..."Questa cosa tra me e te può funzionare solo a tre condizioni" disse Bells staccando leggermente le sue labbra da quelle di Chris.
"Ne dobbiamo parlare proprio ora?" chiese malizioso.
"Uno: niente uscite, cene, cinema. Io e te scopiamo e basta!" continuò lei. Chris sorrise, dove era rimasta nascosta per tutto quel tempo?
"Due: nessun impegno, nessuna esclusiva, tu fai quello che vuoi con chi vuoi e lo stesso vale per me..."
"Mm" approvò lui baciandola, sapeva bene quello che voleva in quel momento.
Bells si allontanò quel poco che bastava per guardarlo dritto negli occhi: "Tre: mai e per nessuna ragione al mondo, ti devi innamorare di me"
La serietà nei suoi occhi per un istante lo destabilizzò, poi Chris tornò ad avventarsi sulle sue labbra, lei spostò la testa all'indietro, scansandolo: "MAI" ripetè "Dillo..."
"Mai" sussurrò Chris, prima di reimpossessarsi delle sue labbra aperte in un sorriso soddisfatto...
Ecco un'altra bugia.

«oh ciao io sono Harryson tu chi sei?» «Victoria, piacere di conoscerti» « sei la nuova conquista di Will » «NO! Idiota e la mia nuova vicina di casa» Vicky scoppio a ridere, era vero che quando c'era Harry non si poteva non ridere «ah beh scusa, sei veramente carina sai?» « Ma che problemi hai tu me lo spieghi?» «Scusa amico se tu non ci provi lo faccio io» l'unica che stava ridendo di gusto era Vicky

[Questa storia partecipa al contest indetto da Aleyiah, “Lost in perversion”]
A volte facevano due chiacchiere prima di andare a letto, da quella finestra.
Altre Dalia le chiedeva consigli sui ragazzi.
Altre ancore si limitavano a un saluto mattutino mentre si stavano vestendo prima di perdersi nelle rispettive vite.
Eppure, nonostante quelle temporanee incursioni, spesso involontarie, nella sua vita, Dalia non si era mai immaginata di ritrovarsi davanti un’immagine del genere.
Sentì un’improvvisa fitta languida tra le gambe, di fronte a quella scena, e il rossore salirle al viso.
Stella e un ragazzo che lei non aveva mai visto stavano facendo l’amore.
Con uno scatto improvviso si riavvicinò alla scrivania, pregando che non l’avessero vista, senza riuscire a smettere di pensare a quanto stava succedendo a pochi metri da lei.

Cara 18 anni,rapita, serve altro?