- Te la sei presa con comoda – dice stizzito alzando gli occhi al cielo, non soffermando troppo lo sguardo sul corpo seminudo dell'altro.
- Ti sono mancato? O hai dato fuoco alla cucina? - gli risponde il francese, sorridendogli maliziosamente e avvicinandosi di qualche passo.

Quel mattino era uscito per prendere una boccata d'aria. Comprò un cornetto ripieno di crema gialla e lo mangiò sulla strada del ritorno. Guardò nella buca lettere, per trovare un pacco regalo con la carta con i pomodori ed un grande fiocco rosso. Salì le scale e, non appena la porta del suo appartamento fu chiusa, si sedette sulla poltrona. Attaccato al nastro c'era un bigliettino e, non appena lo lesse, rimase sorpreso. Scartò velocemente il regalo ed aprì la scatola.

"Buon Natale, fratellone.
Ho trovato questo nel vecchio baule
della nonna.
Spero ti piaccia.
Con affetto, Feliciano."

Se c'era una cosa in cui Romano non era bravo era decisamente esprimere i propri sentimenti.
Non perchè non ne fosse capace semplicemente non credeva che, a parole, cambiasse qualcosa.
Era fondamentalmente e cocciutamente convinto che le azioni e i piccoli gesti valessero più di un milione di parole.
{ Spamano }

Dal testo: "Yao strinse tra le braccia il morbido peluche raffigurante un cucciolo di panda, affondando il naso nella sua pelliccia folta e profumata di qualche additivo chimico.
"Certo che le tue doti da cecchino non sono affatto peggiorate." constatò la nazione cinese con un leggero sorriso."
[Raccolta di Drabbles a tema Luna Park] [Multipair]

William, Grell e la pioggia battente. Per motivi diversi, ma forse nemmeno tanto, entrambi l'apprezzano parecchio.

«Oi, bastardo. Ti sembro ancora un bambino?» chiese, fingendosi contrariato.
Spagna rise, poi fece un sorrisetto furbo «No, querido. Non potrei fare questo con un bambino» e lo baciò dolcemente sulle labbra.

Veneziano è un tipo pieno di idee, e dirgli di no spesso è davvero difficile.
Roderich lo sa, e suo malgrado finisce per ritrovarsi in situazioni decisamente seccanti...

Quando Francia ha deciso di andare a trovare il suo inglese preferito, di certo non progettava di finire zuppo di pioggia in una delle tante strade di Londra. Ma le cose potrebbero andargli meglio del previsto...

Ma non appena il londinese avvertì l’indice curioso del francese accarezzare la carne bollente, questi si voltò con un movimento rapido e schiaffò con imbarazzo la mano strisciata di pittura: “Ohi, wanker, che diavolo stai facendo?!” crocidò, mentre l’artista sbuffava esasperato. “Oh, Dieu” si lamentò con voce strascicata France, portandosi teatralmente il dorso della mano alla fronte e sollevando il mento in un’espressione di melodrammatica disperazione, mentre con l’altra mano dondolava il pennello sporco “Angleterre, un pittore per poter ritrarre deve toccare il suo modello, non trovi?”.
[FrUk] [Pittore!Francia x Modello!Inghilterra]

"1610, 29/9
Caro fratello,
ti scrivo in un momento di vuoto totale.
La casa è particolarmente silenziosa, l’unico suono che posso sentire è quello del vento che vola velocemente e agita gli aceri..."
In quelle poche parole aveva espresso tutto quello che aveva dentro, si sentiva come se l'avesse urlato al mondo.
L'unica cosa che poteva fare era sperare in quella lettera, un piccolo e fragile pezzo di carta.
"Dear brother, I miss you
Cher frère, tu me manques"

"Tu sei sempre stato ottimo nella guida, non passava giorno che non te ne vantavi criticando la mia passione per la velocità e le frenate improvvise. E avevi deciso proprio sabato, quel cazzo di sabato di una settimana fa, di prendere la macchina e guidare come un pazzo? Di non accorgerti del semaforo che da arancione diventava rosso? Della vettura che ti veniva incontro..."
[AU!FrUK] + accenno FACE family

La fine della prima, terribile notte in cui il piccolo Remus si trasformò in un Lupo Mannaro.
Perché niente è più straziante delle urla di dolore di un bambino.
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Nessuno dei tre disse altro. Si strinsero nuovamente, sempre più forte. Erano tutti e tre lì e Remus era vivo. Stanco, ferito e pallido. Ma vivo. E non lo avrebbero lasciato più solo.
Rimasero abbracciati a lungo, mente il sole iniziava a scaldare l’aria e la terra, e nella foresta gli uccelli iniziavano a cantare.

[Colonialismo spagnolo (more or less)][Spamano velata - ma mica tanto, a detta di Clau]
-EHY, SPAGNA!- gridò poco dopo il maggiore dei fratelli Italia, così forte da coprire addirittura il canto dei suoi uomini. –PORTAMI CON TE!-
[Di Romano che ama il mare e un certo pirata...]

Erano passati tre giorni dal loro arrivo in quella deliziosa villetta, in mezzo alle colline e Lawrence avrebbe tanto voluto godersi l’aria fresca, assieme allo splendido paesaggio, ma proprio non ci riusciva.
Edgar l’aveva evitato per tutto il tempo, a malapena gli rivolgeva un saluto la mattina. Il ragazzo non riusciva a capire il comportamento dell’amico. Perché si comportava così?
Lawrence aveva portato pazienza abbastanza a lungo. Seduto al tavolo in salotto, pensava a un modo per trovarsi da solo con Edgar e parlargli, e porre fine a quella situazione, che gli faceva più male di quanto volesse ammettere.

«A-Arthur, hai intenzione di farlo contro a un muro, dopo tutto il tempo che non ci siamo visti?»
L'inglese si bloccò e si ritrovò a pensare che no, non l'avrebbero fatto contro a un muro. Era passato così tanto tempo, e si erano mancati troppo, per ridursi a farlo così.
[UkFr][pirate!England]