La sua mano calda raggiunge la mia guancia interrompendo i miei pensieri, le sue dita si muovono delicate sulla mia pelle arrossata e spostano una ciocca di capelli ribelli dietro l'orecchio. Mi sorprendo quando non si scosta da me, la sua mano è ancora a contatto con la mia faccia che, ne sono sicura, sta diventando sempre più rossa sotto il suo sguardo.
《Hai bevuto?》 mi chiede avvicinandosi ancora un po', il suo alito che sa da alcol mi dà la conferma che qui non sono l'unica che si è concessa un bicchiere.
Annuisco, incapace di far uscire la voce. Perché non riesco a parlare? Lo vedo accennare un sorriso prima che le sue labbra rosse si posino delicate sulla mia fronte a lasciare un semplice bacio.

Dal cap. 20:
La sera del 24 dicembre, Mirajane si affaccendava in cucina per terminare di preparare il cenone di Natale con l’aiuto di Lisanna, mentre Luxus giocava in salotto con Maiya, godendosi finalmente un po’ di meritato relax dopo ben tre mesi di duro lavoro. «Pendimi, papà!», urlava Maiya correndo per tutto il salotto, per poi ridere spensierata ogni volta che Luxus la acciuffava e la sollevava da terra stringendosela al petto.
*
Il modo in cui Levy si era vestita e truccata per l’occasione – con un cappotto beige su un vestito verde e una fascetta tra i capelli dello stesso colore, un velo di mascara ad accentuare le ciglia e uno strato di rossetto rosso non troppo vivido sulle labbra carnose – gli fece nascere sulla punta della lingua la parola bella, ma Gajeel si affrettò presto a scacciarla.
*
Quando giunsero a casa, Gerard fece appena in tempo a varcare la soglia della porta che Erza gli saltò letteralmente al collo baciandolo con passione, e a lui non rimase altro da fare che assecondarla e cercare la sua lingua, dimenticando improvvisamente i pensieri tristi che lo avevano assalito durante il tragitto.
«Sei dannatamente sexy vestito così».

“E dovreste piantarla di litigare così.” aggiunse Natsu, frapponendosi tra i due che continuavano a lanciarsi lampi dagli occhi, e con la scusa chiuse Lucy in un abbraccio, dicendole da stronzo patentato: “Sei piccola ma picchi peggio di Cassius Clay, sorellina.” regalandole quel sorriso speciale che soltanto a lei riusciva a dedicare; era così fin da bambini, dalla prima volta che Igneel si era presentato a casa con un fagottino rosa in braccio e con le lacrime agli occhi di chi dopo tanto lottare aveva vinto una grande guerra: quella dell’affidamento di Lucy, figlia di migliori amici dei suoi genitori, morti durante un bruttissimo incendio nella loro villa dove i pompieri erano riusciti a salvare Lucy e Jude, il vero padre biologico della sua Luce.
Jude era morto dopo ben otto ore di lunga agonia e prima di esalare l’ultimo respiro aveva fatto giurare a suo padre di prendere la piccola Lucy di appena sei mesi sotto affidamento, crescendola come se fosse figlia sua.
E così avevano fatto, lottando contro la burocrazia per ottenere l’affidamento di Lucy.

“Hai riscritto un libro demoniaco. Saresti già dovuta essere morta, a quest’ora, razza di incosciente. Nessuno può riscrivere i libri demoniaci di Zeref senza che questi ti annientino.” gettandola nel baratro della disperazione. Era forse quello il suo destino? Morire presto, consumata da un potere troppo grande? Beh, non riusciva a pentirsene di averlo fatto per salvare Natsu, il ragazzo che amava.
“Non c’era altra scelta se volevamo salvare Natsu.” abbassò il capo verso il marchio, che si intensificava ogni qualvolta soffrisse: “Non avrei mai permesso che morisse. Non mi pento di averlo fatto..

I quotidiani problemi di Maka Albarn includevano mantenere la sua media scolastica perfetta, tenere a bada gli scatti di rabbia dovuti alla vita sregolata di suo padre e ignorare le ridicole capriole del suo stomaco in prossimità ravvicinata del suo migliore amico.
Poi è arrivata quella fatidica sera.

La mia storia comincia in mare, nel 1715.
Un viaggio placido verso una terra sconosciuta. Una svolta, le onde selvagge sommergono ed inghiottono. Il coraggioso veliero viene ridotto in pezzi e tutte le anime inermi, in esso contenute, muoiono. Tutte tranne una, una donna la cui anima è più grande dell'oceano e il cui spirito è più forte dell'abbraccio del mare. Non sarà per lei una fine ma l'inizio di una nuova vita attraverso un retaggio sconosciuto, affrontando il suo destino durante l'Età d'Oro dei Pirati.
Ma il fato ha progetti ben più grandi dell'amore.
Dal prologo:
“Per un attimo pensai di trovarmi in uno di quei libri d'avventura che amo tanto leggere, ma lì si parla di libertà e io, sono più rinchiusa in una prigione di doveri."
Avventura, amori ed intrighi inseriti nella dura realtà di questo affascinante periodo storico dove si incontreranno le leggende che dominano i Sette Mari.
La protagonista principale è Lucy; metterò le coppie più belle, a mio parere, e man mano si formeranno.
È la mia prima Fanfiction, spero vi piaccia! Recensioni e commenti sempre graditi così mi aiuterete a migliorare!
Buona lettura! :)

"Ma tu chi sei che avanzando nel buio
della notte inciampi nei miei più segreti
pensieri?"
William Shakespeare, Romeo e Giulietta.
***
Alice Blain ha diciotto anni e frequenta il college, è una ragazza con molta fiducia nel suo futuro e nei propri sogni, con una passione innata per la letteratura. La sua famiglia l'ha sempre sostenuta e amata, proprio come Nathan, suo fratello, adottato all'età di sette anni.
Nathan ha ventuno anni, frequenta l'ultimo anno di college ed è pronto per l'università, sa di avere alle spalle un trauma da dimenticare, perché prima dell'arrivo dei Blain la sua non era un'infanzia facile. Ma sa anche che i Blain hanno portato con sé, ciò che per lui è la più grande forma di dolore e amore, sua sorella Alice.
Ma se un sentimento proibito si accendesse tra i due? L'amore non bada alla legge, alle regole o al momento, e i due si ritroveranno a tenere per loro questo sentimento, superando i confini causati da un solo, semplice cognome, e il dolore provocato da un evento che stravolgerà le loro vite... e potrebbe comportare delle conseguenze. Ma queste saranno in grado di separarli?

Sul fatto che prima o poi i miei genitori si sarebbero separati, ormai era chiaro a tutti. E sinceramente non potevo che esserne felice. Non ne potevo più di sentire mamma e papà litigare in piena notte, schivare oggetti contundenti che volavano già di prima mattina, e poi passare all’ignorarsi per tutta la giornata. Insomma, ne andava della mia sanità mentale.
Di conseguenza era palese che prima o poi si sarebbero lasciati, lo immaginavo. Ma non potevo di certo predire che mamma lasciasse definitivamente il cognome Heartphilia e che si risposasse. Anche se questo avrei dovuto perlomeno sospettarlo, dopotutto Layla sembrava la personificazione della perfezione. Ma la mia fervida immaginazione di scrittrice non poteva arrivare a tanto: mamma non poteva sposarsi con un Dragneel!
Se prima mi sembrava di vivere in una clinica psichiatrica, la mia nuova famiglia decisamente troppo allargata, era praticamente un manicomio…
~
«Scommettiamo che entro la fine dell’anno tu e Natsu vi mettete insieme?» ghignò la mia migliore amica.
Inarcai un sopracciglio. «Scommettiamo che entro la fine dell’anno io quello lo ammazzo?»
«Andata.» Levy mi sorrise divertita.
«La posta in gioco?» chiesi, guardinga.
«La reputazione.» le sue labbra si curvarono in un sorriso sadico.

LA FIC DEV'ESSERE ANCORA BETATA PER SCARSITA' DI TEMPO, SARA' REVISIONATA IL PRIMA POSSIBILE
{AU, leggera shounen ai - violenze implicite, molestie, abusi, cattiva genitorialità, autolesionismo, tentato suicidio e linguaggio forte}
Ringrazio Raiden Amour per avermi permesso di tradurre la sua storia.
Mia madre mi odiava, Xemnas mi usava senza il mio consenso, e, cavolo, anche Rikku accettava le mie parole che tutto andava bene anche quando volevo che lei vedesse oltre le mie bugie.
Ma il motivo per cui sedevo sul pavimento del bagno e avevo un rasoio premuto sul mio polso era colpa mia.
Avevo incasinato ogni possibilità che si presentava di rendere la mia vita migliore, il tutto mentre pensavo che essa non fosse abbastanza accettabile per me...sono stato uno stupido.