La storia parla di un gruppo di ragazzi di Bradford, che diventano amici molto presto.
Principalmente la storia è basata sulla forte amicizia che si instaura tra Jinnie, Zayn, Mini, Nevaeh, Jo e Matt... ma, in seguito, si creeranno anche delle coppie.
Nella vita ci innamoriamo sempre di quella persona alla quale noi non piaceremo mai, vogliamo qualcosa che non potremo mai avere e diciamo sempre cose che non dovremmo dire...
-Zayn Malik
Questa non è una storia come le altre, ma un po’ diversa, diciamo.
Se credete che sia una storia d’amore dolce e tutta rosa e fiori vi sbagliate alla grande!

I suoi occhi ardevano, ancora di un colore indefinito, mentre mi fissava con astio.[...] Il mio sguardo rimase intrappolato dal suo, mentre tentavo di identificarlo alla luce fioca della stradina male illuminata. Era giovane, poteva avere pochi anni più di me, ed era inspiegabilmente minaccioso[...]
“Adesso vai a casa. E corri, se non vuoi che qualche altro ubriacone ti violenti” allungò una mano, sfiorando con le dita una ciocca dei miei capelli e sistemandola dietro l'orecchio.[...]“Stavolta non vengo a salvarti, principessina” rise prendendo fra le mani i lembi del mio vestito di jeans per poi sollevarlo fino al ginocchio. Tremai a quel contatto, congelandomi. Sentivo le morse del panico attanagliarmi le viscere, e i muscoli diventare improvvisamente spugnosi. Poi le sue dita mi lasciarono e le sue labbra premettero sulla mia mascella. Le gambe risposero e allora mi voltai e corsi via, incespicando sulle pietre sconnesse della strada.
***
"Posso?" sussurrò ad un centimetro dalle mie labbra. [...]
"Harry..."cercai di richiamarlo. [...] Non volevo che mi baciasse, non ero pronta. Ma lui si avvicinava sempre più, chiudendo gli occhi...
"Ti prego" implorai.
NUOVO TRAILER: https://www.youtube.com/watch?v=0KJdI3SHd7o&feature=youtu.be

Come pensate che reagireste ad essere estraniati dall'unico mondo che conoscete? Army, cadetta eccezionale e attaccabrighe si ritrova ad essere cacciata dall'Accademia Militare in cui è nata. Dovrà lasciare una madre che è anche il suo superiore e un amico che scoprirà essere più di questo, e dovrà imparare ad adattarsi ad una situazione per cui la vita in Accademia non l'ha preparata: trasferita ad Holmes Chapel per ordine della madre andrà incontro a nuovi amici, nuove situazioni e nuove emozioni. Sarà in grado di sostenere tutto questo ignoto?
Dal 2° capitolo..
“Ehi Flash! Aspetta un attimo!”, la chiamò qualcuno.
Gli occhi della ragazza di illuminarono e si sentì strana nel momento in cui vide Cam affrettarsi verso di lei.
“Scusami, stavo cercando una cosa”, disse porgendole il suo coltellino a serramanico.
“Cam, questo è..”.
“Esatto. So che ti rilassa aprirlo e chiuderlo quando sei nervosa e dato che non ne hai uno – glielo posò tra le mani – vedilo come una scusa per tornare”, sorrise Cam.

"Sangue, vedo sangue"
***
DALLA STORIA
“Ti prego aprimi ti devo parlare”
“Sei venuto qui per parlarmi di cosa? Di che grande puttana sono, oppure di quanta pietà ti faccio?”
“Per nessuna di queste ragioni”
“Ah no? Pensavo che queste fossero le uniche ragioni per le quali sei venuto a ‘salvarmi’” dico mimando le virgolette con le dita. “Ma vai dimmi qualche altra cattiveria, su sono qui ad ascoltarti”
“Non sono qui per insultarti, volevo chiederti di uscire”
“Come puoi pensare che io voglia uscire con te dopo che mi hai chiamata in quel modo e avermi detto che ti faccio pietà? E anche se questo non fosse successo non uscirei con te”
“A me invece sembrava che lo volessi la sera che ti hanno quasi violentata”
***
"Faremo di tutto. Partiremo ed andremo a mangiare i cupcake a Time Squere una sera e l'altra magari una pizza a Brooklyn e il giorno dopo ti porterò la colazione a letto e ti dirò che ti amo più di ogni altra cosa al mondo prima di andare a a dormire e dopo aver fatto l'amore. Poi arrossirai come solo tu sai fare, ed io ti bacerò le guance per farti calmare"

ATTENZIONE: LA STORIA NON E' MIA, MA E' SOLO UNA TRADUZIONE DEL TESTO ORIGINALE.
I suoi occhi erano scuri, famelici, determinati.
Era evidente che sapeva quanto fosse spaventata mentre un sorriso compiaciuto gli attraversa il volto.
"C-cosa vuoi da me?" Chiese Bella coraggiosamente.
Allora l'afferò per la vita, forzandola contro gli armadietti.
Tutti sentirono, ma nessuno ebbe il coraggio di incrociare il suo cammino.
"Ti voglio."

QUESTO E' IL CONTINUO DELLA MIA STORIA, STANZA A5.
Passai giorni, ore, a pensare a lui alla sua voce, ai suoi occhi, alle sue labbra, al suo odore, indossavo la sua maglia e piangevo, senza tregua, quel vuoto che avevo dentro era incolmabile, lo sapevo. Mi passai le mani sulla faccia, gli occhi gonfi per l'ennesimo pianto.
--
''Styles, Harry Styles, il mio ragazzo''
In quell'instante smisi di respirare.
Mi tolsi dal braccio di Niall.
Le mani e le gambe mi tremavano, non più per il freddo.
''Lesly..'' sussurrò Niall.
''Harry..'' dissi, la ragazza si voltò.
''Si,Harry,che problema hai? Conosci il mio ragazzo?''
Il suo ragazzo.

Si incontravano ogni giorno là, nella fredda e buia metropolitana di Londra. Lui era sempre là, allo stesso posto, appoggiato al muro della banchina, nascosto nell'ombra, dalla sua bocca uscivano piccoli sbuffi di fumo e le sue cuffie bianche si intravedevano appena nel buio. lei passava davanti a lui ogni mattina, fingeva di non vederlo, di non prestargli attenzione, quando la realtà era un'altra: che era terribilmente incuriosita da lui, anche se non avrebbe saputo dire com'erano in suoi occhi, i suoi lineamenti, lui invece sapeva ogni singolo dettaglio di lei.
I loro destini non si sarebbero mai incontrati, o così credevano loro...Zayn credeva di fare la cosa giusta, ma era davvero così?

Alzo lo sguardo e, i miei occhi azzurri, si scontrano con due occhioni nocciola. È un ragazzo.
Alto, capelli corvini, un po’ di barda e quegli occhioni bellissimi.
«Può farmi una foto se vuole.» Dice ridacchiando lui.
Scuoto la testa e lo guardo spaesata. «Mi dispiace.» Sospiro e abbasso lo sguardo. Oggi non è davvero la mia giornata.
Punto lo sguardo e su di lui. Indossa una camicia bianca con una cravatta rossa, dei pantaloni grigi e delle Nike grigie.
Guardo il suo viso. È concentrato a guardare in avanti. ha dei lineamenti perfetti e, quelle labbra, hanno qualcosa che mi attira. Vorrei morderle.
Alexis! Ma che cosa stai pensando!?
Mi porto una mano sulla fronte e scuoto la testa.
«È il tuo primo giorno?» Chiede il ragazzo rompendo il silenzio che si era creato.
Scuoto la testa. «Avevo un colloquio di lavoro con Mr. Malik, ma lui aveva di meglio da fare. Sono sicura che sia impegnato con qualche sua dipendente!» Roteo gli occhi e sbuffo. Lo sento ridacchiare.
«E tu? È il tuo primo giorno?» Punto gli occhi su di lui.
Scuote la testa e sorride. «No, ma sta andando tutto bene.» Punta gli occhi su di me. Arrossisco.
SOSPESA.

Tratto dal quarto capitolo
" tu morettina dacci i soldi e ti invece grande uomo coraggioso é meglio se non fai cose stupide o te ne pentirai " Il ghigno del ragazzo era diventato serio e i suoi occhi erano puntati in un punto fisso dietro di me come se qualcosa lo spaventasse.
" sai non é buona educazione puntare una pistola contro una ragazza " disse una voce bassa e famigliare.
Mi fermai subito e spostai lo sguardo alle spalle del ragazzo, dei capelli castani alzati in una cresta perfetta, occhiali da sole ancora sul naso e viso serio e concentrato, forse lo odiavo ma in quel momento ogni piccolo segno di disprezzo verso di lui era scomparso
" Liam " sussurrai spalancando gli occhi…

-Ci sa fare con le provocazioni, dovresti prendere esempio...-
Frenò di colpo. Era serio in faccia, cominciai a preoccuparmi.
Restò a guardare il volante per pochi minuti per poi voltarsi verso di me. Le vene del collo erano più evidenti, provai un brivido di terrore
TRAILER: http://youtu.be/coDVJ_AdYp4

Ero lì da quasi 14 anni, non sapevo cosa volesse dire felicità, gioia, tristezza o meglio non avevo mai provato niente di simile. Le giornate passavano lente e vuote, in quella stanza dalle pareti bianche, senza vita come me, A5, era la mia stanza e quello ormai era diventato il mio nome, le guardie mi trattavano come un emarginata, avevo tagliato i ponti con la civiltà, mi avevano chiusa in quella stanza e non ci ero più uscita ma ora quella storia doveva finire, ero stufa dei pomeriggi passati ad osservare il bianco dei muri, ero senza vita, se il cuore non batteva nella cassa toracica probabilmente mi avrebbero già portata all'obitorio.
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''Come ti chiami umana?''
La sua mano mi passò fra i capelli, aveva la mano fredda e mi fece venire i brividi.
''C-che vuol dire?''
Anche lui rise.
''Il tuo nome?''
Andai alla ceca.
''Non lo so''
''Non hai un nome..?''
''No..''
Rise.
-In alcuni capitoli accenni a Larry [Harry-Louis]-

Mi svegliai in una camera non mia. E solo allora mi ricordai: la freccetta, la corsa, la porta e le sue mani con lo straccio di cloroformo. Lui. Harry.
Che diamine stava accadendo?

Sophie Green e Harry Styles, all'apparenza il giorno e la notte.Ma se entrambi fossero la notte,cosa succederebbe?
E se invece un terzo incomodo facesse di tutto per farli mettere insieme?Riusciranno i due ad innamorarsi o le loro strade non combaceranno mai?
Un ultimo particolare...il nostro terzo incomodo è un fantasma.

Già da tempo ormai, Harry aveva fatto capire chi era agli studenti della Holmes Chapel High School.
Al primo anno era lo sfigatello preso di mira dai ragazzi più grandi.
Al secondo era un ragazzino che iniziava a ribellarsi.
Al terzo era il brutto anatroccolo diventato un bellissimo cigno.
Al quarto era il puttaniere, venerato da qualunque essere di sesso femminile in quella scuola.
E adesso, adesso che si parlava dell’ultimo anno, Harry Styles stava a significare solo pericolo.
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-Cos’hai intenzione di fare con lei?- chiese Louis, alludendo alla bionda che Harry aveva preso di mira.
Il ragazzo, come risposta, scrollò le spalle con indifferenza.
-Riformulo meglio la domanda- continuò Louis. –Hai intenzione di farle del male?-
Il riccio si voltò verso l’amico, notando quanto fosse preoccupato.
-Per ora non ha fatto nulla che possa scaturire la mia rabbia-

Segui l'istinto e corri.
''Perchè siamo qui papà?''
''Perchè piccola mia tu e i ragazzi avete bisogno di una città più da umani e non da lupi''
**
Alzai lo sguardo,distratta,il mio telefono era volato via e lo cercavo disperatamente ignorando la persona che avevo davanti.
''Sei nuova eh?'' sentii una voce e finalmente conobbi il volto del ragazzo.Alla sua vista la mia testa girò verticosamente e per poco non caddi a terra.
''S-scusa'' mormoraii.Davanti a me un ragazzo più alto di me,dai capelli castani,i suoi occhi non li avevo ancora incrociati.Erano venuti tutti ad osservare la scena.