L’organizzazione paramilitare del Red Ribbon… e la sua distruzione ad opera di un misero ragazzino.
Quello fu l’inizio di tutto… Quello portò alla nascita di due efferati cyborg…
"Idiota": questo è quello che C-18 pensa di Crilin, inizialmente. Eppure arriveranno a sposarsi, e ad avere anche una famiglia. Come? Perchè? E C-17... cos'è lui per la bella C-18?
Il dottor Gelo li trasformò in cyborg, privandoli della loro umanità: perchè? Su 19 androidi, gli unici due ad avere base umana: qual è la ragione di ciò? In questo stato di robot, ha ancora senso la vita?
E cos'è la vita, l'amore? Dove sono nati? Avevano una famiglia come tutti?
“Dunque quella missiva è stata inviata dal Red Ribbon, o meglio… da uno dei sopravvissuti…”
Il ki… E’ un bene saper controllare questo potere?
Ma il dottor Gelo… fece tutto ciò solo per pura vendetta? Qual era il suo scopo?
“Se lo conoscevo, dici? Ovvio. Era il mio androide numero 13!”
“Mamma… papà… Mi mancate…”
Segreti da svelare, occultate verità, riscoperta dei valori, nuovi personaggi... e soprattutto uno strano ragazzo porteranno questi giovani a scoprire il loro presente, passato e futuro... quali misteri si celano nelle loro figure?

Quando il presente è un eterno giorno di nebbia, fatta di polvere e cenere, macerie e dolore, si può solo sperare nel futuro, in un futuro appartenente al passato e decidere d'essere altruisti e regalare a qualcun altro la possibilità di scongiurare l'apocalisse.
Una piccola serie di falsh fiction su Mirai Bulma e sul mondo, sulla sua forza, le sue speranze, la sua voglia di ricominciare e sul concetto del tempo: riavvolto, ricostruito e ristabilito.

Una storia come ce ne sono tante, dove nonostante tutto le due anime si incontrano, dando vita ad un universo diverso ma sempre uguale.

Parto subito col sottolineare che questa è la mia prima ff, prego quindi tutti i fan della coppia Bulma/Vegeta di non linciarmi via la testa :). La storia comincia dopo la chiacchierata fra Goku e Mirai Trunks e parlerà, come avrete già probabilmente capito dall'inizio dell'intro, di come sono andate le cose tra Bulma e Vegeta.

"Chi diavolo sei?" Urlò furioso.
Udì dei passi avvicinarsi e si sentì accarezzare in volto da una mano piccola e morbida, ma perché non vedeva nulla?
La mano continuava ad accarezzarlo gentilmente, ma si ritrasse mentre finalmente i suoi occhi iniziavano a mettere a fuoco.
Una donna, con un corto abito scuro e lunghi capelli lisci, non distingueva altro per ora.
"Chi sei e che vuoi da me?"
La donna rise ancora e carezzò quei polsi imprigionati e tesi.
"Se farai il bravo ti libererò."

[Prologo.]
“Il vino scarlatto sembrava trapelare dal calice d’oro, e portatoselo alle labbra sottili per tastarne il forte piacere non distoglieva le iridi sanguigne dalla grande sfera fluttuante immersa tra le miriadi stelle.
Un ghigno sadico gli imperlò il viso cereo, rendendolo ancor più ripugnante nel suo aspetto al pensiero che un giorno i suoi sogni di conquista avrebbero toccato i terreni del vero.
E se la profezia fosse stata concreta, allora… l’Universo intero sarebbe passato sotto il suo controllo.
Per mesi aveva cercato in lungo e in largo di trovarne le fonti; aveva perfino inviato alcuni suoi uomini a reclamare ciò che inseguiva.
Ma ogni tentativo vano, poiché, quando gli ultimi venti dei Mille anni fossero accaduti…”
E da qui lascio continuare la vostra “curiosaggine” e fantasia. Spero diventi interessante e in qualche modo trascinante continuare questa mia seconda ff, e soprattutto che il mio stile dalle mille sfaccettature possa invitarvi a leggere.
Baci blue_chica46

“Nessuno è abbastanza bello per sfuggire alla follia…” Bulma Brief è sempre stata un anticonformista. Ha venticinque anni, è una bella ragazza, ma di seguire le patetiche regole sociali, che la vorrebbero una superficiale casalinga sforna figli, non ne ha la minima intenzione. Per questo prende la laurea in psichiatria, un maggio piovoso del 1997 e forse per mettersi alla prova accetta il posto al Redechange, l’istituto psichiatrico giovanile di Boston, tristemente noto per il più alto tasso di suicidi nel giro di un anno. È qui, tra pillole e malattie, che conosce lui, Vegeta Prince, un bellissimo, enigmatico paziente, dall’ inconfessabile segreto sepolto negli occhi ossidiana. Colto, ribelle e sregolato affascina da subito la giovane Brief, ma il loro è un rapporto di alti e bassi, tregue e sfide, odio e amore puro. Bulma non si rende nemmeno conto di innamorarsi di lui un po’ alla volta, come nemmeno si rende conto dell’inopportunità dei suoi sentimenti agli occhi degli altri, che vedono in Vegeta solo un bambino e in lei solo il suo medico curante. Un amore impossibile, un segreto, una guerra fredda, una passione. Una fan fiction uscita in spiaggia e senza presunzione che spero vi terrà compagnia in queste giornatine di pioggia estiva.