Izuku impiegò due minuti e cinquantasei secondi a materializzarsi davanti alla porta di Katsuki: aveva battuto il proprio record di ben quattro secondi. Bussò una volta, due, tre, e ad ogni bussata sentiva il proprio corpo farsi più teso e impaziente. Quando Kacchan aprì la porta, Izuku percepì nettamente i propri muscoli rilassarsi di botto, ma durò solo un secondo.
Indossava gli occhiali, Kacchan.
Izuku lo aveva sempre sospettato, ma finché erano stati al liceo si era trattato di un puro presentimento. Poi, qualche anno prima, l’innegabile conferma: Katsuki era leggermente miope da entrambi gli occhi, e per tutta l’adolescenza aveva ovviato al problema indossando perennemente le lenti a contatto.
Non gli piaceva portare gli occhiali; a Deku, invece, piaceva un sacco quell’aria seria che gli conferivano. Quel fare quasi intellettuale, o per meglio dire maturo. Gli piaceva un sacco.
- Deku, smettila di fissarmi come un imbecille. – grugnì il diretto interessato - Che sei venuto a fare? -
("Tonight we honor the hero" shameless sequel)

“Battagliaaa!!!”
Delibero mentre mi metto a cavalcioni su di lui che scoppia a ridere opponendo resistenza senza però riuscire a spostarmi di un centimetro...
One shot romantico che vede come protagonisti Gon e Killua sei anni dopo l'esame per diventare Hunter.
(Si collega a"§Start a fire")

Era sempre cosí tra di loro. Brutale contatto fisico.
Era da quando si erano incontrati quella volta a York Shin City che andava avanti così.
E bastava solo che i loro occhi si incrociassero per ristabilire quel contatto. Bastava un solo sguardo...
~ Ship: Kurapika x Sorpresa

Sono passati sei anni dalla prima volta che ci siamo incontrati, ma non è cambiato affatto. Mi eccita vedere come riesce a farsi mille paranoie mentre siamo in un parco, chilometri lontani da tutti e in piena notte. "E anche se ci vedessero? Non stiamo mica facendo nulla di male..." sorrido mellifluo "...o almeno non ancora."
(KilluaXGon)

Gon, Killua, Zushi, Kurapika, Leorio e un nuovo amico decidono di andare in campeggio, ma qualcosa succede durante la notte...
||HisokaxOC/ZushixOC||

Siamo nel periodo in cui Killua e Gon son riusciti ad andare a Greed Island. Insieme a loro vi è anche la presenza di Hisoka, che non rivela ai due ragazzini la reale motivazione della sua presenza nel videogame per Hunter. Un diario dalla prospettiva di un ex boss all'apice del successo di una nota brigata: Kuroro. Il cui destino pare essere quasi concluso per mano di un membro di un clan che lui stesso ha dato ordine di sterminare. Eppure nonostante la menomazione fisica si ritrova a dover riflettere sul suo passato, sul suo stato attuale delle cose che lo portano ad apprezzare ciò che ha avuto e ciò che possiede ora. Un diario di un uomo maturo il cui destino è intrecciato con quello di un prestigiatore omicida capriccioso. KuroroXHisoka

I personaggi di HunterxHunter in una veste diversa: cacciatori di vampiri.Kurapika insegue la sua vendetta nei confronti di colui che gli distrusse la vita ma quando se lo troverà di fronte niente sarà più come prima...

Se Gon avesse dovuto spiegare a qualcuno come si fosse creata quella situazione, be', non avrebbe saputo dare alcuna risposta plausibile. Era accaduto e basta, la condizione finale di un susseguirsi di chissà cosa, una corrente di eventi nel quale era rimasto coinvolto senza accorgersene fino al loro totale compimento.
Hisoka x Gon - Ho provato a mantenere i personaggi IC il più possibile, ma Gon è arduo da utilizzare. La fan fiction ha una collocazione temporale a caso dopo l'Arena Celeste.

La realtà ti aggredisce con indifferenza, distorcendo il passato in cui credevi e la figura che amavi - e che ami tutt'ora, perché ti è impossibile odiarla - con rivelazioni e verità nascoste, incrinando le promesse che ti sostengono.
Le tue convinzioni spariscono lentamente, come divorate da un enorme serpente dalle candide scaglie che, sibilando, sale sulla gamba, sul ventre, stringendoti il corpo piano, e con enorme disgusto, percepisci i suoi occhi bui fissare con desiderio il tuo collo.
E tu, povero maledetto, ripensi alla pace perita, spazzata via giorni fa come fumo dal vento.
Ripensi alla serenità che, nonostante fossi circondato da battaglie e odore di morte, ti consolava, trasmettendoti calore.
Perché, forse, eri insieme a loro.
Perché, semplicemente, c'era lui, lì in mezzo a quelle rovine, pronto a stringerti la mano, a salvarti dal buio del baratro.
Perché tu, per lui, eri pura luce pronta a sparire.