Alzi lo sguardo verso il suo volto dormiente. L’accenno di un sorriso sulle sue labbra ti fa ridere da sola, mentre ti accoccoli tra le sue nude braccia. Annusi il suo profumo, trasformando Fred in una serie di ricordi da portarti dietro in viaggio, per rimanere viva.
Tra tutti, quello che più ti sprona, è il suo battito acuto nel tuo orecchio: sta lì come una musica dolce dalla quale ti fai cullare, ignara di starla sentendo per l’ultima volta.
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Deglutisci piano, alzandoti poi sulle punte e facendo combaciare le vostre labbra, passandogli prepotente le mani tra i capelli, godendoti il tocco di Fred sulla tua pelle. Un contatto questo, che vi riporta a casa, a letto, al castello, a Mielandia, in sala comune, in Biblioteca, vi riporta ovunque, percorrendo ogni istante della vostra vita insieme, fino a lì, fino al vostro ultimo bacio.

"Ti dico io come andrà. Tu sposerai Ron. Perché è giusto che sia così. Perché tutti si aspettano che tu debba sposarlo. E sarai anche felice, all'inizio. Poi, però, con il tempo, capirai che forse, dire "sì", non è stata la scelta migliore che potessi prendere.
Ti ritroverai intrappolata in un matrimonio e in una famiglia che non sentirai tua, perché a quel punto non potrai tirarti indietro, non potrai lasciarlo, perché sai che lo feriresti. E tu non vuoi ferirlo, come non vuoi ferire nessuno. Ma finirai con il soffrire, soffriremo entrambi, e tutto quello che potremmo fare sarà guardarci negli occhi da lontano, di sfuggita, cercando di nascondere il nostro segreto inconfessabile".

"Volevo sorprenderti!"
"Sentiamo, come?"

Seguito della storia "Ho cercato il tuo nome".
La Mezzosangue fece per sciogliere la presa dal suo polso, ma rapido voltò il palmo della mano e intrecciò le dita alle sue, portandola più vicino. Poteva percepire il respiro ineguale di lei, leggermente affannoso, e sapere di esserne lui la causa ebbe il potere di dargli la scarica di adrenalina necessaria per andare avanti.
“Malfoy..” protestò, ma persino lui seppe individuare l'assenza di convinzione profonda nelle sue parole.
“Ti manca mai quello che eravamo?”