui, uno dei soliti 'bad boy' della città.
Lei, una ragazza come tante altre, ma con un passato diverso.
Il loro?
Un amore segreto.

E' come se mi stesse riportanto in vita, come se mi stesse purificando l'anima.
Solo lui poteva leggerci dentro con fancilità.
Mi stava salvando dal nulla che stavo diventando.
Solo in quel momento mi sono accorta che lui ha sempre respirato per me.

Nuova città,nuova scuola,nuovi amici.
Questo è quello che pensava Chrissy trasferendosi a New York.
Finchè non incontra il ragazzo della porta affianco.
Questa fanfiction è una traduzione.

Due mondi paralleli, unitosi per caso.
Due ragazze, una scuola femminile e regole da trasgredire.
Cinque ragazzi, moto e gare clandestine.
Che succede se si mette in mezzo l'amore?

"Presa” sussurrò con voce bollente al mio orecchio, provocandomi brividi lungo tutta la schiena.
Sfiorò delicatamente e più volte il punto del mio collo appena sotto l'orecchio col suo naso, per poi tornare a sussurrare.
“Ma tu puoi prendermi quando vuoi” la sua voce ora era un misto di sensualità e dolcezza, indescrivibile, ne colsi anche una dose di malizia.
Quest'ultima frase mi paralizzò. Quando il biondo, con il suo viso ancora sul mio collo, mosse delicatamente il suo bacino in avanti contro di me non sicura che fosse solo colpa delle onde, affondai le dita nelle sue spalle sospirando ancora di più rendendomi conto di quanto fossero grandi e possenti.
Mi sembrò che il tempo si fosse fermato e di essermi persa in quei pochi secondi, poi fui nuovamente riportata alla realtà da quel ragazzo mozzafiato.

..Lui era diverso..era sempre in disparte, riservato, eppure a scuola era sulla bocca di tutti, la gente inventava storie, dicevano che era pericoloso, che era meglio stargli lontano perchè portava solo guai ma mai nessuno di loro gli aveva mai rivolto la parola.. Ra poco piú alto di me, moro, occhi color del cioccolato con sfumature verdi e dorate, pelle ambrata, denti perfetti contornati da labbra carnose e rosse... Rosse cone il sangue.

Essere ventenni,essere attraenti, sexy e desiderati da ogni donna, poter essere spensierati, liberi, poter ubriacarsi tutte le sere, tornare all'alba, svolazzare da un letto di una ragazza ad un altro, divertirsi, dover rendere conto solo a se stesso delle proprie azioni.
Ma Harry non è così.
Lui è fin troppo bello, con occhi fusi dallo smeraldo più verde che esista.
Ma lui non è un normale ventenne.
Lui è pieno di responsabilità, di impegni, carico di stress,deve pensare a come mandare avanti una casa, tenere un lavoro, deve preoccuparsi non solo della sua vita, ma di lei.
Deve preoccuparsi dell'asilo, dei suoi giochi, dei peluche, dei vestitini, dei bagnetti, dei biscotti della colazione, deve preoccuparsi di essere un buon padre, di darle abbastanza affetto, di amarla come solo un padre potrebbe fare.
Ma ci sarà qualcuno che farà riscoprire ad Harry com'è essere un giovane spensierato?

La mia vita era perfetta: avevo la casa perfetta, vivevo in un paese fantastico, la mia scuola era bellissima ed ero fidanzata con il quorterbeck della scuadra di football (che fa invidia a tutte), ero anche il capocherleader! Ma la vita non è mai perfetta... Ci deve sempre essere qualcosa che rompe quell'equilibrio che si è trovato. Nel mio caso quel qualcosa è un qualcuno... Styles, Harry Styles. Il ragazzo più temuto della scuola... E della città...