C’è sempre un grano di pazzia nell’amore,cosi come c’è sempre un grano di logica nella follia.
F.W. Nietsche
Io sono...semplicemente...pazza. Questa storia è una raccolta di vari testi, poesie o non, naturalmente del tutto nonsense. Diciamo un elogio alla pazzia.
Sapete quel genere di scritto in cui mettete insieme parole a caso tipo alle tre di notte e non capite se sono geniali o assolutamente orrendi?
Ecco, quello.

Questo è un diario, le storie sono vere e i nomi di persone, città ecc sono falsi perché voglio rimanere nell'anonimato.
Probabilmente lo leggerò solo io, ma non importa.
Ho bisogno di sfogarmi e vorrei essere utile per qualcuno che magari si troverà a leggere la mia storia, si ritroverà in quello che racconto e dirà "mi sento allo stesso modo"; leggendo sarà in grado di evitare i miei errori e prendere una scelta migliore e il mio scopo è solo questo. Sto sognando troppo? Forse.
Sono brava a scrivere, giuro, solo che in certi momenti non è facile mettere insieme tutte le idee e farne uscire un concetto concreto.. Soprattutto quando sono tematiche delicate come queste.
Detto ciò, volevo fare l'ultima premessa: se leggi mi farebbe piacere avere un tuo parere, che sia negativo o positivo.. Accetto tutte le critiche, purché siano costruttive!

La storia si svolge al settimo anno del Golden Trio, segue gli eventi scritti da J.K. Rowling, che rimangono invariati, tranne la morte di Severus Piton.
La guerra è finita, Lord Voldemort è morto, Harry Potter l'ha sconfitto, Severus Piton è inspiegabilmente sopravvissuto all'attacco di Nagini e dopo un periodo di riabilitazione, decide di riprendere ad Hogwarts la sua vecchia cattedra di Pozioni.
Dal primo capitolo:
Il rumore di vetri frantumati la riportò alla realtà, Piton la fissava interdetto, solo allora si accorse, di essere stata lei, a far cadere la boccetta contenente un ingrediente.
Accidenti...
“Granger, sei distratta quest'oggi.”
Come se nessuno se ne fosse accorto!
Urlò la riccia tra se e se, facendo un respiro profondo, per cercare di tornare in se, per quanto le era possibile.
Piton sembrò accorgersi che qualcosa non andava, ma la giovane Grifondoro fece finta di niente, armeggiando con il tappo di una boccetta, che le scivolò di mano, spargendo il liquido argenteo sul banco.
“Forse una bella punizione le rinfrescherà le idee. Questa sera, alle otto in punto nel mio ufficio.”
Hermione annuì, maledicendosi mentalmente per la sua sbadataggine di quella mattina.

Ogni osso del nostro corpo, preso da solo, può sembrare anonimo e privo di ogni utilità; in realtà ognuno di loro ha caratteristiche che lo rendono diverso l’uno dagli altri, che lo rendono speciale.
Raccolta di flash e one-shot sui personaggi di Bones.

« ‘Péché’. Non ha un suono dolce? Quasi tutto in francese lo ha. Per questo ho deciso di recitare la parte dell’editore di quella nazionalità. Poiché tutto, anche le peggiori parole e i peggiori insulti, sembrano dichiarazioni d’affetto. » Rimasi in silenzio alle sue parole. Effettivamente quel termine aveva un suono dolce e soffice. Quando invece rappresentava non una qualità, non una tenera parola di affetto; ma un difetto di fabbrica che ci rappresenta, come la provenienza e la data di nascita segnata su di un oggetto. Noi compresi in quell’insieme.
{ Fic su "Il gioco dell'angelo"; non era presente la sezione quindi ho pubblicato qui. }

Questa storia non ha un particolare timeline nella serie, e contiene spoiler un pò di tutte le stagioni.
Alcuni capitoli sono molto forti, ma spero vi piaceranno e mi seguirete fino alla fine di quest'avventura!
Buona lettura! :D

26 lettere, 26 parole.
26 parole, 26 drabble.
Per ogni lettera un momento tra Shinichi e Ran.

Probabilmente se l’era solo immaginato, ma Yukiko pensò con un sorriso che forse tutte quelle fantasticherie sul futuro di quelle due creaturine ancora acerbe non fossero poi così infondate.

A dire la verità Vermouth era curiosa eccome, perché sapeva che se centrava Gin la novità doveva essere piuttosto succulenta, ma il suo tono rimase imperturbabile.
“Uno dei nostri informatori è riuscito a mettersi sulle tracce di Sherry. L’abbiamo trovata” scandì Gin.